Nuova Tèchne n. 23
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Nuova Tèchne n. 23

Informazioni su questo libro

"Tèchne", nata nel 1969 come laboratorio dello sperimentalismo verbo-visivo legato all'esperienza del Gruppo 70, è una rivista che pone al centro della sua ricerca il comico, il nonsenso, il fantastico, il bizzarro, il gioco. Pubblica solo testi creativi e inediti, almeno per il lettore italiano (niente saggistica seria, recensioni, dibattiti sul "rapporto fra..." o sulla "funzione di..." e simili amenità). Dal 2008 escono una serie di numeri monografici dedicati alla Matematica divertente (17, 2008), al Rogo dei libri (18, 2009), al Nulla (19, 2010), alle Modeste proposte (20, 2011), all'Incompiutezza (21, 2012), ai Consigli inutili (22, 2013). Questo è il primo numero della nuova serie digitale, pubblicata per l'editore Quodlibet, dedicato al tema della Parodia. Il direttore è Paolo Albani.Testi di: P. Albani, W. Allen, G. Almansi, R. Aragona, D. Baldi, P. Barchi, L. Barocco, M. F. Barozzi, P. Bellezza, A. N. Bravi, L. Brignoli, R. Butazzi, N. Calvagna, A. Castronuovo, G. Celati, Cenne della Chitarra, L. Contemori, U. Cornia, A. Debenedetti, A. De Pirro, R. de Rosa, L. Di Lallo, U. Eco, L. Filippelli, M. Filippini, D. Fo, L. Fois, L. Folgore, G. Fostini, A. Frassineti, U. e C. Guanica, Guido da Verona, G. B. Lalli, T. Landolfi, G. Maccari, G. Manganelli, G. Mammi, A. Martino, M. Mastrocecco, E. Mazzardi, E. Montale, P. Morelli, G. Onofri, M. Orletti, G. Padovani, G. Patroni, P. Pergola, E. Petrolini, P. Picasso, L. Pignotti, A. Somenzari, Trilussa, Università del Progetto, S. Vassalli, Virgilio Marone Grammatico, G. Visconti Venosta, P. Vistoli, P. Vita-Finzi, C. Vosler, G. Zaffagnini.

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Informazioni

L e andro Barocco

Setola (capitolo 1)

 
Giuanin Barbero Pautasso aveva scelto di guadagnarsi da vivere con un mestiere del cazzo; quando suo padre aveva sentito la sua decisione, gli aveva detto:
«Che cazzata! Meglio il carabiniere!»
Poi era morto.
Il padre, non Giuanin.
Il suo, in effetti, era un mestiere del cazzo, lo dico anch’io che scrivo.
E lo penserà il lettore.
E anche i suoi parenti.
E pure il libraio che ora impila le pile di questo libro con una Lucky Strike in bocca.
Il libraio, non il libro.
Cioè, il libraio impila e fuma. Il libro no. A meno che uno gli dia fuoco.
Lo so, sto menando il can per l’aia, però ‘sto librazzo già verrà corto, e devo allungare il brodo fin dall’inizio, e chi s’è visto s’è visto, ciao.
Allora: come mestiere, Giuanin comprava e vendeva maiali albini.
Era il millenovecentosessantaerotti, Tony Dallara non aveva ancora composto Ghiaccio bollente, la tivù a colori era di là da venire, Pierino il fichissimo non era ancora stato girato, e io, lo scrittore, ero appena nato in quel di Torino, la mia bambinaia si chiamava Filomena e aveva un neo a forma di pera spadona sulla natica destra.
Bene, qualche riga l’ho fatta fuori.
Invece, Giuanin vendeva e comprava.
Comprava e vendeva.
Un po’ vendeva e un po’ comprava, insomma.
Maiali albini.
Che mestiere del cazzo.


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Fonte: Leandro Barocco, Setola, Sperling & Kupfer Editori, Milano, 1996, pp. 1-2.
P a blo Picasso

Ritratto di un pittore dopo El Greco, 1950


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El Greco, Ritratto del figlio dell’artista Jorge Manuel, 1603.
Nota
Sul quadro di Picasso Ritratto di un pittore dopo El Greco (1950) scrivono Guido Almansi e Guido Fink:
«La parodia […] è anche, come ben sapeva Proust, un modo esorcistico di liberarsi di un’opera troppo impegnativa, invadente ingombrante, ossessiva. Si pensi al più grande parodista del secolo, cioè a Pablo Picasso, il quale ha passato metà della sua vita a fare il verso a pittori grandissimi e amatissimi. Disse una volta il maestro che uno incomincia a farsi una collezione di quadri ridipingendo quadri altrui, e poi la collezione incomincia a prendere una strada differente (questa massima potrebbe essere presa a epigrafe della nostra antologia). Un’altra volta Picasso rispose a un compratore che vedeva in una sua tela tracce di Cézanne: “È naturale, tutti hanno un padre, anche i quadri.” Ebbene, che se ne fa uno di un padre se non lo vuole almeno ammazzare? O castrare? O esporlo al ludibrio con sputacchi, sberleffì e calci nel sedere? L’istinto carognesco non contraddice l’ammirazione, persino l’adorazione e la venerazione. Picasso rifà Cranach, e Cupido diventa un ragazzino pestifero e frignone; rifà Las Meninas (quaranta volte, sembra!) e trasforma i personaggi di Velàzquez in una galleria di mostri e di spettri; rifà Michelangelo, ingigantendo e appesantendo le già ben muscolate membra. E ciò rifacendo, paròdia, cioè ammira commenta critica ridicolizza esorcizza. Si prenda il caso più clamoroso: il cosiddetto Ritratto di Artista, di El Greco, perversamente (?) rifatto da Picasso. Il volto aristocratico e maliziosamente distaccato del pittore si tramuta in un ghigno, ai confini della morte; la gentile e preziosa curva del mignolo rivolto verso l’alto nella mano che tiene il pennello diventa un ghirigoro folle, tra il languidamente femmineo e l’osseamente mortuario, di modo che il maschio pittore eppur delicato e bello si trasforma in un ibrido fra femmina lubrica e signora morte. Tuttavia lo schema coloristico della tela, tutto basato sul contrasto fra l’ampio giro bianchissimo del ruff di pizzo intorno al collo dal tenero incarnato e la minacciosa espansione del nero viene fedelmente, rispettosamente osservato dal parodiante, che mantiene la struttura portante del quadro e la sua sintassi di colori, pur rovesciandone, magari grottescamente, i contenuti figurativi.
Il risultato finale non lascia adito a dubbi: l’originale è un quadro ammiratissimo di un pittore amatissimo, e solo l’intensità del rapporto, la violenza dell’attrazione che non può non generare la reazione della ripulsa, può spiegare l’ambiguo fascino della tela, che potremmo chiamare, con termine volutamente paradossale, una parodia appassionata. A valle di Picasso c’è poi Baj che imita e paròdia, appassionatamente, Les Demoiselles d’Avignon o Guernica. A monte di El Greco ci saranno i pittori imitati dal maestro spagnolo. Così, di parodia in parodia, procede l’arte occidentale» (Guido Almansi e Guido Fink, Quasi come. Parodia come letteratura. Letteratura come parodia, Bompiani, Milano, 1976, pp. 140-141).
la redazione
N i coletta Calvagna

Madonne


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Madonna con Chitarra
[da Pietro Lorenzetti, Madonna col Bambino, (fine XIV sec.),
Museo della Fondazione Musei Senesi, Siena].
imm-12

Madonna con Diamonica
[da Giotto, Madonna in tr...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Colophon
  4. Sommario
  5. L’editoriale di Tèchne
  6. Cenne della Chitarra, Risposta per contrarî ai sonetti de’ mesi di Folgore da San Geminiano
  7. G. B. Lalli, Rime del Petrarca mutate in stile, e concetti burleschi
  8. Guido da Verona, I Promessi Sposi (capitolo I)
  9. P. Bellezza, L’imbecillità del Manzoni
  10. L. Folgore, Due parodie
  11. E. Montale, Piove
  12. Trilussa, La vispa Teresa allungata da Trilussa
  13. P. Vita-Finzi, Una parodia di Achille Campanile
  14. G. Padovani, Davanti S. Guido... vieni!
  15. U. Eco, Nonita
  16. L. Barocco, Setola (capitolo 1)
  17. P. Picasso, Ritratto di un pittore dopo El Greco, 1950
  18. N. Calvagna, Madonne
  19. G. Onofri, Muglierema luntana
  20. G. Visconti Venosta, La Partenza del Crociato
  21. T. Landolfi, S.P.Q.R.
  22. G. Manganelli, Hyperipotesi
  23. S. Vassalli, Il finito (da G. Leopardi)
  24. G. Patroni, Mensa popolare
  25. A. Somenzari, Alla pera
  26. L. Fois, Dopo la carica del carillon…
  27. D. Baldi, Esercizi all’infinito
  28. Virgilio Marone Grammatico, Il catalogo dei grammatici
  29. G. Mammi, Contro la parodia
  30. U. Cornia, La fiaba di Raperonzolo
  31. A. Castronuovo, Le «Bagatelles» di Cérine
  32. A. Debenedetti, Sei autori in cerca di un personaggio
  33. W. Allen, Se gli impressionisti fossero stati dentisti
  34. R. Butazzi, Nuova esegesi de «L’Infinito» ad uso dei periti agrari e dei bagnini
  35. L. Brignoli, Parodie in poesia
  36. P. Barchi, Addio a Monti
  37. E. Mazzardi e M. Filippini, La figura dello zombo nella letteratura italiana dell’800
  38. L. Filippelli, Storia dei pirati di fiume (parodia piratesca)
  39. L. Pignotti, Poliphilia
  40. A. De Pirro, Natura morta (trittico)
  41. E. Petrolini, La canzone delle cose morte
  42. A. Frassineti, Un esposto
  43. P. Vistoli e coll.,The earth shakes accidentally or follow a sense?
  44. M. F. Barozzi, Due casi di parodie poetiche in campo scientifico
  45. P. Pergola, Il premio letterario Mendello Vatta, edizione 1971
  46. L. Contemori, Divino parodiar
  47. A. Martino, Il Paternoster dei liberali calabresi
  48. D. Fo, Grammelot in italiano
  49. G. Zaffagnini, Parodie fotografiche
  50. G. Celati, Imitazione di Merlin Cocai
  51. P. Morelli, I cavalli di Provenza
  52. G. Almansi, Una mistraduzione
  53. Università del Progetto, Mutella
  54. C. Vosler, Alfabeto di idranti
  55. R. Aragona, Parodie paronimiche al quadrato
  56. U. e C. Guanica, Parogrammi
  57. L. Di Lallo, Cincischiamenti parodistici
  58. A. N. Bravi, Breve trattato di antropologia extraterrestre
  59. M. Mastrocecco e M. Orletti, Due scritti su Engels
  60. R. de Rosa, Un ritrovamento
  61. G. Maccari, Un mondo parodico
  62. Art index, Cineparodie
  63. Notizie sugli autori di questo numero