Il Novecento - Letteratura
eBook - ePub

Il Novecento - Letteratura

Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 73

  1. 602 pages
  2. English
  3. ePUB (mobile friendly)
  4. Available on iOS & Android
eBook - ePub

Il Novecento - Letteratura

Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 73

About this book

Nel mondo della letteratura, il Novecento è il secolo che sperimenta fino al limite, che mette in crisi più volte la funzione della parola scritta e la sua tradizione per poi più volte recuperarla. Il secolo inizia con l'esaltazione della velocità e termina con un ritorno alla lentezza, mette in crisi la concezione lineare del tempo e riscopre, nell'arco di un cinquantennio, lo spazio e il paesaggio, passa dalla fede nel progresso alla sua sfiducia, promuove la scomposizione – del racconto, del personaggio, delle forme poetiche - e finisce per ritrovare integro ciò che sembrava andato a pezzi, nasce nelle grandi metropoli europee e poi, con movimento centrifugo, torna alle periferie, alle province, ai microcosmi. Molto di ciò che si era preparato alla fine dell'Ottocento arriva a maturazione nei primi due decenni del secolo nuovo. L'analisi del profondo, delle strutture psichiche e percettive, dei meccanismi dell'io porta gli scrittori europei a portare alla luce l'inespresso. I nomi sono quelli di Proust, Joyce, Woolf, Mann, Kafka, Musil e Pirandello per la prosa, mentre nella poesia si riconoscono Rilke, Eliot, Pound, Valéry, Ungaretti, Montale, Garcia Lorca, Pessoa. In questo ebook viene illustrata tutta la letteratura del Novecento, portavoce della complessità di un'epoca e i traguardi che ha raggiunto nelle sue espressioni più recenti, dalle istanze sociali con Camus, Orwell, Gramsci, Elio Vittorini, Sartre, Pasternak, fino al postmodernismo di Borges e oltre.

Frequently asked questions

Yes, you can cancel anytime from the Subscription tab in your account settings on the Perlego website. Your subscription will stay active until the end of your current billing period. Learn how to cancel your subscription.
At the moment all of our mobile-responsive ePub books are available to download via the app. Most of our PDFs are also available to download and we're working on making the final remaining ones downloadable now. Learn more here.
Perlego offers two plans: Essential and Complete
  • Essential is ideal for learners and professionals who enjoy exploring a wide range of subjects. Access the Essential Library with 800,000+ trusted titles and best-sellers across business, personal growth, and the humanities. Includes unlimited reading time and Standard Read Aloud voice.
  • Complete: Perfect for advanced learners and researchers needing full, unrestricted access. Unlock 1.4M+ books across hundreds of subjects, including academic and specialized titles. The Complete Plan also includes advanced features like Premium Read Aloud and Research Assistant.
Both plans are available with monthly, semester, or annual billing cycles.
We are an online textbook subscription service, where you can get access to an entire online library for less than the price of a single book per month. With over 1 million books across 1000+ topics, we’ve got you covered! Learn more here.
Look out for the read-aloud symbol on your next book to see if you can listen to it. The read-aloud tool reads text aloud for you, highlighting the text as it is being read. You can pause it, speed it up and slow it down. Learn more here.
Yes! You can use the Perlego app on both iOS or Android devices to read anytime, anywhere — even offline. Perfect for commutes or when you’re on the go.
Please note we cannot support devices running on iOS 13 and Android 7 or earlier. Learn more about using the app.
Yes, you can access Il Novecento - Letteratura by Umberto Eco in PDF and/or ePUB format, as well as other popular books in Letteratura & Critica letteraria. We have over one million books available in our catalogue for you to explore.

Information

Temi e percorsi

Il giovane nella letteratura
Marco Antonio Bazzocchi

Dai romanzi di formazione di inizio secolo alle immagini di adolescenza ribelle degli anni Settanta, i giovani sono i reali protagonisti di gran parte della vita culturale del Novecento, e la loro presenza assume funzioni diverse a seconda dei momenti storici e delle opere in cui compaiono. La gioventù è innanzitutto un valore ideologico, e come tale si accompagna all’elaborazione di forme letterarie nuove o sperimentali. Ma i giovani sono anche personaggi che entrano nella letteratura con forza, facendosi portatori di realtà interiori complesse, difficilmente rappresentabili nel secolo precedente. Con i giovani non sono solo i contenuti della letteratura a rinnovarsi, ma spesso anche le stesse forme che devono esprimere realtà instabili e in continua mutazione.

Il romanzo di formazione

Thomas Mann

Tonio Kröger

La scuola era finita. Attraverso il cortile lastricato si riversavano frotte di allievi finalmente liberi, e usciti dal cancello si separavano andando in varie direzioni. [...] “Oh Hans, vieni finalmente?” disse Tonio Kröger, che aveva aspettato a lungo in mezzo alla strada; con un sorriso andò verso l’amico che chiacchierando con altri compagni usciva dal portone e già s’avviava con loro... “Perché?”, chiese questi e guardò Tonio... “Già, è vero! Dobbiamo fare un tratto insieme”. Tonio ammutolì e i suoi occhi si offuscarono. Hans aveva già dimenticato il loro progetto di fare una passeggiatina insieme dopo l’uscita di mezzogiorno? [...]
Così era Hans Hansen, e Tonio Kröger, dacché l’aveva conosciuto, al solo vederlo era preso da uno struggimento vicino all’invidia, che gli opprimeva il petto con una sensazione di bruciore. Poter avere gli occhi azzurri come i tuoi, pensava, e vivere come te, ordinatamente e in felice intesa col resto del mondo! Tu sei sempre occupato in qualcosa di decoroso e universalmente rispettato. Quando hai finito i compiti, prendi lezioni di equitazione, o lavori col traforo; e anche durante le vacanze, al mare, sai passare il tempo remando, nuotando, andando in barca a vela, mentre io me ne sto ozioso e solitario disteso sulla sabbia, intento al misterioso cangiar di espressioni che guizzano via sul volto del mare.
T. Mann, Racconti brevi, Roma, Newton Compton, 1990
Nell’Ottocento il romanzo di formazione propone il racconto di come la società borghese europea, in forme diverse, concepisce il passaggio dalla gioventù alla vita adulta, già sottolineando i due elementi tipici della condizione giovanile: dinamismo e instabilità interiore (Franco Moretti). Mentre nelle culture classiche la gioventù è semplicemente uno stato che prelude all’età adulta, l’Ottocento e poi con più forza il Novecento portano alla luce tutte le contraddizioni dell’essere giovani, fino a che questa condizione concentra, a Novecento inoltrato, tutte le attenzioni del mercato letterario e impone se stessa su tutte le altre.
Il romanzo di formazione si trasforma, all’inizio del secolo, nel romanzo di formazione dell’artista, o del letterato, e questo porta a realizzazioni diverse che corrispondono a esigenze espressive spesso complementari. Si consideri il gruppo formato dai grandi scrittori modernisti: Thomas Mann, Rainer Maria Rilke, James Joyce, Franz Kafka, Marcel Proust e Robert Musil. Ognuno di questi scrittori, prima di approdare al capolavoro che li segna per tutta la carriera, passa attraverso l’elaborazione di un romanzo, o racconto lungo, dove un adolescente si trova alle prese con le realtà esteriori della società e quelle interiori della sessualità, e spesso queste due realtà sono collegate al manifestarsi di una vocazione in campo letterario. Vediamo da vicino alcuni dei giovani personaggi in cui si proiettano questi grandi scrittori. Tonio Kröger (del 1903) è il titolo del racconto di Thomas Mann: diverso dagli amici borghesi che si mostrano sani e belli, Tonio scopre che la sua sensibilità artistica si acuisce contemporaneamente alla perdita della salute, e alla fine di un tormentato percorso esistenziale, si trova estraneo a tutto, sospeso tra il mondo dell’arte, che lo attrae ma lo spaventa, e il mondo della normalità borghese, che lo rassicura ma lo rifiuta. Con Mann si mostra immediatamente uno degli elementi principali che caratterizzeranno le avventure dei giovani per tutto il secolo, lo sradicamento, a cui si accompagna una difficile identificazione sessuale. E anche dal punto di vista formale nel racconto si susseguono pagine di tonalità fortemente lirica con pagine di natura saggistica, un’altra caratteristica che contraddistingue spesso la natura non troppo narrativa ma spesso meditativa di queste opere. Tutto ciò risalta ancor di più nel romanzo di Robert Musil I turbamenti del giovane Törless (Die Verwirrungen des Zöglings Törless, 1906), turbamenti che si fanno luce nella cupa atmosfera di un collegio, e dove si mescolano ambiguamente idee filosofiche e richiami del desiderio. Il giovane Törless viene sottoposto al sadismo dei compagni di collegio, ma diventa lui stesso sadico verso un compagno (l’effemminato Basini) per sperimentare fino in fondo cosa significhi quella passione. Attraverso di lui Musil comincia a teorizzare l’esigenza di una ricerca geometrica e astratta, che mette in luce l’inesattezza del linguaggio verbale per arrivare alla formula ricca di futuro “anima e precisione”: l’anima, cioè l’interiorità, può diventare esatta solo se il linguaggio lo diventa, l’emozione deve poter essere espressa attraverso parole precise. La duplicità tra gli strumenti della ragione, che domina le cose, e la vita oscura dell’irrazionale costituiscono la “doppia vista” di Törless, e nella loro impossibile conciliazione si consuma la sua avventura, tutta tesa allo “sviluppo dell’anima, dello spirito, o comunque si voglia chiamare ciò che si accresce in noi attraverso qualche pensiero”. Ai tormenti razionali si uniscono dunque i desideri e gli impulsi ambigui della sessualità. Non è un caso che siano questi racconti di giovani di inizio secolo i luoghi dove si fa strada per la prima volta l’urgenza di rappresentare gli stati d’animo oscuri che sono al centro del discorso psicanalitico. È nella stanza di una prostituta che Törless scopre la duplicità delle immagini femminili, e mette così in crisi la purezza del ricordo materno: “Questa donna per me è un groviglio di tutte le voglie sessuali; e mia madre una creatura che si è mossa attraverso la mia vita come una stella…”. Ed è la volontà di capire fino in fondo la natura delle sevizie subite da Basini che lo porta ad avere con lui un rapporto omosessuale, nato proprio dalla volontà di sondare “i remoti nascondigli dov’era accumulato tutto ciò che v’era di segreto, proibito, afoso, vago e solitario nella sua anima”. Di fronte alle sue bizzarre teorie prodotte da dubbi morali, saranno le stesse autorità del collegio ad assecondarne l’allontanamento, a indicare quindi che la formazione del giovane non può più avvenire in istituzioni tradizionali e che la soggettività si sta disgregando sotto i colpi prodotti dalla conoscenza profonda di sé.
Se il personaggio di Musil conclude il suo percorso teorizzando sulla doppia vita delle cose, sull’aspetto segreto della realtà, Stephen Dedalus, protagonista del Ritratto dell’artista da giovane di James Joyce (A portrait of the Artist as a Young Man, uscito sulla rivista “The Egoist” nel 1914 per volontà di Ezra Pound, ma preceduto fin dal 1904 dai frammenti poi pubblicati con il titolo Stephen hero, in italiano Le gesta di Stephen), cerca nella rivelazione della realtà, quella che con termine desunto da Gabriele d’Annunzio, è chiamata “epifania”, lo strumento con cui poter rappresentare linguisticamente un’esperienza conoscitiva superiore. Anche la ribellione di Stephen parte da un collegio, in questo caso di Gesuiti, e si allarga dalla famiglia all’intera nazione, l’Irlanda. Ma da quegli stessi Gesuiti Stephen, come il suo creatore, ha imparato a ragionare attraverso Aristotele e san Tommaso d’Aquino, che egli mette alla prova di continuo nella sua ricerca artistica. Così le “epifanie” sono momenti del quotidiano che si caricano di valori simbolici intensi. Nelle primitive stesure del romanzo, Joyce immagina che Stephen colga frammenti di dialogo camminando per Dublino, e a partire da questi decida di costruire un libro intero. Il Ritratto sembra costruito secondo questo principio, e la critica vi individua 12 nuclei di epifanie, anche se Stephen qui non usa mai il termine e nell’Ulisse addirittura se ne parlerà ironicamente. Si può pensare dunque che all’altezza del Ritratto la tecnica dell’epifania, che sta per essere abbandonata, rimandi proprio alla volontà di cogliere rapidamente l’esperienza del protagonista, esasperandone la problematicità e le tensioni sia intellettuali sia spirituali. In Joyce risalta molto chiaramente come la messa in scena di un personaggio giovane sia connessa a problemi di natura artistica in via di elaborazione, a un continuo sperimentalismo. La dinamicità e l’instabilità del personaggio sono il riflesso della ricerca dell’autore. E l’ansia di ribellione di Stephen nei confronti della società si realizza ancora una volta in turbamento sessuale, come nella famosa scena finale del capitolo secondo, quando una prostituta lo bacia con determinazione: “Sul cervello, come sulla bocca, gli premevano quelle labbra, come fossero il mezzo di un linguaggio vago; e tra di esse sentì una pressione sconosciuta e timida, più cupa del deliquio del peccato, più molle di qualunque suono o odore” (trad. it. di Cesare Pavese, 1940).
Ancora più estrema l’operazione di Rilke nei Quaderni di Malte Laurids Brigge (Die Aufzeichnungen des Malte Laurids Brigge, del 1910), in cui si racconta dell’ossessione di un personaggio che viene aggredito da apparizioni sempre più angosciose della realtà, come se ogni aspetto del mondo rivelasse un eccesso di espressione che disgrega progressivamente il soggetto narrante. Rilke trasporta in prosa, senza forzare la forma narrativa, le esperienze della poesia, e crea catene di immagini che si collegano secondo la logica di un ritmo lirico. Ogni episodio del racconto rappresenta o un momento del presente parigino del protagonista o un ricordo del suo passato, secondo una logica complementare per cui alla dispersione caotica del presente si contrappone la solidità del mondo antico, in un alternarsi continuo di presenze e assenze che popolano il mondo del protagonista di visioni. L’angoscia continua di fronte alle percezioni alterate del reale porta Malte a rifugiarsi nella rievocazione dell’infanzia, tanto invocata quanto impossibile da raggiungere. Si trova qui una delle origini del mito dell’infantilismo che, derivando dalla rappresentazione della giovinezza, ricorre in molti mom...

Table of contents

  1. Copertina
  2. Colophon
  3. Frontespizio
  4. La collana
  5. Introduzione
  6. Gli stili
  7. Le tecniche
  8. I generi
  9. Temi e percorsi
  10. Piano dell'opera