Una poesia viene trasformata in spunti per raccontare tra fantasia e realtà , episodi di vita nelle varie parti del mondo, che colpiscono la sfera di vita dei bambini e degli adolescenti. Ai racconti viene aggiunta una pagina di storia dolorosa e drammatica legata alla Shoah. Inoltre il racconto viene arricchito con alcune considerazioni personali e nel merito, quella di spiegare ai bambini sensazioni nel emozioni che si provano a diventare nonni, inserendo alcune poesie inerenti i temi trattati.
Domande frequenti
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non conoscono le regole d’occidente ma le seguono
continuano a pedalare in bicicletta mentre il futuro e’ un potente scooter
che potrebbe schiantarli contro un muro
negandogli la strada verso un’agognata liberta’
ARGENTINA
I ragazzi del mondo vivono cercando nel mare
volti di persone con le loro idee di liberta’ soffocate dal potere
si imbattono in false democrazie che promettono felicita’
che evapora al sole di Nostra Signora di Buenos Aires
che si tinge nella disperazione delle case colorate nella poverta’ del quartiere della Boca
ISRAELE
I ragazzi del mondo aspettano ancora la Terra Promessa
per la quale i loro padri scagliano pietre ricevendo bombe
sono sempre alla ricerca di un perche’ di pace
che non sia la solita promessa non mantenuta
di una guerra che uccide volti innocenti
MALAWI
I ragazzi del mondo mangiano sempre un pugno di riso
amano gente lontana che gioisce sperando di regalare sorrisi
non sono mai ragazzi
crescono presto superando l’eta’ dei perche’ con risposte reali
CUBA
I ragazzi del mondo ballano per le strade della poverta’
regalano allegria nascondendo la miseria
a gente che vive nel benessere di un mondo nascosto
nel mito di uomini veri
OSSEZIA
I ragazzi del mondo vanno a scuola
uniti in un abbraccio che sa di morte
spaventati dal terrore di uomini mascherati
in un momento indelebile per la loro vita.
ITALIA
I ragazzi del mondo non conoscono schemi
sono fatti di gomma gioiscono se piove
costruiscono il loro futuro sul sorriso
hanno per istinto un fuoco d’artificio
nulla distruggera’ la loro fantasia.
Questa poesia e’ scritta a due mani, quelle di Gianfranco, che riesce a disegnare con le parole delle incredibili e meravigliose suggestioni, vere parabole emotive e le mie, con le quali ho provato a completare una prosa gia’ di per se stupenda, aggiungendo altri luoghi dove i ragazzi vivono la loro vita incredibilmente gia’ adulta.
I ragazzi del mondo vuol essere un’analisi, attraverso a dei racconti sviluppati dalla poesia stessa, di un problema che attanaglia l’umanita’, il problema dei bambini nel mondo, spesso usati come merce di scambio per affari loschi, come donazione di organi, prostituzione, sfruttamento per il lavoro minorile, soldati nelle guerre.
Per queste problematiche qualcosa si sta facendo, ma non ancora con i risultati che tutte le persone di buona volonta’ si attendono, nonostante ci siano molte organizzazioni che se ne occupano, in ambito nazionale ed internazionale, si spera con la dovuta serieta’, perche’ l’argomento e’ tremendamente serio, delicato ed importante e di questi soprusi perpetuati ai danni di minori se ne parla quasi quotidianamente nei vari telegiornali, con conclusioni poi devastanti per la dignita’ dei piccoli e delle loro famiglie, perche’ la giustizia sovente non fa giustizia.
I bambini sono il futuro dell’umanita’ , si aprono dibattiti e tavole rotonde, ma ai
, bisogna far seguire i fatti, per salvaguardare anche il nostro futuro, del quale i bambini ne sono il testimonial piu’ importante.
Bisogna aiutarli a farli crescere bene, che non vuol dire riempirli di regali, che di certo non li aiuteranno in tal senso, ma insegnando loro parole ormai quasi estinte, desuete, come rispetto, amore, pace, soprattutto li si deve rispettare come esseri umani, cosa che non sempre accade e non solo nei paesi del terzo mondo.
Bisogna che crescano nella loro innocenza, avere il coraggio di dire loro dei no, anche se in cuor nostro sarebbero dei si, perche’ qualche no ben detto serve piu’ di un si disattento, pronunciato tanto per chiudere una conversazione che disturba il nostro egoismo.
Bisogna ascoltarli e non ignorarli solo perche’ sono piccoli e indifesi, solo cosi potremo avere un mondo pulito e senza odio, senza guerre, un mondo dove chi e’ in difficolta’ verra’ aiutato a prescindere da razza e colore della pelle, perche’ nel mondo il colore della pelle deve essere un
di gioia e non di divisione.
Ascoltarli perche’ spesso vediamo che anche nei paesi emancipati, ad esempio negli asili, avvengono episodi di maestre che picchiano i bambini, che li sgridano usando toni che li traumatizzano invece di insegnare loro il vivere serenamente che sarebbe la necessita’ per un bambino di quell’eta’ .
Ma non solo negli asili avvengono episodi di violenza, anche tra le mura domestiche, proprio da chi dovrebbe insegnar loro ad amare ed a voler bene al prossimo.
Sono drammi familiari con conseguenze terribili per queste giovani vite, che sono il terminale di una violenza tra consanguinei, che sfocia in danni irreversibili ed a volte mortali.
Invece no, oggi nel mondo si discrimina su tutto anche sulla cose piu’ futili, cosi i bambini, che non dimentichiamo nascono puri e senza preconcetti che sono di esclusiva proprieta’ degli adulti, crescono con il sospetto che chi non e’ come loro sia diverso o addirittura inferiore.
Siamo noi adulti a provocare in loro queste assurde idee sugli altri, che crediamo di fare per il loro bene, per difenderli da chissa’ che cosa, mettendo dei paletti tra loro e quelli che non sono come loro, magari senza neanche conoscerli, solo per averli visti, solo perche’ sono neri o figli di operai, handicappati o di un’altra religione o per qualsiasi altro stupido motivo.
Stimo molto chi ha pensieri positivi sui bambini e per fortuna sono tanti ad averne, sono cosi anche io e lo devo soprattutto a mio padre che mi e’ stato d’esempio d’amore verso di me e verso tutti loro.
Come puo’ uno schiamazzo essere un fastidio, e’ una gioia sentire i bambini gridare, vederli giocare felici, vuol dire che stanno crescendo bene, che stanno soprattutto crescendo insieme e stando insieme potranno costruire un mondo migliore.
Dobbiamo pero’ aiutarli, soprattutto quelli dei paesi piu’ poveri, dove a volte e’ persino difficile avere una famiglia ed allora adottiamoli a distanza, rinunciamo ad un caffe’ al giorno o anche a due, perche’ cosi sapremo che da un’altra parte del mondo avremo ridato il sorriso a chi lo aveva perso in un’eta’ nella quale dovrebbe sempre essere stampato sulle labbra.
Lo so e’ una goccia, ma goccia dopo goccia piove e se le gocce sono tante daranno acqua ai semi e le piantine che nasceranno saranno diritte e sane e daranno i frutti dei quali noi ci nutriremo, perche’ i bambini sono il nutrimento della vita.
Non deve piu’ esistere un mondo che non crede nei bambini
Forza dai facciamolo, IO CI CREDO,I BELIEVE IT,JE LE CROIS,YO LO CREDO,ICH GLAUBE ES .
Raccontero’ romanzando per quanto di mia conoscenza, i mali dei paesi che sono stati enunciati nella poesia da Gianfranco e da me, tanti altri ce ne sarebbero da raccontare, per tante altre storie altrettanto meritevoli di attenzione.