E-Commerce For Dummies
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Luca Migliorati, Enrico Falappa

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E-Commerce For Dummies

Luca Migliorati, Enrico Falappa

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Conoscere i fondamenti dell'e-commerce - Acquisire gli strumenti di vendita più efficaci - Creare una strategia marketing vincente.Raggiungere il successo online non è semplice, ma nemmeno impossibile. Quando si parla di e-commerce, in particolare, non basta avere esperienza nel commercio offline, ma occorre conoscere le specifiche dinamiche che intervengono nel digitale. Questo libro ti accompagnerà in un interessante viaggio alla scoperta del mondo e-commerce, partendo dai concetti base fino ad arrivare a scoprire tutti i segreti della vendita online.

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Sì, puoi accedere a E-Commerce For Dummies di Luca Migliorati, Enrico Falappa in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Informatica e Informatica generale. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Hoepli
Anno
2017
ISBN
9788820382339
1
Panoramica sul mondo e-commerce
IN QUESTA PARTE
Apprenderete come nasce l’e-commerce.
Acquisirete i diversi modelli di business nel commercio online.
Imparerete a fare le dovute valutazioni prima di intraprendere un’attività e-commerce.
Analizzerete i principali aspetti legali di cui tenere conto per la creazione di un e-commerce.
Conoscerete alcuni scenari futuri del commercio online.
Capitolo 1
Da dove iniziò tutto
IN QUESTO CAPITOLO
Un nuovo spazio digitale
Gli anni Duemila
Agli albori del commercio elettronico, quando non esistevano ancora i browser e i motori di ricerca, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che nel 2017 saremmo arrivati a ordinare qualcosa da Internet semplicemente premendo un bottone. Questa strabiliante evoluzione è avvenuta in un arco di tempo relativamente breve e ha cambiato le vite dei commercianti e dei consumatori. Iniziamo insieme un viaggio che vi accompagnerà tra soluzioni tecnologiche e piani strategici per fare sì che la prima esperienza nel commercio online sia di successo ed entusiasmante. Partiamo!
Ormai sembra più una leggenda che un dato storico, ma il primo embrione di e-commerce è nato all’inizio degli anni Ottanta tramite l’EDI (Electronic Data Interchange), un servizio di trasmissione di documenti attraverso reti di telecomunicazioni private. All’epoca eravamo ancora ben lontani dall’idea di e-commerce cui siamo abituati oggi. Il 20 dicembre 1990, grazie a un’idea del britannico Tim Berners-Lee e del suo collega Robert Cailliau, vediamo la concretizzazione del progetto WWW (World Wide Web) e la pubblicazione del primo sito web che ne descriveva il progetto.
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FIGURA 1.1 Schermata della pagina World Wide Web ancora esistente.
Un nuovo spazio digitale
Il Web nasce dall’idea di creare uno spazio digitale accessibile a tutti dove condividere contenuti multimediali e implementare vari servizi come il download e l’upload di file. La vera spinta alla diffusione dei siti web e dell’e-commerce fu data dall’avvento dei browser, ovvero le applicazioni che rendevano accessibili al grande pubblico i contenuti presenti nel World Wide Web.
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Il primo, nel 1992, fu Mosaic, seguito nell’arco di pochi anni da Netscape Navigator e Internet Explorer. Con l’avvento dell’open source offerto da Netscape, che rendeva disponibili le sorgenti del software ad altri sviluppatori, iniziò una competizione che trasformò i browser negli strumenti che utilizziamo oggi per le nostre “navigazioni” quotidiane. Tra il 1994 e il 1995 nacquero negli Stati Uniti i primi due siti dedicati agli acquisti online: eBay (ai tempi chiamato AuctionWeb) e Amazon. La partenza fu lenta, ma iniziò una vera e propria corsa al commercio online che ebbe grande slancio alla fine degli anni Novanta con l’avvento delle connessioni ADSL, la diffusione capillare dell’uso dei computer e, in seguito, dei dispositivi mobili come tablet e smartphone. Nel nostro Paese, nel 1998 IBS diede il via al commercio elettronico facendo registrare per la prima volta una transazione tramite carta di credito.
Gli anni Duemila
La fine degli anni Novanta fu un periodo di svolta ed evoluzione del mercato online. Tra il 1997 e il 2000, grazie a un’accessibilità al Web sempre più sicura e diffusa, si creò un fenomeno chiamato “bolla delle dot-com”, ovvero un boom di nascite di aziende attive in ambito IT. Questo fenomeno diede un colpo di acceleratore allo sviluppo di nuove tecnologie soprattutto in ambito Web, tanto che, durante quel periodo, queste società videro il valore delle loro azioni schizzare alle stelle in brevissimo tempo. Numerose imprese si affrettarono ad avviare un’attività e-commerce, sperando di fare affari d’oro, ma evidentemente i tempi non erano ancora maturi, tanto che la bolla scoppiò nel 2000, portando via con sé moltissime aziende che fino a quel momento sembravano emergenti e proiettate al futuro, ma che concretamente non riuscivano a trovare la strada giusta per generare profitti. A seguito di ciò, gli scettici affermarono che l’e-commerce fosse morto prima di nascere; ma durante gli anni Duemila, contrariamente a queste previsioni, il mondo dell’e-commerce fu messo nuovamente in luce tramite la presenza sempre più incalzante di società operanti nella new economy e, a fronte di diversi tentativi più o meno di successo, le compagnie della old economy maturarono la voglia di evolversi e prendersi una fetta di torta.
Mentre fino ad allora l’e-commerce era considerato il rivale dei negozi fisici, da quel momento iniziò a essere guardato con un occhio diverso da commercianti e imprenditori e si trasformò in una possibile opportunità per ampliare gli orizzonti e fare crescere il proprio business, avendo accesso a un bacino di utenza nuovo ed esteso, senza limiti geografici.
Capitolo 2
Evoluzione e utilizzo dei CMS
IN QUESTO CAPITOLO
L’avvento dei CMS
Open source o a pagamento?
L’avvento dei CMS
Partiamo dal presupposto che i primi e-commerce non avevano né le innumerevoli funzionalità di quelli attuali né le accattivanti interfacce grafiche oggi esistenti: erano piattaforme abbastanza rudimentali che permettevano all’utente semplicemente di effettuare un acquisto.
Sviluppare un e-commerce non era alla portata di tutti: era complicato, costoso e non ancora molto remunerativo a livello imprenditoriale. Complicato, perché era necessario possedere delle ottime competenze informatiche e perché la programmazione avveniva da zero senza nessun aiuto, il che comportava dei tempi di sviluppo molto più lunghi e un’alta probabilità di commettere errori. Costoso, perché molto frequentemente la persona o società che voleva intraprendere la strada dell’e-commerce, non avendo le competenze adeguate, si vedeva costretta a ingaggiare un team di esperti superpagati per creare la piattaforma. Ultimo, ma non meno importante, poco remunerativo, perché non si aveva ancora accesso al grande pubblico di utenti attuale.
Per ovviare ai problemi legati a costi e tempi di sviluppo, venne in aiuto una tipologia di sito che rendeva tutto il processo di realizzazione della piattaforma più standardizzato e accessibile anche a utenti privi di competenze informatiche troppo approfondite: le piattaforme CMS. Il termine CMS è l’acronimo di Content Management System e i siti web basati su questo modello sono nati per rendere agevole la creazione di un sito e la gestione dei suoi contenuti tramite un pacchetto base già pronto da installare e utilizzare, senza la necessità di scrivere una sola riga di programmazione. Quale modo migliore di questo per rendere l’e-commerce uno strumento alla portata di tutti?
Negli anni il numero di CMS disponibili è aumentato esponenzialmente, perché si è capito che tanto più la piattaforma è dedicata a un particolare utilizzo, tanto più il risultato sarà professionale e adatto all’obiettivo. Attualmente esistono decine di CMS, ognuno adatto a uno specifico utilizzo; tra questi, rimanendo in ambito e-commerce, tra i più diffusi troviamo Magento, PrestaShop, Woocommerce e Shopify.
A questo punto, forse, vi starete chiedendo se creare un e-commerce oggi sia gratis. Beh, se siete degli smanettoni con buone doti tecniche e creative potrebbe quasi esserlo ma, in linea di massima, no, non lo è.
Open source o a pagamento?
In primis bisogna fare una grande distinzione tra i CMS open source e quelli a pagamento. Quando parliamo di CMS open source, ci riferiamo a piattaforme che è possibile scaricare e installare sul proprio spazio web gratuitamente. In questo modo il sito avrà delle funzionalità base già incluse nel pacchetto che, in linea teorica, potrebbero anche soddisfare da subito le vostre esigenze. Nel caso aveste dei problemi, potreste godere del supporto di una comunità di utenti e sviluppatori che utilizzano lo stesso CMS, con la quale confrontarvi chiedendo aiuto in caso di dubbi o problemi tecnici di varia natura.
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Quando parliamo di CMS a pagamento, ci riferiamo invece a piattaforme adatte alle grandi aziende, che hanno necessità di soluzioni pronte all’uso e di un servizio di assistenza dedicato da parte del produttore.
Tra le soluzioni a pagamento citiamo quella del SAAS (Software as a Service), ovvero una piattaforma d...

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