
eBook - ePub
La vita mindfulness.
Consapevolezza del qui e ora: praticare la mindfulness nella vita quotidiana.
- 85 pagine
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
La vita mindfulness.
Consapevolezza del qui e ora: praticare la mindfulness nella vita quotidiana.
Informazioni su questo libro
In un mondo in crisi e in continua trasformazione ed evoluzione, le tecniche di mindfulness o attenzione consapevole sono molto utili per imparare a vivere nel momento presente, dove scorre la vita. Con "La vita mindfulness" hai a tua disposizione consigli e strategie per connetterti di nuovo con la tua serenità, ridurre lo stress e l'ansia e introdurre il benessere emotivo nella tua quotidianità. Con un linguaggio diretto, l'autore ti accompagna per mostrarti segreti e metodi per posizionarti di fronte alla tua realtà e raggiungere la tua pace, la tua serenità e il tuo benessere emotivo. In questo libro troverai consigli, idee e strategie per ogni aspetto della tua vita quotidiana. A partire dalla comprensione del significato di mindfulness, fino all'invito di guidare la tua vita, la pratica contro lo stress e l'ansia, i periodi di disoccupazione, il mondo del lavoro, lo sport e la pratica mindfulness, le vacanze. Hai a disposizione molti consigli semplici, chiari e motivazionali per esercitarti mentre scopri che in questa vita lo straordinario si trova nel quotidiano. "La vita mindfulness" ti offre l'opportunità di inserire l'attenzione consapevole nella tua quotidianità. Non devi fare niente di strano. Nel corso del libro scoprirai che, con la pratica, puoi raggiungere i tuoi obiettivi e i tuoi traguardi, perché la tua vita è tua. Impara a prendere in mano le redini della tua vita grazie alla pratica della mindfulness e della consapevolezza.
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Cosa fare quando sei disoccupato o disoccupata?

Non parlo mai di ciò che non conosco né di quello che non ho vissuto. È una scelta personale. Se offro i miei servizi come consulente mindfulness, almeno, oltre a conoscere e riconoscere i problemi degli altri, li ho vissuti io stesso.
Quando parliamo di questa piaga della disoccupazione (non dire mai che ti sei fermato o fermata. Sei soltanto disoccupato o disoccupata come dipendente), non possiamo dimenticare le conseguenze emotive che questo problema comporta a chi lo subisce.
Si tratta di un cambiamento di vita drastico che bisogna fare, cogliere e vivere a partire dal momento presente per riposizionati come lavoratore o come persona in un contesto lavorativo che cambia e che non ha niente a che vedere con ciò che abbiamo vissuto finora.
Una tappa difficile ha bisogno di valore, forza, costanza e grandi dosi di entusiasmo, volontà e nuova posizione di vita, ma, anche se ti può sembrare una bugia, si tratta anche di una tappa di apprendimento, di strade che si aprono quando riconosci nuove porte e nuove vite che vivi da quando ti svegli perché la vita di un disoccupato o una disoccupata è piena di giornate lunghe...molto lunghe e troppo lunghe quando decidi di ancorati alla tua zona di comfort.
Se non sei capace di riposizionati in questo nuovo spazio, la tua vita può diventare una lotta contro i giorni e, sono sicuro, non è ciò che vuoi, ma vuoi imparare a fluire ancora ogni giorno del tuo nuovo calendario.
Questo non è un libro per imparare come posizionarti in questo nuovo spazio di vita in cui ti trovi quando perdi il lavoro.
La mia idea è quella di scrivere un piccolo libro, come un piano d'azione per disoccupati e disoccupate affinché imparino a lavorare sulla propria crescita personale e professionale grazie alle pratiche mindfulness. In questo momento, però, voglio darti alcune idee di base che puoi mettere in pratica se ti trovi in una situazione di disoccupazione o possono aiutare coloro che ci si trovano e ti sono cari.
So di cosa si tratta, l’ho attraversato diverse volte nella mia carriera professionale. Ho sofferto anche di mobbing sul lavoro che è sfociato in una grave depressione che mi ha insegnato molto. Sì, sembra una menzogna, ma quel periodo di depressione mi è servito per “cambiare” e “rinascere” dalle ceneri come una fenice e rendermi conto del motivo e da dove veniva quel malessere emotivo. Le tecniche mindfulness sono molto utili.
In questo libro e nelle cose che pubblico ogni settimana sul mio blog parlo molto di crisi, non da un punto di vista negativo ma dall’esercizio di posizionarti come osservatore di una realtà che deve essere superata a partire dal momento presente. Sempre qui e ora, visto che il passato è già accaduto e il futuro dipende dal nostro qui e ora.
Il punto è che voglio che ti sia ben chiaro che è possibile uscire da quella situazione emotiva e fisica che provoca la disoccupazione. Non è facile (dicendoti il contrario ti ingannerei e creerei false aspettative), ma non è impossibile.
Qualche anno fa, nel 2011, il docente di sociologia Enrique Gil Calvo, che ho avuto la fortuna di avere come professore all’università, ha pubblicato un libro dal titolo “Nacidos para cambiar. Cómo construimos nuestras biografías”, (Nati per cambiare. Come creiamo le nostre biografie) pubblicato da Taurus, in cui parla di come la nostra vita, in un mondo così mutevole come quello in cui viviamo, non sia più caratterizzata dal seguire una linea retta, cioè gioventù-istruzione-matrimonio-figli-lavoro nello stesso luogo-stessa famiglia-stessi amici o relazioni...che finora era considerata la “normalità”. Ora, invece, dobbiamo creare le nostre biografie a partire dall’accettazione del cambiamento.
Passiamo dalle linee ai cerchi, gioventù-formazione per la vita e in diversi settori-coppia-figli anche con altri partner-relazioni con varie famiglie-amici e nuovi amici-nuove relazioni-nuovi lavori-nuovi posti in cui vivere. Ma un’accettazione non include rassegnazione, sono due cose separate.
Non voglio fare riferimenti politici o economici, in questo caso voglio parlare soltanto dell’esperienza personale di ricominciare la tua vita quando credi che tutto sia finito perché sei tornato tra le fila della disoccupazione.
Per iniziare deve esserti chiaro questo concetto: essere senza lavoro non significa stare fermi. Ricorda sempre che ci si ferma quando tutto finisce e da lì non si torna indietro.
Accettare una realtà senza cadere nella rassegnazione è il primo passo per la rinascita. Perché una crisi, se ne sei consapevole, se ti rendi conto del momento presente in cui vivi, può essere l’inizio di un nuovo tempo in cui aprirsi a nuove realtà e possibilità in un mondo così connesso e intrecciato come quello in cui siamo (e che dobbiamo ancora vedere).
Siediti e respira. È giunto il momento di accettare senza rassegnazione così potrai andare avanti e devi accettare che, anche se non hai un lavoro, continui a essere una persona, una persona con dignità, integrità e con un grande potenziale.
Forse in quei momenti in cui ti sembra di affondare e perdere energie, sono proprio i momenti in cui puoi aprire nuove finestre che sono rimaste sempre chiuse. Ma per ascoltare quel vento che soffia tra quelle finestre il tuo atteggiamento è fondamentale. Dal momento presente e con un atteggiamento nuovo per andare avanti, radicarti nel tuo tempo è e deve essere in quei momenti la tua massima aspirazione.
Gli sconfitti restano nelle loro zone di comfort e non escono da lì. Tu non sei uno di loro, vero?
Ti lascio qui alcuni consigli da mettere in pratica. Io l’ho fatto e mi sono stati sempre utili. E ricorda che anche se ti pesa questa situazione di disoccupazione, la vita continua e tu devi fluire con essa.
-Alzati presto. Accogli ogni giorno come si merita. Con il rispetto e la devozione di sapere e “renderti conto” che sei vivo o viva e, quindi, con la forza sufficiente per continuare a camminare, anche se i giorni sono pesanti, perché, come dice il proverbio indiano, “dietro alle nuvole c’è sempre il sole”. E tu non dovrai mai chinare la testa di fronte alla maestosa semplicità della vita, del fatto di essere vivo o viva.
-Affronta la giornata con la decisione di vivere nel qui e ora, anche se ti sembra difficile. Devono anche essere momenti di crescita e sviluppo personale che ora forse non vedi, ma che sono qui e sono necessari.
-Non paragonare la tua vita a quella di prima. Sono vite diverse. Durante la tua vita avrai molte vite diverse (ricordati del libro di Gil Calvo che ti ho nominato all’inizio del capitolo). Non ci sono più linee rette, ma cerchi di vita che si aprono e si chiudono. L’apertura e la chiusura di questi cerchi in modo corretto dipendono da ognuno di noi e non trascinare più “pietre di vita” di quante siano necessarie in altri cerchi.
-Annota su un quaderno o su un foglio, su un’applicazione o un programma del computer un piano per la tua giornata. All’inizio io lo facevo con i post-it gialli, poi sono passato all’applicazione Evernote (ora la uso sempre per organizzarmi) e al calendario di Google.
Riempilo di attività anche se possono sembrarti assurde e seguilo alla lettera rimanendo un po’ flessibile per fare ciò che ti serve. Anche infrangere le regole è necessario ogni tanto, non credi?
Includi un po’ di esercizio fisico e dedica del tempo a imparare cose nuove. Qualsiasi cosa sia è indifferente. L’importante è imparare.
L’idea di realizzare un programma particolare ora che non hai un lavoro è quella di esercitarti per adattarti al tuo nuovo spazio vitale. Creare delle abitudini. Non passare le ore morte senza fare nulla soltanto perché sei senza lavoro e diventa consapevole del momento presente.
Per questo è importante seguire il programma che pianifichi ogni giorno e stabilisci piccoli obiettivi o traguardi settimanali da raggiungere. Quello di cui sono sicuro è che se ti lasci trasportare dalla tua apatia, entrerai in un circolo vizioso che sarà difficile da rompere.
Ricorda, insisto ancora, sei disoccupato o disoccupata, ma sei una persona preziosa e utile. Il tuo mondo non finisce ma arriva un mondo nuovo in cui devi imparare a muoverti.
In caso non lo sapessi, devi tenere a mente un’altra cosa: se arriva un’onda, non cercare di romperla per paura perché ti scaraventerebbe a terra. Comprati una tavola da surf e raggiungi la riva da sopra di essa. Capisci?...tutto qua!
-Impara qualcosa ogni giorno. Perquisisci internet. Non servono soldi per imparare. La grande rete è un immenso spazio aperto per imparare. Il limite dell’apprendimento ora lo stabilisci solo tu. Serve soltanto la voglia di imparare ciò che ti interessa.
-Non affezionarti alle tue emozioni. Queste emozioni, quando attraversi un periodo di disoccupazione, di solito sono intense, piuttosto negative e tendono a trascinarti verso la paralisi e l’immobilità.
Emotivamente è come se piovesse, quindi la cosa migliore da fare è rimanere chiusi in casa e aspettare che arrivi la “primavera emotiva”. Il problema è che se non fai niente tu, l’inverno emotivo resterà. Voglio che questo ti sia ben chiaro.
O ti muovi o sei immobilizzato. Mentre la tua mente ti dice di no, tu dille di sì. Ti consiglio di lavorare con quelle emozioni come osservatore. Tu non sei quelle emozioni e loro non sono te. Tu sei di più. Sei tu che devi decidere dove andare a partire dal momento presente.
Quelle emozioni negative ti chiederanno soltanto di rimanere a casa, come ti dicevo, e se possibile di rimanere in un angoletto senza muoverti.
-Non vivere in modo indipendente, ma interdipendente. La disoccupazione è un momento propizio per aprirti a nuovi spazi. Non parlo di soldi e del fatto che se non hai soldi non puoi fare niente. Anche se sembra incredibile, nel mondo iper-capitalista in cui viviamo, ci sono molte cose che puoi fare senza disporre di grandi somme di denaro.
Offri il tuo tempo e il tuo lavoro per progetti di solidarietà, puoi organizzare un orto urbano con altre persone che sono nella tua stessa situazione. Ci sono mille storie da raccontare. L’importante è non rimanere chiuso o chiusa in casa. Quella è la fine e tu non lo meriti.
-Dedica il tuo tempo, ora più che mai, a curare il tuo corpo e la tua mente. Sono tempi di cambiamento e rivoluzione interiore e ciò che soffri oggi puoi patire domani.
-Pratica il silenzio ma non stare zitto. Alza la tua voce dalla consapevolezza per rivendicare un mondo più giusto, umile e solidale. Effetto domino, se tu cambi, il mondo cambia.
-Non tenere per te ciò che vivi e provi. Oggi i social network ci permettono di parlare forte e chiaro. Racconta la tua quotidianità, i tuoi sogni, scrivi un diario o un blog dove creare nuove connessioni e trovare sinergie che ti aiuteranno ad attraversare il deserto che senti e conoscere persone nuove.
Parla dal momento presente perché ognuno di noi ha bisogno dell’altro. Non viviamo isolati. Anche tu sei vita, sei parte della vita e sei necessario o necessaria.
Per finire, come ti dicevo all’inizio del capitolo, so di cosa parlo. Ho vissuto le stesse cose molte volte e ho scritto sempre qualcosa nella mia mente che ti consiglio di incidere nel tuo cuore:
Tu non sei disoccupato o disoccupata. Tu sei, in ogni caso, disoccupato come dipendente. Esseri umani pieni di vita anche se vogliono farti credere che dopo i 40/50 anni non c’è vita. Anche se vogliono farti credere che da giovane “questo è tutto quello che c’è”.
Caro amico e cara amica: come se tu fossi un Lazzaro del XXI secolo ti dico “alzati e cammina” e ricorda sempre i versi di Antonio Machado:
“E giacendo risuonò con un forte tonfo,
solenne, in silenzio.
Un tonfo di bara sulla terra è cosa
Perfettamente seria”.
Perché anche se può sembrarti banale, finché c’è vita c’è speranza. E ricorda che lo straordinario è sempre nel quotidiano.
Indice dei contenuti
- Titolo Pagina
- Copyright Pagina
- La vita mindfulness.
- Indice
- Introduzione
- Ringraziamenti
- Non è ego ma vicinanza. Mi presento
- Un po’ di storia. Mindfulness, la “moda” migliore del mondo
- Perché vuoi praticare la mindfulness? Modi per iniziare
- Mindfulness o attenzione consapevole. Il fiume della vita
- Perché la mia quotidianità non è meravigliosa? Mindfulness nella vita quotidiana
- Le “zone di comfort”, vivere tra le ragnatele
- Ora puoi sconfiggere la pigrizia e dire no alla procrastinazione
- Il nuovo tempo e i nuovi spazi. Mindfulness per adattarsi al cambiamento
- Guida la tua vita. Controlla il tuo momento presente affinché nessuno controlli il tuo domani
- Dalla rivoluzione interiore alla rivoluzione collettiva
- Ricerca della felicità nel quotidiano. Il cammino dell’attenzione
- Come liberarsi della paura per sempre
- Ansia...di averti tra le mie braccia
- 10 modi per evitare distrazioni in un mondo multitasking
- Meditazione mindfulness mettendo in ordine l'armadio
- Sento delle voci e tu? 5 modi per orientare l’attenzione
- 5 metodi che renderanno la tua vita migliore
- 5 modi per semplificare la vita
- 5 idee per rovinarti da solo/a nel lavoro e nella vita
- Come combattere lo stress e non morire provandoci
- 5 consigli per tornare a lavoro dopo le vacanze
- 5 semplici consigli per migliorare la tua vita a lavoro
- Cosa fare in vacanza quando sei disoccupato o disoccupata
- Cosa fare quando sei disoccupato o disoccupata?
- Rimedi mindfulness contro la depressione
- 5 passi per superare un lutto
- 7 idee per capire il running a partire dalla mindfulness
- 5 modi per iniziare a fare running senza correre verso gli infortuni
- Modi per essere felici con l’attenzione consapevole
- 10 segreti per essere felici usando l’attenzione consapevole nella tua quotidianità
- 10 modi per meditare correttamente
- Guida per rimanere in silenzio cinque minuti
- La vita mindfulness
- La tua recensione e i tuoi consigli fanno la differenza
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