Cielo e Inferno
eBook - ePub

Cielo e Inferno

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Cielo e Inferno

Informazioni su questo libro

Emanuel Swedenborg (1688-1762) è stato uno scienziato, filosofo, teologo e mistico svedese. Nella prima parte della sua vita Swedenborg ebbe una carriera prolifica come scienziato: si occupò di chimica, cosmologia, anatomia, matematica, filosofia, musicologia, alchimia, omeopatia e si diceva che parlasse fluentemente ben undici lingue. Nel 1744, all'età di 56 anni, attraversò una crisi che può considerarsi "mistica" e cominciò ad avere strani sogni. Dopo sei mesi questi sogni si trasformarono in vere e proprie visioni in stato di veglia in una delle quali afferma di aver riconosciuto il Signore. Da questo momento fino alla sua morte, Swedenborg si dedicò anima e corpo a trascrivere tutto ciò che gli Angeli gli rivelarono, attraverso comunicazioni e visioni, sulla natura della creazione, della natura umana e della vita stessa. "Cielo e Inferno" è l'opera più famosa di Emanuel Swedenborg. In questo bellissimo volume viene descritta la vita che ci attende nell'Aldilà. Il regno dell'oltretomba è descritto minuziosamente, dal momento del trapasso fino alla spiegazione di come è amministrata questa "società" che diverrà la nostra nuova e, questa volta finalmente eterna vita. Nessuna condanna, nessun giudizio, nessuna punizione ci aspetta ma il luogo che abiteremo si rivelerà essere l'ambiente più simile al nostro temperamento. Il Cielo e l'Inferno infatti già abitano nel cuore dell'uomo, ecco perchè dopo la morte ognuno vivrà nel mondo che si sarà creato nel proprio cuore. Di seguito alcuni dei capitoli del libro: -Esistono tre cieli -I cieli sono composti da innumerevoli società -Ogni società nel cielo ha la forma di un singolo uomo -Ogni angelo quindi ha una forma assolutamente umana -C'è una corrispondenza fra tutte le cose del cielo e tutte le cose dell'uomo -Il cambiamento di stato degli angeli nel cielo -Il tempo nel cielo -Il potere degli angeli nel cielo - Il linguaggio degli angeli - La scrittura nel cielo - La sapienza degli angeli nel cielo -L'unione del cielo con l'uomo attraverso la Parola -Cielo e inferno provengono dal genere umano -I pagani, ovvero i popoli che vivono al di fuori dalla chiesa, nel cielo - I bambini nel cielo -Il savio e il semplice nel cielo - Il ricco e il povero nel cielo - Matrimoni nel cielo - Le occupazioni degli angeli nel cielo -Cosa è il mondo degli spiriti -Ogni uomo è uno spirito, rispetto alla sua veste interiore -La resurrezione dell'uomo dalla morte e la sua ammissione alla vita eterna -L'uomo dopo la morte ha una forma perfettamente umana - L'uomo dopo la morte gode delle percezioni dei sensi, della memoria e delle affezioni che aveva nel mondo. Nulla è perduto salvo il corpo -Il primo stato dell'uomo dopo la morte - Nessuno accede al cielo per pura misericordia, a prescindere dai mezzi -Non è difficile come si crede condurre una vita che porta al cielo - Il Signore non precipita nessuno nell'inferno, è lo spirito che si precipita -Fuoco infernale e stridore dei denti -Le malvagità e gli scellerati artifici degli spiriti infernali -Aspetto, disposizione e numero degli inferni -Equilibrio tra cielo e inferno

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Cielo e Inferno di Emanuel Swedenborg in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Teologia e religione e Religione. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2016
eBook ISBN
9788892634473

PARTE 1 - CIELO

1. Il Signore è il Dio del cielo (2-6)


2. Innanzi tutto deve essere noto chi è il Dio del cielo, perché da questo discendono tutte le cose. Nel cielo intero, nessun altro se non il Signore è riconosciuto quale Dio del cielo. Lì si dice, così come Egli stesso ha insegnato,
Che Egli è uno col Padre, e chi vede Lui, vede il Padre; che il Padre è in Lui e Lui nel Padre; che tutto ciò che è santo proviene da Lui (Giovanni 10: 30, 38; 14:9-11; 16:13-15)
Spesso ho parlato con gli angeli di questo argomento, ed essi hanno immancabilmente sostenuto che sono incapaci di dividere il Divino in tre, perché sanno e percepiscono che il Divino è Uno e questo Uno e nel Signore. Hanno anche detto che quelli della chiesa che nel mondo hanno sostenuto l’idea di tre entità Divine, non possono entrare nel cielo, fintanto che il loro ragionamento vaga da un Dio ad un altro; e lì non è permesso pensare tre e dire uno,13 perché ognuno nel cielo parla secondo il proprio pensiero, infatti il discorso è il prodotto immediato del pensiero, ovvero è il pensiero che parla. Quindi quelli che in questo mondo separano il Divino in tre, e associano un’idea distinta ad ognuno di essi, e non individuano nell’idea di uno il Signore, non possono essere ricevuti nel cielo, perché nel cielo vi è una condivisione di tutti i pensieri, e perciò se qualcuno giunge lì con un’idea di tre, ma afferma uno, è subito individuato e respinto. Ma deve essere noto che tutti quelli che non hanno separato ciò che è vero da ciò che è buono, ovvero la fede dall’amore, accolgono nell’altra vita, ove sono opportunamente istruiti, l’idea del Signore che è il Dio dell’universo. Avviene altrimenti per quelli che hanno separato la fede dall’amore, cioè coloro che non hanno vissuto in conformità dei precetti della fede autentica.
3. Coloro i quali, entro la chiesa, hanno negato il Signore e hanno riconosciuto soltanto il Padre e si sono consolidati in questa fede, non sono nel cielo; e poiché sono incapaci di ricevere alcun influsso dal Cielo, ove viene adorato il Signore solo, gradualmente perdono la capacità di pensare ciò che è vero, riguardo a qualsiasi oggetto. Infine divengono come se fossero muti o parlano ottusamente e si muovono ciondolando e oscillando, come se le articolazioni fossero infiacchite ed avessero perduto ogni forza. Coloro che, come i sociniani, hanno negato la Divinità del Signore, sostenendo meramente la sua umanità, sono ugualmente esclusi del Cielo; essi sono condotti verso destra e sono precipitati a fondo, dunque sono totalmente separati da tutti quelli che provengono dal mondo cristiano. Infine quelli che affermano di credere in un Dio invisibile, che essi definiscono anima dell’universo [ens universi], da cui tutte le cose sarebbero state originate, e che rifiutano ogni fede nel Signore, scoprono di non credere in alcun Dio; perché credere in un Divino invisibile, è considerata da loro una qualità della natura nella sua origine, che non può essere un oggetto di fede e amore, in quanto non è un oggetto del pensiero.14 Il destino di questi individui, è tra quelli denominati adoratori della natura. Diverso è il caso di coloro che nascono al di fuori della chiesa, cioè i gentili; di questi si tratterà di seguito.
4. I bambini, che rappresentano un terzo del Cielo, sono iniziati nel riconoscimento e nella fede che il Signore è il loro Padre, e poi che è il Padre di tutti e il Dio del cielo e della terra. Di seguito sarà illustrato in che modo i bambini crescono nel cielo e si perfezionano nei saperi fino a raggiungere l’intelligenza e la sapienza angelica.
5. Quelli che appartengono alla chiesa non possono dubitare che il Signore sia il Dio del cielo, perché egli stesso insegna,
Che tutte le cose del Padre, sono sue (Matt. 11:27; Giovanni 16:15; 17:2)
E che a Lui è stata data ogni potestà in cielo e in terra (Matt. 28:18)
Egli dice in cielo e in terra perché chi governa il cielo, governa anche la terra, perché dal primo dipende l’altra.15 Governare il cielo e la terra significa che questi ricevono da Lui ogni bene che appartiene all’amore, e ogni verità che appartiene alla fede, quindi tutta l’intelligenza e la sapienza, e di conseguenza tutta la felicità, in una parola, la vita eterna. Queste cose le insegnò anche il Signore quando disse:
Chi crede nel Figlio avrà la vita eterna; ma chi non crede nel Figlio non vedrà la vita (Giovanni 3:36)
Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai (Giovanni 11: 25, 26)
Io sono la via, la verità e la vita (Giovanni 14:6)
6. Ho visto alcuni spiriti i quali nel mondo avevano professato la fede in Dio Padre; ma avevano ritenuto il Signore come qualunque altro uomo, e dunque non avevano creduto che fosse il Dio del Cielo. Per tale ragione era ad essi consentito di vagare alla ricerca di un altro cielo diverso da quello del Signore. Essi hanno cercato a lungo, ma invano. Essi erano tra coloro i quali credono che la beatitudine del cielo consista nella gloria e nel dominio; e poiché non erano in grado di soddisfare i propri desideri, e gli è stato detto che il cielo non consiste in tali cose, si sono indignati e hanno desiderato un cielo ove potessero spadroneggiare sugli altri ed essere elevati in una gloria simile a quella del mondo.

2. Il cielo è formato dal Divino del Signore (7-12)


7. Gli angeli nella loro collettività sono denominati il cielo, perché essi compongono il cielo; tuttavia colui che crea il cielo in generale e nel particolare è il Divino che emana dal Signore che fluisce negli angeli ed è da questi ricevuto. E poiché il Divino che emana dal Signore è il bene dell’amore e la verità della fede, gli angeli sono tali nella misura in cui ricevono dal Signore il bene e la verità.
8. Ciascuno nei cieli sa, crede e percepisce che tutto il bene che fa e si propone di fare, non viene da se stesso, ma dal Divino, cioè dal Signore; e inoltre che il bene che viene compiuto da se stesso non è autentico bene, e la verità da se stesso non è verità autentica, perché questi non hanno in loro la vita dal Signore. E ancora, gli angeli del cielo più intimo percepiscono e avvertono chiaramente l’influsso e, quanto più lo accolgono in sé, maggiore è la percezione in loro di essere nel cielo, perché essi sono maggiormente addentro nell’amore e nella fede, e nella luce dell’intelligenza e della sapienza, e di lì, nella beatitudine celeste; e siccome tutte le cose del cielo procedono dal Divino del Signore, e in esse gli angeli hanno il loro cielo, è evidente che è il Divino del Signore che forma il cielo,16 e non gli angeli per una loro peculiare attitudine. Per questo il Cielo è detto dimora del Signore ed il suo trono; e di coloro che sono lì, si dice che sono nel Signore.17 Ma in che modo il Divino emana dal Signore e pervade il cielo, sarà esposto di seguito.
9. Gli angeli secondo il loro stato di sapienza, vanno oltre. Essi dicono che non solo tutto il bene e la verità procedono dal Signore, ma anche tutto ciò che appartiene alla vita. Essi dimostrano ciò così, nulla può sortire da se stesso, ma da qualcosa che lo precede; e quindi tutto deriva da un principio che essi definiscono la vera essenza [esse] della vita di tutte le cose. E allo stesso modo tutte le cose sussistono, perché la continuità nell’esistenza è un’incessante creazione. E qualunque cosa che non sia tenuta continuamente in relazione, per mezzo di cose intermedie, con il suo principio, si disperde istantaneamente. Essi affermano anche che esiste un’unica sorgente di vita, e che la vita degli uomini non è che un ruscelletto, che scaturisce da lì, e che se non fosse continuamente alimentato da questa sorgente inaridirebbe istantaneamente.
[2] Inoltre, dicono che da quest’unica sorgente di vita, che è il Signore non emana altro che il Divino bene e la Divina verità, a cui ognuno attinge secondo la propria attitudine a ricevere i medesimi (coloro che li ricevono in fede e vita, trovano il cielo in loro, mentre quelli che li rigettano o li sopprimono, pervertono la loro vita nell’inferno; perché essi trasformano il bene in male, e la verità in falsità, e quindi la vita nella morte. E ancora, che ogni cosa concernente la vita è dal Signore, loro lo dimostrano dal fatto che tutte le cose nell’universo sono in relazione con il bene e la verità) vale a dire l’essenza della volontà dell’uomo che è l’essenza del suo amore verso il bene, e l’essenza del suo intelletto, che è l’essenza della fede verso la verità; e poiché tutto ciò che è buono e vero viene da essi, ne consegue che ogni cosa della vita procede da essi.
[3] Essendo questa la fede degli angeli, essi rifiutano qualsiasi ringraziamento per il bene che fanno, e sono contrariati e si schermiscono se taluno attribuisce a loro il bene. Essi sono sbalorditi del fatto che comunemente si creda che taluno possa essere savio da se stesso. Fare il bene per se stessi, loro non lo considerano bene autentico, perché è un bene fatto per sé e per l’amore di sé. Viceversa, fare il bene per amore del bene, essi lo definiscono, bene dal Divino; ed essi sostengono che questo sia il bene che forma il cielo, perché questo bene è il Signore.18
10. Gli spiriti che durante la loro vita nel mondo si sono consolidati nell’idea che il bene che essi compiono e la verità in cui credono, è da se stessi (che è la fede di tutti quelli che mirano a conseguire un merito dalle loro buone azioni e che vantano la loro rettitudine) non sono ricevuti nel cielo. Gli angeli li evitano e li considerano ottusi e usurpatori; ottusi, in quanto guardano perennemente a se stessi, anziché al Divino; e usurpatori in quanto si appropriano di ciò che appartiene al Signore. Questi sono alieni alla fede del cielo, cioè che il cielo è formato dal Divino del Signore, negli angeli.
11. Il Signore insegna che coloro che sono nel cielo e nella chiesa, sono nel Signore, e il Signore è in loro, quando dice:
Dimorate in me e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi se non dimorate in me. Io sono la vite, e voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla (Giovanni 15:4-7)
12. Da tutto ciò segue che il Signore dimora negli angeli del cielo, in ciò che è Suo proprio, e quindi che il Signore è tutto, in tutte le cose del cielo; e questo per la ragione che il bene dal Signore è il Signore negli angeli, poiché ciò che procede dal Signore, è il Signore stesso; quindi il cielo per gli angeli è il bene che procede dal Signore, e assolutamente nulla che possa provenire da loro stessi.

3. Il Divino del Signore nel cielo è l’amore per Lui e la carità verso il prossimo (13-19)


13. Il Divino che procede dal Signore è denominato nel cielo Divina verità perché esso fluisce nel cielo dal Divino amore del Signore. Il Divino amore e la Divina verità perciò sono legati l’uno all’altra, come il fuoco del sole e la luce che ne deriva nel mondo, l’amore rassomiglia al fuoco del sole e la verità da esso, alla luce del sole. Inoltre per corrispondenza, il fuoco significa l’amore e la luce, la verità che procede da quell’amore.19 Da ciò è chiaro cosa sia la Divina verità che procede dal Divino amore del Signore, che nella sua essenza è il Divino bene congiunto alla Divina verità, ed essendo così congiunti, vivificano tutte le cose del cielo; esattamente come nel mondo quando il calore del sole congiunto alla luce rende tutte le cose del mondo feconde, il che ha luogo a primavera e in estate. Diversamente quando il calore non è congiunto alla luce, cioè quando la luce è fredda, allora tutte le cose s’intorpidiscono e si estinguono. Presso gli angeli questo Divino amore, rappresentato con il calore, è il bene dell’amore; e la Divina verità, rappresentata dalla luce, è ciò che scaturisce attraverso quell’amore.
14. Il Divino che forma il cielo è amore perché l’amore è congiunzione spirituale. Esso congiunge gli angeli al Signore, e li congiunge l’uno all’altro, e così congiunti, essi appaiono al cospetto del Signore come uno. Inoltre l’amore è l’autentica essenza [esse] della vita di ciascuno; di conseguenza, sia gli angeli, sia gli uomini sono dotati della vita in virtù dell’amore. Chiunque rifletta è in grado di comprendere che la più intima vitalità dell’uomo proviene dall’amore, perché egli si riscalda in presenza dell’amore, e si raffredda in sua assenza, e quando è privato dell’amore, muore20. Ma deve essere rammentato che la qualità dell’amore determina la qualità della vita di ciascuno.
15. Nel cielo vi sono due amori distinti, l’amore per il Signore e l’amore per il prossimo; nel cielo più intimo o terzo cielo, l’amore per il Signore, nel cielo intermedio o secondo cielo, l’amore per il prossimo. Entrambi procedono dal Signore e formano il cielo. In che modo questi amori siano distinti ed allo stesso tempo congiunti, appare chiaramente nel cielo, ed in modo velato nel mondo. Nel cielo, l’amore per il Signore non significa l’amore rispetto alla sua persona, bensì amare il bene che procede da Lui; e amare il bene significa volere e compiere il bene dall’amore; e amare il prossimo non significa amare un compagno rispetto alla sua persona, ma amare la verità che emerge dalla Parola; e amare la verità significa desiderarla e osservarla. Da ciò è evidente che questi due amori sono distinti, come il bene e la verità e nel contempo sono congiunti, come lo sono il bene e la verità.21 Tuttavia questo non può essere compreso dall’uomo, a meno che non siano noti i concetti di amore, bene e prossimo.22
16. Spesso ho parlato con gli angeli di questo argomento. Essi erano meravigliati del fatto che nell’ambito della chiesa non fosse noto che amare il Signore ed amare il prossimo significasse amare ciò che è bene e ciò che è vero, e compiere questo dalla volontà; poiché è noto che l’amore si manifesta dalla volontà e dal mettere in atto ciò che l’altro desidera, ed è questo che produce l’amore reciproco e la congiunzione, piuttosto che l’amore separato dalla volontà di soddisfare il desiderio dell’altro, perché questo in sé non è amore; gli uomini dovrebbero inoltre sapere che l’amore che procede dal Signore, è a Sua somiglianza, poiché Egli è in esso; e coloro che, attraverso la volontà, fanno propri nella loro vita il bene e la verità, desiderandoli e mettendoli in atto, diventano somiglianze del Signore e sono congiunti a Lui. La volontà è l’amore del fare. Che sia così anche il Signore lo insegna nella Parola, dicendo,
Colui che osserva i miei comandamenti e li mette in pratica, quegli mi ama; ed io amerò lui e faro presso di lui la mia dimora (Giovanni 14:21, 23)
Se osservate i miei comandamenti dimorerete nel mio amore (Giovanni 15:10, 12)
17. Tutta l’esperienza del cielo attesta che è l’amore, il Divino che procede dal Signore, influenza gli angeli e forma il cielo; perché tutti coloro che sono nel cielo sono forme di amore e carità, e appaiono in una bellezza indescrivibile, con l’amore che risplende dai loro volti, dal loro linguaggio e da altri particolari della loro vita.23 Inoltre vi sono sfere spirituali della vita che emanano e...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Cielo e Inferno
  3. Biografia
  4. Prefazione dell'edizione americana
  5. Prefazione dell'edizione italiana
  6. Bibliografia di Swedenborg
  7. Prefazione dell’Autore
  8. PARTE 1 - CIELO
  9. PARTE 2 - IL MONDO DEGLI SPIRITI E LO STATO DELL’UOMO DOPO LA MORTE
  10. PARTE 3 - INFERNO
  11. Note