La sezione aurea nella Grande Piramide

Alessandro Beltrami

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2016
• Print ISBN: 9788892614253
• eBook ISBN: 9788892618497
• Argomento: Storia
• Categoria: Storia dell'antico Egitto

Un complesso studio, mirabile quanto singolare, un raro ed obiettivo viaggio nei secoli, inimitabile, dove l'utilizzo di precise relazioni era regola di bellezza e di armonia delle forme. Una bellezza speciale, legata ad un rapporto universale che esiste da sempre, espressione di una pura logica geometrica, ormai quasi dimenticata, e da sempre tanto affascinante quanto poco nota. Ma anche se a prima vista lo potrebbe sembrare, questa non è certo un'opera di fantasia, bensì una attenta ed accurata analisi di realtà storiche che ci circondano in cui vengono prospettate delle ipotesi plausibili, tese a stimolare anche nel lettore comune, libero da preconcetti, sia la passione verso gli argomenti trattati che a condividerne insieme le scelte operate, ponendolo sempre a conoscenza di possibili verità mediante notevoli constatazioni pratiche, ma sempre cercando di non sfociare mai nell'irrazionale. Il fulcro intorno a cui tutto ruota è l'analisi della Grande Piramide del faraone Cheope, dove chiunque ne abbia voglia può verificare la bontà dei calcoli e delle fonti ufficiali, ma non di meno è l'analisi del relativo contesto storico in cui è vissuto, sia antecedente che posteriore, anche se di fatto è solo Cheope la figura più emblematica dell'Antico Egitto, un uomo unico, in cui la ricerca della perfezione assoluta è tale che non terminerà mai finire di stupire l'umanità. Prefazione di NICOLO' BONGIORNO

Cap. XI
LA PERFEZIONE INTERNA
(parte seconda: posizione camere, canali e corridoi)

Esaminando le posizioni nello spazio di quanto esiste all’interno della Grande Piramide, queste sono talmente uniche e singolari che dopo quanto si è visto finora come pensare che un tale rigore geometrico sia solo casuale?

Di fatto in tutta questa monumentale perfezione, coesistono due particolari incongruenze, tali da indurre a credere che la cosa sia deliberatamente voluta, ma nessuno finora ne è stato certo del motivo. Mi riferisco all’incomprensibile motivo di voler porre una camera come quella della Regina, centrata sull’asse di mezzeria verticale della piramide (osservando la stessa da Est), ed in seguito porre quella più importante, la Camera del Re, spostata di 11 mt. verso Sud. Questa è la prima e più importante incongruenza, ma ne esiste un’altra tutt’ora incomprensibile, ed è l’enorme gradino di circa 90 cm. posto nel termine alto della Grande Galleria, che si deve superare per accedere al corridoio d’accesso della Camera del Re, perché se come alcuni sostengono, è frutto della sua cattiva esecuzione, avrebbero comunque potuto porre il livello della cripta ad una altezza inferiore, riducendo così il dislivello con la galleria.

Di certo invece, questo ci fa già capire che l’altezza finale era prefissata, ma vedremo come anche il gradino, che peraltro corrisponde con l’asse di mezzeria verticale, non sia casuale ma il frutto di una logica conseguenza progettuale.

Ma partiamo innanzitutto dal “cuore” della piramide, la Camera del Re, perché lo scopo di tutto era giungere all’esecuzione di questa stanza. E procederemo come se fossimo noi stessi a stendere per la prima volta un tale progetto, esempio sublime delle loro capacità tecniche, purtroppo rimasto l’unico di tutta l’epoca piramidale.

Indubbiamente dobbiamo prima eseguire i passi descritti qui, in modo di aver delineato la forma finale esterna. Fatto questo, e sempre non dimenticando mai che una piramide è l’espressione stessa del loro credo, immaginiamo di ruotare la figura della chiave, che fino ad ora è stata orizzontale, nella direzione del dio Atum-Ra, il dio Sole, cioè in verticale. Questa nuova posizione corrisponde, simbolicamente, anche alla direzione celeste del Sole, in quanto potrebbe anche essere il risultato della traslazione della Camera del Re, che sappiamo essere lungo l’asse Est-Ovest, dal piano orizzontale al verticale, dato che in fondo è la stanza stessa un rettangolo 1x2.

Pertanto il noto rettangolo “sacro”, posto ora in verticale, mantiene nel lato lungo la misura della base piramidale di 440 cubiti, mentre il lato corto è pari al semilato di base (220 cubiti), ma che noi porremo pari al valore unitario, come si è fatto finora, in modo da confrontare i vari risultati con i valori delle misure reali, per cui d’ora in poi tutti i calcoli saranno talvolta prima eseguiti in cubiti, e poi tradotti nella nostra unità di misura solo per verificarne la correttezza con i dati ufficiali.

Il passo successivo oltre che basilare è fortemente simbolico. Finora abbiamo sempre considerato, come protagonisti, le figure del cerchio e delle diagonali (ed ogni relazione da loro derivata), generate dal punto di massimo equilibrio della chiave, cioè il suo centro, perché è solo dopo aver tracciato un cerchio, o “disco solare”, che il raggio intersecando la diagonale, genera il segmento aureo Ф= 0,618.

Ma questo termine (aureo) ricordiamoci che vale solo per noi, perché seppur convinto che anche per loro fosse certamente importante, in fondo era solo il segmento di diagonale rimanente, una volta sottratto il raggio del disco solare.

Se però l’avessero considerato ed utilizzato anch’esso come un raggio?

Ipotesi peraltro già riscontrata nel dimensionamento sia della Camera della Regina di Cheope, sia della camera sepolcrale di Chefren. Questo è il punto cruciale, perché è solo considerandolo come un raggio generato direttamente dal disco solare di Atum-Ra, che riusciamo ad immaginare quale potente valore simbolico dovesse avere per loro, determinandone poi il conseguente utilizzo geometrico nella costruzione.

Proviamo quindi ad immaginare di voler usare questo raggio Ф=0,618, e lo posizioniamo nello stesso punto di equilibrio del “disco solare”, cioè al centro della figura rettangolare.

Così facendo otteniamo dei nuovi punti e segmenti fondamentali, basilari per la risoluzione della principale incognita, il decentramento della Camera del Re. Tracciando questa nuova circonferenza C₂, vediamo come una tangente Z orizzontale a tale cerchio, determini un nuovo punto di intersezione con la diagonale, generando nel contempo, due nuovi segmenti pari a FG e GH, esattamente come descritto qui, dove abbiamo già dimostrato come i loro valori unitari siano pari a FG=0,309… e GH=0,19098…

Ora però vediamo come sia possibile utilizzare questi nuovi punti per ottenere il decentramento della Camera ...

Indice dei contenuti

• La Sezione Aurea nella Grande Piramide
• Indice
• Frontespizio
• Copyright Pagina
• Prefazione
• Cap. I - La Grande Piramide
• Cap. II - L’architettura
• Cap. III - Il progetto
• Cap. IV - Il mistero svelato
• Cap. V - La sezione aurea
• Cap. VI - La chiave universale
• Cap. VII - Fonti & misure piramidali
• Cap. VIII - Origini della Chiave
• Cap. IX - L’aurea forma esterna
• Cap. X - La perfezione interna (parte prima: dimensioni camere e sarcofagi)
• Cap. XI - La perfezione interna (parte seconda: posizione camere,canali e corridoi)
• Cap. XII - Concrete relazioni
• Bibliografia