La grammatica senza segreti
eBook - ePub

La grammatica senza segreti

Raffaella Riboni

Condividi libro
  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

La grammatica senza segreti

Raffaella Riboni

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Il testo si occupa di fonologia, ortografia e morfologia con l'esposizione semplice ma completa delle regole grammaticali e con numerosi esempi e mappe concettuali utili per la corretta comprensione della materia. E' rivolto agli studenti delle scuole medie e superiori, a chi deve affrontare le prove invalsi, le prove di ingresso o i test di ammissione in numerose facoltà o a chi semplicemente vuole approfondire la conoscenza della bellissima, ma a volte complessa, lingua italiana.

Domande frequenti

Come faccio ad annullare l'abbonamento?
È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
È possibile scaricare libri? Se sì, come?
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Che differenza c'è tra i piani?
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Cos'è Perlego?
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego supporta la sintesi vocale?
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
La grammatica senza segreti è disponibile online in formato PDF/ePub?
Sì, puoi accedere a La grammatica senza segreti di Raffaella Riboni in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Filología e Gramática y puntuación. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2016
ISBN
9788892608115
CAPITOLO IV: LA MORFOLOGIA
LA STRUTTURA DELLE PAROLE
Quando pronunciamo un discorso o anche una semplice frase mettiamo insieme, collegandole insieme l’una all’altra in una serie di combinazioni, una serie di parole. Queste ultime sono composte da morfemi, cioè unità minime, dotate di significato proprio. Ogni morfema è, a sua volta, formato da fonemi (suoni).
Tradizionalmente le parole sono qualificate come “parti del discorso”. Possiamo subito distinguere le parti variabili del discorso e le parti invariabili del discorso.
LE PARTI VARIABILI DEL DISCORSO
Appartengono al gruppo delle parti variabili del discorso quelle parole che si possono scomporre in un morfema lessicale (o radice), che resta invariato, e in un morfema morfologico (o desinenza), che cambia a seconda dei casi (genere: maschile o femminile; numero: singolare o plurale).
Il morfema lessicale indica il significato di base del vocabolo, quello morfologico esprime le caratteristiche grammaticali della parola. Prendiamo, ad esempio, la parola “ragazzo”? Qual è la radice e quale la desinenza? In effetti abbiamo: ragazzo, ragazza, ragazzi, ragazze, ragazzino, ragazzina, ragazzini, ragazzine, ragazzone, ragazzaccio etc.
Tutte queste parole hanno una parte in comune: ragazz- che si ripete sempre. Diciamo allora che la radice (morfema lessicale) della parola o, meglio, di tutte le parole che abbiamo usato come esempio è ragazz-, mentre le parti finali delle parole (-o per ragazzo, -a per ragazza…-ino per ragazzino etc.) costituiscono le desinenze (morfemi morfologici) che esprimono le caratteristiche grammaticali del vocabolo (-o di ragazzo: singolare maschile, -a di ragazza: singolare femminile, -i di ragazzi plurale maschile, -ini di ragazzini plurale maschile alternato etc.).
La radice (ragazz-) esprime il significato di base della parola. Potremmo dire: giovane uomo.
E nella parola “gatti”? Gatt- è la radice ed esprime il significato di base della parola (animale domestico). –i invece è la desinenza. In questo caso essa esprime un numero plurale e un genere maschile (gatti), ma potremmo modificare tale morfema morfologico e usare “gatto” (maschile singolare), gatta (femminile singolare), gatte (femminile plurale), gattone (maschile singolare alternato) etc.
Sono parti variabili del discorso:
  • l’articolo (il, lo, l’, la, i, gli, le, un, una);
  • il nome (bambino, stella, Sara, Andrea, salone, monte, cane);
  • l’aggettivo (rosso, simpatica, questo, mio, due, quarto, tale);
  • il pronome (io, tu, mi, le, se, si);
  • il verbo (vado, eri, mangiò, faremo, vada, andrei).
LE PARTI INVARIABILI DEL DISCORSO
Sono parti invariabili del discorso quelle parole che non cambiano forma perché sono prive di desinenza. Non hanno cioè il morfema morfologico.
Sono parti invariabili del discorso:
  • l’avverbio (mai, allora, domani, velocemente, qui, là);
  • la preposizione (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra);
  • la congiunzione (e, anche, o, che, ma, tuttavia);
  • l’interiezione (ah, oh, eh, boh, ahimè).
image
PAROLE PRIMITIVE, COMPOSTE E DERIVATE
Parole primitive: sono parole costituire solo da radice e desinenza (casa, donna, terreno, cane).
Parole composte: sono parole formate dall’unione di due o più parole diverse (capostazione, pianoforte, carovita, dormiveglia).
Parole derivate: sono parole ottenute aggiungendo alla radice di una parola i cosiddetti affissi o morfemi modificanti. Gli affissi si dicono prefissi quando precedono la radice: rigenerare (ri-generare), tralasciare (tra-lasciare), conseguire (con-seguire), inadatto (in-adatto). Gli affissi si dicono suffissi quando seguono la radice della parola: barista (bar-ista), libraio (libr-aio), canile (can-ile).
GLI ARTICOLI
L’articolo è quella parte variabile del discorso che ha la funzione di precedere il nome con cui concorda in genere (maschile o femminile) e numero (singolare o plurale).
L’articolo ha le seguenti funzioni:
  • introduce il nome: il cane, un cane, lo zoccolo, gli zoccoli, la casa, le maestre;
  • sostantiva cioè “trasforma” in nome qualsiasi parte del discorso: il verde (aggettivo), il cantare (verbo), il dove (avverbio);
  • consente di individuare il genere e/o il numero di un nome invariabile: il/la farmacista, la/le specie;
  • chiarisce il significato di un nome che ha senso diverso a seconda del genere: il capitale (patrimonio), la capitale (di uno Stato).
Gli articoli si distinguono in determinativi, indeterminativi e partitivi.
GLI ARTICOLI DETERMINATIVI
image
Gli articoli determinativi hanno la funzione di determinare:
  • ciò che è noto (la nostra mamma, il negozio dietro l’angolo);
  • persone, animali o cose che esistono come individui (il sole, il mio gatto, il tavolo);
  • i concetti astratti (la gentilezza, la fantasia).
Gli articoli determinativi maschili “il” e “i” si usano quando il nome che segue inizia per consonante (il bambino, i bambini, il cane, i cani, il medico, i medici).
Gli articoli determinativi maschili “lo” e “gli” si usano quando il nome che segue inizia per:
  • vocale (l’orso, gli orsi, l’orto, gli orti);
  • x oppure y (lo xilofono, gli xilofoni, lo yogurt, gli yogurt);
  • s + consonante (lo stradario, gli stradari, lo spazio, gli spazi);
  • z (lo zaino, gli zaini);
  • gn (lo gnocco, gli gnocchi);
  • ps oppure pn (lo psichiatra, gli psichiatri, lo pneumatico, gli pneumatici);
  • i + vocale (lo ione, gli ioni).
USO DELL’ARTICOLO DETERMINATIVO: CASI PARTICOLARI
NOMI E COGNOMI
Di norma non si usa l’articolo determinativo:
  • con i nomi propri di persona (Esempi. Ho telefonato a Mario. La maestra ha interrogato Luigi);
  • con i cognomi, soprattutto se accompagnati anche dal nome proprio (Esempi. Ho fatto visita a Rossi. Ho studiato la faccenda con Loretta Olmi).
Eccezioni.
L’articolo determinativo si usa se il nome proprio è preceduto da un’altra indicazione (Esempi. Ho incontrato il signor Macchi. La signorina Elisa è stata la mia maestra elementari).
Con i cognomi l’articolo determinativo si usa quando si parla al plurale (Esempi. I Rossi sono amici di famiglia. Siamo andati a cena con i Colombo) oppure quando il cognome è preceduto da altri nomi (Esempi. Il signor Bianchi ha sposato la signorina Rossi. L’idraulico Verdoni è molto bravo).
L’articolo determinativo è facoltativo quando si tratta di cognomi di personaggi famosi o di soprannomi (Esempi. Manzoni è stato un grande scrittore. Il Manzoni è stato un grande scrittore. Caravaggio è un pittore straordinario. Il Caravaggio è un pittore straordinario…).
NOMI DI ...

Indice dei contenuti