GOVERNI DEL PENTAPARTITO
Tuttavia i contrasti all’interno del pentapartito causarono la fine di questo patto dopo sette governi intercorsi tra il 1982 e il 1991, quando il PRI uscì del patto, vi furono ancora due governi (Fanfani UINTO e Fanfani SESTO), dopo finì anche la storia della prima Repubblica.
Nacque il VII governo Andreotti che finì nel 1992, e iniziò l’inchiesta mani pulite dalla Procura della Repubblica di Milano. Notabile che tutti i Governi del pentapartito finirono per essere indagati e sottoimputazione, all’infuori di quello di Spadolini che non ebbe mai imputazioni.
1 OPINIONE
Il pentapartito nacque allo scopo di fare soldi, e di badare all’interesse privato, ma nel rispetto del benessere collettivo. Questi Governanti della prima Repubblica, non furono buoni Maestri dei Governati della seconda Repubblica: il male affare, la truffa, bene lo insegnò, ma altrettanto bene non gli imparò, il rispetto verso il Popolo e verso la Nazione. Fase del mal’ affare fu la prima Repubblica.
FASE STORICA CHE GIUNGE SINO A TAGLIARE IL GOVERNO AMATO
Questa fase falciò anche il Governo Di Giuliano Amato appena dopo il referendum del 19 aprile 1993 che come oggetto aveva la legge elettorale in senso proporzionale al senato. Poi Oscar Luigi Scalfaro incaricava a fare il governo al Governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi. In questo governo fu approvata la legge elettorale in senso maggioritario sia alla camera sia al senato. Nel 1994 si ritornò a votare allo scopo di ridare una posizione ai partiti e di individuarne la forza. La nuova legislatura elettorale fu applicata nel 1996, e per l’ultima volta nel 2001.
2 OPINIONE
Il perseguire dell’interesse privato senza nessuno scrupolo verso le leggi, fu studiato a tavolino. Il pentapartito faceva nascere l’affare imprenditoriale nella politica, trasformava, questa, in lavoro remunerativo per dare l’opportunità di mettere i politici nelle condizioni di sfruttare le proprie capacità a fare soldi (Non a governare). Con questo nuovo modo di operare l’uomo stava trasformando il governo e i vari distaccamenti governativi del territorio nazionale.
Da Roma fino al paesino di MONDONDONI a nord, e sempre dalla Capitale sino a Canicattì a sud, si facevano solo affari. “ Come ora!” In sede legale che avevano il solo scopo di fare soldi, e non quello di amministrare il territorio in senso civico, ma di ricavare dal potere politico e istituzionale, il più possibile introito economico anche se questo poteva apparire a discapito della nazione e del popolo Italiano, ma che però, attenzione!
Ora sappiamo che non lo era, perché: al contempo quest’usanza, questo costume politico, (e pur discutibile giuridicamente) rispettava tuttavia la dignità del cittadino.
<<Lasciandolo lavorare, evolversi con le stesse opportunità dei suoi concittadini, sino a conseguire: benessere, pace, felicità, sicurezza e tranquillità.>> Per il cittadino c’era la speranza per il suo futuro. Tutto questo benessere accadeva con investimenti di crescita, di sviluppo economico nella nazione, che facevano i rappresentanti politici dello stato, e lasciavano compiere ai politici della generazione futura, della prima Repubblica e del Pentapartito.
Il CAF diveniva un nuovo modo di asservirsi del potere politico per accumulare ricchezze personali. I Rappresentati politici e burocratici dello stato adopravano il potere per accumulare ricchezze personali. Un’usanza che si trasmise al neo politico e a quelli futuri della seconda Repubblica. I politici futuri comprendono come servirsi del potere e della posizione di rilievo per fare soldi e accumulare ricchezze e si comportavano in modo identico in ambito dell’interesse privato, ai loro predecessori. Evolversi e accumulare ricchezze ma non insegnava loro a rispettare il popolo e la propria nazione in modo identico “ai loro” Maestri Politici Storici, che avevano appreso da questi Statisti storici come amministrare il bene di una Nazione e far crescere l’economia della nazione, insegnamento appreso nel primo trentennio della PRIMA Repubblica, e che non l’ha donato ai posteri della seconda fase della prima repubblica. Perciò noi avevamo un tempo passato dei veri statiti che anche gli stranieri ci invidiavano. Poi gli insegnamenti di questi, non essendo stati nazionalizzati e trasmessi, si sono dispersi dal PENTAPARTITO (PATTO: CRAXI, ANDREOTTI E FORLANI), fino alla loro completa dimenticanza visibile ai nostri giorni. Perciò oggigiorno in Italia vi sono molti Politici, nessuno Statista, e con il ritiro di Berlusconi, nessun LEADER Politico capace di fare la differenza nel nostro Paese, e anche all’Estero.
Perciò riepilogando, i neopolitici apprendevano bene come fare soldi, ma non apprendevano bene come governare una nazione e come amministrare un popolo, perché nessuno gli insegnava. Allora loro, poco capaci in politica, ma abili a compiere l’interesse privato, iniziarono in questo modo ad accantonare l’interesse pubblico per mirare principalmente al privato. Poi in seguito questa diviene una consueta usanza della seconda Repubblica: << Che i politici di questa fase dai loro maestri “DEL PENTAPARTITO” il modo di fare soldi lo comprese e male capì il modo di rispettare il popolo e la nazione. >> Da considerare che molti di questi Maestri birbanti, si schierarono a fianco di altri partiti politici per mantenere una posizione di rilievo e il potere. Perciò sono politici per modo loro solamente, e per niente statisti.
Perciò nella seconda Repubblica noi avremo comunque il malaffare, ma alla condizione che i Governatori, i funzionari politici, Burocratici, sono più furbi e spietati, e sanno bene come manipolare il popolo, come controllare l’informazione giornalistica, e come fare scenate pubbliche per imparare a comprendere al popolo di essere dalla loro parte:
“e il popolo ci crede erroneamente, alla fine ne fa le spese”.
I fatti restano e sono solo quelli che vanno considerati e giudicati: non si vive di parole e di scene da cinema, ma si vive, di pane, lavoro e realismo. Le parole dicono: “ tu hai rubato vado io al Governo per salvare la Patria, Pensare al popolo, e far rinascere, per mezzo del lavoro, la felicità nelle famiglie Italiane, e il paese”. I fatti invece, parlano diversamente e dicono: vado io al governo al posto tuo, ora ho capito come rubare più di te e con più astuzia. Nella seconda Repubblica questo succede, perché questo a loro è stato insegnato dalla storia politica ed economica dell’uomo, ed’ è la nazione e il popolo a farne le spese.
MANI PULITE
Corruzione degli anni novanta, concussione e finanziamento illecito ai partiti. Dal funzionare politici e burocrati c'era la corruzione. Dai comuni, alle provincie e alle regioni c'era corruzione. … Sino ad arrivare ai funzionari politici del Governo c'era la corruzione. …. Del consiglio tutti sotto inchiesta. L'inchiesta di tangentopoli divenne: << perché l’influenza del male affare si era propagata e, tutti o la maggior parte di funzionari, politici, burocratici, erano coinvolti, dal senatore, al deputato, al presidente del consiglio, >> le parole identificatrice.
3 OPINIONE
Si dice che l’espressione mani pulite furono alcuni politici a usarla per primi. Un’espressione astuta, poiché voleva significare che:
“ I prossimi che andranno al governo avranno le mani pulite.” Così crollarono DC, PSI, PLI, PRI, PSDI. E nacque la seconda Repubblica. Tuttavia, ora ai nostri tempi, possiamo affermare che siamo ancora in una fase di tangentopoli, più astuta, perché il popolo sta peggio di prima.
ORIGINE DELL’ESPRESSIONE
Si dice che Giorgio Amendola (PCI) fu il primo a usare questa espressione: Mani Pulite. Il 10 luglio 1975, questa espressione fu pubblicata da Il Mondo. Il discorso e per fare intendere che essere all’opposizione, com’era il PCI, non potevano nascere circostanze di fare buoni affari. In seguito questa espressione fu usata in un libro di Claudio CASTELLACCI pubblicato nel 1977. Nel 1980 Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, in un discorso ai giovani disse: ” Chi entra in politica deve avere le mani pulite.” Mani Pulite divenne sinonimo di reati commessi contro la pubblica amministrazione, sinonimo di malaffare in politica, est…etc…. Poi in seguito nel 1992 fu scoperta Tangentopoli, con il primo indagato, Mario Chiesa dello PSI che il 17 febbraio 1992 intascava una bustarella di 7 milioni di lire da un proprietario di una ditta di pulizie che versava, come accordo, il 10% dell’appalto che ammontava a 140 milioni. Fu il Pubblico Ministero Antonio Di Pietro ad arrestare l’ingegnere presidente del Pio Albergo TRIULZO, con l’ordine di cattura ottenuto dal Gip Italo GHITTI. Chiesa fu colta in flagrante mentre intascava una tangente di sette milioni dall’imprenditore Luca Magni che aveva predisposto la trappola con le forze dell’ordine e il dottor Di Pietro. Magni aveva un microfono e una telecamera nascosta, e appena fu consumata la transazione intervennero le forze dell’ordine per eseguire l’arresto. Chiesa riuscì a chiudersi dentro il gabinetto e avendo preso dal cassetto altri trentasette milioni volevano liberarsene attraverso Walter, ma invano.
4 OPINIONE
Questo tradimento sicuramente fu ordito da qualche amico e compare dell’ingegner Chiesa. Perciò sullo sfondo si studiò e si attuò una strategia al fine di liquidare una corruzione che esisteva da qualche tempo. Da ritenere che sicuramente qualche doppiogiochista, o infiltrato, o qualcuno di fiducia, decise di aderire al complotto segreto ordito in modo strategico al fine di punire e destituire un sistema che, faceva ricchi alcuni e meno ricchi altri.
“ Un tradimento tra compari "? Forse! Era l’adesione al complotto costitu...