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Informazioni su questo libro
Affascinante ossimoro artistico dell'Ottocento, la vita e la musica di Claude Debussy sono sinonimo di anticonvenzionalità e innovazione. Dietro gli occhi penetranti e la fronte pronunciata, il genio cercava soluzioni fantasiose, dagli esercizi suonati con trasporto alle stravaganze armoniche che portavano all'esasperazione i docenti del Conservatorio di Parigi. Lo stile che, secondo loro, sarebbe dovuto essere sûr, correct, élégant et coloré tra le sue mani diventava eccentrica finezza, scarto inatteso e atto di cesura di un secolo.Profondo conoscitore delle partiture di Debussy e grande lettore della sua corrispondenza, Enzo Restagno scrive una biografia del compositore dal ritmo andante e romanzesco, che ci parla di genitori, amici e amori, di riconoscimenti e incomprensioni, di difficoltà economiche e avidità di conoscenza. Ma soprattutto di quegli incredibili grappoli di note che furono le opere di Debussy, della sua capacità di ascoltare «la Natura e l'Immaginazione» e di farle confluire nella sua musica. La penna affabulatrice di Restagno allarga i nostri orizzonti mentre ascoltiamo le Images e i Préludes o mentre assistiamo al Prélude à l'aprèsmidi d'un faune e a Pelléas et Mélisande. Ci racconta passo passo le vicende che hanno portato alla loro nascita e costruzione, ne legge le sfumature, rivela quale spaccatura abbiano generato con il passato e quale progresso abbiano offerto al futuro.Ma Claude Debussy. Ovunque lontano dal mondo è anche la testimonianza di un'età dell'oro della creatività, di quel crocevia di tutte le arti che fu la Parigi a cavallo fra Ottocento e Novecento, che Debussy seppe cogliere e sintetizzare: trasformò le cattedrali dipinte da Monet nella Cathédrale engloutie, trasmutò i versi di Baudelaire e Mallarmé nei suoi Poèmes, quelli di Verlaine nelle Fêtes galantes. Enzo Restagno ci restituisce la tessitura di quelle correspondances che unirono la poesia dei maledetti alla musica di un loro membro onorario: colui che invece di sommergere la parola poetica con la musica si sforzava di renderla ancora più autentica.
Domande frequenti
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Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Sommario
- Introduzione. Debussy e i nipotini del xx secolo
- Cronologia
- 25 marzo 1918
- Ovunque lontano dal mondo
- Educazione sentimentale e letteraria
- Il Prix de Rome
- Il ritorno a Parigi
- Le Piéton de Paris
- L’Expo del 1889
- Debussy e Chausson, quasi un romanzo epistolare
- «Quel miracolo unico in tutta la musica»: il «Prélude à l’aprèsmidi d’un faune»
- Gli anni bui
- L’amicizia con Pierre Louÿs
- Trois Nocturnes
- Diario del Pelléas et Mélisande (con qualche postilla a margine)
- Debussy critico musicale
- Rovistando nei cassetti di Debussy
- Un trittico «fantasque» per pianoforte
- 1904
- Capolavori e pagine d’occasione
- La mer toujours recommencée
- «Images» per pianoforte (prima serie):
- Intermezzo biografico:
- «Images» per pianoforte (seconda serie)
- Un biennio cruciale: 1909-1911
- «Images» per orchestra
- L’ossessione della Casa Usher:
- A tempo di valzer
- L’agenda del 1910
- Avventure e disavventure della danza
- «Le Martire de saint Sébastien»: storia di una grande illusione
- Capolavori quasi privati
- 1914
- La guerra
- Pourville e l’indimenticabile estate del 1915
- Gli studi
- Le opere patriottiche
- Gli ultimi capolavori
- «Come una conchiglia sul fondo del mare»
- «Les Adieux»
- Amici, parenti e corrisponenti
- Catalogo delle opere
- Bibliografia