Il mio nazista preferito
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Il mio nazista preferito

Il mito di Albert Speer, il nazista buono.

Lazaro Droznes, Stefano Vazzola

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Il mio nazista preferito

Il mito di Albert Speer, il nazista buono.

Lazaro Droznes, Stefano Vazzola

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Il mio nazista preferito.Il mito di Albert Speer, il nazista buono.
La storia del gerarca nazista che si salvò dalla forca al processo di Norimberga.
Albert Speer, uno dei principali gerarchi nazisti, fu architetto di Hitler e Ministro della Produzione di Armamenti. Fu responsabile della deportazione e della morte di milioni di lavoratori schiavi che furono obbligati a lavorare in condizioni degradanti nelle industrie belliche.
Si stima che furono usati 14 milioni di lavoratori contro la loro volontà per aumentare di 4 volte la produzione di armamenti durante la gestione di Albert Speer.
Grazie a questo enorme incremento della produzione la Germania fu in grado di sostenere il conflitto per altri due anni.
Questa estensione del conflitto comportò, come conseguenza, vari milioni di vittime che avrebbero potuto essere evitate.
Nonostante la sua responsabilità diretta per la morte di milioni di lavoratori schiavi e di prigionieri di guerra, Albert Speer evitò miracolosamente la condanna alla forca, che invece ricevettero i suoi compagni nazisti sottoposti al processo a Norimberga.
Albert Speer fu l'unico nazista a mostrare un qualche tipo di pentimento e ad accettare la responsabilità condivisa per le atrocità commesse durante il regime nazista.
Speer fu condannato solo a 20 anni di detenzione nel carcere di Spandau, pena che scontò pienamente fino all'ultimo giorno.
All'uscita di prigione pubblicò un libro di memorie che divenne un best seller mondiale, ebbe una grande ripercussione mediatica e lo fece diventare un uomo ricco.
Alla luce del suo pentimento e della sua accettazione delle responsabilità è spesso definito in modo ironico come "il nazista buono".
Acquista questo libro per scoprire le strategie che Albert Speer utilizzò per salvarsi dalla forca e per diventare il nazista preferito di tutto il mondo!

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Información

Año
2020
ISBN
9781071556108
Categoría
Literature
Categoría
Drama
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IL MIO NAZISTA PREFERITO

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Il mito di Albert Speer, il nazista buono.
Due leggii illuminati in modo zenitale su sfondo nero. Entra Albert Speer, magro, alto, viso tondo, sui 40 anni, e si colloca dietro un leggio. È simpatico e carismatico.
Entra dalla parte opposta il Pubblico Ministero, di 40 anni, corporatura robusta, vestito con la tipica toga dei membri del potere giudiziario.
PUBBLICO MINISTERO
Può dire il suo nome completo?
SPEER
Berthold Konrad Hermann Albert Speer
PUBBLICO MINISTERO
A partire da questo momento tutto quello che dirà sarà sotto giuramento.
Può leggere questo testo?
Il pubblico ministero gli consegna un foglio di carta. Speer legge il foglio solennemente con una mano alzata mostrando il palmo della mano.
SPEER
Giuro su Dio, l'Onnipotente e Onnisciente, di dire la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità senza aggiunte né omissioni che mirino a distorcere la realtà.
PUBBLICO MINISTERO
Lei è sottoposto a giudizio in base ai 2 seguenti capi d'imputazione: 1. Cospirazione per attuare una guerra di aggressione 2. Crimini contro la pace 3. Crimini di guerra 4. Crimini contro l'Umanità. Come si dichiara?
PUBBLICO MINISTERO
Non colpevole.
PUBBLICO MINISTERO
Quali cariche e funzioni ricopriva nel Terzo Reich?
SPEER
Architetto personale di Hitler, Ministro della produzione di armamenti, Ispettore Generale dell'Urbanistica, Ispettore Generale delle Centrali Elettriche, Direttore dell'Organizzazione Todt...
PUBBLICO MINISTERO (interrompendo infastidito).
Quante cariche ricopriva?
SPEER
È un elenco troppo lungo. Circa 12. Inoltre ero membro del Parlamento, del Reichstag.
PUBBLICO MINISTERO
Che relazioni intratteneva con Adolf Hitler?
SPEER
Se Hitler avesse potuto avere amici, io sarei stato uno di loro. Sono stato il suo architetto personale, responsabile per la pianificazione urbanistica dei prossimi 1000 anni del III Reich, della progettazione e della costruzione della Cancelleria, del Zeppelinfeld a Norimberga e di molti altri edifici.
PUBBLICO MINISTERO
Non ebbe mai riserve sul fatto che con la sua architettura contribuiva a consolidare uno Stato criminale?
SPEER
Ho sempre voluto fare l'architetto. La politica non mi interessava. Non ho mai fatto politica. Non mi interessava nemmeno l'uso politico che veniva fatto delle mie opere. Per l'incarico di fare un grande edificio avrei venduto l'anima, come Faust. In Hitler ho incontrato il mio Mefistofele. Tutto ciò che volevo era che quel grand'uomo dominasse il mondo... e che io progettassi gli edifici che fossero necessari...
PUBBLICO MINISTERO
Ammette di avere venduta la sua anima al Diavolo?
SPEER
Volevo essere l'architetto della Germania. Il migliore. La mia storia è quella di un architetto che si è ritrovato in circostanze terribili, con molte poche alternative. Quasi nessuna. Potevo solo andare avanti.
PUBBLICO MINISTERO
Non era obbligato. Poteva scegliere.
SPEER
Era il sogno di qualsiasi architetto. Progetti enormi senza alcuna restrizione finanziaria.
PUBBLICO MINISTERO
Molti tedeschi rifiutarono di andare avanti.
SPEER
Io non ero nelle condizioni di farlo. Non potevo abbandonare la Germania. Sono troppo tedesco... (pausa) Dovevo restare inGermania per dimostrare che mio padre si sbagliava. Mio padre mi aveva sempre sminuito come architetto.
PUBBLICO MINISTERO
Quando conobbe Hitler e in quali circostanze?
SPEER
Nel dicembre del 1930 mi recai a un evento del Partito a Berlino. Rimasi rapito dalle sue parole. Mi associai al partito nazista 3 mesi più tardi. Avevo sempre avuto una grande ammirazione per Hitler finché non scoppiò la guerra.
PUBBLICO MINISTERO
Lei è un tipo di persona totalmente diversa dagli scagnozzi che componevano la banda vicina a Hitler. Come fece per integrarsi in quella cerchia intima?
SPEER
Non mi accettarono mai del tutto. Fui sempre un pesce fuor d'acqua. Erano obbligati a lavorare con me. Questo è tutto. Nemmeno adesso in prigione mi accettano.
PUBBLICO MINISTERO
Qual era la vera natura della sua affinità con Hitler?
Cosa avevate in comune?
SPEER
La passione per l'architettura. Lavorammo insieme per molti anni sulla riprogettazione di Berlino per farla diventare la città più bella del mondo. Trascorremmo notti intere a discutere delle idee e dei modellini della futura città capitale della Grande Germania.
PUBBLICO MINISTERO
Cos'è la Grande Germania?
SPEER
La Germania dopo la guerra si sarebbe chiamata con quel nome. Sarebbe stata la potenza egemonica. Come lo fu il Regno Unito nel XIX secolo, come lo fu Roma per tanti secoli. Con Hitler sviluppammo il concetto di “valore della rovina”: i grandi edifici si sarebbero dovuti costruire in modo tale che sarebbero stati rovine esteticamente gradevoli dopo migliaia di anni, come testamento della grandezza del Terzo Reich. In questo modo in futuro le rovine della Grande Germania sarebbe...

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