MAPPA DELL’UOMO.
Chiudo gli occhi…, annullo la mia mente e apro dentro me lo sguardo del mio cuore redento per vedere, ascoltare, capire e abbracciare il retroso cammino dell’uomo per giungere fino alle sue origini in Dio.
In colui che è onnipotente, Misterioso e grande…, che tutto ha fatto e creato…, e di tutti gli uomini è il vero ed unico Padre.
In Lui si erge l’Epico amore e l’ ineguagliabile divina sfida, nel fare di un piccolo fiore di uomo un’altro Se Stesso e un suo vero eterno e irripetibile figlio. Dalla Sua Parola ci svela come in tal Sua opera non ci creò dal nulla, mentre così fece con tutte le altre cose esistenti…, mentre Ei da Se Stesso e dalla sua bocca di padre fece uscire il suo stesso Spirito di Vita per donarlo a noi e generare così un essere a Lui eguale. Sì…, in quel giorno senza tempo e confine Lui prese un germe del suo spirito vivente, gli diete corpo, lo rese uomo e lo immise nella materia fangosa modellata a sua piena immagine . Plasmò in lui un cuore con le sue stesse mani, glielo diede libero e amante per compiere in lui il suo capolavoro di figlio e renderlo come Se Stesso un essere vivente e glorioso. Giorni di gioia e di potenza furono quelli dei primi cinque anni terreni vissuti dall’arcano Adamo e della sua sposa Eva. In essi, sebbene esser loro solo agli inizi della loro umana esistenza, si sono nutriti del Dio Amore e Santo, della sua presenza, parola, del vero e del bello vissuto insieme alla Sua superna grandezza che tutto contiene e dona. Essi, han gustato copiosamente, come cascata che trabocca di vita e conoscenza, la Sua divina grazia che impedisce all’uomo fatto di spirito eterno di diventare materia e polvere. Così, si sono dissetati della sua increata sapienza che tutto conosce, elargisce e ama per far divenire i figli Dei, Re di sé stessi e…, Signori di tutte le cose.
Ed essi felici, agli albori della loro esistenza hanno iniziato ad incarnare la stessa natura onniscente e onnipotente dell’Altissimo Padre Signore di tutte le cose. La bellezza di, Colui che tutto ha fatto e creato per il sommo ed eterno bene dei Figli, per la loro crescita perfetta e santa, attuantesi in se stessi e in Dio.
Finché venne il dì in cui Satana, il malefico folle ribelle di Dio e di tutto il suo bene, venne ad Adamo e ad Eva ancora infanti nella conoscenza della vita, del bene e del bello e totalmente ignari di qualsiasi male, per, dir loro chi è Dio e cosa non vuol donare ad essi. Si avvicinò a loro con apparenza d’amico e con parole pregne di tenebre, di inganno e veleno li fece cadere in sua rete di morte. Per tale caduta, all’istante si bloccò in essi tutta la loro integrità e crescita, mentre la paura e le tenebre germinarono in loro, e fuggirono dalla presenza e dall’unione con Dio. Svanì come fulmine in essi il senso e il motivo del loro essere tali e del bello e del vero, di, tutto ciò che esiste e vive.
Ahi!…, ahi! Qual dolore, sofferenza e supremo inabissamento avviluppò l’interezza di entrambi. Essa fu cosa si grave da sconvolgerli, abbrutirli fino ad annientarli dentro e portarli in pochi anni alla morte corporale e in parte a quella spirituale di sé stessi. Satana si sentì vittorioso nel suo intendo nascosto di negare agli uomini la felicita’, la vita e la via del cielo, quando da Dio ottenne un castigo e una condanna peggiore della nostra. Mentre il Padre con amore si avvicinò ai figli per proteggerli, istruirli e accompagnarli fino al momento del passaggio alla celeste vita, per poi riprenderli eternamente con Se.
Da quel dì tetro e funesto, sempre più in basso e avvilente fu il cammino dell’uomo frantumato e separato da Dio, da se stesso in se stesso e da chi gli è accanto. Così, siamo giunti fino ad oggi al dramma permanente, della insana libera volontà di uomo sempre più frantumato, abbrutito e rovinato dentro. Ei, ormai incosciente e non più interamente sano di mente, non sa più bene ciò che fa e vuole…, chi è in se stesso e chi è Dio; in tal modo ha rifiutato Cristo che da sulla croce offre a tutti l’ estrema eterna salvezza mediante il Suo divino perdono. In tal scelta, si è giunti ad essere così folli e disperati nella propria distrutta libertà, mentre la notte è ormai sempre più oscura, riguardo alla divina verità, al nostro spirito eterno e ai suoi valori di vita, unitamente a tutto il nostro essere, divinità, persona e figli dell’Altissimo Padre. Vediamo bene, come in tutte le nazioni sono ormai troppi coloro che han concesso a Satana di regnare su di essi, per essere da lui frantumati e corrotti…, come mai ha fatto sulla terra sino ad ora. In tal modo, ha reso i più del pianeta come “il supremo trofeo e compendio di violenza e follia che è sintesi di tutti i suoi mali e del suo odio mortale”. Ci ha resi ebbri di superbia, sesso, soldi e peccato, tanto da farci superare gli stessi esseri corrotti di Sodoma e Gomorra, senza che l’uomo si fermi e ravvedi, neanche davanti al Suo Divino imminente ritorno, in cui ferma ogni male e a toglie da questo mondo chi non vuole la salvezza e del peccato ha fatto bottino e nutrimento continuo. Oggi, come gigante appare lo stato di uomo malato e deforme nella sua vera immagine, in cui non ce ne uno solo di peccati e di mali possibili attuabili che gli manchino…, per renderlo mostro dei tempi e orrore ai stessi demoni. Ei, ubriaco nella mente e nel cuore, si lascia trascinare dalla dilagante nera melma del male, al tal punto che si considera solo carne da macello di cui è intriso, poi sunto di violenza, di istinti animali e di depravato sesso…, e non più gemma d’amore di spirito eterno, atto al divino e alla gloria perenne.
Così, ormai insensato si bea ad ergersi sul trono di morte e di tenebre che si è costruito in se stesso. Si sente forte per aver cacciato Dio in sè, pensando di mettersi al Suo posto, illudendosi di darsi la vita da solo e salvarsi con le sue mani vuote macchiate di sangue. Mentre in verità, non vede che ha solo ucciso se stesso, il suo spirito e lo stesso pianeta in cui tutti noi viviamo sospesi in attesa dall’ormai irreparabile dramma imminente.
Così, nelle menti di noi uomini è cancellato il ricordo del proprio spirito immortale divino…, onnipotente e onniscente per natura e sapienza…, puro in se stesso, puro nell’io, puro nella mente- nella volontà- nell’amore e nelle opere. E io a tutto questo dico No! E poi No! Non si può con tal leggerezza cacciare Dio e il proprio spirito in se stessi…, per poi uccidere tutto ciò che noi stessi siamo e perdere per sempre il proprio spirito divino ed eterno! Non si può fare!…, No! Non si deve fare…, e io so che Dio questo non lo permetterà a nessuno mai!? Ed ora sappi o essere del nulla e del tutto!, che L’Altissimo Padre del cielo ha messo in te la Sua vita e conoscenza, dandoti la capacita’ e la dignità di farla tua e divenire vita e sapienza immortale. Tu puoi far questo mediante la tua libera volontà e conoscenza per ergerti a somma eterna vita e scegliere ed essere Dio o il tuo niente!Sento, ormai urgere in me il bisogno che noi tutti lo invochiamo, perché Lui torni subito coi suoi angeli a liberarci da ogni male per sempre e, ridarci in questa esistenza la pienezza di vita e di bene nella nuova era di paradiso in terra…, che sin dai nostri albori satana ci ha rubato.
Inoltre dico ad ogni uomo frantumato in te stesso…: “finché tu mantieni viva una sola cellula d’Amore vero in te…, possiedi ancora Dio che È AMORE VITA…, e tu puoi risorgere in tale goccia per tornare in Lui immortale, spirito, vita, e vero figlio dell’Altissimo Padre di tutti. Tu puoi rivivere e innalzarti vittorioso su colui che è solo morte, sofferenze e distruzione, e che sin dalle umane origine ha inoculato in tutti il suo male, unito al suo immane e sommo odio - follia - inganno e tenebra. Pertanto se vuoi…, incarna In Te La Verità Tutta Intera che è Il Verbo Fatto Uomo, Sii Uno...