Dall'Africa all'Europa
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Dall'Africa all'Europa

La sfida politica delle migrazioni

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Dall'Africa all'Europa

La sfida politica delle migrazioni

Informazioni su questo libro

Le migrazioni internazionali sono il tema che domina animatamente il dibattito e l'agenda politica in Italia e in Europa. Partiti e movimenti definiscono le proprie identità a partire dalle risposte da dare a questa sfida e su di essa accrescono o perdono il proprio consenso elettorale: principî e valori di destra e sinistra sono messi alla prova su questo stesso tema. In Europa si consumano strappi e si accentuano differenze; le società cambiano profondamente e la vita di tutti noi è attraversata dagli effetti delle migrazioni, che creano opportunità, rischi e tensioni. Al contempo, molto poco si sa e si dice di quello che le migrazioni sono come fenomeno globale, a partire dai paesi di origine dei flussi. Questo volume – il primo della serie degli «Annuari europei» realizzati dal CeSPI – è un tentativo di rispondere in modo organico e con analisi dettagliate a un simile deficit di conoscenze. I saggi, scritti da studiosi italiani e africani, di diversa formazione intellettuale, affrontano il tema da una prospettiva non a tesi, evitando immagini stereotipate, riunendo voci fra loro anche eterogenee, ma accomunate dall'intento di raccontare il volto attuale delle migrazioni, tanto in Europa quanto in Africa. Sono analizzate le ragioni dei migranti e dei richiedenti asilo. Sono discussi i profili linguistici, sociali e culturali dei soggetti in arrivo, nonché la loro evoluzione negli ultimi anni. Sono studiati i dati internazionali più recenti e gli indicatori più aggiornati ai fini della conoscenza del fenomeno, soprattutto dal versante dei luoghi di partenza e di primo spostamento, in Africa. Uno sguardo è poi rivolto alle politiche in materia di questi ultimi anni (europee, africane ed euro-africane), per concludere con una riflessione ampia sulle sfide politiche future a cui il fenomeno migratorio rimanda in chiave nazionale ed europea.

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Informazioni

Parte seconda

La realtà delle migrazioni attuali in Africa e in Italia

I. L’Africa in movimento

di Marco Zupi
Negli anni i flussi migratori internazionali che riguardano l’Africa hanno determinato la costituzione di uno stock modesto di migrazioni intra-continentali o extra-continentali.
In Africa, infatti, risiedono 24,65 milioni di migranti sui 257,72 milioni presenti nei diversi paesi dei diversi continenti, cioè solo il 3,56% dei migranti mondiali. L’Africa non è, quindi, un continente di destinazione particolarmente interessante per i migranti internazionali.
Allo stesso tempo, su uno stock di 247,16 milioni di migranti dai diversi Stati del mondo1, soltanto 36,26 milioni sono emigrati da paesi africani, pari al 14,67% della popolazione migrante mondiale della quale è stato identificato il paese di origine.
Il fatto che il 14,67% dello stock dei migranti a livello mondiale provenga da paesi dell’Africa indica un’elevata propensione a emigrare all’estero degli africani? Una possibile risposta si ha considerando la popolazione africana del 2017 in relazione a quella mondiale: le stime delle Nazioni Unite indicano una popolazione africana pari a 1,256 miliardi di persone e una popolazione mondiale di 7,550 miliardi. Ciò significa che, mentre la popolazione residente in Africa è pari al 16,64% della popolazione mondiale, una percentuale più bassa (il 14,67% come detto) della popolazione migrante è di origini africane. Inoltre, la popolazione africana emigrata all’estero corrisponde solo a una percentuale del 2,89% della popolazione residente in Africa, mentre, a livello mondiale, il 3,41% della popolazione totale è classificabile come migrante.
Si tratta di dati che indicano una propensione bassa a emigrare, se la si compara con quella di altre regioni. È, infatti, un valore poco più alto della percentuale della popolazione asiatica emigrata rispetto a quella residente in Asia (2,27%) e molto più basso della propensione percentuale a emigrare della popolazione europea (5,92%), di quella latinoamericana e caraibica (5,84%) o dell’Oceania (4,62%). Solo il Nord America, tradizionale meta di emigrazioni, ha una propensione a emigrare molto più bassa (1,22%).
A mo’ di confronto, l’Italia è un paese con circa 60 milioni di abitanti e uno stock di poco più di 3 milioni di emigrati all’estero, pari cioè al 5% della popolazione residente, il che significa una propensione a emigrare più che doppia rispetto a quella africana.
La prima constatazione fattuale, dunque, è che l’Africa sin qui non ha registrato una spinta a emigrare, all’interno o all’esterno del proprio continente, lontanamente comparabile a quella di un continente come l’Europa o un paese come l’Italia.
Le condizioni economiche della popolazione africana e quelle storiche e politiche del continente, come anche le politiche migratorie adottate dai paesi degli altri continenti, concorrono a spiegare questa bassa propensione.
Di converso, l’Italia ha attratto uno stock di immigrati di 5,9 milioni di persone, pari al 10% della popolazione residente, di cui solo un milione di origine africana, cioè provenienti da oltre 50 paesi, e con una presenza complessiva equivalente a quella dei soli romeni.
Figura 1. Lo stock delle migrazioni intra-continentali, stime 2017 (milioni di migranti e percentuale del totale dei migranti internazionali).
Figura 1. Lo stock delle migrazioni intra-continentali, stime 2017 (milioni di migranti e percentuale del totale dei migranti internazionali).
Fonte: elaborazioni di dati della Population Division delle Nazioni Unite, dicembre 2017.
L’Africa inoltre è, per numero assoluto, il terzo continente che spiega il fenomeno delle migrazioni intra-continentali, con uno stock complessivo di 19,4 milioni di migranti (pari al 7,8% dello stock totale di migranti internazionali). Solo due paesi superano la soglia di 1,5 milioni di persone che hanno lasciato il proprio paese di origine per trasferirsi in un altro paese dello stesso continente: Sudan del Sud (1,7 milioni di migranti) e Repubblica democratica del Congo (1,5 milioni).
Un dato complementare al precedente viene dalla mappa che rappresenta lo stock di migranti internazionali che hanno lasciato il proprio continente per dirigersi verso paesi di altri continenti, le cosiddette migrazioni inter-continentali. Complessivamente, si tratta del 45% del totale dei circa 247 milioni di migranti internazionali stimati dalle Nazioni Unite, cioè di 111,18 milioni di migranti che si sono trasferiti in altri continenti.
In Europa, come in Asia, le dinamiche emigratorie si caratterizzano per avere destinazioni prevalentemente all’interno del continente: l’Europa ha in assoluto la percentuale più bassa di migrazioni extra-continentali (meno di uno su ogni tre migranti: il 32,3% di coloro che sono emigrati da paesi di quel continente), mentre l’Africa ha una percentuale più equilibrata (46,6%). Occorre, peraltro, considerare che per i paesi del Nord Africa è molto più vicina l’Europa del Sud – separata dal Mar Mediterraneo – rispetto all’Africa australe, separata dal deserto del Sahara e da moltissimi chilometri di distanza, nonostante siano parte dello stesso continente.
Figura 2. Lo stock delle migrazioni inter-continentali, stime 2017 (milioni di migranti e percentuale del totale dei migranti internazionali).
Figura 2. Lo stock delle migrazioni inter-continentali, stime 2017 (milioni di migranti e percentuale del totale dei migranti internazionali).
Fonte: elaborazioni di dati della Population Division delle Nazioni Unite, dicembre 2017.
Quel che i dati resi disponibili dalle Nazioni Unite consentono di fare è analizzare più in dettaglio, in termini di stock, le dinamiche migratorie in ingresso e in uscita delle diverse sub-regioni che compongono il continente africano e dei vari Stati membri.
Figura 3. Le 5 macro-regioni del continente africano.
Figura 3. Le 5 macro-regioni del continente africano.
Fonte: elaborazioni di dati della Population Division delle Nazioni Unite, dicembre 2017.
Una tabella a doppia entrata permette il confronto immediato fra stock di emigrati e stock di immigrati, per ciascuna delle regioni africane, evidenziando in corsivo, sulla diagonale principale, il dato relativo alle migrazioni intra-regionali e ponendo il dato delle emigrazioni totali africane come elemento di confronto.
Tabella 1. Disaggregazione intra-africana dello stock di emigrati e immigrati, 2017.
Tabella 1. Disaggregazione intra-africana dello stock di emigrati e immigrati, 2017.
Fonte: elaborazione dati Nazioni Unite.
In termini generali, 19,36 milioni di africani sono emigrati in paesi dello stesso continente ed è in Africa orientale (6,7 milioni di migranti intra-continentali) e Africa occidentale (6,04 milioni) che si sono diretti principalmente. Gli africani emigrati fuori dal continente sono stati, invece, 16,9 milioni, di cui ben 9,32 milioni si sono trasferiti in Europa (5,18 milioni originari dell’Africa del Nord) e 4,43 milioni in Asia (3,76 milioni originari dell’Africa del Nord).
La mobilità interna alla regione di appartenenza è, in termini assoluti, elevata in Africa occidentale (5,82 milioni sono emigrati nella stessa regione) e Africa orientale (4,92 milioni). All’opposto, è molto bassa la mobilità intra-regionale in Nord Africa (322 000 persone), una regione perciò molto diversa nel comportamento migratorio rispetto alle altre regioni del continente: è quella che ha la più bassa quota di migrazioni intra-continentali sul totale delle migrazioni internazionali (il 13,2%), oltre che quella intra-regionale sul totale delle migrazioni internazionali (soltanto il 2,9%, rispetto a percentuali mai inferiori al 40% nel caso delle altre quattro regioni africane).
Tabella 2. Disaggregazione intra-africana dello stock di emigrati e immigrati, in quota percentuale, 2017.
Tabella 2. Disaggregazione intra-africana dello stock di emigrati e immigrati, in quota percentuale, 2017.
Fonte: elaborazione dati Nazioni Unite.
Al contrario dell’Africa del Nord, l’Africa occidentale è la regione con la quota percentuale più alta di migrazioni intra-regionali sul totale delle migrazioni internazionali (il 65,6%), mentre l’Africa centrale è quella in cui predominano le migrazioni intra-continentali (il 78,8% delle migrazioni totali), con una prevalenza di migrazioni, oltre che intra-regionali (il 42,2% delle migrazioni totali), verso la vicina Africa orientale (il 25,3% delle migrazioni totali, la percentuale più alta di migrazioni intra-continentali di tipo inter-regionale, cioè verso altre regioni del continente).
L’analisi dei dati può essere approfondita regione per regione.

1. L’Africa del Nord.

Nell’Africa del Nord sono ricompresi Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Sudan, Tunisia e il Sahara occidentale (territorio conteso tra il Marocco e il Fronte Polisario dei saharawi). Vi risiede una popolazione di 233,6 milioni di abitanti, in cui l’Egitto figura come terzo paese più popoloso del continente (97,6 milioni di abitanti).
Nell’Africa del Nord risiede una popolazione immigrata pari all’1% della popolazione residente (2,41 milioni di immigrati); parallelamente, dalla regione sono emigrati 11,18 milioni di persone.
Figura 4. Lo stock di migranti relativi all’Africa del Nord.
Figura 4. Lo stock di migranti relativi all’Africa del Nord.
Fonte: elaborazioni di dati della Population Division delle Nazioni Unite, dicembre 2017.
Dall’Africa del Nord sono emigrate persone dirette anzitutto verso l’Europa. Dei 5,18 milioni di nordafricani trasferitisi in Europa oltre 2,8 milioni risiedono in Francia, primo paese di destinazione al mondo per algerini, marocchini e tunisini. Quasi un milione e mezzo si sono equamente ripartiti tra Italia e Spagna, in quest’ultimo paese quasi esclusivamente marocchini, in Italia invece molti marocchini (oltre 400 000) ma anche egiziani e tunisini (in entrambi i casi oltre 100 000).
Secondo continente di destinazione è l’Asia, in particolare i paesi del Golfo: 1,3 milioni di nordafricani in Arabia Saudita, prima destinazione al mondo per gli egiziani (872 000 presenze) e i sudanesi (436 000); circa un milione negli Emirati Arabi Uniti, con in testa sempre gli egiziani (858 000) seguiti dai sudanesi (127 000); quasi mezzo milione in Kuwait, con oltre 420 000 egiziani. Complessivamente, oltre 2,5 milioni di egiziani vivono nei paesi del Golfo.
Negli Stati Uniti si trovano quasi 200 000 egiziani e 120 000 tunisini.
Sul fronte delle migrazioni intra-africane, l’Africa del Nord si caratterizza per una scarsa mobilità interna al continente, come anche per una scarsa mobilità intra-area: soltanto 322 000 spostamenti interni alla regione, di cui peraltro ben 165 000 legati alla presenza di popolazione saharawi che dal 1975, fuggiti dall’invasione del Sahara occidentale da parte del Marocco, si trovano nei campi profughi nei pressi di Tindouf in Algeria, nel deserto del Sahara. Per il resto poche decine di migliaia, come nel caso dei poco più di 33 000 sudanesi trasferitisi in Egitto.
I sudanesi spiegano anche l’emigrazione verso l’Africa centrale: sono infatti oltre 344 000 i sudanesi rifugiatisi in Ciad, provenienti soprattutto dal Darfur.
Sempre dal Sudan sono emigrate quasi 570 000 persone verso il Sudan del Sud, dove si registra quella che è considerata la più drammatica emergenza africana dal genocidio del Ruanda del 1994, con due milioni di sfollati interni e altrettanti rifugiati nei paesi confinanti, e l’insicurezza alimentare dilagante.
L’Africa australe è molto distante e accoglie nel suo polo principale, il Sudafrica, circa 16 000 nordafricani.
Sul fronte degli ingressi di migranti provenienti da altre regioni africane, come si legge nella tabella 1 e nell’analisi dello stock di migranti provenienti dalle altre regioni africane, è dall’Africa orientale – soprattutto da Sudan del Sud, Eritrea e Somalia – che provengono oltre 700 000 immigrati, in fuga dai propri paesi, di fatto bilanciando lo stock di emigrati nordafricani presenti in Africa orientale. Poco più di 100 000 sono invece gli immigrati in Nord Africa provenienti dall’Africa centrale (dal Ciad verso il Sudan), non sufficienti a riequilibrare i circa 373 000 emigrati nordafricani.

2. L’Africa occidentale.

L’Africa occidentale comprende Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Togo. Vi risiede una popolazione di 372 milioni di abitanti, con la Nigeria che è il sesto paese più popoloso al mondo e il primo in Africa (con 191 milioni di abitanti) e nessun altro paese della regione che si avvicina a 30 milioni di abitanti.
Nell’Africa occidentale risiede una popolazione immigrata pari all’1,8% della popolazione residente (6,77 milioni di immigrati); parallelamente, dall’Africa occidentale sono emigrati 8,87 milioni di persone.
Figura 5. Lo stock di migranti relativi all’Africa occidentale.
Figura 5. Lo stock di migranti relativi all’Africa occidentale.
Fonte: elaborazioni di dati della Population Division delle Nazioni Unite, dicembre 2017.
Dall’Africa occidentale sono...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Copyright
  4. Indice
  5. Presentazione
  6. Dall’Africa all’Europa
  7. Introduzione. di Daniele Frigeri e Marco Zupi
  8. Parte prima. I fenomeni migratori
  9. Parte seconda. La realtà delle migrazioni attuali in Africa e in Italia
  10. Parte terza. Le politiche in campo
  11. Bibliografia
  12. Gli autori