Sotto la superficie
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Sotto la superficie

Informazioni su questo libro

Caroline, una brillante studentessa di Yale, lascia una vita di grandi opportunità per inseguire l'amore ma il destino ha per lei altri piani.
La sua vita nella tranquilla cittadina di Woodbury verrà sconvolta dalla morte del marito, che segnerà l'inizio di un percorso interiore e di un viaggio alla scoperta di ciò che si cela sotto la superficie delle cose.

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Informazioni

Anno
2014
eBook ISBN
9788891144744
Argomento
Letteratura
Categoria
Teatro
13
I giorni successivi trascorsero lenti e uggiosi, diluviava e Caroline non sapeva da dove iniziare a sbrogliare la matassa intricata degli avvenimenti emersi.
Un pomeriggio, dopo aver chiuso il locale, decise che il primo passo , sarebbe stato capire cosa sapeva il direttore Staedler e dato che aveva promesso di passare a controllare la documentazione riguardo al suo conto corrente decise di approfittarne per dare un occhiata in giro.
Appena rientrata a casa telefonò a Jennifer, la ragazza che l'aiutava al caffè , le disse che la mattina seguente avrebbe tardato, tutti gli impasti erano pronti nel frigorifero, avrebbe dovuto solo infornare i dolci per la colazione e aprire alla solita ora.
L'indomani si alzò presto , fece una doccia , si trucco e indossò un vestito corallo ,che neppure ricordava di avere.
Si trattava probabilmente di un regalo di Tim.
Caroline era molto alta e formosa e tendeva ad acquistare sempre abiti scuri che snellissero la sua figura ,ma Tim la incoraggiava invece a usare più colore nel suo guardaroba e in occasione di compleanni e anniversari le regalava capi improbabili che poi finivano in fondo all'armadio.
Ultimamente però la drastica perdita di peso e il viso scavato dalla sofferenza e dalle notti insonni poco si conciliavano con il" total black",un po'di colore faceva al caso suo.
Raccolse i capelli in uno chignon ,finì di prepararsi e scese per accompagnare i bambini a scuola.
Jemy e Kathy vedendola in una mise così diversa dal solito esclamarono in coppia :"Come sei bella mamma
!!!Dove vai vestita così?"
Caroline trattenendo a stento una risata rispose che dopo averli accompagnati a scuola aveva appuntamento in banca .
Una ventina di minuti più tardi si presentò nell'ufficio di Staedler.
" Buongiorno, cara "disse lui sorpreso, " non ricordavo che avessimo un appuntamento" sottolineò lasciando trapelare un leggero fastidio.
" In effetti il nostro incontro non era in programma" rispose con fare innocente" ma come mi ha detto lei giorni fa, siamo in famiglia, giusto, non badiamo molto alle formalità." .
Preso in contropiede Staedler accennò un sorriso .
" Certamente cara, il mio non voleva essere un rimprovero , solo in questo momento non ho con me la tua documentazione, se avessi saputo del tuo arrivo te l'avrei fatta preparare " replicò piccato.
" Non si preoccupi , ho tempo, posso attendere qui mentre lei recupera la mia pratica, nel frattempo, se non le è di troppo incomodo, potrei avere gentilmente un caffè ?
In questi giorni la pressione mi gioca brutti scherzi "
" Ma certamente , nessun problema " rispose Staedler , questa volta fulminandola letteralmente con lo sguardo. " Torno tra qualche minuto."
Appena l'uomo fu uscito, Caroline si spostò dall'altra parte della scrivania ,il computer era acceso e lei cercò di accedere alle informazioni che vi erano contenute.
Per prima cosa scoprì una cartella che portava il nome della sua segretaria , nella quale trovò foto della ragazza in bikini, in biancheria intima e infine nuda, a testimoniare che Maggie non aveva ottenuto il lavoro per le sua brillante intelligenza, o per le sue doti di dattilografa.
Poi facendo scorrere il cursore sullo schermo si fermò su una cartella nominata [Cayman]tentò di aprirla ma era criptata, doveva farsi venire un idea, quale password poteva aver utilizzato Staedler per bloccare l' accesso a quei file?
Provò il nome della moglie, dei figli , della sua amante, ma nulla.
Il tempo a sua disposizione stava per scadere, il direttore sarebbe rientrato a momenti.
Guardò sulla scrivania in cerca di ispirazione ,frugò nei cassetti , quando ad un tratto scorse attaccato sul fondo del cassetto un post-it sul quale era scritto un codice alfanumerico.
Provò a digitarlo e voilà.. il computer le diede libero accesso alle cartelle documenti, riportò rapidamente il cursore sulla cartella che aveva individuato e aprendola vide quattro sotto-cartelle che recavano i nomi del Sindaco, di suo suocero ,del dottor Pick e la sua.
Le aprì e rivelarono tutte lo stesso contenuto, estratti conti bancari che ammontavano tutti alla stessa cifra. Erano conti off -shore aperti nel paradiso fiscale delle isole Cayman, in cui il direttore aveva nascosto il denaro accumulato negli anni con i loro traffici illeciti .
A quel punto sentì la voce del direttore che richiamava Maggie e uscendo dal programma rimise il salvaschermo e si sedette al suo posto.
"Eccomi cara, scusa se ci ho messo molto ma Maggie non riusciva a trovare la tua pratica"
e porgendole la cartellina colorata, le disse.. " prego controlla pure se è tutto a posto ."
Caroline sentiva le gocce di sudore scorrerle lungo la fronte , cercò di concentrarsi su quanto stava leggendo ma comprese sì e no la metà delle parole lette.
" Bene "disse poi asciugandosi con un gesto rapido la fronte" direi che è tutto a posto ,mi dispiace averla disturbata, è stato molto disponibile ,ma ora che sono rimasta sola , devo essere più scrupolosa, prima di queste cose si occupava Tim."
" Lieto di essere stato d' aiuto" disse chinando leggermente il capo ,"ma ti senti bene? Ti vedo un po' accaldata" " Come le ho accennato prima è la mia pressione " ribadì Caroline cercando di tenere a bada i nervi.
" Mi spiace per il tuo caffè cara, Maggie ci sta mettendo più del previsto, vado a controllare" "No, non si preoccupi ,ora devo andare, mi basterà prendere una boccata d' aria .. grazie di tutto direttore" disse stringendogli la mano " Buona giornata!"
"Buona giornata cara, se ti occorre qualcos'altro ,sono a tua disposizione".
Caroline uscì dall' ufficio dando fondo alla poca lucidità che le era rimasta ,ma una volta entrata in macchina, mise in moto e partì con le mani che le tremavano.
Non riusciva a credere di essersi comportata come un'agente di un film di spionaggio ,ma adesso era chiaro il ruolo di Staedler , lui serviva per nascondere il denaro in conti che avrebbero garantito loro la sicurezza di non essere esposti alla curiosità dei familiari e al tempo stesso li avrebbero tenuti al sicuro da possibili controlli fiscali.
Inoltre se qualcosa fosse andato storto, avrebbero potuto fuggire e vivere con le loro rendite fino alla fine dei loro giorni.
Mentre Caroline guidava in direzione dello Split Rail pensò che oramai il quadro era quasi completo, Harold Green si occupava delle proprietà , il sindaco Hamilton forniva all' amico i permessi e gli permetteva di sbaragliare la concorrenza nelle gare d' appalto, il direttore Staedler si occupava dei conti off-shore ,rimaneva da capire che ruolo avesse il dottor Pick, ma Caroline era intenzionata a scoprirlo al più presto.
* * *
Dopo aver trascorso il resto della giornata al lavoro, passò a prendere i bambini a casa di sua suocera. Dopo un bel bagno , cenarono ,trascorsero qualche ora a giocare insieme dopodiché li mise a letto.
Dalla morte di Tim ,non aveva più dormito in camera sua, solo qualche ora sul divano ,ma questa nuova abitudine, unita al suo lavoro che la costringeva in piedi tutto il giorno, le aveva provocato un terribile mal di schiena, prima di andare a dormire decise di prendere un antidolorifico.
Cercò in bagno, nell'armadietto dei medicinali, il flacone contente le pillole che prendeva Tim in queste occasioni.
Con il suo lavoro, gli capitava spesso di avere mal di schiena o dolori articolari.
Il contenitore però era quasi vuoto , rimanevano solo due pillole , le prese con dell' acqua e poi cercò ,seppur con fatica, di stendersi nel suo letto.
Sul cuscino di Tim c'era ancora il suo profumo, Caroline lo strinse tra le braccia come se fosse suo marito, e pianse fino a quando stremata non si addormentò.
L'effetto dei farmaci non durò a lungo , trascorsa qualche ora si svegliò, erano le 2.00 del mattino, la schiena le impediva di muoversi, ma il dolore più forte era provocato dal senso di vuoto che sentiva.
Per la prima volta dall' incidente ebbe la consapevolezza di essere rimasta sola.
I primi giorni erano stati così caotici, poi la scoperta di quei documenti e l' adrenalina che ne era derivata l' avevano sorretta.
Aveva dato fondo a tutta la dignità e la forza d' animo che possedeva per non farsi compiangere dai suoi concittadini, e per non caricare i bambini di altra sofferenza, ma adesso ,con i genitori lontani, senza il sostegno di Lex e non potendo contare su nessuno , si rese conto di quanto avesse investito nel suo rapporto con Tim. Lui era stato il centro del suo mondo, era l'amico, il compagno, l'amante ed ora aveva perso tutto .
Sentì il bisogno di chiamare Lex ,ma Ester le aveva fatto promettere di non parlare con lui di ciò che aveva scoperto e lei non se la sentiva di mentirgli ancora, l'ultima volta che avevano cenato insieme si era trovata in difficoltà.
Inoltre ,per la prima volta da quando lo conosceva ,le parole di Ester l'avevano fatta riflettere sul loro rapporto. Posto che quanto le aveva detto sua suocera fosse vero, non era mai andata a fondo dei sentimenti che provava per lui ,gli voleva molto bene e sapeva che non avrebbe mai rinunciato alla sua amicizia ,ma il suo amore per Tim l'aveva forse resa cieca .
Possibile che non si fosse mai accorta di nulla ? Lui era sempre gentile e disponibile ma non era mai andato oltre gesti di sincera amicizia.
Però in tutti questi anni , ad onore del vero era sempre stato solo, mai una fidanzata o una compagna fissa.
E' vero ,era sposato con il suo lavoro, lo prendeva oltremodo sul serio, ma quasi tutti i poliziotti di Woodbury avevano famiglia, quindi perché lui aveva scelto un esistenza così solitaria?
Possibile che la causa fosse lei?
Immersa nei suoi pensieri ,non si accorse che oramai era quasi l' alba.
Incapace di riaddormentarsi decise di alzarsi e di chiamare Jennifer per dirle che avrebbe tardato, era bloccata dal mal di schiena e doveva vedere il dottore per farsi prescrivere degli antinfiammatori.
Qualche ora dopo ,giunta nello studio del dottor Pick , si sistemò in sala d' attesa.
Di fronte a lei sedeva un anziana signora , Caroline notò con dispiacere che aveva fatto cadere più volte la rivista che teneva tra le mani, si limitava a sfogliare avanti e indietro le pagine senza neppure leggerla.
In quel momento pensò che invecchiare da soli era davvero la cosa peggiore che potesse capitare ad una persona.
Quando si è giovani e di bell' aspetto è facile trovare una compagnia, ma da vecchi quando forze ,corpo e a volte mente ti abbandonano , nessuno vuole occuparsi di te, e se non si ha più un compagno o una compagna accanto con cui condividere i problemi dell' età che avanza ,allora si diviene un peso.
Dallo studio del dot...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Frontespizio
  3. Diritto d’autore
  4. Capitolo 01
  5. Capitolo 02
  6. Capitolo 03
  7. Capitolo 04
  8. Capitolo 05
  9. Capitolo 06
  10. Capitolo 07
  11. Capitolo 08
  12. Capitolo 09
  13. Capitolo 10
  14. Capitolo 11
  15. Capitolo 12
  16. Capitolo 13
  17. Capitolo 14
  18. Capitolo 15
  19. Capitolo 16
  20. Capitolo 17
  21. Capitolo 18
  22. Capitolo 19
  23. Capitolo 20
  24. Capitolo 21
  25. Epilogo