
- Italian
- ePUB (disponibile sull'app)
- Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Cuori di confine
Informazioni su questo libro
Piccola fotografia dai toni sfumati, costruita per accostamenti di frammenti esperienziali, raccontati da un insegnante di sostegno della scuola secondaria di primo grado (ex scuola media). Essa tende a rappresentare una realtà scolastica multitasking. L'auspicio che se ne può trarre è il passaggio da una scuola mosaicata a una scuola da museificare, per trasferirla già oggi nella memoria e poter dire domani, senza nostalgia … "c'era una volta"!
Domande frequenti
Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
- Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
- Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Cuori di confine di Giovanni Randazzo in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Arte e Fotografia. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.
Informazioni
Argomento
ArteCategoria
FotografiaTESSERE DIVERSE MENTI DIVERSAMENTE
Quando si parla di scuola nella scuola sembra non vi siano più alternative. Solo aggiustamenti irrilevanti che in nulla potranno cambiare l'attuale situazione. Riforme poco difformi dal modello attuale che non sapranno affrontare il qualunquismo dilagante che l'affligge. I docenti (anche quelli universitari) non sono ancora capaci di coniugare le risposte da fornire alle richieste che provengono dal mondo economico e industriale, con i bisogni concreti delle persone. Restano basiti ad osservare lo scempio nonostante la loro apparente vigilanza. Magari le cose le pensano, le dicono, le scrivono anche, ma non riescono a cambiare la strategia educativa, se stessi, il loro stile di vita e risultano poco credibili o addirittura inascoltabili. Rinunciano ad un'analisi profonda ed aggiornata di scelte così spettacolari senza verificare l'avvenuto rispetto dei diritti delle minoranze. Rimangono attoniti osservatori un po’ spaventati, un po’ attori, un po’ spettatori impotenti, di quella lenta trasformazione che da tempo sta avvenendo sotto gli occhi di tutti: da Stato di diritto a Nazione di mercato. C’è un lento ed inesorabile affievolimento dei servizi sociali perché troppo costosi e poco remunerativi. Si preferisce spacciare il divertimento ed il buonumore come panacea risolutrice di tutti i mali, inducendo a restare tutti giovani e gagliardi, azzittendo chi fa rilevare problemi. Non si tratta di eliminare i ricchi per moltiplicare i poveri, piuttosto di eliminare la povertà azzerando il numero di coloro che vi soggiacciono. È necessario trasformare l'obbedienza in consapevolezza, dissenso, ribellione, perché essa si nutre quasi esclusivamente di povertà culturale.
Già da tempo, nella scuola, avviene un fenomeno particolarmente strano. La nostra tradizione educativa, dimentica di quanti hanno indicato strade percorribili nel rispetto della persona, facendosi portavoce della pedagogia non violenta, è orientata a considerare allieve ed allievi persone per certi versi deboli, incapaci di comprendere e ragionare, bisognosi di rigore e guide dei vecchi tempi. Durante un incontro pubblico, il nostro sindaco affermò che i bambini iniziano a ragionare dal decimo anno in poi, prima è praticamente impossibile indurli alla riflessione, pertanto vanno addestrati a divenire adulti dagli adulti. Al termine del pronunciamento dell'ultima sillaba della frase proferita dal sindaco, il Dirigente prese l'iniziativa di applaudire l'affermazione e divenne contagiosa. Entrambi ritennero tutto ciò e “quant'altro” assolutamente un valore aggiunto della società. “La scuola infatti,” concluse il primo cittadino “letta sotto questa luce, è per la società un valore aggiunto.”. Parola di sommo amministratore della città, come non credergli!
Gli insegnanti, dal canto loro, non disdegnano il ruolo di saggi protettori e detentori del sapere né di giudici delle condotte dei giovani e del loro profitto, ma soprattutto si propongono come adulti capaci di ogni risposta. Loro sanno come si deve agire in ogni occasione. Alcuni si ritengono addirittura padroni momentanei di quei destini e di quelle menti. In molti li vogliono a propria immagine e somiglianza, per altri non è possibile alcun rapporto con loro.
Con le allieve e gli allievi che possiedono un deficit l'atteggiamento è diverso. Decadono le aspettative di governo: i soggetti non sono facilmente “addomesticabili”. Il sapere non è poi così funzionale ai fini dei bisogni concreti di quei particolari discenti perché mancano in loro le capacità di base. I regolamenti potrebbero anche non esistere: è sufficiente il polso duro e coercitivo. Il buio circa il destino di quelle creature fa allentare la presa e spesso fa giungere lo sconforto, lo scoramento, il lancio della spugna. Nascono così gli assistenzialismi e i babysitteraggi. Nella mia scuola non si disdegnano la televisione, per una continuità scuola/famiglia senza traumi e… lunghe passeggiate distensive. Non si disdegnano nemmeno quotidiane frequentazioni del parco, del bar, della lavanderia, del giornalaio, del supermercato, dell'ufficio postale, tutto mirato a far apprendere come chiedere il costo di una bevanda, di un giornale, etc. E così s'insegna, anche, a… non disturbare chi insegna la devianza.
La globalizzazione non è solo un termine o un concetto. Alla decostruzione politica e sociale che stiamo vivendo e al razzismo strisciante la scuola non si oppone, da qui la scarsa attenzione da parte dei politici. In essa vige la stagnazione delle abitudini e la mortificazione del cambiamento. La scuola si avviluppa nel timore di alzare la testa ed ergersi a guida del cambiamento di rotta. “Dai vincoli orari, spaziali, economici e soprattutto culturali non è possibile uscire”, dicono distrattamente dirigenti e politici. In realtà non si ha neanche il coraggio di rivoluzionare la prassi educativa. In presenza di un crescente numero di alunne e di alunni stranieri, con difficoltà di apprendimento e/o bisognosi d'interventi personalizzati o individualizzati, dalla lezione frontale, ad esempio, non ci si distacca. A mortificare tentativi di cambiamento si è messo di mezzo il mondo economico che, con l'appoggio dei governi centrali, a ricaduta quasi immediata, taglia radici e chiome alle scuole dell'infanzia ed alle primarie.
Tuttavia la questione non si affronta né si risolve con l'amore, la compassione, il rispetto dei diritti umani che, qualsiasi riforma si varasse, dovrebbero comunque farle da sfondo; non si tratta nemmeno di esercizio dei princìpi morali. C’è un'urgenza: il bisogno di politica concreta. C’è un bisogno di fatti politici concreti che non possono riguardare soltanto la scuola. Nell'ipotesi di una pianificazione di riforma scolastica, la soluzione non soddisferà pienamente nessuna delle parti cointeressate al cambiamento, nessuna casta. Ci vorrà, viceversa, una buona dose di negoziazione con il mondo economico e industriale nazionale ed internazionale, anche con i capitalisti delle multinazionali. Si dovranno coalizzare le nazioni, se si vuole cambiare la condizione in cui versano i germogli d'uomo, e porli costantemente sotto i riflettori della nostra coscienza. Non un Grande Fratello, per carità, ma un'osservazione fatta con discrezione e soprattutto ascolto.
Sarà capitato a molti insegnanti di assistere in Collegio docenti ad eventi, per così dire, spiacevoli. Premesso che la scuola è ancora sessista e retrograda, capita, anche se non proprio di frequente – ché i dirigenti se ne guardano bene dall'affrontarle -, di dover risolvere questioni che pretendono una presa di coscienza politica e di posizione definita nel merito. Ecco, in queste occasioni c’è sempre chi non è “con” né “contro di”. Non sta né con loro né con gli altri. È quella una scelta di campo, che i più chiamano democratica e che di fatto una scelta non è, a tutto vantaggio dello status quo. Non volendo prendere una posizione per non stare o di là o di qua, si promuove l'indecisionalità, spesso sorella dell'indifferenza, permettendo all'una o all'altra parte – gli opposti - di sfruttare quell'indecisione come una forma di sostegno ai princìpi c...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Titolo della pagina
- Copyright
- Dedizione
- Indice
- Il vostro modo di pensare e Il mio
- Ringraziamenti
- Introduzione
- Quotidianità Interrotta
- Per essere chi, per essere cosa, per essere come
- Il cambiamento inatteso
- Ma allora la mediazione?
- Vivere ai confini
- La diversità
- Se non ora quando?
- Sviluppiamo il senso collettivo dell'educazione
- Deficit
- La scuola: uno strumento non un fine
- Tessere diverse menti diversamente
- Verso un orizzonte: un viaggio
- Un'educazione funzionale alla persona
- Un arrivederci a presto