Elenco autori
Stefano Alberti è avvocato in Pisa. Cultore della materia dir. priv. e laurea (Uni-Pi). Post-doc., Ph.D., diploma di licenza magistrale (SSSUP). Membro dell’ELI. Conta una quindicina di pubblicazioni scientifiche, principalmente su formazione del contratto e diritto privato delle nuove tecnologie.
Cosimo Gabbani è allievo ordinario ordinario in scienze giuridiche presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Si laurea nel 2016 in giurisprudenza all’Università di Pisa. Dottore di ricerca in diritto amministrativo presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, attualmente è magistrato ordinario in tirocinio. I suoi interessi di ricerca riguardano la tutela degli interessi sensibili nel diritto amministrativo (in particolare: ambiente, paesaggio e beni culturali) e le strategie del public enforcement.
Maria Francesca Guardamagna, Avvocato in Milano. Svolge la propria professione principalmente in Italia, ma ha patrocinato anche avanti alle Corti Francesi e alla CCI. Da molti anni collabora con le dogane europee. Relatrice ed autrice sul diritto dell’arte, della fotografia e sul design, coautrice del volume Tutela del design, è socia AIPPI.
Michele Mariani è Docente di diritto del lavoro presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, insegna anche all’Accademia Navale di Livorno. Avvocato civilista. Dal settembre del 2020 è vice presidente della Fondazione Pisa, fondazione di origine bancaria.
Matteo Monti è assegnista di ricerca in Diritto pubblico comparato all’Università di Pisa. Si è addottorato nel 2020 alla Scuola Superiore Sant’Anna con una tesi su federalismo asimmetrico e secessione. Si occupa di libertà di espressione e informazione, Internet law e di regionalismo e federalismo.
Rossana Morea è Ricercatore di Diritto privato presso l’Università degli Studi di Bari. È autore di diverse pubblicazioni tra cui Gli accordi amministrativi tra norme di diritto privato e principi italo-comunitari, Napoli, 2008 e La responsabilità civile dell’azienda ospedaliera e dei medici dipendenti tra regole giurisprudenziali e norme di diritto speciale, Bari, 2013.
Stefano Pardini è ricercatore presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa ove insegna Diritto delle Successioni e Istituzioni di Diritto Privato (Dipartimento di Economia e Management), ed è docente presso la SLEG. È autore di pubblicazioni nell’ambito del diritto civile e di professione è avvocato.
Andrea Parziale è assegnista di ricerca per Eurac Research (Bolzano) e professore a contratto di Markets, regulations and law presso la LUISS (Roma). Ha conseguito il dottorato in Diritto presso la Scuola Superiore Sant’Anna (Pisa) e svolto uno stage presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Note
Per uno studio dei rapporti tra “arte” e diritto privato
1 La bibliografia italiana sul punto, considerata autonomamente dalla produzione letteraria di rilievo indiretto intorno al bene culturale, è nell’attualità del dibattito significativa, ed ha conosciuto qualche prodromo abbastanza remoto, sia pure senza intenti ricostruttivi di carattere generale, in un’impostazione non raramente divulgativa. Ci riferiamo, per esempio, a S. Bochicchio, Mastelloni, Guida giuridica Bolaffi dell’arte, Torino, 1973, all’esordio della quale (p. 9.) si osservava come “Anche se è giustificato un certo scetticismo verso i mezzi di tutela legali della serietà e onestà in materia di mercato d’arte, sorprende che manchi del tutto in Italia una pubblicistica giuridica sull’argomento specifico e che fino ad ora non sia stata soddisfatta la necessità di raccogliere in un unico volume l’insieme delle norme che regolano questa attività mercantile”; più di recente, C. Romagnoli, Trecordi, Le opere d’arte – Aspetti civili, amministrativi, pratici, fiscali, Piacenza, 1995. Su un piano che si distingue, per un primo tentativo di analisi di sistema, non trascurando l’esigenza definitoria in molti casi, si segnala poi la monografia di Tampieri, La vendita di opere d’arte fra tutela e mercato, Bologna, 2006. Dall’inizio del nuovo millennio non si contano opere divulgative, che affrontano anche tematiche giuridiche attinenti all’arte, beninteso senza un dichiarato intento scientifico: tra queste presenta un lodevole e completo carattere informativo Giacopuzzi, Investire in opere d’arte – Profili legali e indicazioni operative, Torino, 2015. Un tentativo collettaneo di disegnare un complessivo sistema giuridico dell’arte è stato condotto, poi, di recente, con l’opera di Negri-Clementi (a cura di), Il diritto dell’arte – L’arte, il diritto e il mercato, 1, Milano, 2012, proseguita con Negri-Clementi, Stabile (a cura di), Il diritto dell’arte – La circolazione delle opere d’arte, 2, Milano, 2013 e Negri-Clementi, Stabile (a cura di), Il diritto dell’arte – La protezione del patrimonio artistico, 3, Milano, 2014. Tra i contributi monografici si segnalano per ora la fondamentale, per molti aspetti, opera di Donati, Law and art: diritto civile e arte contemporanea, Milano, 2012; il recente Frezza, Arte e diritto fra autenticazione e accertamento, Napoli, 2019; meno recentemente, Corrias Lucente, La tutela dell’opera d’arte contemporanea, Roma, 2008. V. anche il recentissimo Jucker (a cura di), Le buone pratiche del collezionismo, Napoli, 2020. Numerosi i saggi in riviste; qualche tema di fondo del presente contributo è sfiorato in Mastropietro, Mercato dell’arte e autenticità dell’opera: un “quadro” a tinte fosche?, in Rass. Dir. Civ., 2017, 2, 572 ss. e nella ampia bibliografia ivi citata; ancora Donati, Autenticità, authenticité, authenticity dell’opera d’arte. Diritto, mercato, prassi virtuose, in Riv. Dir. Civ., 2015, 4, 987 ss., di nuovo con un rinvio all’ulteriore e completo apparato bibliografico relativo; su temi specifici, Guardamagna, L’azione di accertamento giudiziale dell’autenticità di un’opera. I recenti sviluppi giurisprudenziali, in Dir. Famiglia Pers., 2018, 4, 1588 ss. Su temi peculiari minimi, ma con un respiro sistematico implicito e sotteso al singolo contributo, Calvo, Il caso del Guadagnini apocrifo: a proposito del falso nel mondo della liuteria, in Giust. Civ., 2013, 7-8, 1565 ss.; Id., Expertise degli strumenti ad arco e affidamento nel prisma della responsabilità senza contratto, in Contr. Impr. Europa, 2010, 1 ss.; e più oltre Cherti, L’acquisto di arte moderna e contemporanea, in Rass. Dir. Civ., 2015, 50 ss.; Virgadamo, La protezione giuridica dell’opera d’arte ai confini del diritto d’autore (e oltre): dalla logica mercantile all’assiologia ordinamentale, in Dir. Fam. Persone, 2018, 1478 ss.
2 Basta il riferimento a Liberati Buccianti (a cura di), L’opera d’arte nel mercato – Principi e regole, Torino, 2019; su temi più particolari Donati, Ferrario, Simoncelli (a cura di), Archivi d’artista e lasciti: memorie culturali tra diritto e mercato, Napoli, 2018. Un interessante quadro dello stato dell’arte alla fine del XX Secolo è in Aa.Vv., L’antiquario del 2000 – La professione – Le nuove regole del mercato, (Atti), Bologna, 11-12 marzo 2000, Bologna, 2001.
3 Cfr. Frezza, Arte e diritto, cit.
4 La giurisprudenza, in effetti, dimostra singolare sensibilità anche riguardo al problema della definizione generale di un bene come opera d’arte, indipendentemente dalla sua qualificazione come bene culturale. Così, possono esaminarsi con attenzione le motivazioni di Cass. Pen., Sez. III, 3 luglio 2014, n. 31183 in dejure.it, dove le considerazioni sono rivolte alla qualificazione in termini di bene artistico, in funzione dell’esportabilità del bene stesso; Cass. (Ord.), 14 novembre 2019, n. 29566; Cass. (Ord.), 14 maggio 2018, n. 11617; la notevole Cass. Pen., Sez. III, 17 ottobre 2017, n. 10468 (p. 2018), che traccia una linea distintiva, tra l’altro, tra bene culturale e bene artistico; Cass. 27 aprile 2018, n. 10221; Cass. 21 maggio 2019, n. 13596; Cass. 26 gennaio 2018, n. 2039, tali ultime in cortedicassazione. it. Nel merito si veda anche di recente Trib. Torino, 30 gennaio 2019, n. 482, in dejure.it.
5 Ci riferiamo in generale a Negri-Clementi (a cura di), Il diritto dell’arte – L’arte, il diritto e il mercato, 1, cit.; Negri-Clementi, Stabile (a cura di), Il diritto dell’arte – La circolazione delle opere d’arte, 2, cit.; Negri-Clementi, Stabile (a cura di), Il diritto dell’arte – La protezione del patrimonio artistico, 3, cit.
6 Ciò, non certo muovendo nel campo delle mere ipotesi logiche o supportate da una coscienza problematica astratta. Si pensi, tra i tanti, al tema della relazione tra le entità che svolgano attività di archiviazione delle opere d’arte di un determinato artista ed i relativi profili soggettivi (natura, tipi legali proponibili, contenuti dei relativi statuti: di seguito si darà nel presente volume un breve saggio problematico sul punto); agli aspetti relativi alla determinazione dell’oggetto del contratto nei rapporti con la perizia di stima di opere d’arte; alla mai sufficientemente trattata questione dell’assicurazione delle opere; a taluni profili non ancora sondati dell’arte contemporanea; alle relazioni tra arte e fiscalità, per quanto occasionalmente emerse in contributi contingenti con decisioni giurisprudenziali. Ma l’elenco è palesemente solo esemplificativo di una frazione infinitesimale delle questioni ancora aperte e proponibili all’attenzione sistematica del giurista.
7 Qualche eccezione è ben presente, almeno nell’enunciazione del problema. Si pensa in particolare alla notevole monografia – anche per aver realmente precorso i tempi con un’indagine concretamente sistematica, seppur limitata al profilo della circolazione delle opere – di Tampieri, La vendita di opere d’arte tra tutela e me...