L'annuncio a Maria
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L'annuncio a Maria

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L'annuncio a Maria

Informazioni su questo libro

Risposte a domande di libertà
"L'annuncio a Maria" di Paul Claudel è un'anomalia nel teatro europeo del Novecento: un testo di grandissima concentrazione poetica, ambientato in un Medioevo storicamente preciso e nel contempo indefinito. Un Medioevo dove regna una confusione in cui si rispecchia tutto il nostro presente: la crisi dell'economia, il disfacimento della società, la disgregazione delle evidenze anche più elementari. In questo orizzonte così lontano nel tempo eppure così vicino nei fatti, si svolge la vicenda dura, straordinaria e dolorosa di una famiglia: Anne Vercors, padre di famiglia, che sente su di sé il compito e quasi la responsabilità della propria felicità; la moglie Beth; le due figlie: Violaine e Mara, due personalità opposte eppure complementari, due posizioni diverse rispetto alla realtà delle cose, della vita – due risposte alla stessa domanda: «A che vale la vita, se non per essere data?». E ancora: il giovane Jacques, amato da entrambe, emblema del lavoratore; e Pierre di Craon, il costruttore di cattedrali: il genio santo e peccatore, paradigma dell'amore assoluto, di quel distacco che solo permette di vedere.
"L'annuncio a Maria" è un mistero già a partire dal suo titolo, che non sembra avere riferimenti espliciti all'interno del testo. È un titolo, invece, che si spiega nelle dinamiche fondamentali dell'opera. Tutti i personaggi di questo dramma, infatti, s'imbattono in uno "scandalo", in un fatto imprevisto e decisivo, rispetto al quale sono chiamati a dare una risposta – a prendere inesorabilmente posizione.
L'annuncio a Maria è una tra le figurazioni più evidenti della grandezza e del mistero della libertà si mette in scena il rapporto drammatico fra l'uomo e il suo destino. Ed è – qui come altrove – un rapporto storico, che si gioca nel qui e ora.

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ATTO IV

SCENA I
È notte. La stanza del primo atto, deserta. Una lampada è posata sulla tavola. La porta che dà sull’esterno è aperta a metà. Entra MARA, e chiude la porta con precauzione. Si ferma un istante in mezzo alla stanza, guardando all’entrata e tendendo l’orecchio. Poi prende la lampada ed esce da un’altra porta senza rumore. La scena resta oscura. Non si vede che un fuoco di brace sul focolare.
SCENA II
(Suono d’un corno, ripetuto, in lontananza. Richiami. Movimento nella fattoria. Poi rumore di porte che s’aprono e di una carretta cigolante che si avvicina. Qualcuno bussa a gran colpi)
VOCE DI FUORI, gridando — Ohé!
(Al piano di sopra rumore d’una finestra che s’apre)
VOCE DI JACQUES HURY — Chi è là?
VOCE DI FUORI — Aprite!
VOCE DI JACQUES HURY — Che volete?
VOCE DI FUORI — Aprite!
VOCE DI JACQUES HURY — Chi siete?
VOCE DI FUORI — Ma aprite, vi dico!
(Pausa. Jacques Hury, recando un lume, appare sulla scena. Apre. Di lì a un momento entra Pierre de Craon, portando tra le braccia, ravvolto, un corpo di donna. La corica con precauzione sulla tavola; poi si erge ritto. I due uomini si guardano in faccia al chiarore del lume)
PIERRE DE CRAON — Jacques Hury, non mi riconoscete?
JACQUES HURY — Pierre di Craon?
PIERRE DE CRAON — Io, appunto.
(Si guardano)
JACQUES HURY — Che mi portate qui?
PIERRE DE CRAON — L’ho trovata mezzo interrata nella mia cava, dove cerco quel che mi bisogna per le mie fornaci da vetro e per la calcina. Era quasi sepolta un gran carico di sabbia, e, sopra, un carretto capovolto, che avevano fatto ribaltare. Vive ancora. Io mi son presa la responsabilità di portarvela qui.
JACQUES HURY — Perché qui?
PIERRE DE CRAON — Perché almeno muoia sotto il tetto di suo padre.
JACQUES HURY — Non v’è altro tetto qui che il mio.
PIERRE DE CRAON — Jacques, è Violaine.
JACQUES HURY — Non conosco nessuna Violaine, io.
PIERRE DE CRAON — Nulla sapete della Lebbrosa di Chevoche?
JACQUES HURY — Che m’importa? Voi altri lebbrosi raschiatevi le vostre ulceri tra voi.
PIERRE DE CRAON — Non ho più lebbra; da molto tempo son guarito.
JACQUES HURY — Guarito?
PIERRE DE CRAON — D’anno in anno il male s’è ridotto, ed ora son sano.
JACQUES HURY — E costei fra poco sarà pure guarita.
PIERRE DE CRAON — Voi siete più lebbroso di lei e di me.
JACQUES HURY — Ma io non chiedo che mi si tolga dalla mia cava di sabbia.
PIERRE DE CRAON — E anche se avesse fatto il male, voi dovreste ricordarvi.
JACQUES HURY — È vero che vi ha baciato sulla bocca?
PIERRE DE CRAON, guardandola — È vero, povera piccola.
JACQUES HURY — Si muove, vedo che si rianima.
PIERRE DE CRAON — Vi lascio con lei.
(Esce)
SCENA III
(Jacques Hury si siede presso la tavola è guarda Violaine in silenzio)
VIOLAINE, si rianima e stende una mano — Dove sono e chi è qui?
JACQUES HURY — A Montevergine, siete, e son io qui presso di voi.
(Pausa)
(Silenzio)
VIOLAINE, con l’accento d’un tempo — Vi saluto, Jacques.
Jacques, ancora siete corrucciato con me?
JACQUES HURY — La ferita non è chiusa.
VIOLAINE — Povero caro! E non ho sofferto un poco anch’io?
JACQUES HURY — Come v’è saltato in testa di baciar quel lebbroso sulla bocca?
VIOLAINE — Jacques! Bisogna che mi facciate in fretta tutti i rimproveri che avete in cuore, e sia finita. Che ben altro abbiamo ancora da dirci, noi, e ancora una volta io voglio udire da voi quelle parole che mi furono così care: Cara Violaine! Dolce Violaine! Breve è il tempo che mi rimane per restare con voi.
JACQUES HURY — Non ho altro da dirvi.
VIOLAINE — Venite qui, cattivo.
(Egli si fa più presso la tavola)
Più vicino a me, qui.
(Ella gli prende la mano e l’attira a sé. Egli s’inginocchia goffamente da un lato)
Jacques, dovete credermi. Lo giuro davanti a Dio che ci vede. Non ho peccato con Pierre de Craon.
JACQUES HURY — E perché l’avete baciato?
VIOLAINE — Ah, era tanto triste e io così felice!
JACQUES HURY — Non vi credo.
(Ella gli pone un istante la mano sul capo)
VIOLAINE — E adesso mi credete?
JACQUES HURY — Ah, Violaine! crudele Violaine!
(Egli nasconde il viso nella veste di lei e singhiozza sordamente)
VIOLAINE — Non crudele, ma dolce, dolce Violaine!
JACQUES HURY — Ma è dunque vero? proprio me solo amavate?
(Silenzio. Ella gli dà anche l’altra mano)
VIOLAINE — Jacques, certo ...

Indice dei contenuti

  1. Titolo pagina
  2. PROLOGO
  3. ATTO I
  4. ATTO II
  5. ATTO III
  6. ATTO IV