Io resto a casa
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Io resto a casa

Un'indagine su genitori e figli durante il lockdown

Silvia Arborini, Anna Biffi

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  1. 66 páginas
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Io resto a casa

Un'indagine su genitori e figli durante il lockdown

Silvia Arborini, Anna Biffi

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Citas

Información del libro

La famiglia è un contesto fondamentale di promozione della salute. Le interazioni delle singole soggettività, ciascuna con i propri valori di riferimento per età e ruolo, con gli altri membri della famiglia tessono trame relazionali sottili, preziose e fragili, perennemente in equilibrio, messe a dura prova durante lo scorso confinamento sociale.Le famiglie come hanno strutturato tempo e spazi? Come hanno gestito le emozioni di paura e incertezza legate al contagio e la loro comunicazione? Cosa è rimasto di questo tempo esclusivo vissuto insieme?A un anno esatto dallo scoppio della pandemia l'indagine promossa da "Spazio Giovani" entra in queste trame, fotografando il rapporto tra genitori e figli durante il lockdown, in un momento storico in cui le relazioni interne ai nuclei familiari sono state messe a dura prova, ma hanno mostrato anche scenari non scontati.

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Información

Año
2021
ISBN
9788861538382
Categoría
Social Sciences
Categoría
Sociology

DESCRIZIONE DEL CAMPIONE ED ESITI DELLINDAGINE ON LINE

Sono stati redatti due questionari suddivisi per classi di età. Il primo dal titolo “Con un poco di zucchero…” diffuso dal 20 aprile al 21 maggio 2020 è stato indirizzato a genitori di bambini da 0 ai 6 anni e ha ottenuto 478 risposte; il secondo, “Tutti insieme appassionatamente”, pubblicato on line dal 25 maggio al 15 giugno 2020, è stato rivolto ai genitori con figli da 6 ai 16 anni, con 1057 risposte.
La struttura dei singoli questionari è suddivisa in quattro principali aree tematiche.
La prima area esplora il tempo trascorso insieme, durante le settimane di confinamento a casa, per indagare le attività svolte, i ritmi, la scansione delle giornate, le regole di convivenza, il clima emotivo-affettivo in casa.
Il secondo ambito riguarda l’impiego delle tecnologie e dei dispositivi digitali, per comprendere come, quanto e a quale scopo sono stati utilizzati e le conseguenze sulle dinamiche familiari e sui rapporti tra genitori e figli.
Una terza area indaga le conseguenze pratiche ed emotive della pandemia, per acquisire elementi su come le famiglie stavano affrontando il pericolo del contagio da coronavirus e le conseguenti restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Ne stavano parlando con i figli? In che modo? Che tipo di preoccupazioni o timori questo evento senza precedenti stava generando?
Nello specifico nel questionario rivolto alla fascia 0-6 è stato fatto un distinguo tra i genitori con bambini fino ai 12 mesi e quelli con bambini dall’anno di vita ai 6 anni, in relazione alla seconda e terza tematica descritta, poiché i bambini di età inferiore ai 12 mesi non utilizzano in modo diretto e autonomo i dispositivi digitali e il tema della pandemia non poteva essere trattato dai genitori con canali di tipo verbale.
La quarta e ultima area trattata esplora il tema del futuro, in particolare come i genitori stavano vivendo la prospettiva di un cambiamento rispetto alle condizioni di restrizione imposte dall’isolamento sociale. Quel tipo di esperienza poteva lasciare dei segni nelle rappresentazioni future della vita individuale e familiare?
La diffusione on line dei questionari è stata affidata ai siti internet e alle pagine social degli enti promotori. Per la fascia 0-6 anni: salute4teen e salute4baby di ATS; www.spaziogiovani.it; www.facebook.com/spaziogiovanionlus; WhatsApp; il sito Regione Lombardia, con la collaborazione dei consultori familiari, i gruppi di mamme, i gruppi di lettura, coordinati dai servizi territoriali di ATS Brianza.
Per la fascia 6-16 anni: le scuole coinvolte nei programmi Life Skill Training e Family Skills Training e la rete regionale delle Scuole che Promuovono Salute (SPS).
Molti genitori hanno sottolineato che l’indagine è stata un’occasione preziosa per acquisire consapevolezza e rappresentare a se stessi e al partner riflessioni, analisi, considerazioni, vissuti, emozioni dell’esperienza impensabile che stavano vivendo.

Descrizione panel

Un primo dato evidente è la differente percentuale di risposte delle mamme e dei papà. Come mostrano il Grafico 1 e il Grafico 2 la quota femminile è molto più rappresen tata in tutte le fasce d’età (fascia 0-6: mamme 86%, papà 14%; fascia 6-16: mamme 83%, papà 17%). Il dato è coerente con la forte preponderanza femminile come figura di raccordo parentale con il contesto scolastico (canale fortemente utilizzato per la promozione dei questionari), così come riscontrato anche nell’adesione, a netta maggioranza femminile, al programma Family Skills in presenza.
Grafico 1 – Fascia 0-6 anni
Grafico 1 – Fascia 0-6 anni
Grafico 2 – Fascia 6-16 anni
Grafico 2 – Fascia 6-16 anni
Colpisce anche il livello medio-alto di scolarizzazione del campione, con una maggioranza di genitori laureati per la fascia 0-6 anni e un dato quasi paritetico tra laurea e diploma per la fascia 6-16 anni (fascia 0-6: laurea 60%, diploma 33%, altro 7%; fascia 6-16: laurea 41%, diploma 45%, altro 14%). Il campione evidenzia un livello di scolarità crescente fra i giovani genitori.
Grafico 3 – Fascia 0-6 anni
Grafico 3 – Fascia 0-6 anni
Grafico 4 – Fascia 6-16 anni
Grafico 4 – Fascia 6-16 anni

Prima area: il tempo insieme

La prima area indagata è stata come le famiglie hanno trascorso il tempo insieme. Nella fascia 0-1 anno dalla domanda “come avete strutturato la giornata?” è emerso che la maggior parte ha definito “orari e routine precise”; mentre altri hanno seguito ritmi che “variano in base all’umore e ai bisogni dei bambini e degli adulti”. Solo in alcuni casi non è stata stabilita “una struttura giornaliera”.
Grafico 5 – Fascia 0-1 anno: “Come avete strutturato la giornata?”
Grafico 5 – Fascia 0-1 anno: “Come avete strutturato la giornata?”
Gli adulti con figli di età tra 1 e 6 anni dichiarano di avere “orari più definiti dal lunedì al venerdì, lasciando libero il week-end”; mentre i genitori della fascia 1-3 anni prediligono “orari e routine precisi”; nella fascia 3-6 anni, invece, emerge maggiormente che “l’organizzazione della giornata varia in base all’umore dei bambini e degli adulti”. Circa il 12% del totale non ha regole o routine precise.
Grafico 6 – Fascia 1-6 anni: “Come avete strutturato la giornata?”
Grafico 6 – Fascia 1-6 anni: “Come avete strutturato la giornata?”
Il tema della gestione delle regole e dei ritmi familiari durante la convivenza compare trasversalmente in varie risposte ed è risultata impegnativa per tutti i genitori. I genitori della fascia 1-6 anni hanno sentito la mancanza, in ordine decrescente, di “momenti di evasione” dal ruolo genitoriale, “di un mio spazio solo con altri adulti’, della “condivisione con gli altri genitori” e infine “del confronto con le maestre”. Risulta evidente che il ruolo genitoriale H24 è stato un aspetto impegnativo da gestire.
Grafico 7 – Fascia 1-6: “Di cosa senti maggiormente la mancanza come genitore?”
Grafico 7 – Fascia 1-6: “Di cosa senti maggiormente la mancanza come genitore?”
Abbiamo cercato di rilevare in che cosa la convivenza con i figli contribuisse a creare momenti di difficoltà o tensione. È emerso che una difficoltà era la conciliazione del “telelavoro con la gestione dei figli” (30%), ma anche “le continue richieste di attenzione da parte loro” (circa 22%).
Altri genitori (il 20%), invece, hanno gestito bene la situazione “organizzando la giornata e cercando di rispondere ai bisogni di tutti”; altri (8%), semplicemente, non hanno avuto momenti di tensione. Alcuni genitori (2%) hanno lasciato che i figli usassero tablet o Tv per evitare tensioni o contrasti.
Grafico 8 – Fascia 1-6: “In questo periodo vivi momenti di fatica come genitore?”
Grafico 8 – Fascia 1-6: “In questo periodo vivi momenti di fatica come genitore?”
Come i genitori hanno gestito la tensione? Che strategie hanno adottato?
In caso di tensione i genitori della fascia 1-6 anni hanno cercato di coinvolgere i figli in una attività diversa e il 18% ha concordato tempi di visione di programmi o giochi preferiti. Il 14% ha proposto attività da svolgere parzialmente in autonomia e il 10% ha cercato di spiegare ai figli la temporanea situazione del lavoro da casa e della necessaria concentrazione.
In qualche caso si è persa la pazienza (11%), in altri semplicemente i genitori hanno scelto di non intervenire “lasciando sfogare i figli” (12%).
Grafico 9 – Fascia 1-6: “Come gestisci questi momenti di fatica genitoriale?”
Grafico...

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