
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Informazioni su questo libro
Rendere le nostre case un luogo di pace, di complicità, in cui lo spazio, anche se piccolo, è distribuito in modo equilibrato, trasmettendo un'atmosfera serena e attenta ai bisogni di ognuno dei suoi abitanti.Un libro con un ricco corredo fotografico dove al "Non si tocca!", "Non è tuo!", "Questo no!", "Guarda, hai scarabocchiato con la penna sul divano!", "Non si fa!" si sostituiscono semplici, economiche, creative soluzioni che rendono l'abitare, anzi il coabitare con bambini un gioco utile alla crescita e allo sviluppo della loro autonomia.Bambini che crescono in ambienti che accolgono e accompagnano la loro curiosità e crescita saranno adulti più autonomi, responsabili.
Domande frequenti
Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
- Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
- Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Case anche per bambini di Maya Azzarà in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Education e Education General. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
Argomento
EducationCategoria
Education GeneralPARTE SECONDA
Organizzare gli spazi
Il soggiorno
L’infanzia non è semplicemente un tempo di preparazione alla vita, come sovente siamo portati a pensarla per i nostri figli, ma è già vita essa stessa.
Peter Rosegger
Stanze come “il salotto buono” con le tapparelle abbassate per non scolorire i velluti e non far macchiare i vetri con le gocce di pioggia, sono assenti nella maggior parte delle case contemporanee; da utilizzare solo durante le visite formali, questa tipologia di spazio si è trasformato, assorbito dalla stanza “soggiorno” che risulta un ambiente più fresco e informale nel quale ricevere gli ospiti e abitare quotidianamente.
Il soggiorno è generalmente una stanza che viene vissuta da tutto il nucleo familiare con regolarità e con cui anche i bambini hanno confidenza fin da piccoli, a volte preferendola alla propria cameretta. Quando i figli sono ancora piccini, infatti, spesso organizziamo per comodità un angolo per loro in questo ambiente, disponendo tappeti e cuscini dove sederci insieme o lasciarli giocapprendere sorvegliandoli e osservandoli da poco lontano.
Tuttavia, con il crescere dei bambini, è molto facile assistere a una situazione che degenera con estrema rapidità e alla quale non si sa come porre rimedio; ci si ritrova in un ambiente caotico, con montagne di giochi accatastati e pezzi di puzzle e costruzioni sparsi ovunque come coriandoli.
Constatando che la presenza dei figli in questa stanza della casa è un dato di fatto, la soluzione per rimediare alla confusione risiede nel ripensare e riorganizzare gli spazi individuando con razionalità una serie di precisi angoli di giocapprendimento.
Per predisporre questi angoli vanno tenuti in considerazione una serie di fattori, principalmente l’età dei bimbi, le caratteristiche dell’abitazione e le consuetudini familiari; da questo si desume che la soluzione per organizzare un soggiorno e tutta una casa con bambini non è univoca, e andrebbe sviluppata caso per caso. Gli spazi descritti in questo volume si possono pertanto spostare, ricollocare e reinterpretare liberamente, così che risultino maggiormente congrui alle proprie esigenze personali e familiari.
Alcune attività per i bambini, tuttavia, trovano normalmente la collocazione nel soggiorno e perciò ne parlerò in questo capitolo, riprendendoli parzialmente in quello dedicato agli angoli di giocapprendimento.
Tavolo e sedia per i bambini
Uno dei primi interventi per rendere lo spazio vissuto dai figli accogliente e funzionale, consiste nel procurarsi un tavolo molto basso da destinare interamente a loro, sgombro da riviste o soprammobili.
Il tavolo deve avere un’altezza proporzionata alla statura dei bambini così che essi possano utilizzarlo come piano d’appoggio senza doversi inginocchiare davanti al divano, accucciarsi sul pavimento freddo o ricavarsi uno spazio striminzito tra l’oggettistica di mamma e papà.
La zona del tavolino caratterizza uno spazio esclusivo e circoscritto all’interno di un ambiente, definendo una comoda area di giocapprendimento nella quale i bimbi possono concentrarsi e svolgere attività senza ostacoli o rimproveri.
Dotare i propri figli di un piano di lavoro spazioso su cui appoggiarsi facilmente, fornisce loro un’alternativa senza la quale tenderebbero a “usurpare” la stanza, costringendoci a levare provvisoriamente gli oggetti, spostandoli qua e là per evitare che vengano presi o danneggiati.
Spogliare le stanze per preservare e per salvaguardare ciò che contengono rimarca un’idea di incompatibilità tra bambini e adulti, rafforzando una visione di “isolamento” dei figli nell’ambiente domestico.
I bambini, per imparare a relazionarsi con rispetto e correttezza, non devono essere estraniati, ma hanno bisogno di confrontarsi con un contesto di convivenza, che presuppone la coesistenza delle cose di tutti i membri della famiglia. Mettendoli nella condizione di operare per conto proprio sistemando i loro spazi accanto ai nostri, educhiamo e abituiamo i bambini alla responsabilità, alle regole e al riguardo di oggetti e abitazione.
Posizionando, per esempio, accanto alla nostra scrivania un tavolino per i bimbi, essi distinguono l’assegnazione degli spazi, imparano a conoscere la nostra postazione e a capire in che modo chiediamo loro di comportarsi, e, rassicurati dalla nostra compresenza, giocapprendono nel posto loro assegnato.

“Ho il mio tavolino, la sedia e il materiale per disegnare che prendo da sola.”

Con sedia e tavolo offriamo ai bambini un’area di attività comoda e funzionale analoga alla nostra.
Affinché il tavolino risulti comodo e funzionale per i bambini – e dunque loro vi si intrattengano con piacere e senza stancarsi o affaticarsi – l’arredo deve possedere alcuni requisiti; ecco un elenco generale di caratteristiche a cui prestare attenzione:
• esaminiamo l’altezza: è corretta quando il piano di lavoro arriva sotto al punto vita mentre il bambino è alzato. Spesso i bimbi giocapprendono stando in piedi, ma questa deve essere una libera scelta e non una costrizione causata dalla sproporzione degli arredi.
• Poniamo attenzione alla struttura inferiore, non diamo per scontato che sia ben pensata. Controlliamo che listelli o intelaiature non siano di impedimento per le gambe o le ginocchia del bambino, il quale deve potersi mettere ben seduto fino in fondo in maniera corretta.
• Se abbiamo più figli o ospitiamo amichetti, verifichiamo che un secondo bimbo possa sedersi sui lati secondari senza sbarramenti. Ai bambini piace lavorare seduti attorno al tavolo facendosi compagnia, confrontandosi, stimolandosi e supportandosi a vicenda, vivendo questa esperienza come momento di condivisione e complicità tra loro.
Quando cominceranno il percorso scolastico, subentrerà la postazione della scrivania individuale, ma di questo parlerò più avanti.
• I tavolini con una parte di piano allungabile permettono, all’occorrenza, di aumentare la superficie di lavoro fornendo un supplemento di appoggio e di ospitare temporaneamente, ad esempio, materiale di lavoro e altri bambini.
• In generale sono preferibili tavoli regolabili in altezza – ad esempio con gambe telescopiche – che rendono il piano di lavoro traslabile a seconda dell’età e della statura dei bambini, risultando così una soluzione più duratura nel tempo.
• Rotelle bloccabili a mo’ di carrello consentono di spostare il tavolino facilmente all’interno dell’abitazione: in questo modo i bambini continuano a individuare il tavolo come il proprio spazio, che viene però ricollocato a seconda delle esigenze, soprattutto quando sono più piccoli e vanno costantemente sorvegliati.
• In un tavolo col cassetto i bambini possono conservare a portata di mano i propri oggetti personali, prendibili facilmente in completa autonomia.
• È consigliabile che il piano di lavoro sia il più possibile continuo e sgombro, senza altri accessori in dotazione fissati stabilmente poiché, nel tempo, possono condizionare l’utilizzo del tavolo e ostacolare alcuni tipi di attività.
• Il vano contenitore riposto sotto al piano di lavoro (del tipo “banco scuola”) è uno spazio molto scomodo, al contrario di come potrebbe sembrare in apparenza.
Se un bambino tiene conservato nel vano contenitore il materiale per giocapprendere, per recuperarlo deve alzare il piano di lavoro fatto a sportello, tirare fuori ciò che gli serve e appoggiare tutto sul pavimento o dove capita (teniamo presente che il piano di lavoro in quell’istante è sollevato).
A questo punto, con le mani libere e gli oggetti tolti dal vano interno, può richiudere lo sportello rimettendolo in orizzontale, recuperare le cose dal pavimento, appoggiarle sul tavolino e, finalmente, cominciare a lavorare.
Allo stesso modo, quando giunge il momento di rimettere tutto dentro, il bambino deve nuovamente levare tutto quanto dal piano di lavoro per poterlo sollevare; è evidente che questo processo sia macchinoso, lungo e contorto e che a qualcuno, forse, faccia passare la voglia di risistemare le cose al proprio posto.
Associata al tavolino va predisposta una sedia che consente ai nostri figli di stare comodamente seduti durante lo svolgimento delle attività, proprio come facciamo noi adulti.
Così come il tavolo, la sedia deve avere un’altezza idonea e i piedi devono toccare bene il pavimento in modo che le gambe non stiano in tensione: con una seduta alta i piedi rimangono a penzoloni, al contrario, se troppo bassa, i bambini assumono una postura rannicchiata, ed entrambe queste posizioni non sono sostenibili per molto tempo.
Le sedie per bambini devono essere sorrette da una struttura snella affinché essi possano piegare le proprie gambe verso l’interno o ancorare i piedi all’intelaiatura della sedia.
Una struttura piena, al contrario, ostacola questa posizione, costringendo i bambini a stare con le gambe stese in avanti.
Tavolo e sedie devono essere proporzionate all’altezza dei bambini.

Tavolo e sedia devono avere la giusta altezza e non devono ostacolare la libertà di movimento come in questo caso.

I piedi devono essere ben appoggiati al pavimento e le gambe devono potere andare sotto al tavolo.
Per bimbi piccoli che iniziano a stare seduti ma che ancora oscillano, è preferibile una sedia con i braccioli che contengono lateralmente il busto, impedendo eventuali cadute dal fianco della sedia.
Una libreria per i bambini
Nella stanza soggiorno è spesso sistemata la libreria in cui riponiamo volumi di testo e documenti. Liberando qualche scaffale inferiore, o fissando alla parete una mensola molto in basso, oppure sistemando un piccolo espositore, possiamo allestire la prima libreria dei bambini, ad un’altezza accessibile e il più vicino possibile al pavimento.
Se i libri risultano a portata di mano, i bimbi possono prenderli facilmente da soli e, collocati accanto a quelli di mamma e papà, assumono da subito un’importanza maggiore dei peluche lanciati nel caotico bidone di Topolino sistemato ai piedi del divano.
I libricini vanno ordinatamente esibiti in modo che i nostri figli vedano bene la copertina o la costa laterale, rendendo così questo spazio un richiamo e uno stimolo di giocapprendimento libero.
Attraverso la predisposizione della libreria consentiamo ai più piccoli di imitare il comportamento degli adulti i quali, prendendo, leggendo e riponendo i propri testi, rappresentano un modello da seguire.
Nei pressi della libreria va predisposta una zona comoda e accessibile per la lettura: un tappeto, un materasso, cuscinoni o una poltroncina; se non abbiamo sufficiente posto per allestire uno spazio ad uso esclusivo dei figli, il divano di casa va reso raggiungibile affiancandovi uno sgabello o dei gradini mobili fintanto che i bimbi non saranno abbastanza alti per salire senza aiuto.
Sfogliare un libro, osservarne le immagini e scoprire cose nuove rappresenta per...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Ospiti o coinquilini?
- Parte Prima: UNA CASA PER GIOCARE E APPRENDERE
- Parte Seconda: ORGANIZZARE GLI SPAZI
- Vademecum
- Bibliografia