1La lingua cinese classica
Scopo di questa Grammatica Ăš la descrizione della natura e delle principali strutture sintattiche della lingua cinese classica quale appare attraverso un corpus ampio e variegato di testi tramandati in parte a stampa e in parte in forma manoscritta. Il presupposto di fondo Ăš che quella che solitamente viene chiamata âlingua cinese classicaâ costituisse un mezzo di comunicazione sostanzialmente omogeneo, utilizzato in un arco temporale piuttosto ampio e in unâarea geografica alquanto vasta presso le corti nobiliari dei principati e dei regni disseminati su unâestesa parte di quello che oggi Ăš il territorio della Repubblica popolare cinese. Si tratta di una lingua colta e raffinata, yÇyĂĄn é
èš, che era condivisa da Ă©lites appartenenti a tradizioni e culture diverse che vivevano in luoghi spesso distanti tra loro, che parlavano dialetti e probabilmente lingue differenti, ma che hanno comunque contribuito a trasmettere un corpus di opere su cui si fondano le basi identitarie linguistiche e ideologiche di quella che poi sarebbe diventata la âCinaâ e la âcultura tradizionale cineseâ. Vista la complessitĂ delle questioni che si pongono a chi si accosta allo studio della lingua cinese e della letteratura classica nei suoi vari generi, Ăš opportuno definire e circoscrivere preliminarmente lâambito concettuale, lessicale e descrittivo di questa Grammatica.
Iniziamo col precisare che âCinaâ e âcineseâ sono categorie relativamente tarde che si riferiscono principalmente al territorio, alla popolazione, ai costumi, alla lingua ecc. della Repubblica popolare cinese. Se perĂČ guardiamo alla remota antichitĂ , diventa arduo circoscrivere, almeno a un primo approccio, una âlingua cineseâ. I termini oggi impiegati per indicare la lingua cinese moderna standard, che discende dalla piĂč ampia categoria del cosiddetto âmandarinoâ (guÄnhuĂ ćźè©± âlingua dei funzionariâ), sono vari e non sempre tra loro coincidenti: hĂ nyÇ æŒąèȘ, huĂĄyÇ èŻèȘ, zhĆngwĂ©n äžæ, pÇtĆnghuĂ æźé話, guĂłyÇ ćèȘ. Queste categorie si fondano su presupposti politici ed etnico-culturali che non trovano corrispondenze con quella complessa realtĂ storica dalla quale Ăš gradualmente emersa la âlingua cinese classicaâ. Non parliamo, poi, di una ânazione Cinaâ, cosĂŹ come di unâetnia âcineseâ. Ă utile qui ricordare che il termine ZhĆngguĂł äžć, che siamo soliti tradurre âCinaâ (e che talvolta viene reso, impropriamente, con la locuzione âRegno / Paese di mezzoâ), risale allâepoca ZhĆu ćš (1045-221 a.C.) e che in quel periodo aveva un significato ben diverso da quello attuale: esso, infatti, indicava lâarea geografica nella quale si erano insediati i ZhĆu ćš dopo la vittoria sugli ShÄng ć del 1045 a.C. ed era la sede del tempio ancestrale e del potere politico-religioso della casa reale, il luogo dove dimorava e regnava il TiÄnzÇ ć€©ć âFiglio del Cieloâ, il re dei ZhĆu (ZhĆu wĂĄng ćšç). ZhĆngguĂł äžć indicava dunque âil regno (guĂł ć) al centro (zhĆng äž) [del sistema di governo dei ZhĆu ćš]â, vale a dire del tiÄnxiĂ ć€©äž â[tutto ciĂČ che Ăš] sotto il Cieloâ, corrispondente, di fatto, al âmondo civileâ. Coloro che vivevano al di fuori di esso erano considerati âbarbariâ, come per esempio i RĂłng æ e i DĂ ç, popolazioni semi-nomadi non sinitiche stanziate, rispettivamente, a occidente e a settentrione del zhĆngguĂł äžć.
Dopo la caduta dei ZhĆu ćš venne fondato lâimpero ed ebbe cosĂŹ inizio la pratica di riferirsi allo stato, nella sua piĂč ampia accezione, ricorrendo al nome della dinastia regnante: QĂn 秊 (221-206 a.C.), HĂ n æŒą (206 a.C. - 220 d.C.), TĂĄng ć (618-907) e cosĂŹ via. Con il trascorrere del tempo i concetti di âmondo civileâ e âimperoâ andarono sempre piĂč identificandosi, al punto che il termine zhĆngguĂł äžć, con cui ci si riferiva ormai allâintero territorio sotto il governo delle dinastie imperiali, perse gradualmente il valore originario, soppiantato da tiÄnxiĂ ć€©äž che coprĂŹ a tutti gli effetti il significato di âimperoâ. Sebbene giĂ nel XVII secolo il termine zhĆngguĂł äžć venne ripreso dai gesuiti per riferirsi genericamente alla âCinaâ, fu solo alla fine nel XIX secolo, durante la dinastia QÄ«ng æž
(1644-1911), che esso assunse a pieno titolo il significato moderno di nazione cinese, grazie soprattutto alla presa di posizione di alcuni intellettuali, tra cui LiĂĄng QÇchÄo æąćè¶
(1873-1929), che rite...