La citazione in testa a questo numero è, in omaggio a Domenico Lucano, un proverbio calabrese che abbiamo debitamente tradotto, trasmessoci dall’amico Turi Caminiti, e il primo testo del numero, di Marco Gatto, è dedicato al suo arresto. Francesco Ciafaloni dice il male che va pur detto del sindacato, un mondo su cui torneremo, perché offre da tempo una delle più amare dimostrazioni del suicidio della sinistra. Due giovani sociologhe, nuove e ottime collaboratrici, affrontano – Chiara Marchetti – in modo nuovo l’annoso problema dei diritti mentre Martina Lo Cascio racconta, dalla sua Partinico, un esempio di serio e produttivo confronto della popolazione locale con gli immigrati. Gad Lerner ci ha proposto le sue considerazioni sulle leggi razziali del 1938 confrontando quei modi al razzismo italiano che offusca oggi ogni nostra speranza. Marino Ruzzenenti discute il mito del buongoverno bresciano, esempio di ipocrisia dem. Ragionando su quanto si muove in quella parte del mondo cattolico non complice e imbelle, abbiamo intervistato il direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio, mentre Giacomo D’Alessandro ha ascoltato un sacerdote genovese, don Giacomo Martino, che ha detto e fatto cose giuste dopo il crollo del ponte Morandi. Dal mondo, Domenico Chirico informa su cosa succede in Siria, dalle parti di Raqqua; Lucia Capuzzi è stata in Argentina e prevede tempi assai duri per i suoi abitanti; Piero Salabé ci aggiorna sulla Germania. Tornando a casa, Antonella Soldo ci introduce alle durezze del carcere femminile di Rebibbia, dopo un atroce fatto di cronaca. Riguardava un bambino, e di bambini parla, con Luigi Monti, il giovane storico torinese Bruno Maida autore di un importante saggio storico sui bambini e la guerra, mentre Sara Honegger ha letto per noi un romanzo spagnolo di Andrés Barba che ha a protagonisti bambini misteriosi e ribelli, bambini che inquietano e spaventano adulti infidi, insinceri. Si resta in America Latina, con le poesie di una giovane brasiliana, Adelaide Ivanova, tradotte per il festival di Babel (Bellinzona) dall’ottima Prisca Agustoni. Enzo Traverso smonta il mito di Claude Lanzmann, che era partito assai bene con un film importante, Shoah. Cristina Battocletti conferma invece il nostro mito di Frederick Wiseman, geniale documentarista-sociologo presente all’ultimo festival veneziano, dove una giuria molto “professionale” presieduta da un regista messicano ha prevedibilmente premiato, ricorda Saverio Esposito, un film messicano e Netflix, dimenticando come era ovvio Wiseman e Minervini. Nicola De Cilia ha dato modo a Vitaliano Trevisan di dirci le sue idiosincrazie e le sue convinzioni di scrittore e teatrante, e di veneto. Gabriele Vitello recensisce due libri di intellettuali neri, Angela Davis e Ta-Nehisi Coates. Maurizio Cecchetti affronta infine il divo Cattelan, e lo tratta come di dovere: così vanno le cose nel mondo dell’arte, le gallerie a un passo dai cessi. Le “storie” di questo numero sono dedicate al ’68 praghese, nei ricordi di Giovanni Starace, che era a Praga nei giorni dell’invasione russa, nel ritratto di un personaggio esemplare, František Kriegel, steso da Francesco Cataluccio, e con quel che scrisse evocando il suicidio di Jan Palak un grande studioso di letteratura praghes e non solo, Angelo Maria Ripellino. Riproponiamo infine, a erudizione dei nostri lettori di oggi, due interventi genialmente previdenti di Dietrich Bonhoeffer e di Vitaliano Brancati sul problema della stupidità, il cui dominio è massicciamente evidenziano dagli italiani di oggi. Le illustrazioni di questo numero, di Claudia Palmarucci, ci consolano e rallegrano, almeno in parte...
Mensile · anno VIII · n. 57, novembre 2018
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Distribuzione Messaggerie libri
Redazione: Goffredo Fofi (dir. resp.), Luigi Monti, Nicola Villa, Gabriele Vitello
con Sara Nunzi e Ilaria Pittiglio
e con Fulvia Antonelli, Mauro Boarelli, Giacomo Borella, Maurizio Braucci, Simone Caputo, Marco Carsetti, Matteo Cesaro, Domenico Chirico, Francesco Ciafaloni, Giacomo D’Alessandro, Emanuele Dattilo, Gemma de Chirico, Nicola De Cilia, Gianluca D’Errico, Enzo Ferrara, Giancarlo Gaeta, Marina Galati, Andrea Gava, Piergiorgio Giacchè, Vittorio Giacopini, Sara Honegger, Stefano Laffi, Luca Lambertini, Franco Lorenzoni, Federica Lucchesini, Giulio Marcon, Roberta Mazzanti, Taddeo Mecozzi, Paolo Mereghetti, Emiliano Morreale, Davide Minotti, Maria Nadotti, Lea Nocera, Fausta Orecchio, Damiano Pergolis, Mimmo Perrotta, Giacomo Pontremoli, Savino Reggente, Alberto Rocchi, Alice Rohrwacher, Nicola Ruganti, Rodolfo Sacchettini, Paola Splendore, Alessio Trabacchini, Marco Triches, Manuela Trinci, Sandro Triulzi, Emilio Varrà, Serena Vitale, Dario Zonta e Giovanni Zoppoli.
Collaboratori: Damiano Abeni, Gemma Adesso, Giorgia Alazraki, don Vinicio Albanesi, Anna Antonelli, Livia Apa, Maria Baiocchi, Andrea Baranes, Cecilia Bartoli, Giuliano Battiston, Cristina Battocletti, Marcello Benfante, Stefano Benni, Ginevra Bompiani, Vando Borghi, Beatrice Borri, Marisa Bulgheroni, Giulia Bussotti, Silvia Calamandrei, Giulia Caminito, Simona Cappellini, Cecilia Cardito, Franco Carnevale, Roberto Carro, Roberto Catani, Serena Chiodo, Francesco Codello, Nunzia Coppedé, Costantino Cossu, Dario Dell’Aquila, Gigi De Luca, Giorgio De Marchis, Stefano De Matteis, Lorenzo Donati, Gianluca Falcinelli, Gianluca Farinelli, Nicola Galli Laforest, Alex Giuzio, Stefano Guerriero, Grazia Honegger Fresco, Andrea Inzerillo, Roberto Keller, Nicola Lagioia, Giacomo Manconi, Luigi Manconi, Pietro Marcello, Fabiano Mari, Marcello Mariuzzo, Emanuele Maspoli, Valerio Mastandrea, Lorenzo Mattotti, Nicola Missaglia, Bruno Montesano, Giorgio Morbello, Grazia Naletto, Fabian Negrin, mons. Raffaele Nogaro, Ivan Pagliaro, Mimmo Paladino, don Giacomo Panizza, Claudio Paravati, Rob...