Capitolo XIII
USATE LA VOSTRA VOCE
Una voce autentica ed efficace conquista l’attenzione di un terzo in più degli ascoltatori. Usarla bene migliora la relazione con gli altri e la percezione che hanno di noi, contribuendo ad aumentare la sicurezza in noi stessi. Possiamo tranquillamente paragonarla a uno strumento che, se ben suonato, consente unagamma molto estesa di intonazioni.
I principali avversi della voce siamo noi stessi: a volte la usiamo male, non prestandole il minimo interessamento, le chiediamo di imitare modelli sbagliati, stereotipati, abusivi. Se quando parliamo, magari anche in pubblico, diamo alle parole lo stesso monotono colore, la stessa intonazione e lo stesso ritmo, corriamo il rischio di diventare noiosi, provocando senza scampo un calo di ascolto.
Non pensate che se aveste la voce di un altro sareste anche voi un oratore travolgente. Non riuscirete mai ad avere la voce di un altro. Nessuna pratica può cambiare la voce che madre natura vi ha dato, eppure con l’impegno e l’esercizio potete fare in modo che la vostra voce da sola diventi uno strumento prezioso a vostro favore.
Vi sarà successo di ascoltare, apprezzandola, la risonante voce di un annunciatore dei media, o i toni virili di un cantante lirico, desiderando segretamente di poter godere dello stesso privilegio. Non dimenticate che quelle voci sono costate a quei personaggi lunghi anni di esercizio per migliorare inflessione, tono e canto. Hanno fatto interminabili esercizi di vocalizzo, proprio con la stessa cura con la quale voi mettete a profitto le vostre doti nel lavoro di ogni giorno. Per quanto riguarda la voce, loro, oltre alla cura, forse sono nati con quella fortuna, come voi probabilmente lo siete con un’altra dote che potrebbero invidiarvi.
Anche se le vostre corde vocali sono meno dotate delle loro, sarete comunque in grado di sfruttarle meglio a vostro vantaggio a condizione che lo vogliate e vi sforziate un pochino ogni giorno.
Abbandonate perciò i rimpianti vocali e dedicatevi più semplicemente, ma in modo efficace, non alla voce in sé, ma al modo di servirvene.
PARLARE CON FORZA E DETERMINAZIONE
Il modo con cui parlate può molto spesso cambiare in meglio, ma anche in peggio, sciupando addirittura il vostro messaggio verbale. Se parlate con tono annoiato, distratto o disinteressato, l’uditorio finirà per seguirvi sulla stessa strada.
Se parlate invece con forza, entusiasmo e convinzione sarà più disposto ad ascoltare ciò che state dicendo.
La vostra voce riflette la vostra personalità, pertanto il carattere che trasmettete alla vostra esposizione dipende in gran parte dal modo con cui pensate, comunicate e agite come individuo. Indipendentemente dalle impressioni date all’uditorio dalla vostra personalità o dalle vostre maniere, esistono alcune basi fondamentali che dovete assolutamente possedere per impressionare favorevolmente chi vi ascolta.
Volume.
Parlate in modo energico e con modulazione per farvi intendere da tutti gli ascoltatori. Ciò non significa che siete obbligati inutilmente a urlare. Il segreto sta nell’esercitare una forza controllata della voce. L’intensità con la quale emettete dei suoni articolati espellendo aria dai polmoni costituisce il primo passo verso una presentazione efficace.
Enfasi.
Date risalto alle parole e ai concetti determinanti delle vostre presentazioni. Anche se supponete che tutte le vostre parole siano autentiche gemme, ve ne saranno certamente alcune più preziose di altre. Aiutate gli ascoltatori a scegliere quelle più preziose mettendole in evidenza con la modulazione del volume della voce e con pause appropriate. Questa tecnica è sempre un mezzo efficiente per mettere in risalto i concetti più importanti.
Per convincervene maggiormente, qualora siate un po’ scettici, leggete ad alta voce la frase che riportiamo, usando lo stesso tono e la stessa enfasi: “In tre anni siamo passati da 3.000 a 10.000 dipendenti”.
Ora leggete ad alta voce, pronunciando con maggior forza le parole sottolineate: “In tre anni siamo passati da 3.000 a 10.000 dipendenti”.
L’enfasi e il tono conferiscono maggior risalto alle parole chiave, offrendole meglio all’attenzione degli ascoltatori. Questo è il modo più semplice di accentuare vocalmente le parole allo scopo di renderle più significative.
Per aumentare l’efficacia potete usare alternativamente un volume basso e un volume alto. Passando a un tono di voce inferiore, indurrete l’uditorio ad ascoltarvi con maggiore attenzione, senza abusare della pazienza degli ascoltatori in quanto la parola più debole deve essere udita da chiunque.
L’altra tecnica che può servirvi per dare maggiore enfasi alle vostre parole è quella delle pause. Il semplice uso di brevi silenzi impressionerà il vostro pubblico più di una interminabile filastrocca di parole. Le pause aiutano gli ascoltatori ad afferrare meglio i concetti e separarli prontamente.
Provate a ripetere la frase di prima, facendo una pausa dove indicato tra parentesi: “In (pausa) tre anni siamo passati da (pausa) 3.000 a (pausa) 10.000 dipendenti”.
La pausa silenziosa, prima di esprimere ogni concetto importante, fornisce agli ascoltatori il tempo di comprendere quello che è stato detto e di prepararsi inconsapevolmente a quello che verrà detto dopo. Quindi non c’è da stupirsi se il transitorio silenzio provvederà anche da sveglia per l’ascoltatore deconcentrato o sonnolento, provocando l’interruzione della monotonia. Il silenzio ha talvolta un effetto più dirompente di una suoneria.
Un’appropriata sospensione suscita interesse nell’interlocutore e consente una comprensione più ponderata: le parole dette prima e dopo la pausa, infatti, acquisteranno più peso.
Importante come le pause, se non di più, è il modo con cui regolate il corso della vostra presentazione. Potete accelerare l’esposizione per sorvolare sui passi meno importanti o per animare l’atmosfera e dare un senso di impellenza alle vostre asserzioni; rallentare per scandire metodicamente i punti di importanza fondamentale o per dare ai presenti la percezione delle difficoltà o delle lungaggini di certi progetti. Sfruttate entrambi questi trucchi del mestiere per concentrare l’attenzione della sala sui concetti più importanti proposti.
PARLATE CON VARIETÀ
Il volume e l’enfasi sono entrambi parte importante della varietà della vostra esposizione. Se non volete che l’uditorio sprofondi in una specie di sonno ipnotico dopo pochi minuti che parlate, introducete mutevolezza nella vostra voce, evitando monotone esposizioni che possono trasformare inesorabilmente la sala in un dormitorio.
Esercitatevi inoltre a variare le inflessioni, gli alti e bassi della voce, oltre al volume e l’enfasi come già detto.
La vostra voce possiede un’estensione superiore alle vostre aspettative, sfruttatela esercitandovi a parlare in alto e in basso lungo la scala vocale.
Quando la frase lo permette, alzate la voce con le note acute; ad esempio, per accompagnare un senso di eccitazione, di urgenza o di impeto. Contrariamente, abbassatela per dare alla vostra esposizione un senso schivo, o lento, oppure per dare l’impressione di una imminente minaccia.
Imparando a sfruttare appieno tutta la portata della vostra voce, renderete più interessante la vostra esposizione.
L’inflessione è il modo con il quale applicate l’estensione della voce in una frase. Le domande si pongono alzando la voce alla fine della frase a un tono superiore. Le definizioni sono suggerite con un tono uniforme, che si abbassa alla fine della frase.
L’inflessione imperfetta può fare percepire come buffa una frase serissima, oppure demolire la condizione chiave di una battuta di spirito.
Esercitatevi ad aggiungere varietà a quello che dite, sarete ascoltati con un maggiore interesse.
PARLATE CHIARAMENTE
Uno dei più grandi problemi delle comunicazioni verbali è la pronuncia delle parole. Esse sono gli strumenti che avete a disposizione per il vostro scopo e per esprimere la vostra abilità oratoria dovete usarle come si deve, in altri termini: dovete farle capire totalmente.
Non dimenticate che il modo per migliorare la dizione è l’esercizio pratico. Quando parlate, usate pienamente gli strumenti della voce preposti per pronunciare completamente ogni sillaba e ogni vocale delle parole: dalle labbra, alla lingua e alla mandibola. Prestate attenzione alla parte finale dei vocaboli per non cadere nel deprecabile e comune difetto di perderli.
Un appropriato metodo di esercizio è leggere in intimità ad alta voce. Date il massimo impegno nel pronunciare ogni parola nel modo più chiaro possibile, leggendo lentamente.
Esercitatevi per evitare di unire le parole l’una all’altra e di sopprimere sillabe e vocali scivolandoci sopra, invece di formare un suono chiaro e distinto. Provate a pronunciare correttamente per abitudine, senza eccessivi sforzi. Così facendo le vostre fatiche saranno completamente ricompensate.
COME GIUDICARE I PROGRESSI FATTI
Ci sono almeno due modi per giudicare i propri progressi e per correggere eventuali difetti persistenti nell’arte di esprimersi con efficacia.
Il più efficace consiste nel registrare la propria voce e ascoltarla con attenzione. Valutate l’esito chiedendovi se volume, nitidezza, espressione siano appaganti e in caso contrario chiedetevi quali siano i punti da migliorare.
Poi replicate il vostro discorso per individuare e correggere i difetti. È consigliabile ascoltare entrambe le registrazioni per rendere più evidente il miglioramento compiuto. Il contributo della registrazione permette di fare progressi sbalorditivi in breve tempo. La riproduzione della voce consente una stima veramente efficace.
Potete anche arrangiarvi in modo empirico, cioè senza la registrazione, semplicemente tappandovi un orecchio mentre parlate. Scoprirete, se non l’avete fatto prima, che con un solo orecchio si sente meglio la propria voce. In questo modo, però, non avrete il vantaggio di poterla riascoltare per un giudizio costruttivo, ma vi farete comunque un’utile idea su come parlate.
Questo trucco infantile è pur sempre un semplice ed efficace metodo di esame della verifica del tono, dell’inflessione, della varietà e della chiarezza della vostra parlata. Se rimarrete delusi, nel caso l’abbiate udita per la prima volta, non scoraggiatevi: insistete nell’esercizio verbale ad alta voce e, così facendo, osserverete nel tempo un notevole miglioramento.
ALTRI PUNTI DA MIGLIORARE
Abbiamo delineato sinora le modalità d’uso degli strumenti fruibili. Apprendendole e mettendole in pratica, sarete nelle condizioni di raggiungere un buon livello di efficacia.
Per fortuna, questo è un terreno nel quale il miglioramento non richiede sforzi eccessivi, non dimenticando che esso rappresenta soltanto i primi passi verso il perfezionamento della vostra voce.
Prima di proseguire, prestate attenzione anche ai seguenti consigli.
Rilassatevi.
Per raggiungere una distensione è indispensabile acquisire la massima elasticità dei muscoli impiegati per comunicare, conferendo la corretta estensione per evitare che risultino tesi o contratti nell’esprimersi.
Suoni pieni, chiari e armoniosi s...