Nuove tecnologie e costruzione della conoscenza. La didattica digitale nei contesti formativi
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Nuove tecnologie e costruzione della conoscenza. La didattica digitale nei contesti formativi

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Nuove tecnologie e costruzione della conoscenza. La didattica digitale nei contesti formativi

Informazioni su questo libro

Questo libro si propone di illustrare gli oggetti chiave nel campo delle nuove tecnologie agli insegnanti e a tutti coloro che si occupano di innovazione della scuola. Si sofferma su tecnologie molto diverse tra loro, nate quasi sempre con scopi molto distanti da quelli educativi. Alcune di esse sono accusate di essere l'origine di comportamenti negativi nei giovani e rappresenterebbero un danno alle attività di apprendimento: ma nessuno può a priori emettere sentenze verso questi "usi e costumi digitali" degli studenti, solo una migliore conoscenza può condurre ad atteggiamenti più equilibrati. Quindi questo libro spiega, in termini semplici e comprensibili anche a chi non ha una formazione tecnologica alta, cosa sono questi oggetti, come sono fatti e a cosa servono, per poterne valutare l'utilità in un ambiente di apprendimento. Le tecnologie appartengono quindi al campo degli strumenti, esse contribuiscono a rendere più efficace il processo di insegnamento/apprendimento.

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Informazioni

CAPITOLO III
NEW MEDIA, TECNOLOGIE E SVOLTE DIDATTICHE


La comunicazione si pone alla base non solo dello sviluppo e del progresso della società moderna, ma anche della costruzione della conoscenza degli individui. Attraverso la comunicazione, le persone crescono, si confrontano, sviluppano le loro potenzialità, agiscono e progrediscono. In altre parole, intessono trame di rapporti sociali e contribuiscono a configurare la società come un sistema complesso, trasformando abitudini, stili di pensiero e di vita. Una scuola sensibile al cambiamento e responsabile della formazione del soggetto, non può non considerare l'importanza del comunicare. Qualsiasi atteggiamento di resistenza, infatti, entrerebbe inevitabilmente in contrapposizione con la cultura fluida e magmatica delle nuove generazioni, che si riproduce soprattutto per contatto e immersione. Naturalmente, si deve capire se e in quale misura le irruzioni di nuovi linguaggi e di strumenti espressivi attraverso le nuove tecnologie e i nuovi media modifichino il tradizionale modo di intendere la comunicazione e la formazione. Non si tratta solo di aprire la scuola agli stimoli mediali, ma prevedere anche nuove prospettive di insegnamento adeguate ai cambiamenti sociali. 1 sostenitori dell'ingresso dei nuovi media nella didattica ritengono che essi possono essere intesi come qualcosa di più di una semplice questione tecnologica: il loro inserimento a scuola non necessariamente annulla le sue fondamentali funzionalità formative, né sminuisce le finalità educative e le competenze del docente, ma diversifica e arricchisce tecniche e metodi già sperimentati. La multimedialità rappresenta un orizzonte filosofico, uno spazio per il pensiero e per l'autorealizzazione, cioè una risorsa che stimola le menti e la creatività delle persone e sviluppa le potenzialità umane.
I media permettono l'integrazione fra i processi cognitivi per astrazione (ereditati dalla tradizione} e quelli per immersione (inaugurati dalla multimedialità}. Gli uni si fondano sul ragionamento logico, gli altri sulla partecipazione, l’immedesimazione e il gioco di percezione fra il sé e lo schermo, che si attiva dal contatto con il medium, trasformando abilità e competenze. Il sapere trasmesso e costruito diventa più aperto, flessibile e legato all'esperienza; l’organizzazione della didattica più dinamica, reticolare e autoregolata sulla base di nuove forme di insegnamento e di apprendimento.

UNA DIDATTICA MULTIMEDIALE

L'introduzione dei media non cancella quello che la scuola è stata in passato e quello che ha faticosamente costruito nel tempo, non elimina la sua storia e il percorso di crescita sociale e culturale, bensì la interpreta e integra alle dinamiche che accompagnano lo sviluppo e la crescita dell'uomo nella società contemporanea. In proposito occorre precisare che non è la tecnologia in sé a svolgere un ruolo determinante nella costruzione della vita di una persona, così come della formazione scolastica, perché essa è solo uno stimolo per la crescita cognitiva e sociale degli individui. Il suo valore formativo dipende, dunque, dalle abilità e dalle competenze, dagli interessi e dal coinvolgimento delle persone che la utilizzano, dai modi e i motivi per cui il medium è usato e dall'influenza del contesto circostante. Va analizzata, pertanto, la maniera in cui le pratiche dell'insegnamento e dell'apprendimento incontrano la cultura della multimedialità.

MULTIMEDIALITÀ E SISTEMA SCOLASTICO

A questo punto occorre chiedersi come si pone la questione della multimedialità nei contesti educativi e nei confronti dei “nuovi alunni”, comunque fruitori di percorsi scolastici formalizzati. La problematica non è di poco conto in quanto i nativi digitali vivono già la tecnologia e la usano. E’ necessario, quindi, approcciarsi alla multimedialità utilizzandola “(…) per esplorare nuove forme di insegnamento, di apprendimento, di esplorazione e di documentazione delle esperienze”1. Deve essere impiegata nella didattica come un valido strumento che stimoli la scuola a ridiventare strumento di curiosità, in cui le capacità creative e la mano dell’alunno diventino quelle dell’autore; insomma un utilizzo intelligente delle cosiddette ‘macchine intelligenti’”.
La multimedialità nel momento nel quale passa da fenomeno tecnologico, a fenomeno culturale viene ricompresa dalla scuola in una chiave propositivo-funzionale alle progettualità di insegnamento-apprendimento. La scuola in questo modo ripensa le forme del sapere e le integra al suo interno come strumenti utili della e per la conoscenza2. Particolarmente, poi, se si pone l’accento sul fatto che le TIC sono imprescindibilmente connesse alla sfera della informazione, della comunicazione e, quindi, al mondo multiforme della formazione. Si comprende, dunque, come i medium e gli strumenti della comunicazione posti sotto la lente d’ingrandimento della pedagogia divengano anche strumenti educativi e in quanto tali se ne indagano i possibili volumi di senso paidetici. Ci si chiede, nello specifico, se essi siano realmente funzionali alla ...

Indice dei contenuti

  1. Indice
  2. INTRODUZIONE
  3. CAPITOLO I - TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE
  4. CAPITOLO II - SCUOLA ITALIANA E RIVOLUZIONE TECNOLOGICA
  5. CAPITOLO III - NEW MEDIA, TECNOLOGIE E SVOLTE DIDATTICHE
  6. CONCLUSIONI
  7. BIBLIOGRAFIA
  8. SITOGRAFIA