Analisi tecnica e volatilità dei mercati

Strategie di trading - Con i codici Metastock e Tradestation

Kirk Northington

• Publisher: Hoepli
• Year: 2012
• eBook ISBN: 9788820355258
• Topic: Crescita personale
• Subtopic: Finanza a livello personale

Nei mercati odierni è impossibile ottenere grandi risultati con indicatori tecnici obsoleti e metodi noti a tutti. Per competere con istituzioni che fanno trading utilizzando strumenti innovativi e con professionisti che traggono profitto da segnali che potrebbero sfuggire al trader privato, serve qualcosa che consenta di giocare almeno ad armi pari. E' questo il motivo per cui Kirk Northington, noto sviluppatore di sistemi di analisi tecnica basati sulla volatilit? adattiva, ha scritto questo libro. L'autore, mettendo a disposizione le sue conoscenze, colma in questa guida il vuoto fra le grandi istituzioni ricche di risorse e i trader privati, svelando come individuare le strutture matematiche nascoste nei grafici dei prezzi e fare trading sull'invisibile. L'opera, concepita per chiunque voglia adattare l'analisi tecnica alle forze della volatilit? che operano nei mercati azionari, contiene una serie di indicatori basati sulla matematica, originali e altamente tecnici, completi di codice MetaStock® e TradeStation®. Grazie a questo libro, il lettore scoprir? non solo come costruire i suoi personali indicatori e come metterli alla prova, ma imparerà anche a inserire dei componenti originali nei propri specifici metodi di trading.

PARTE III

Fare trading sull’invisibile

In questa parte del libro si parlerà di decisioni. Nei prossimi capitoli, infatti, esploreremo metodologie relative a specifi che tipologie di trade che hanno successo sfruttando la misurazione della volatilità, un modo diverso per dire “decisioni di trading”. Non importa quale sia il tuo stile di trading, i tuoi metodi o la tua fi losofi a: tutto si riduce alle decisioni che prendi sulla base delle probabilità. Computer e software, insieme, svolgono questa attività con chiara e fredda effi cienza. Il tuo cervello, invece, non sempre riesce a farlo.

A quanto pare, non abbiamo la capacità di trasformarci in computer, per quanto possiamo provarci. Il medico Richard L. Peterson, nel suo libro Inside the Investor’s Brain, sostiene che la tendenza a prendere decisioni viziate è parte integrante di noi tutti, citando diversi studi scientifi ci che concordano nel ritenere che “emozioni come la paura portano anche a stimare in eccesso la probabilità che si verifi chino eventi a bassa probabilità che sono vivi o emotivamente pregni. L’attaccamento dell’ego a particolari esiti aumenta l’entità di tali distorsioni. L’autoconsapevolezza delle deviazioni nella percezione del rischio è problematica a causa delle distorsioni di pensiero che nascono da emozioni inconsce”¹.

Capire i tuoi limiti nel trading è importante soltanto se adotti misure positive per superarli, misure che sono i metodi di trading e i nuovi componenti basati sulla volatilità contenuti dei prossimi capitoli. Il Capitolo 8 presenta il processo decisionale più importante fra tutti, ossia la determinazione della direzione dell’ampio mercato, nell’ambito della quale tutti gli altri metodi devono funzionare correttamente.

Anche se non sei in grado di prendere decisioni perfettamente bilanciate, puoi comunque migliorare le possibilità di riuscirci facendo affidamento sui tuoi metodi e sulla comprensione approfondita della matematica che ne sta alla base. La comprensione diretta dell’esatta formazione dei tuoi componenti di trading ti consentirà di riuscire meglio a superare emozioni e parzialità che tutti possediamo. Se utilizzerai questa forza all’interno di una configurazione di riferimento ben strutturata e basata su verifiche incrociate, darai il meglio di te stesso.

1. Richard L. Peterson, Inside the Investor’s Brain, John Wiley and Sons, Hoboken, NJ, 2007, p. 187.

CAPITOLO 8

Previsione della fase toro-orso

Le fluttuazioni del mercato nel breve e medio termine

Ti capita mai di trovarti a chiacchierare con un gruppo di amici, o magari con dei familiari, e ognuno ha da lamentare qualcosa? Uno fa notare il prezzo elevato della benzina, l’altro parla delle difficoltà che la sua azienda sta incontrando di fronte alla concorrenza proveniente dall’estero, e la conversazione precipita in una sorta di baratro fino a che, poco dopo, ti senti un po’ giù anche tu. Nonostante attualmente la tua vita sia in condizioni rosee, l’ambiente circostante ha influenzato in negativo il tuo stato d’animo e le tue prospettive.

E che dire delle sitcom che guardiamo ogni giorno in televisione? Siamo talmente abituati alle risate in sottofondo, che difficilmente le notiamo ancora. Magari il programma non ci piace nemmeno più di tanto, eppure continuiamo a ridere mentre lo guardiamo. C’è un buon motivo per cui i produttori affrontano un lavoro e delle spese aggiuntive per montare attentamente i contenuti, ottenendo una miscela di dialoghi e risate perfetta nei tempi; la logica è un po’ la stessa per cui la maggior parte della gente esce immediatamente da un cinema quando qualcuno grida “Al fuoco!”.

È insito nella natura umana condividere il comportamento di coloro che ci circondano: ridiamo se gli altri ridono, indipendentemente dal fatto che qualcosa sia divertente o meno, siamo giù di morale quando gli altri lo sono, nonostante per noi le cose vadano per il verso giusto, ci facciamo addirittura prendere dal panico senza motivo, se anche gli altri intorno a noi lo fanno. E, visto che gli esseri umani si comportano in questo modo, lo stesso fanno i mercati finanziari: quando l’ampio mercato va bene, la maggior parte dei titoli sale, indipendentemente dalle previsioni o dai recenti annunci sui ricavi. I titoli seguono la logica del branco, là dove il branco è il mercato più ampio. Per aggiungere un’ulteriore dimensione ancora, si muovono in accordo con lo specifico settore di mercato al quale afferiscono.

È importante prenderne atto, indipendentemente dal motivo per cui accade. Nessuna particolare competenza nella scelta dei titoli ti sottrarrà agli effetti della direzione complessiva del mercato, per qualsiasi orizzonte temporale: tu, in quanto tecnico del mercato, dovrai essere un po’ l’equivalente di colui che ride per primo, oppure capire quando tutti stanno per sentirsi giù di morale, e persino essere il primo a sentire puzza di bruciato.

A mio parere, capire in anticipo le oscillazioni del mercato è la parte più difficile del trading. Persone molto capaci e intelligenti non riescono a ottenere buoni risultati nel trading perché non sono in grado di farlo, o semplicemente perché ne sottostimano l’importanza, il che vale in particolar modo per i trader in opzioni, che si perdono tra le greche e prestano poca attenzione alla direzione del mercato. Se vuoi avere successo nel trading, è essenziale che impari a determinare correttamente i tempi delle fluttuazioni e delle fasi dell’ampio mercato. Se riuscirai a gestire questo aspetto del trading, difficilmente sbaglierai.

PERCHÉ FLUTTUARE INSIEME AL MERCATO?

Come si suol dire, il tempo è tutto. Verissimo. È avvolto da grande senso di confort il trader quando va a dormire sapendo che il suo conto di trading è flat, senza una sola posizione nel mercato; le sue recenti posizioni sono chiuse e il loro profitti netti sono assicurati. Al contempo, altri trader sono agitati, perché tengono aperte le loro posizioni, aspettando il prossimo movimento del mercato e sperando di non dover rinunciare a una parte cospicua dei loro recenti guadagni. In questo momento di pausa, lo swing trader competente aspetta paziente fino a che non si manifesti il prossimo segnale a elevata probabilità di direzione del mercato. È una vera gioia veder rotolare gli indici giù per la collina quando si sono appena chiuse le proprie posizioni di acquisto.

In realtà, per guadagnare nel trading, è necessario disporre di otto informazioni fondamentali:

1. sapere quando operare;

2. sapere quando restare flat;

3. sapere da quale parte del mercato stare;

4. sapere che cosa trattare;

5. conoscere il proprio orizzonte temporale;

6. conoscere le dimensioni della propria posizione;

7. sapere quando entrare;

8. sapere quando uscire.

In questo capitolo ci occuperemo dei primi tre elementi della lista.

Per quanto non sia assolutamente necessario che un titolo si muova in perfetto accordo con gli indici di mercato, i titoli che non lo fanno sono sicuramente in netta minoranza. Quando un particolare titolo segue una direzione sua personale, completamente avulso dalle forze di mercato che lo circondano, ci troviamo di fronte a una situazione complicata. Eppure talvolta questa circostanza si verifica, e spesso dura per un mese o due, salvo poi terminare bruscamente e ritornare nella norma. Peraltro, quando ciò accade, non vi è alcun segnale premonitore, perciò la cosa migliore è rimanere al passo con le fluttuazioni e le fasi dell’ampio mercato.

In Figura 8.1 è possibile osservare una tipica relazione di un titolo con il suo rispettivo indice. Dal grafico giornaliero di Compuware Corporation (CPWR) emerge una direzione di trading al rialzo. La linea spezzata, marcata e tendente verso l’alto lungo le candele, rappresenta l’indice composito NASDAQ ed è stata tracciata senza una scala di riferimento: è facile vedere come il prezzo dell’azione sia in correlazione diretta con i movimenti delle altre azioni del NASDAQ. In linea di massima, Compuware si muove nella stessa direzione dell’indice composito; tuttavia trova i suoi livelli di supporto e resistenza basati sulla volatilità all’interno delle bande N e delle linee S/R di MetaSwing.

FIGURA 8.1 Un grafico giornaliero di Compuware Corporation (CPWR) dimostra assai bene in che modo un’azione si muoverà nella stessa direzione delle fluttuazioni a breve termine del suo indice di mercato.

Grafico creato in MetaStock con il componente aggiuntivo MetaSwing della Northington Trading, LLC. Tutti i diritti riservati.

L’individuazione delle oscillazioni dell’ampio mercato trova di solito i seguenti due impieghi:

1. nel trading azionario − Il prezzo ottimale per entrare in una posizione long o short su un’azione è dovuto principalmente all’analisi grafica dell’azione; la tempistica di entrata, invece, è interamente collegata all’oscillazione del mercato. Il metodo ottimale per fare trading con le azioni consiste quindi nell’entrare nel punto migliore sul grafico azionario, appena un attimo prima che il mercato stia per muoversi nella direzione della posizione. Tenendo presente questo, è indispensabile che, qualsiasi metodo si utilizzi per misurare le oscillazioni dell’ampio mercato, esso abbia un valore predittivo, segnalando in anticipo una probabile fluttuazione, in modo tale che si possa andare alla ricerca di azioni che si muovano verso le configurazioni più idonee;

2. nel trading sugli indici − Molti trader preferiscono rimanere fedeli agli ETF (exchange trade funds, ossia “fondi quotati in borsa”), o alle opzioni sugli indici, come lo S&P E-mini: va da sé che per questo tipo di trader prevedere le fluttuazioni del mercato è essenziale.

Prima di analizzare al microscopio l’oscillazione del mercato nel breve termine, c’è un altro orizzonte temporale importante che dobbiamo capire a fondo: il medio temine. Nella nostra trattazione, ci atterremo alla tradizionale distinzione fra breve, medio e lungo termine nell’individuazione del ciclo di mercato. Qui di seguito un chiarimento:

Breve termine = una o due settimane

Medio termine = da due a sei mesi

Lungo termine = da nove mesi a x anni

DIREZIONE DEL MERCATO NEL MEDIO TERMINE

Il mercato oscilla, qualsiasi sia l’orizzonte temporale preso in...

Table of contents

• Cover
• Frontespizio
• Copyright
• Indice
• Prefazione
• Ringraziamenti
• PARTE I Sei pronto?
• PARTE II Vedere l’invisibile
• PARTE III Fare trading sull’invisibile
• Appendice A Esempi di TradeStation e codice EasyLanguage
• Appendice B Il vantaggio della PIV con le opzioni
• Appendice C Informazioni sul sito web collegato a questo libro
• Circa l’autore
• Informazioni sul libro