
- 48 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Scottature
Informazioni su questo libro
Scottature è l'unica opera non incompiuta di Dolores Prato. Così, anche in letteratura, l'eccezione sembra coincidere con il miracolo: in un unico gesto breve e perfetto si condensa l'intero universo poetico di una grande scrittrice del Novecento.
Domande frequenti
Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
- Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
- Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Scottature di Dolores Prato in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Literatura e Literatura general. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
Scottature
A capo del convento dove io ero in Collegio, c’era una trinità di monache tutte eguali nella potenza, concordi nel giudizio, sincrone nelle azioni: la Superiora, la Maestra, la Vecchissima Religiosa.
In quel convento si faceva un gran parlare di misteri: se si trattava di misteri celesti, il parlare era sereno, ampio, dettagliato; se si trattava di misteri terreni, era un parlare agitato, rapido, più sottinteso che spiegato: erano accenni così sfuggenti da somigliare al gesto di chi tocca qualcosa che scotta.
E difatti si alludeva spesso a certe «scottature», non meglio identificate, che «il mondo» era solito dare a chi prendeva soverchia dimestichezza con lui.
«Il mondo», per chi non lo sapesse, era tutto ciò che esisteva sulla terra all’infuori dei conventi, che appartenevano già al regno celeste.
Non so perché, ma nel discorso delle scottature, sguardi e voci erano più spesso rivolti a me, come se una saggia e illuminata previsione avvertisse che io ero più esposta delle altre a quegli incidenti.
Debbo però aggiungere che la Vecchissima Religiosa si differenziava, per quanto riguardava me, dalle altre due persone della trinità: intanto non mi profetava scottature e, mentre queste tendevano a incamerarmi tra i beni fruttiferi del convento, essa non nascondeva il desiderio di sbarazzarsi presto di me.
Io, che non avevo una famiglia «nel mondo», ero una specie di terra di nessuno: da una parte del confine c’era un vecchio zio prete che viveva nell’America del Sud, dall’altra le monache. Quello, lontanissimo, perdeva sempre più quel poco di diritto acquistato per avere pensato a me quando se ne era ricordato; queste, vicinissime, consolidavano una specie di diritto acquisito per l’uso, non conteso da nessuno, che avevano posto su di me.
Dello zio io non conservavo che un ricordo, un anello e una promessa. Il ricordo era quello dei suoi ritorni dalla caccia, quando dava da mangiare alla civetta, assicurata sul mazzuolo con una catenella. A ogni pezzetto di polmone che le porgeva sulla punta delle forbici, quella faceva una riverenza ed egli mi diceva: «Imparate l’educazione». L’anello me lo dette nel momento che stava per partire per l’America e il cerimoniale fu tale che mi lasciò l’impressione di possedere un anello ricco di pregi intrinseci e storici. E in quel momento, come un sogno, era nata anche la promessa. Egli mi chiedeva che cosa volessi di laggiù ed io avevo risposto: «Le farfalle, di tutti i colori, grosse così». E avevo unito le mani una accanto all’altra. Lo zio me le aveva solennemente promesse, ma non erano mai arrivate; e io, che in collegio le avevo annunziate a lungo, ero rimasta mortificata per quella inutile attesa; ma dentro di me le aspettavo sempre.
La vita del convento non permetteva la nascita di sogni nuovi, eccetto quello di una sublime rinunzia: l’unico di cui si favorisse l’esistenza.
Ormai avevo finito gli studi che si potevano fare in collegio e desideravo andare all’università, ma non sapevo come districarmi di lì dentro, dove il mio aiuto era necessario, dove non si faceva che prevenirmi sui pericoli mortali a cui andavo incontro; e intanto di fuori non c’era nessuno che venisse a portarmi via come succedeva per le altre ragazze.
Ma ecco che arrivò una lettera dello zio.
Le sue lettere si erano fatte rarissime e mostravano i segni d’una vecchiaia a lungo arginata, che sfociava spezzando e cancellando ciò che egli era stato.
Ma si era ripreso per dirmi che cosa dovevo fare nella vita. Con quella lettera mi disse tutto: Dovevo vendere l’antico anello e col ricavato acquistare un passaggio di seconda classe in una buona nave e andare da lui. In America mi sarei sposata; c’era già pronto un giovane bravo e ricco; sposandolo avrei avuto la vita tranquilla e tanti soldi; ma se quello non mi fosse piaciuto, me ne sarei scelto un altro da me. Diceva che io non avrei avuto fortuna altro che attraversando il mare: nulla di qua dall’Oceano, tutto di là. Diceva che l...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Il libro
- Autore
- Frontespizio
- Colophon
- Scottature