I festival del cinema

Quando la cultura rende

AA.VV., Mario Abis, Gianni Canova

• Editore: Johan & Levi
• Anno: 2018
• eBook ISBN: 9788860101402
• Argomento: Business
• Categoria: Arte e business

I festival del cinema in Italia hanno svolto, fin dal capostipite veneziano inaugurato nel 1932, un importante ruolo di crescita culturale, offrendo al pubblico un'occasione di confronto con esperienze diverse e lontane. Il moltiplicarsi di tali manifestazioni sul territorio nazionale a partire dagli anni ottanta ne ha fatto un ingranaggio fondamentale per lo sviluppo del mercato audiovisivo e per la valorizzazione delle economie locali, innescando una forte concorrenza tra eventi e una serrata ricerca di finanziamenti. In un contesto, come quello attuale, di forte riduzione delle sovvenzioni pubbliche e di ridimensionamento generale degli investimenti privati, il futuro del sistema dei festival del cinema non può prescindere dalla comprensione dell'indotto economico di queste rassegne e, più in generale, della cultura. Come si misura tale valore? Lo studio qui presentato sviluppa un modello, applicabile anche ad altri ambiti, che mette in luce la capacità dei festival di fungere da stimolo all'economia del territorio attivando processi virtuosi di incremento della domanda di beni e servizi nelle aree interessate dalla manifestazione, impulso che si traduce in un ritorno sull'investimento in grado di attrarre anche finanziatori privati, le cui decisioni sono inevitabilmente legate a una resa, diretta o indiretta ma comunque evidente e immediata. Per completare la visione del valore economico dei festival, questa volta in termini più specifici, si fornisce un approfondimento sul ruolo tecnico delle manifestazioni nella filiera di produzione e promozione cinematografica, soprattutto per i film indipendenti.

PARTE SECONDA

L’economia dei festival

2.
I bilanci

La sostenibilità economica è certamente il maggiore problema per la gestione e organizzazione dei festival: tutti gli interlocutori intervistati la indicano come un elemento particolarmente delicato che ogni anno sembra farsi più critico, fino a mettere a rischio, se non la realizzazione dell’evento stesso, senz’altro la possibilità di mantenere gli standard qualitativi raggiunti nella varietà dei film presentati e nella loro proiezione.

A fronte di una spesa degli italiani per l’acquisto di biglietti del cinema¹ che ha raggiunto nel 2010 quasi 850 milioni di euro, pari a una cifra pro-capite di 14 euro/anno per complessivi 120 milioni e 583mila biglietti (il 10,4% in più rispetto all’anno precedente, al quale corrisponde un aumento del 14,3% in termini monetari), i festival rappresentano una nicchia molto particolare del mercato degli spettacoli, avendo per loro natura una dimensione culturale di maggior spessore e intenti divulgativi di qualità. Tali obiettivi mal si sposano con una gestione di mercato che, peraltro, negli ultimi anni vede in difficoltà anche buona parte della distribuzione e fruizione cinematografica tradizionale.

Per i festival, infatti, alle spese di organizzazione e gestione non corrispondono in genere adeguate entrate dalla vendita di biglietti: la visione dei film è spesso gratuita e la vendita dei biglietti, quando prevista, raramente avviene a prezzi di mercato, prevedendo spesso sconti, abbonam...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Il valore della cultura
• Fra il pellegrinaggio e il rito. La via italiana dei festival del cinema
• I festival del cinema come valore del territorio
• Alla fiera delle meraviglie
• L’impatto economico degli eventi sul territorio: un’esperienza concreta
• I FESTIVAL DEL CINEMA
• Nota metodologica
• PARTE PRIMA: Introduzione
• PARTE SECONDA: L’economia dei festival
• PARTE TERZA: Festival e pubblico
• Tabella di riepilogo
• Note
• Festival, mercati e work in progress
• Michelangelo Frammartino in conversazione con Luca Mosso
• Ringraziamenti
• Copyright