La Historia di Guglielmo Lungaspada, figlio di ROLLONE, fondatore della Normandia
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La Historia di Guglielmo Lungaspada, figlio di ROLLONE, fondatore della Normandia

  1. 1,000 pagine
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La Historia di Guglielmo Lungaspada, figlio di ROLLONE, fondatore della Normandia

Informazioni su questo libro

Questo documento è il frutto di una tesi di laurea in Lettere moderne, curriculum di scienze umanistiche, conseguita all'Università di Rennes 2, nel 2012, da Patrick Loiseau.
Pur prendendo in prestito dalla storia, attraverso una serie di archivi storici, questo lavoro di ricerca deve ancora di più alla leggenda e alle fonti letterarie che hanno permesso di scoprire la figura del secondo duca di Normandia, vichingo e figlio del vichingo Rollone, fondatore della Normandia nel 911. In effetti, questo lavoro accademico è il primo a trattare di un personaggio poco noto e talvolta confuso con un omonimo, ma dall'importanza fondamentale.
La scelta del titolo, "Historia di Guglielmo Lungaspada", si spiega con le seguenti considerazioni: si tratta, sì, di parlare di storia, ma, mediante tale scelta, si tratterà di entrare dentro questa storia, di lasciarle per quanto possibile il suo significato medievale e dunque non essere solo l'attuale osservatore di una sequenza senza tempo. Si tratterà, inoltre, non di storia, ma di storia raccontata.
In sette capitoli saranno restituiti tutti gli aspetti inerenti a questo tipo di pubblicazioni, in particolare le fonti, le differenze tra storia e testi, la parte leggendaria del personaggio, la sua dimensione umana, i misteri da svelare…

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Sì, puoi accedere a La Historia di Guglielmo Lungaspada, figlio di ROLLONE, fondatore della Normandia di Patrick LOISEAU, Maria Giovanna Polito in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Storia e Biografie in ambito storico. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

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CAPITOLO 1 – GUGLIELMO LUNGASPADA, PRINCIPE VICHINGO, SECONDO “DUCA” DI NORMANDIA: presentazione storica

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Come abbiamo anticipato al lettore nella nostra introduzione, ci è necessario precisare in quale contesto si muove l’oggetto della nostra ricerca.
1.1. Guglielmo Lungaspada
Esistono due Guglielmo soprannominati “Lungaspada”, che confondono talvolta la cronologia al punto che, negli autori poco informati, i fatti e le gesta dell’uno passano all’altro e, ovviamente, viceversa! Mi è anche capitato di leggere testi di autori di biografie storiche che coniugavano in un unico discorso fatti riguardanti i due Guglielmo attribuendoli a uno solo. Chiariamo dunque questo fatto.
Cronologicamente, il primo fu Guglielmo Lungaspada, secondo duca di Normandia – talvolta classificato da alcuni storici primo duca di Normandia, figlio di Rollone. È lui l’oggetto del nostro interesse.
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Il secondo Guglielmo Lungaspada o Longuespée – nato verso il 1176, morto il 7 marzo 1226 – è il figlio illegittimo di Enrico II d’Inghilterra, dunque fratellastro di Giovanni Senzaterra e Riccardo Cuor di Leone. Sposa, nel 1196, Ela, figlia ed erede di Guglielmo, secondo conte di Salisbury, che muore nello stesso anno. Diventa allora, de jure uxoris[10], il terzo conte di Salisbury.
Per maggiore chiarezza, riproduciamo a lato la genealogia di Guglielmo Lungaspada, duca di Normandia:
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Figura 1 – fonte Tabularia, Università di Caen.
1.2. La Neustria occidentale e l’invasione normanna
Guglielmo Lungaspada è vissuto all’inizio del X secolo, alla fine dell’era carolingia. Quest’epoca fu segnata da un indebolimento del potere reale; secondo Claude Gauvard[11]Cela tient aux Rois eux-mêmes. Les dynastes carolingiens se révèlent de médiocre santé et peu de fils légitimes atteignent l’âge adulte[12]” (“Ciò è dovuto agli stessi re. Le dinastie carolingie si rivelano di salute malferma e pochi figli legittimi raggiungono l’età adulta”). Il carolingio Carlo III il Semplice succede a suo padre Oddone dall’898 al 922. Questi sarà deposto dai “grandi[13]” che elessero Roberto I di Neustria, fratello di Oddone, che morì un anno dopo. Sarà quindi chiamato a succedergli suo cognato, Rodolfo di Borgogna. Nel 936, i “grandi” ricorreranno al figlio di Carlo il Semplice, allora esule in Inghilterra: egli diventerà Luigi IV d’Oltremare. Tutti questi re si incroceranno, in un modo o nell’altro, con Guglielmo Lungaspada.
Il medioevo dei secoli IX e X è oggetto di importanti invasioni: i Vichinghi a nord e a ovest, denominati “normanni”, etimologicamente “nord mann”, uomini del nord; i Saraceni sulle coste della Provenza e gli Ungari a est. Dato che le invasioni vichinghe[14] interessano principalmente le zone costiere e fluviali[15], non si può, a rigor di termini, parlare di grandi distruzioni o devastazioni irreversibili nell’entroterra. Le vittime sono state soprattutto le ricche abbazie, come quelle di Noirmoutier, Jumièges o Saint-Wandrille, e qualche porto. I vichinghi praticavano, alla fine del IX secolo, una politica di assalti e incursioni alla ricerca di bottini consistenti. Approfittando di una crisi politica interna, alla morte di Luigi il Balbo, nell’879, penetrano più in profondità nel territorio della Francia occidentale, fino a minacciare Parigi e la Bassa Senna. La difesa della città da parte del conte di Parigi, Oddone, figlio di Roberto il Forte, è eroica, ma vana. Nell’886, il nuovo re di Francia, Carlo il Grosso, tenta di risolvere l’invasione mediante il pagamento di un tributo, ma il tentativo non porterà a nulla: gli invasori continueranno a occupare tutta la Bassa Senna. La conclusione si ebbe solo con il trattato di Saint-Clair-sur-Epte, nel 911, firmato dal successivo re di Francia, Carlo il Semplice (879-929), e Rollone, comandante dei vichinghi della Senna. Con questo trattato, il re accorda ai vichinghi il diritto di occupare il territorio invaso, che diventerà la Normandia.
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Figura 2. Diviso alla morte di Carlomagno (nell’814), e soprattutto al termine della ripartizione di Verdun nell’843, l’impero carolingio si indebolisce, diventando facile preda delle incursioni vichinghe.
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Secondo il Vicomte du Motey, nelle sue Origines de la Normandie et du Duché d’Alençon[16]:
Ce n’est pas sans motifs que les normands étaient redoutés et que les évêques avaient ajouté aux litanies des saints cette invocation : « a furore Nordmannorum, libera nos Domine !”. (« Non è senza motivo che i normanni erano temuti e che i vescovi avevano aggiunto alle litanie dei santi questa invocazione: “a furore Nordmannorum, libera nos Domine!”)
Abili navigatori, grandi guerrieri, sensibili alle poesie bellicose dei loro bardi e ai sogni del Walhalla dove le Valchirie sorridevano alle vittime dei combattimenti, presentando loro la coppa d’idromele, i feroci adoratori di Odino e Thor non sono guidati soltanto, nelle loro spedizioni, dalla sete di saccheggio e sangue, ma soprattutto da un odio implacabile per la religione cristiana[17].
Le testimonianze precise che le cronache di Normandia, Francia e Inghilterra ci hanno tramandato offrono una visione perfetta degli orrori commessi dai pirati del nord. Se ne possono seguire le tracce, poiché il loro cammino è disseminato dei cadaveri delle loro vittime[18]. »
E, poco dopo:
Rouen, de nouveau mise à sac en 851, et 852, fut à peu près détruite par le feu. Bayeux fut prise en 858, et son évêque, Beaufroi, fut mis à mort. Les Danois, solidement fortifiés sur la Seine, dans l’île d’Oissel, près de Vernon, en firent la base de leurs opérations en 857.
D’autres Normands s’établirent à l’embouchure de la Loire, prirent Nantes en 853, arrivèrent devant Tours le 8 novembre de cette année et attaquèrent Orléans vers la même époque. Le roi de mer Hasting se fit un champ de pillage du bassin de la Loire. Des chefs aussi barbares se réservèrent celui de la Seine où, malgré les légendes, Rollon n’apparaît historiquement[19] qu’en 911.
Dans cette période, il n’y eut pas de cité, de bourgade, de village, de monastère qui ne fût menacé. L’éloignement des rivières et des centres, la profondeur des forêts, la pauvreté même ne protégèrent pas leurs habitants. La parfaite concordance des chroniques contemporaines prouve que leurs auteurs n’exagèrent pas, comme on l’a prétendu, l’étendue des ravages et des massacres. Les preuves abondent.”[20]
(“Rouen, saccheggiata nuovamente nell’851 e nell’852, fu quasi distrutta dal fuoco. Bayeux fu conquistata nell’858, e il suo vescovo, Beaufroi, fu messo a morte. I Danesi, saldamente fortificati sulla Senna, sull’isola di Oissel, vicino a Vernon, ne fecero la base delle loro operazioni nell’857.
Altri Normanni si stabilirono alla foce della Loira, conquistarono Nantes nell’853, arrivarono alle porte di Tours l’8 novembre di quell’anno e attaccarono Orléans all’incirca nello stesso periodo. Il re del mare Hasting rese il bacino della Loira un’area di saccheggio. Altri sovrani alt...

Indice dei contenuti

  1. Titolo Pagina
  2. La Historia di Guglielmo Lungaspada, figlio di ROLLONE, fondatore della Normandia
  3. SOMMARIO
  4. PREFAZIONE
  5. Introduzione
  6. CAPITOLO 1 – GUGLIELMO LUNGASPADA, PRINCIPE VICHINGO, SECONDO “DUCA” DI NORMANDIA: presentazione storica
  7. CAPITOLO 2 – LE FONTI STORICHE
  8. CAPITOLO 3. GLI SCRITTI CHE COSTITUIRONO LA STORIA DEI DUCHI DI NORMANDIA
  9. CAPITOLO 4 – GLI ELEMENTI PRINCIPALI DELLA VITA DI GUGLIELMO LUNGASPADA: il Guglielmo operante
  10. CAPITOLO 5 – RITRATTI DI GUGLIELMO LUNGASPADA: la leggenda
  11. CAPITOLO 6. VARIAZIONI E DEVIAZIONI DELLA HISTORIA: historie e asimmetrie
  12. CAPITOLO 7. LO SGUARDO DEI NOSTRI CONTEMPORANEI: nuovi cammini della historia di Guglielmo
  13. CONCLUSIONE
  14. Allegato 1.  De Moribus et Actis Primorum Normanniae Ducum di Dudone
  15. Allegato 2. Estratto delle Grandes Chroniques de France (pubblicate da Paulin Paris, Parigi, 1836)
  16. Allegato 4. Estratto di Le Roman du Mont Saint-Michel di Guillaume de Saint-Pair (Ed. Francisque Michel, Caen, 1856.)
  17. Allegato 5: La “Complainte sur l’assassinat de Guillaume Longue-Epée”
  18. Allegato 6: Chronique rimée di Philippe Mouskes: estratti, dal trattato di St-Clair-sur-Epte nel 911 fino alla morte di Guglielmo Lungaspada nel 942 (v. 13737 -14412).