Impianti elettrici nei cantieri edili
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La causa del maggior numero di incidenti elettrici nei cantieri rispetto ad altri luoghi di lavoro è da ricercare sia nella maggiore severità degli ambienti che nella minor cura prestata nella realizzazione degli impianti temporanei visti come opere di scarso rilievo da attuarsi col minor impiego possibile di risorse economiche.
Il legislatore ed il normatore sono tuttavia consapevoli delle problematiche sopra descritte e si sono impegnati a produrre una serie di indicazioni finalizzate a formare imprese edili e ditte installatrici su quali siano le condizioni di minimo affinché un impianto elettrico di cantiere possa essere considerato "a regola d'arte".
Scopo del presente testo è fornire un valido ausilio a chi deve realizzare e/o verificare impianti elettrici nei cantieri edili cercando di ottimizzare sia le tempistiche sia i costi di installazione. Ampio risalto è dato all'analisi dei rischi elettrici presenti all'interno del cantiere ed alle conseguenti misure di sicurezza da adottare. Sono analizzati nel dettaglio anche impianti specialistici, quali ad esempio l'impianto di terra, l'impianto di illuminazione e l'impianto di protezione contro i fulmini. Considerata la loro pericolosità, un'intera sezione è dedicata alla corretta installazione ed al corretto utilizzo di presa a spina, avvolgicavo e cordoni prolungatori. Sono altresì fornite indicazioni sulla documentazione che l'impresa installatrice deve produrre trovandosi ad operare all'interno di un cantiere edile (dichiarazione di conformità impianto di cantiere, POS, denuncia Arpa ed Inail, ecc.), nonché semplici esempi di realizzazioni installative.
L'acquisto del presente testo consente, attraverso il servizio G-cloud di Grafill, il download di un software per la gestione delle seguenti utilità:
schede di verifica degli impianti trattati nel volume (in formato editabile.doc e.xls), redatte in conformità ai modelli indicati dalla normativa vigente;
Glossario (principali termini tecnico-normativi utilizzati);
F.A.Q. (domande e risposte più frequenti sugli argomenti principali);
Test iniziale (verifica della formazione di base);
Test finale (verifica dei principali concetti analizzati).

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CAPITOLO 1
STATISTICHE INFORTUNI ELETTRICI NEI CANTIERI
1.1. Introduzione
Il Testo Unico della Legge n. 1124 del 30 giugno 1965 definisce infortunio sul lavoro qualsiasi evento dannoso che incide sulla capacità lavorativa del lavoratore ed è cagionato da una causa violenta in occasione di lavoro. In relazione alla definizione data l’infortunio elettrico rientra anch’esso nella definizione di infortunio sul lavoro.
Per infortunio elettrico si intende ogni evento lesivo per le persone nel quale sia coinvolta l’energia elettrica. Il danno può essere permanente o temporaneo ma per potersi dire infortunio elettrico deve essere di entità tale che l’infortunato debba aver bisogno di ricorrere a cure presso strutture mediche e quindi denunciare l’accaduto. Se invece il danno è lieve si tratta comunque di un incidente ma non classificato come infortunio.
Come molti sapranno, resta all’Italia il non invidiabile primato delle vittime sul lavoro in Europa; nel complesso gli incidenti sul lavoro sono mediamente un milione l’anno e i morti più di mille. Per meglio comprendere quanto sia la grave la situazione, prenderemo in esame nel seguito alcuni dati relativi all’anno 2005 forniti dall’osservatorio infortunistico del sindacato delle costruzioni (Fillea).
Le morti nei cantieri edili relative all’anno 2005 sono state complessivamente 191; la ripartizione, per causa, degli infortuni occorsi nei cantieri edili per lo stesso anno è riportata nella Tabella 1.1 sottostante.
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Un’ulteriore ricerca elaborata dalla Fillea rileva che 45,9% degli infortuni si verifica nella tarda mattinata, cioè prima dell’interruzione per la pausa pranzo. Negli altri tre intervalli temporali considerati (inizio lavoro, inizio ripresa lavoro e verso la fine lavoro) la distribuzione degli incidenti si presenta in un modo pressoché uniforme.
È altresì provato che le giornate di lunedì e venerdì sono quelle a maggior rischio dal punto di vista del verificarsi di un infortunio. La giustificazione di quanto sopra risiede nel fatto che tendenzialmente il primo giorno della settimana è un giorno critico dal punto di vista della volontà di affrontare una nuova settimana di lavoro. Il venerdì invece, essendo per lo più delle volte l’ultimo giorno di lavoro della settimana comporta una maggiore stanchezza dell’individuo e quindi una minore attenzione ai pericoli cantiere.
1.2. Infortuni per folgorazione nei cantieri
Le apparecchiature elettriche di cantiere costituiscono un pericolo costante per le persone che le utilizzano. Si riporta di seguito un istogramma che rappresenta, per quattro diverse apparecchiature di cantiere, la frequenza degli incidenti mortali di origine elettrica.
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Come evidenziato dal grafico, gli incidenti mortali per causa elettrica legati all’utilizzo di betoniere sono in assoluto i più frequenti. Il dato è giustificabile dal fatto che nella betoniera coesistano, per il suo corretto funzionamento, presenza di acqua ed alimentazione elettrica.
La seconda causa di incidente mortale per folgorazione è rappresentata dagli organi di sollevamento come argani, paranchi, montacarichi e gru. La pericolosità di questi apparecchi è legata all’utilizzo delle pulsantiere elettriche necessarie alla manovrabilità degli organi stessi.
Le prese a spina rappresentano la terza causa di morte per folgorazione. Per questa tipologia di infortunio è stata sviluppato un’ulteriore classificazione delle cause (vedi Figura 1.2).
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La quarta causa, con circa il 13% degli incidenti, è costituita dai cavi elettrici, con particolare riguardo alle linee elettriche aeree. È bene ricordare che già l’articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 7 gennaio 1956, n. 164 prevedeva che: «Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di 5 metri dalla costruzione o dai ponteggi, a meno che, previa segnalazione all’esercente delle linee elettriche, non si provveda da chi dirige detti lavori per un’adeguata protezione, atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse».
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Nel recente decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, che abroga e sostituisce dal 15 maggio 2008 il D.P.R. n. 164/1956, più articoli sono dedicati all’argomento. Al Capo III “Impianti e apparecchiature elettriche” l’articolo 83, relativo ai lavori in prossimità di parti attive, indica che «Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette, o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, e comunque a distanze inferiori ai limiti di cui alla tabella 1 dell’allegato IX (Tabella 1.2), salvo che vengano adottate disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi».
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Al Capo II “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota” l’articolo 117 recita che: «Quando occorre effettuare lavori in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette o che per circostanze particolari si debbano ritenere non sufficientemente protette, ferme restando le norme di buona tecnica, si deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni:
a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori;
b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento alle parti attive;
c) tenere in permanenza, persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza».
Riguardo alla distanza di sicurezza il comma 2 indica che “deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti”.
1.3. Ripartizione degli infortuni in base alle dimensioni aziendali
Le statistiche dell’INAIL, per l’anno 2004, hanno messo in luce 104.918 infortuni e 286 casi mortali nel settore. Sempre l’INAIL evidenzia una ...

Table of contents

  1. SOMMARIO
  2. CAPITOLO 1 – STATISTICHE INFORTUNI ELETTRICI NEI CANTIERI
  3. CAPITOLO 2 – NORME E LEGGI
  4. CAPITOLO 3 – INFORMAZIONI PRELIMINARI ALLA PROGETTAZIONE
  5. CAPITOLO 4 – FORNITURA DELL’ENERGIA ELETTRICA
  6. CAPITOLO 5 – DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA ALL’INTERNO DEL CANTIERE
  7. CAPITOLO 6 – PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI
  8. CAPITOLO 7 – PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
  9. CAPITOLO 8 – PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
  10. CAPITOLO 9 – ULTERIORI PRESCRIZIONI PER LA SICUREZZA
  11. CAPITOLO 10 – QUADRI ELETTRICI DI CANTIERE
  12. CAPITOLO 11 – ILLUMINAZIONE DI CANTIERE
  13. CAPITOLO 12 – PROLUNGHE E PRESE A SPINA
  14. CAPITOLO 13 – PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
  15. CAPITOLO 14 – GESTIONE DELL’IMPIANTO DI CANTIERE
  16. CAPITOLO 15 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE
  17. BIBLIOGRAFIA