Le novità del Decreto del fare
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Le novità del Decreto del fare

Appalti e infrastrutture - concordato preventivo - energia - finanziamenti alle imprese - imposte - riscossione - semplificazioni - taglio adempimenti fiscali

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Le novità del Decreto del fare

Appalti e infrastrutture - concordato preventivo - energia - finanziamenti alle imprese - imposte - riscossione - semplificazioni - taglio adempimenti fiscali

About this book

Utile E-Book di 94 pagine con tutte le importanti novità fiscali introdotte dal c.d. "Decreto del fare" del Governo Letta (D.L. n. 69 del 2013), definitive dopo la conversione in Legge n. 98/2013.
Durt, proroga di agevolazioni transitorie, determinazione del prezzo più basso al netto delle spese relative al costo del personale in materia di Appalti e infrastrutture; disposizioni ad hoc per le cooperative in materia di concordato preventivo; interventi in favore di progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero per il settore energia;nuove regole per il pignoramento degli automezzi strumentali all'attività di impresa o professionale e semplificazioni per i titolari di partita IVA in materia di riscossione: con l'approvazione alla Camera sono state introdotte numerose modifiche al Decreto del Fare, che diventa ora Legge.

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Information

Publisher
Fisco e Tasse
Year
2013
eBook ISBN
9788868050405
Topic
Law
Index
Law
1. Appalti e infrastrutture
Numerose le disposizioni che riguardano il settore degli appalti. Previste, poi, misure per incentivare la realizzazione di infrastrutture di importo superiore ai 200 milioni di euro con contratti di partenariato pubblico-privato che non prevedono contributi pubblici a fondo perduto.
1.1. Limitata la responsabilità solidale fiscale
Con l’articolo 50 del decreto si interviene parzialmente sul fronte della responsabilità solidale fiscale tra soggetto titolare dell’appalto e subappaltatori. In particolare, nella versione definitiva del decreto sono state eliminate le modifiche introdotte dalla Camera che avevano ampliato la portata della norma e quindi resta esclusa solo la responsabilità solidale in materia di versamento dell’Iva dovuta dal subappaltatore in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del contratto di subappalto.
1.2. Pagamento in corso d’opera
Novità anche per il pagamento dei contratti di fornitura. Con il comma 5-quater dell’art. 30, introdotto nel corso dell’esame parlamentare del provvedimento, non è più necessaria la “posa in opera” per il pagamento quando questo viene effettuato in corso d’opera. La norma modifica per questo l’art. 118, comma 3, secondo periodo, del codice degli appalti, che riguarda, appunto, il pagamento delle somme dovute agli esecutori in subcontratto di forniture le cui prestazioni sono pagate in base allo stato di avanzamento lavori ovvero stato di avanzamento forniture.
1.3. Stop al blocco dei lavori per i ritardi della pubblica amministrazione
Accanto alle norme che riguardano la generalità degli appalti, compresi, quindi, anche quelli relativi a lavori di modeste dimensioni, il decreto interviene in maniera significativa nel campo degli appalti pubblici. Il primo intervento è contenuto nell’articolo 19 e punta a prevenire le interruzioni in tutti i casi in cui sono determinate da ritardi o inadempienze della pubblica amministrazione in merito alla disponibilità dei documenti necessari per avviare e/o proseguire l’intervento stesso. Per evitare questo tipo di problematiche viene quindi introdotta la responsabilizzazione diretta da parte del concedente. In particolare è previsto che all’atto della consegna dei lavori il soggetto concedente dichiari di disporre di tutte le autorizzazioni, licenze, abilitazioni e non, permessi o altri atti di consenso previsti dalla legge e necessari per l’avvio dei lavori. Inoltre dovrà dichiarare che questi atti sono legittimi, efficaci e validi.
Introdotte anche disposizioni volte ad evitare che il rischio di instabilità normativa scoraggi l’investitore privato: per questo motivo si prevede espressamente che la convenzione definisca i presupposti e le condizioni di base del piano economico finanziario le cui variazioni non siano imputabili al concessionario, qualora si determini una modifica dell’equilibrio del piano, comportando la sua revisione. La convenzione contiene inoltre una definizione di equilibrio economico-finanziario che fa riferimento ad indicatori di redditività e di capacità di rimborso del debito, nonché la procedura di verifica e la cadenza temporale degli adempimenti connessi.
1.4. Finanziamenti certi
Con l’obiettivo di garantire adeguati finanziamenti dei progetti, è stata introdotta la possibilità per le amministrazioni aggiudicatrici (con espressa indicazione nel bando) di effettuare una consultazione preliminare con gli operatori economici invitati alla procedura ristretta per l’affidamento della concessione sugli atti posti a base di gara, analogamente a quanto previsto per gli appalti superiori ai 20 milioni di euro, ma con specifico riferimento agli aspetti relativi alla possibilità di ottenere finanziamenti per il progetto posto a base di gara.
Si favorisce, inoltre, il coinvolgimento del sistema finanziario nell’operazione di partenariato pubblico-privato a partire dalla fase di gara per l’individuazione del concessionario, prevedendo che nel bando l’amministrazione possa chiedere che l’offerta sia corredata di una manifestazione di interesse a garantire; infatti, l’intervento solo ex post del sistema finanziario, non consentendo di prevenire eventuali problematiche relative alla bancabilità del progetto, non evita i ritardi dovuti alla necessità di definire soluzioni tardive. Inoltre nel bando deve essere inserita una clausola di risoluzione del rapporto in caso di mancata sottoscrizione del finanziamento, ovvero, quando previsto, dell’esito negativo del collocamento delle obbligazioni di progetto, entro un termine prefissato dal bando e comunque non superiore a dodici mesi dall’approvazione del progetto definitivo.
In caso di opere in project financing, le nuove disposizioni si applicano solo a quelle con bando già pubblicato alla data di entrata in vigore del decreto.
1.5. Defiscalizzazione per le opere infrastrutturali di importo superiore ai 200 milioni
Scende da 500 a 200 milioni il valore degli appalti per i quali è prevista la defiscalizzazione, in tutti i casi di di partenariato pubblico-privato, per i quali non sono previsti contributi pubblici a fondo perduto e risulta la non sostenibilità del piano economico-finanziario. L’intervento consiste nel riconoscimento al soggetto titolare del contratto di partenariato pubblico-privato di un credito di imposta a valere sull’IRES e sull’IRAP generate in relazione alla costruzione e gestione dell’opera. Il credito di imposta, che è posto a base di gara per l’individuazione dell’affidatario, può riguardare, oltre alla fase della costruzione anche parte della gestione dell’opera, limitatamente al tempo necessario a raggiungere l’equilibrio del piano economico finanziario. L’importo del credito non può superare il limite massimo del 50 per cento del costo dell’investimento.
In presenza degli stessi presupposti (assenza di contributi pubblici per la realizzazione), ma senza limitazioni temporali relative all’approvazione del progetto definitivo, è prevista la possibilità di riconoscere – anche in via cumulativa alle misure di defiscalizzazione a valere su IRES e IRAP – l’esenzione dal pagamento del canone di concessione, sempre nella misura necessaria al raggiungimento dell’equilibrio del piano economico-finanziario e comunque nel limite complessivo del 50 per cento del costo dell’investimento. Per rendere operative le disposizioni viene eliminata la necessità dell’emanazione di un decreto attuativo. Il riconoscimento della misura di defiscalizzazione è ora demandato al CIPE, che ha anche l’onere di individuare l’elenco delle opere che possono beneficiare delle nuove disposizioni e l’importo massimo complessivo.
1.6. Aliquota al 12,50 per cento per i project bond
Diventano strutturali le agevolazioni fiscali introdotte in materia di project bond dal decreto 83/2012, vale a dire la deducibilità degli interessi passivi e il regime agevolato ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per le garanzie (e le operazioni ad esse correlate) rilasciate in relazione all’emissione di project bond. Continua invece ad applicarsi, alle sole obbligazioni emesse nei tre anni successivi al 26 giugno 2012, l’agevolazione relativa al regime fiscale sugli interessi consistente nell’equiparazione a quello sui titoli di Stato, ossia la tassazione al 12,5 per cento.
1.7. Slittamento dei termini per la garanzia globale di esecuzione
Con l’articolo 21 del decreto si prevede l’ulteriore differimento al 30 giugno 2014 del termine di entrata in operatività del sistema di garanzia globale di esecuzione (cd. performance bond). Il termine già prorogato di un anno all’8 giugno 2013, viene ora spostato di altri 12 mesi per venire incontro alle esigenze dei soggetti interessati, messi in difficoltà dall’attuale congiuntura economica.
La garanzia, infatti, è tesa ad associare alla semplice garanzia fidejussoria di buon adempimento (che comporta, per il garante, un onere di pagare le previste somme richieste dal committente che si duole per il mancato o inesatto adempimento dell’esecutore), una più vasta garanzia di fare, che obbliga il garante a far conseguire alla stazione appaltante non già il recupero degli oneri per il mancato od inesatto adempimento, ma l’oggetto stesso della prestazione contrattuale, attraverso l’istituto del subentro, in caso di risoluzione del contratto nonché di fallimento, liquidazione coatta amministrativa o concordato preventivo dell’appaltatore.
Questo sistema di garanzia, finora non presente nel nostro ordinamento, richiede l’assunzione di un rischio più ampio per il garante e anche un suo impegno sul piano tecnico. La decisione del rinvio è stata motivata dalle difficoltà da parte degli operatori del settore (banche e imprese) di porre in essere un tale sistema di garanzia, soprattutto nell’attuale momento di crisi economica.
1.8. Riviste le scadenze per la disciplina anticorruzione
L’articolo 26, inve...

Table of contents

  1. Sintesi
  2. Premessa
  3. 1. Appalti e infrastrutture
  4. 2. Concordato preventivo
  5. 3. Energia
  6. 4. Finanziamenti alle imprese
  7. 5. Imposte e tasse
  8. 6. Riscossione
  9. 7. Semplificazioni
  10. 8. Taglio adempimenti fiscali
  11. Appendice normativa