Il miasma cronico collettivo e familiare

Giuseppe Tranchese

• Editore: Youcanprint
• Anno: 2019
• Print ISBN: 9788831601139
• eBook ISBN: 9788831605298
• Argomento: Filosofia
• Categoria: Storia e teoria della filosofia

L'opera rappresenta un breve ma intenso saggio filosofico-scientifico che punta, attraverso la raccolta di dati clinici retrospettivi nello stile della medicina narrativa, a ricercare un metodo di indagine diagnostica e prognostica nello studio delle malattie croniche che coinvolgono uomini e animali all'interno di uno stesso nucleo familiare. La risonanza di ogni singola cellula in armonia con il tutto è alla base degli equilibri della vita, pertanto, i concetti di salute, malattia e guarigione assumono un ruolo coerente con la capacità che ciascun individuo ha di relazionarsi e vibrare all'unisono con se stesso e con tutto l'Universo ovvero amare

Caso clinico 1 – Cle. 010217

Gioia cagnolina di razza Maltese di 8 anni d’età condotta a visita dai proprietari a febbraio 2017 per una dermatopatia, eccesso di sete e di urinazione (polidipsia e poliuria), eccesso di appetito (polifagia). (Attualità sofferente)

Gioia presentava sul dorso del corpo peli più radi, cute sottile e rosea, presenza di alcune papule, pustole, croste e collarette epidermiche sparse, nonché alcune piccole formazioni verrucose di colore brunastro violaceo. L’addome si mostrava lievemente globoso, l’andatura non fluida, anzi, con un certo irrigidimento del treno posteriore (anche per il rilievo clinico di una displasia mediale della rotula destra). (Sintomi fisici)

La Maltesina ha sempre avuto un carattere mite e tendente al contatto fisico con i proprietari, tuttavia, al sopraggiungere dei problemi in precedenza menzionati, ha mostrato una certa letargia alternata ad episodi sporadici e di breve durata di intolleranza alle manualità, verosimilmente in concomitanza con il sopraggiungere di dolori. (Sintomi comportamentali)

Sia i sintomi cutaneo-metabolici, sia quelli articolari tendevano a peggiorare con il clima freddo umido, nonostante un apparentemente contraddittorio atteggiamento della cagnetta che mostrava affanno anche con clima freddo, pur tremando, palesando un disagio. (Modalità)

Gioia, come detto, è una cagnolina di razza Maltese, razza che in equilibrio metabolico, presenta un biotipo costituzionale meso-dolicomorfo (brevilineo stenico), ma in questo caso emergeva la componente astenica del brevilineo, a prevalenza embrionaria endomesoblastica, ovvero con caratteristica di massima idrofilia. (Biotipo)

E’ interessante considerare quanto emergeva dalla raccolta anamnestica effettuata insieme ai proprietari, due coniugi all’epoca di circa 50 anni, senza figli, che, negli anni precedenti l’adozione di Gioia (acquistata presso un allevamento amatoriale all’età di 3 mesi) avevano già avuto, in tempi diversi, altre due cagne di razza maltese, non imparentate né conviventi, entrambe morte, rispettivamente la prima a 5 anni e la seconda ad 8 anni, per le complicanze metaboliche indotte (secondo i colleghi che le avevano seguite) dalla sindrome di Cushing (sebbene in entrambi i casi non sia stata fatta una diagnosi conclusiva analitica e di imaging).

Nel 2009 (quindi un anno prima dell’adozione di Gioia e circa 6 mesi dopo la morte dell’ultima Maltesina), la proprietaria (brevilinea astenica) palesava forme di depressione e di disturbi della sfera alimentare ed osteoarticolare (coxartrosi femorale destra e rottura del legamento crociato ipsilaterale): effettuando delle indagini diagnostiche, emergeva un quadro di diabete mellito, dapprima controllato con ipoglicemizzanti orali e dieta, poi divenuto insulino dipendente.

L’arrivo di Gioia portava una ventata di ottimismo nella casa con un certo apparente equilibrio psico-fisico dei coniugi che, avevano sempre espresso – spontaneamente – un senso di profondo rammarico per non aver mai potuto avere dei figli (riversando sugli animali quell’istinto di protezione ed apprensione genitoriale mancato). Alla fine del 2015, in seguito ad episodi di crisi ipertensive e disturbi della vista, questa volta il marito della signora (longilineo stenico) evidenziava anch’egli sintomi clinici e laboratoristici riconducibili a diabete mellito (inizialmente non insulino dipendente poi divenuto tale un anno dopo). Circa 3 mesi dopo la loro cagnolina cominciava a manifestare i sintomi sopra descritti.

Gioia è sempre vissuta nell’appartamento al centro di una città metropolitana molto caotica, quasi adiacente ad una caserma di trasmissioni militari e poche possibilità di passeggiare in spazi verdi ed aria salubre, tuttavia, molto seguita dai proprietari che l’avevano, sin da piccola, sottoposta a cicli vaccinali a cadenza annuale, ad intervento di ovarioisterectomia (all’età di 5 anni) per l’insorgenza di una piometra, ed in seguito trattata più volte, presso altri colleghi, con antibiotici e corticosteroidi per contrastare il prurito indotto da una dermatopatia cronica ricorrente. Alimentata fino al 2016 con mangimi secchi preconfezionati, dal momento della mia visita, concordammo di passare ad una dieta naturale bilanciata che puntasse ad escludere anche intolleranze alimentari alla base della dermatopatia ricorrente.

Le indagini di laboratorio e l’ecografia clinica da me effettuate orientavano verso un severo dismetabolismo della sfera lipidica e moderatamente anche glicidica, iperadrenocorticismo bilaterale emerso all’ecografia, cui sono seguiti tests di funzionalità surrenalica ematica ed urinaria (entrambi positivi per conferma di iperadrenocorticismo), sindrome eutiroidea, cistite cronica, enteropatia subclinica. I proprietari furono favorevoli a sottoporre Gioia anche ad angioTC cranica per eventuale conferma di focus a partenza ipofisaria responsabile dell’iperstimolazione surrenalica: cosa che confermò la presenza di microadenoma non captante contrasto.

Il quadro iniziale di Gioia, al di là della diagnosi nosografica e sindromica, si è mostrato a mio avviso paradigmatico del concetto di complessità in medicina, correlando ed orientando miasmaticamente la diagnosi-prognosi verso una prevalente iperfunzione (sicosi) con tendenza disfunzionale (sifilis) ed un’ipofunzione di fondo (psora) a minore prevalenza in questa fase, in una paziente in cui coesistono ripetute storie di soppressioni terapeutiche cliniche e chirurgiche ed in un contesto familiare che riproduce sovrapponibilità miasmatiche. Da non trascurare gli interferenti endocrini ambientali (es. campi elettromagnetici della vicina caserma di trasmissioni militari) quali fattori predisponenti alterazioni epigenetiche.

Nel dettaglio in Gioia vi è una particolare iperfunzione della corticale delle surrenali (embriologicamente di origine endodermica), così come del polmone e dell’apparato digerente, del fegato e della vescica (ed anche in parallelo del pancreas dei proprietari); una disfunzione del tessuto osteocartilagineo (di origine mesodermica), come nella proprietaria, ed una disfunzione dell’ipofisi (di origine ectodermica – stessa origine embrionaria dell’apparato tegumentario-epidermico, compresi peli ed unghie, anch’essi alterati nella cagnetta) su un substrato microadenomatoso (quindi sicotico).

 

Caso clinico 2 – Sil. 270117

Artù è un gatto europeo di 9 anni condotto a visita dalla proprietaria a gennaio 2017 per un dimagrimento spinto, poliuria, polidipsia, polifagia compulsiva, distonie intestinali, episodi di broncospasmo ed atteggiamenti di improvvisa aggressività, atipica per un soggetto descritto come abitualmente buono ed affettuoso (Attualità sofferente).

Alla visita clinica il paziente si mostrava molto magro con un BCS di 1/5, un atteggiamento cifotico, la cute appariva scarsamente elastica ed a tratti untuosa (regione del collo, infrascapolare, sacrococcigea), la fronte appariva corrucciata, le mucose esplorabili lievemente pallide, quasi assente lo smalto dentario, la sclera si mostrava iniettata mentre una lieve opacizzazione toccava entrambe le cornee. All’auscultazione cardiaca si percepivano un itto accentuato ed una frequenza aumentata (170-180 bpm), non significativi i rilievi auscultatori polmonari. La palpazione e la percussione non evidenziavano rilievi patognomonici ma apparenti epato e nefromegalia (Sintomi fisici).

Artù ha avuto sempre un carattere mite ed affettuoso con i proprietari (in particolare con la signora, donna quarantenne separata con un figlio di 5 anni al momento della visita) sino all’estate del 2016, allorquando la proprietaria riferiva un’iniziale tendenza all’isolamento alternata a momenti in cui manifestava dei raptus di breve ma intensa aggressività attraverso graffi orientati alle gambe della signora, mai del bambino (Sintomi comportamentali).

Circa l...

Indice dei contenuti

• AVVERTENZA
• Il miasma cronico collettivo e familiare
• Caso clinico 1 – Cle. 010217
• Caso clinico 2 – Sil. 270117
• Caso clinico 3 – Cal. 070318
• Bibliografia
• BREVE CURRICULUM FORMATIVO DELL’AUTORE