Andata e ritorno

Christian Ventura

• Editore: Aletti Editore
• Anno: 2017
• Print ISBN: 9788859137924
• eBook ISBN: 9788859139898
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia

«Sono nato a Bolzano nel 1994 in una comunità che definirei medioborghese. Dopo aver frequentato la scuola tedesca, sto studiando filosofia a Trento. Ho scoperto un certo interesse per la scrittura solamente un anno fa e sto ancora cercando una certa coerenza di stile. A volte mantengo un gusto altisonante ed aulico, tipico di una poesia italiana del '900, mentre contemporaneamente provo a sperimentare tra realismo (a volte sporco) e post-moderno, cercando di colorare la mia poesia di sfumature pop usando termini volgari derivanti dai mass media e dai social network. Tra tradizione e avanguardia cerco di trovare il mio spazio, mentre si fa forte in me un astio contro una poesia italiana che, ancora intrisa di cattolicesimo, non riesce ad abbracciare il nuovo secolo. Fortemente ancorata al simbolismo, mostra ancora troppo un estetismo vuoto ed inutile. La mia voce vuole portare con sé la vita terrena ed immanente americana, che tanto ha da offrire per chi è disposto a asciare andare le proprie radici, non per abbandonarle del tutto, ma almeno per metterle in discussione. Nei miei versi forse si riuscirà a scorgere l'influsso di americani come Bukowski, Fante, Salinger e Miller e di italiani come Moravia e il gruppo dei ''Cannibali''. Se invece vogliamo fare i nomi di alcuni altri pensatori che mi hanno segnato, non tanto nello stile, quanto nel pensiero bisognerà chiamare in causa Sartre, Heidegger, Camus, Kafka e Beckett. La raccolta è suddivisa in tre temi, anche se limitanti: Io che mi rifletto, pensieri sulla situazione attuale e sentimenti per una storia d'amore che viene e che va.»

Terra

Sono le verdi praterie erbose e le folte foreste

Tutte le querce con le profonde radici ed i baobab che puntano al cielo

Ed il muschio che ricopre un terreno sereno

Tutto questo sono io

Sono le alte montagne ricoperte di verde e di sassi

Le foglie immobili che prendono il sole

Tutte le radure distanti e lontane sono parte di me

L’erba d’uno stesso taglio è la mia carne e di erba sono le mie sopracciglia

e i miei capelli e i miei peli sotto le ascelle

Sono una montagna impassibile al tempo che passa

Sono lo strato incrostato di questo mondo terracqueo

Immobile, immutabile, impassibile

Raccolto in questa mia membrana fetale guardo nascosto una vita che gira

Ingabbiato da solo in una roccaforte di ferro scruto lontano

in cerca del fuoco

Fuoco che appartiene agli uomini

Vorrei saper guardare negli occhi gli uomini di fuoco

Assediato dal mondo mi ritraggo nelle mie stanze ombrose per cercare ristoro

Ma è soltanto noia e morte

Ferro e sangue

Voglio rompere muri di vetro

Voglio urlare bestemmie nei tombini del centro città

Voglio scrivere alla morte e chiamare a raccolta i pagliacci

Voglio!

È questo a cui anela il mio cuore pulsante

Come una tempesta di fuoco voglio viaggiare per la vita

Come un torrente gelido voglio che scorra il mio sangue mortale

Thè e cuscini saranno banditi

I sassi e le stelle cadranno in penombra

Comete e scintille saranno i miei compagni di viaggio

verso grotte dai diamanti marroni

Pace

Guardo

ma vedo ben poco del verde che mi sta attorno

Un verde che si muove di continuo

mentre io sto seduto

E guardo

Sono uno col tutto

Un nulla nel lento scorrere del tempo

Abbandono le mie vesti umane per un pomeriggio

per tornare fanciullo basta così poco in fondo

Ma bambino non lo sono già da tanto

E questa terra invecchia senza di me

invecchia all’infinito

ma io dovrò tornare a casa

Incinto...

Indice dei contenuti

• * * *
• * * *
• Gloria
• Impotente
• Benvenuto
• Calcoli
• Fast food
• Plastica
• Veleno
• Confessioni di un vigliacco
• Cosmopolitan
• Terra
• Ferro e sangue
• Pace
• Incinto
• Tempo perso
• * * *
• Terrore nero
• Divisi
• Suicidio
• Il Big Bang
• La moda futurista
• Un nemico ritrovato
• * * *
• Corpi
• Scatto
• Amore e stampelle
• Paura di perdere
• Io e te contro te stessa
• Non si ama mai troppo
• Ricordi
• Tu, che volevi essere tu
• A domani
• Partenze