Il benessere, un percorso multidisciplinare
eBook - PDF

Il benessere, un percorso multidisciplinare

  1. Italian
  2. PDF
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - PDF

Il benessere, un percorso multidisciplinare

Informazioni su questo libro

Il "benessere" è un concetto che riveste un ruolo centrale nelle riflessioni di molteplici discipline: dalla matematica alla sociologia, dal diritto tributario alla filosofia del diritto. I saggi di questo volume traggono spunto dalle relazioni presentate da giovani studiosi in occasione di seminari svoltisi durante l'anno accademico 2013/2014 presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, e forniscono uno sguardo d'insieme su alcune tra le più significative prospettive dalle quali il tema del benessere si presta a essere affrontato.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Il benessere, un percorso multidisciplinare di AA.VV., Riccardo Bonato,Marianna Nobile, Riccardo Bonato, Marianna Nobile in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Scienze sociali e Metodologia e ricerca nelle scienze sociali. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Il benessere,

un percorso multidisciplinare


A cura di Riccardo Bonato e Marianna Nobile
Prefazione di Patrizia Borsellino

PREMESSA

Patrizia Borsellino*

I contributi che il lettore trova raccolti in Il benessere, un percorso multidisciplinare, traggono origine da un’interessante iniziativa che ha visto coinvolti laureandi e, soprattutto, dottorandi, che stanno compiendo il loro percorso formativo, in vista del conseguimento del Dottorato di ricerca, nell’Università di Milano-Bicocca e nell’Università di Bologna. L’iniziativa in questione, promossa dai curatori del volume, Marianna Nobile e Riccardo Bonato, entrambi dottorandi in Scienze giuridiche, nell’ambito del curriculum in Filosofia e Sociologia del diritto dell’Università di Milano-Bicocca, è consistita nella realizzazione, nella prima metà del 2014, di una serie di seminari pensati con l’intento di favorire l’incontro e il confronto di giovani studiosi su un tema, quello del “benessere”, di comune interesse, ma, abitualmente, affrontato da ognuno dall’angolo visuale e con gli strumenti propri del rispettivo ambito disciplinare. Quella di “benessere”, nelle sue diverse articolazioni e specificazioni di benessere fisico, psicologico, sociale, economico, è una nozione che riveste un ruolo centrale nelle riflessioni bioetiche sui modi appropriati dell’erogazione delle cure e sulla preferibilità e fattibilità dei diversi modelli di assistenza sanitaria, così come nelle indagini giuslavoristiche e sociologico-giuridiche sulle ripercussioni, a livello individuale e sociale, dell’organizzazione del lavoro, oppure negli studi sui sistemi tributari in grado di conciliare, al meglio, equità ed efficacia. Ma si tratta di nozione che, soprattutto nell’accezione di benessere sociale, è oggetto di sempre maggiore attenzione anche da parte di matematici impegnati nell’elaborazione di modelli di scelta razionale. I saggi realizzati a partire da alcune delle relazioni presentate nei seminari forniscono uno sguardo d’insieme di alcune tra le più significative prospettive dalle quali il tema del benessere si presta ad essere affrontato, ed appaiono meritevoli di apprezzamento. A renderli tali non sono però solo gli interessanti elementi di analisi che contengono. E’, anche e soprattutto, la circostanza di essere stati realizzati da giovani studiosi disponibili a guardare oltre i confini della propria disciplina, non certo per invadere il campo altrui, ma per poter sempre meglio coltivare il proprio. Una strada, quella del confronto multidisciplinare, nella quale v’è da auspicare che non solo sappiano procedere coloro che, in modo assai promettente, già l’hanno imboccata, ma si incamminino anche coloro che, giovani e soprattutto meno giovani, non sembrano talora capaci di spingere lo sguardo oltre il loro recinto.

Milano, 5 ottobre 2014 Patrizia Borsellino

* Professore ordinario di filosofia del diritto e di bioetica, Direttore del Dipartimento dei Sistemi Giuridici dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca

INTRODUZIONE

Marianna Nobile e Riccardo Bonato

La riflessione intorno al concetto di benessere trova origine nella filosofia antica, quando Aristotele considerò l’eudaimonia, intesa come perfezione individuale e come attuazione delle proprie capacità, il fine ultimo dell’esistenza umana. Nel dibattito contemporaneo, seppur sia possibile riscontrare un accordo per lo più unanime in merito alle caratteristiche che, in via generale, deve avere una “vita buona”, è difficile individuare un’univoca definizione di benessere. Nel rapporto della Commissione Salute dell’Osservatorio europeo sui sistemi e le politiche per la salute, a cui partecipa il distaccamento europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è stata proposta una definizione di benessere come ‹‹lo stato emotivo, mentale, fisico, sociale e spirituale di ben-essere che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale personale nella società››1.
Tuttavia, per poter cogliere appieno le molteplici sfaccettature del concetto di benessere, è indispensabile prendere in considerazione le diverse dimensioni che questo assume. Si possono, infatti, distinguere sia una dimensione “soggettiva”, basata sulla valutazione individuale delle proprie condizioni di vita; sia una dimensione “oggettiva”, connessa agli aspetti materiali, per lo più socio-economici, in virtù dei quali è possibile raggiungere o mantenere uno stato di benessere. Nella prospettiva soggettiva, che considera il benessere in chiave individuale, emozionale, nonché psicologica, emergono due diversi orientamenti. Da una parte, la tradizione edonica riferisce il benessere principalmente alla dimensione affettiva e alla soddisfazione personale, prestando particolare attenzione a ciò che rende le esperienze e la vita piacevoli o spiacevoli2. Dall’altra parte, l’approccio eudaimonico o cognitivo supera il concetto di felicità, intendendo il benessere come generato dalla realizzazione della propria vera natura e come il risultato del raggiungimento di obiettivi positivi3.Alcuni studiosi hanno, dunque, proposto di definire il benessere come ‹‹la valutazione globale della qualità della vita degli individui in base ai criteri da questi scelti››4. Il concetto di “qualità della vita” viene definito, secondo l’OMS come ‹‹la percezione individuale della propria posizione nella vita in riferimento al contesto culturale e al sistema di valori di appartenenza e in relazione ai propri obiettivi, aspettative, standard e preoccupazioni. È un concetto di ampia portata influenzato in modo complesso dalla salute fisica, dallo stato psicologico, dalle credenze personali, dalle relazioni sociali e dalle condizioni ambientali››5. La dimensione soggettiva del benessere, quindi, viene ricondotta principalmente alle percezioni individuali. Essa rappresenta il processo attraverso il quale ciascun individuo valuta la propria vita, facendo riferimento a determinati standard personali. Tale consapevolezza consente di esprimere un livello di soddisfazione in funzione del raggiungimento dei propri obiettivi, della realizzazione delle proprie aspirazioni, del confronto con i propri ideali e con le proprie esperienze passate.
L’approccio basato sulla dimensione oggettiva del benessere, invece, fa uso di indicatori economici e sociali che rispecchiano le circostanze oggettive in una determinata area geografica o culturale6. La peculiarità di tali indicatori si riscontra nel fatto che essi fanno riferimento ad analisi statistiche e quantitative, piuttosto che alle percezioni individuali. Questi vengono prevalentemente utilizzati in ambito politico-governativo al fine di analizzare lo stato di un fenomeno sociale e di individuare gli obiettivi da perseguire. In questo modo gli indicatori assumono carattere normativo al fine della valutazione di politiche volte al miglioramento delle condizioni socio-economiche di una determinata popolazione. A muovere dalla diffusa convinzione che il benessere dipenda da determinanti socio-economici e che possa essere misurato esclusivamente in termini quantitativi, a partire dagli anni ’60 del secolo scorso, negli USA si è assistito allo sviluppo del cosiddetto “movimento degli indicatori sociali”, sorto in relazione all’esigenza della pubblica amministrazione di disporre informazioni sullo stato della società al fine di creare preformance budgets relativamente ai bisogni sociali essenziali, quali, ad esempio, s...

Indice dei contenuti