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Lettere Vol. 1
Le prima 4 lettere pastorali inedite di san Josemaría Escrivá
- Italian
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Informazioni su questo libro
Dopo la raccolta di meditazioni dal titolo In dialogo con il Signore, le edizioni Ares continuano la pubblicazione delle Opere inedite di san Josemaría Escrivá che propongono scritti rivolti espressamente ai membri dell'Opus Dei, ma che aiutano a gettare luce sul percorso di ogni esperienza di vita cristiana. Questo primo volume di Lettere contiene le prime quattro delle 38 lettere pastorali scritte dal fondatore dell'Opus Dei: la loro stesura ebbe inizio nei suoi primi anni di apostolato a Madrid e in esse, mettendo a fuoco la chiamata universale alla santità e l'apostolato nella vita quotidiana, san Josemaría illustrava ai suoi figli spirituali la ricca varietà delle tessere
che ne compongono il mosaico: il lavoro, la vita di preghiera, l'essere contemplativi in mezzo al mondo, l'ispirazione cristiana di ogni realtà umana onesta, la libertà e responsabilità del cristiano nel suo agire nella società, il valore umano e cristiano dell'amicizia.
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Informazioni
Argomento
Teologia e religioneCategoria
Denominazioni cristianeJosemaría Escrivá
Lettere
vol. 1
a cura di
Luis Cano
Introduzione di
José Luis Illanes

Prologo all’edizione critico-storica1
Sono particolarmente lieto di questa prima edizione per il pubblico delle Lettere che san Josemaría scrisse per i membri dell’Opus Dei. Sono passati più di novant’anni dal 2 ottobre 1928, quando il Signore lo chiamò a fondare l’Opera. È un tempo lungo per la vita di una persona, ma perlopiù non vale lo stesso per una istituzione voluta da Dio per la sua Chiesa.
San Josemaría ebbe occasione di accennare una volta alle caratteristiche dello sviluppo nella storia di un carisma destinato a essere fecondo nel succedersi delle epoche: «Restano intatti il nucleo, l’essenza, lo spirito, ma evolvono i modi di dire e di fare, sempre antichi e sempre nuovi, sempre santi»2. In questo intreccio di identità e dinamicità si esprime anche la fedeltà a uno spirito che vuol dare un impulso vitale a qualsiasi tempo. Le Lettere di cui si comincia ora la pubblicazione sono un prezioso materiale destinato a questo scopo, perché in qualche modo ci avvicinano alla data della fondazione.
Nei primi anni Trenta del secolo scorso san Josemaría si sforzava di compaginare la sua dedizione all’Opera, che muoveva i primi passi, con il resto del suo lavoro pastorale e accademico e con l’impegno di mantenere la famiglia. Sappiamo che avviare l’Opera non fu semplice: il messaggio della chiamata alla santità in mezzo al mondo e a partire dal mondo che doveva diffondere non era compreso da tutti negli anni Venti e Trenta, anzi, si scontrava con la mentalità comune. Bisognava aprire per uomini e donne «i cammini divini della terra», spiegare che le attività umane oneste possono essere un percorso di comunione con Dio che le rende anche cammini di santità.
Nel mese di aprile del 1933 scrisse: «Dio mio: lo vedi che anelo di vivere solo per la tua Opera e, sul piano spirituale, focalizzare tutta la mia vita interiore sulla formazione dei miei figli, con ritiri, conversazioni, meditazioni, lettere ecc.»3. Il fondatore si servì della predicazione orale e degli scritti per approfondire e trasmettere il messaggio della santità nella vita ordinaria. Fra i testi di cui disponiamo risaltano le Istruzioni e anche quelli che volle chiamare Lettere: gli uni e gli altri racchiudono considerazioni spirituali e pratiche in cui spiega la natura e gli apostolati dell’Opus Dei. Vedono ora la luce le prime quattro Lettere pastorali, concepite precisamente in quegli anni a Madrid sebbene, come spiega il presente studio, siano state elaborate compiutamente in anni successivi, a Roma, assumendo la forma attuale.
San Josemaría stava preparando una eventuale edizione delle Lettere quando il Signore lo chiamò alla gloria. Ne affidò la divulgazione ai suoi successori, affidandosi alla loro prudenza. Mons. Javier Echevarría, mio predecessore, decise quasi dieci anni fa di avviarne la pubblicazione. Oggi, dopo diversi interventi e studi sul ciclo completo di questi testi, un corpus di diverse migliaia di pagine inedite, se ne è potuta iniziare la pubblicazione, che proseguirà nel corso dei prossimi anni. Rientra nella Collezione delle Opere Complete di san Josemaría, in edizione critica, affidata all’Istituto Storico San Josemaría Escrivá con sede a Roma.
Le Lettere sono propriamente rivolte ai membri dell’Opus Dei e tuttavia illuminano l’intero itinerario della vita cristiana, con particolare riferimento agli accadimenti e ai valori della vita nel mondo. Per questo motivo san Josemaría decise di renderle accessibili, a tempo opportuno, a tutte le persone interessate a conoscere e vivere il messaggio di un’esistenza santa.
Questi testi sviluppano ampiamente gli elementi essenziali dello spirito dell’Opus Dei già presentati, con diverso stile, in Considerazioni spirituali e in Cammino, pubblicati tra il 1932 e il 1939. Tutti poi trovano eco, in misura più o meno estesa, nella sua predicazione di quegli anni e dei successivi. Nelle quattro Lettere che ora vengono pubblicate sono trattati, con la forza che caratterizzò la predicazione di san Josemaría, temi centrali relativi alla chiamata universale alla santità e all’apostolato nella vita ordinaria e alle loro molteplici implicazioni dottrinali ed esistenziali: la santificazione del lavoro, la vita di preghiera con l’aspirazione a essere contemplativi in mezzo al mondo, l’ispirazione cristiana delle realtà sociali, la libertà e la responsabilità del cristiano nell’agire temporale, il valore umano e cristiano dell’amicizia. Vediamo questi e altri aspetti radicati nel nucleo più profondo e perenne della vita cristiana: la filiazione divina, l’unione con Cristo nell’Eucaristia e nella preghiera, la devozione a Maria Santissima, la consapevolezza della vocazione ricevuta con il Battesimo e rafforzata dalla vita sacramentale, l’amore alla Chiesa e l’adesione filiale al Romano Pontefice e a tutti i vescovi in comunione con lui.
Desidero ringraziare i membri dell’Istituto Storico che hanno predisposto questa accurata edizione delle prime quattro Lettere e coloro che stanno lavorando alle successive. Il lettore si commuoverà più di una volta nella lettura di questi scritti che ci fanno conoscere i pensieri e i desideri che riempivano il cuore di san Josemaría. L’eco dei suoi primi anni come fondatore dell’Opus Dei vibra in queste pagine. Alcune di esse evocano il ricordo delle conversazioni che aveva sin dai primi tempi con quelli che gli si accostavano; momenti che alcuni anni dopo, a Roma, divennero riunioni familiari in cui passava da un tema all’altro per illuminarci con le sue parole o ci raccontava episodi della storia dell’Opus Dei. Ricorro alla sua intercessione perché ci aiuti ad avere un amore sempre più profondo per Dio, per la Chiesa e per ogni persona.
Mons. Fernando Ocáriz
Prelato dell’Opus Dei
Roma, 28 novembre 2019
Anniversario dell’erezione dell’Opus Dei
in Prelatura personale
Al lettore
Il novero delle opere pubblicate di san Josemaría Escrivá si arricchisce ora con l’inizio della pubblicazione delle Lettere, destinate principalmente ai fedeli dell’Opus Dei.
Questi documenti fanno parte di uno specifico genere letterario che non ha nulla a che vedere con la corrispondenza di san Josemaría raccolta nell’epistolario; per questo motivo li designava con la parola Lettere in corsivo. Non sono dei trattati: lo stile sembra più quello di una conversazione familiare che il fondatore porta avanti con i fedeli dell’Opus Dei di tutti i tempi. Il tono è simile a quello impiegato nelle conversazioni familiari con persone dell’Opera, in cui trasmetteva a viva voce lo spirito, la storia e le tradizioni dell’istituzione a cui dedicò la vita.
Chiaramente, il fine di queste Lettere, come di quelle conversazioni, era trasmettere la sua visione della vita cristiana, per aiutare i lettori, offrire loro idee chiare, spronarli a una maggiore fedeltà a Gesù Cristo e motivarli a un’azione evangelizzatrice senza frontiere; e anche spiegare loro la natura genuina dell’Opus Dei.
Contengono insegnamenti di grande valore, in cui troviamo riflessioni mature su molteplici questioni: dall’importanza dell’umiltà nella vita spirituale, allo spirito di servizio e all’onestà che devono caratterizzare l’agire sociale dei cristiani e di qualsiasi persona di buona volontà. Sorprende l’attualità dell’impostazione di alcuni problemi quali il dialogo e l’amore alla libertà nel rapporto con i non credenti, o l’entusiasmante panorama di una vita impegnata nella missione evangelizzatrice della Chiesa, radicata tanto nell’intimità con Cristo quanto in un fiducioso amore al mondo e alle attività secolari.
Sono Lettere che vogliono trasmettere insegnamenti perenni e ponderati, che san Josemaría riunì nel corso di tutta la vita, fin dai primi anni di sacerdozio, e che trascriveva in appunti, schede, bozze più o meno sviluppate... Terminati altri lavori più urgenti, fece stampare tutto questo materiale, aggiornandolo e completandone la redazione, negli anni Sessanta del ventesimo secolo.
Il discorso non segue uno schema rigido e alterna diversi registri. Passa dal commento profondo di una scena evangelica all’aneddoto divertente; dal tono scherzoso a quello esigente; da un ricordo del passato a progetti per il futuro che risultano ancor oggi attuali.
La traduzione italiana delle Lettere e l’introduzione di alcune nuove note specificamente destinate al lettore italiano sono dovute a Giacomo Franchi, come pure, con Gianni Salgarelli, la traduzione e l’adattamento dei testi che le presentano, talvolta sintetizzati e modificati, tratti dall’edizione critica curata da Luis Cano per l’Istituto Storico San Josemaría Escrivá, e delle note.
Introduzione generale alle Lettere
di José Luis Illánes
Il presente volume comprende quattro delle 38 lettere che san Josemaría ha rivolto ai fedeli dell’Opus Dei per esporre in modo dettagliato aspetti fondamentali dello spirito, dell’apostolato e della storia dell’istituzione a cui ha dato vita, in obbedienza alla illuminazione divina ricevuta il 2 ottobre 1928.
I. IL GENERE DELLE LETTERE IN SAN JOSEMARÍA ESCRIVÁ
San Josemaría utilizzò frequentemente la parola «lettere», che ha evidenti risonanze familiari, per riferirsi non solo alla corrispondenza ordinaria, ma anche a scritti rivolti ai membri dell’Opus Dei. Infatti, per esempio, utilizzò questo termine per le tre brevi Lettere circolari che scrisse loro nel 1938 e 1939 quando, ormai prossimi alla fine della guerra civile spagnola, poteva pensare a rafforzare lo slancio apostolico1. Fece lo stesso anche in altre occasioni quando desiderava comunicare qualcosa a tutti i membri dell’Opera. È noto, inoltre, che fin dagli anni Trenta pensava di scrivere Lettere, non dett...
Indice dei contenuti
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