Una giornata allegra
Sara tornò verso la tenda con le ali al piedi; si sentiva leggera, leggera.
Nel giro di poche ore aveva provato una miriade di diverse sensazioni e di forti emozioni, come non le succedeva da tempo. Il senso di libertà, però, era quello che prevaleva su tutto. E la gioia! Merito dell'armonia che ci dà il contatto con la natura o merito di Ramon? Rifletteva Sara. Forse di entrambi...
E mentre camminava sulla battigia, a tratti saltellava e accennava passi di valzer.
La giornata trascorse quieta alla spiaggia delle alghe; Sara si dedicò a se stessa, al riposo e alla lettura.
Aveva portato un libro di Agatha Christie con sé: "Dieci piccoli indiani" e si immerse nella storia con piacere puro: adorava i gialli!
Alternava la lettura a qualche tuffo in mare, per scacciare la calura opprimente. Ogni tanto sgranocchiava qualcosa, alleggerendo le scarse provviste che le restavano.
Chiamò Elena per tranquillizzarla e raccontarle come se la passava. Le disse anche che il "tipo" della baracca, quel suo amico di scuola, si era rivelato simpatico ed era stata contenta di conoscerlo. La ringraziò di cuore per averle suggerito di andare in quella bellissima zona.
– Sono felice che ti trovi a tuo agio, tesoro. Stammi bene e salutami tanto Ramon. – disse Elena all’amica.
– Contaci. – rispose Sara.
Più tardi ricevette un messaggio che diceva:
Passata bene la giornata?
Tra mezz'ora sono da te.
Era Ramon.
– Nemmeno chiede il mio parere, che sfacciato! – esclamò ad alta voce.
Ma era d'accordo. Anzi, non vedeva l'ora di rivederlo.
Si sentiva stranamente eccitata. Forse il suo cuore pulsava più veloce per via dello iodio... o per l’aria pura e ricca d'ossigeno che le faceva arrossire le gote e alleggerita la testa… Forse.
Andò in tenda e indossò il copricostume lungo, trasparente, di colore azzurro scuro, che faceva risaltare i suoi occhi grigi. Abbinò orecchini e collana di vero turchese, la pietra amata dai popoli nativi d'America, che lei ammirava e rispettava da sempre. Andò a sedersi sopra uno scoglio, per osservare la palla infuocata del sole che si abbassava, sempre di più, sull’acqua. Aspettava, tranquilla e sognante, il bel messicano… In testa le immancabili cuffiette.
Le sembrava di conoscerlo da tanto, Ramon, forse lo aveva già incontrato in una vita precedente. Lei credeva alla reincarnazione delle anime quindi non escludeva questa possibilità. Era attratta anche dal sud America, specie dal Messico e dal Perù, e dalla lingua spagnola, che aveva persino studiato. Coincidenze? Pensava. Ma lei non credeva alle coincidenze.
Vide arrivare Ramon, con la barca, che attraccò a pochi metri da lei. Scese e si avvicinò; aveva con sé uno zaino militare.
– Ciao, Sara. Che bella sei, stasera.
– Grazie, Ramon, benvenuto. Che si fa?
– Ti avevo promesso un giro in barca e quello faremo ma prima…
Posò lo zaino in terra e lo aprì, mostrandone il contenuto.
– Mangiamo!
Sara spalancò gli occhi e disse: – Tu sei un ristorante ambulante!
Poi, fulminea, agguantò la bottiglia di birra ancora ghiacciata che aveva subito adocchiato, gridando: – Mia!
E corse via, ridendo di gusto.
Lui la lasciò fare, divertito, e pensò a tirare fuori il resto: un contenitore, rivestito di carta da pane, pieno di gamberi e calamari fritti, fumanti e profumati; pane, frutta, altre tre bottiglie di birra e una di acqua minerale.
Stese il telo, appoggiò tutto lì e accese due grandi candele alla citronella e geranio, per allontanare le zanzare. Poi chiamò Sara che, con i piedi a mollo, si stava godendo la vista di un uomo che “prepara” la cena con estremo piacere.
Col medesimo gusto mangiò la frittura, che era uno dei suoi cibi preferiti e bevve tutte e due le birre. Grata è dir poco, Sara era strabiliata: quell’uomo le toccava l'anima! Scoppiò di nuovo a ridere, coinvolgendo anche Ramon nelle sue burle. Era una cosa che amava molto, ridere. Come diceva sempre la sua maestra di yoga: – Ridere è gratis, approfittiamone!
E lei aveva reso volentieri onore a quel consiglio.
Ramon, da parte sua, era contento di vederla allegra: non le erano mai piaciute le donne malinconiche. Aveva avuto l'impulso di baciarla più di una volta, nelle ultime ore, ma qualcosa glielo aveva impedito, come un presentimento. Sentiva di dover aspettare ancora e anche se lo desiderava molto decise di dar retta all’istinto.
Sara stava facendo, più o meno, gli stessi pensieri. Dopo la seconda birra si sentiva un po' sbronza:
Se mi dovesse baciare? Oddio, che faccio, ci sto? Rifletteva… e si rispondeva:
“No, no. Non posso invischiarmi in una storia, ora, non voglio...”.
Ma si trovava a fissarlo, quando era di profilo o non guardava.
“Però, quanto è bello!”, pensava sospirando.
Ramon se né accorse.
– Che hai da sospirare, bella romana? Pensi al tuo amato?
– No, non ho un amore, adesso. E tu?
– Nemmeno... Dai, muoviamoci!
Fecero un bel giro in barca, intorno al golfo, così Sara poté osservava una parte della zona che non si vedeva dalla spiaggia. C'era una caletta, in particolare, che la colpì molto; avrebbe voluto fermarsi per visitarla ma ormai la sera era scesa e il tempo stava cambiando.
– Dobbiamo rientrare. – disse Ramon. E girò la barca.
Mentre tornavano, Sara gli chiese ancora delle sue origini.
– Quindi tua madre è messicana… E tuo padre? Dimmi di lui.
– Mio padre era italiano. È nato qui ma si è trasferito a Roma, quando io ero adolescente. È morto in un incidente, due anni fa.
– Oh, mi dispiace! – disse Sara.
Ramon continuò a raccontare la storia della sua originale famiglia.
– Mia madre, Rosa, appartiene all’etnia degli huicholes, una tribù che, rifugiandosi sulle aspre sierras del Messico centrale, riuscì a sfuggire alla conquista spagnola, nel 1531, e ai gesuiti, che li volevano convertire al cristianesimo, nel 1722. Gli huicholes, isolandosi, sono riusciti a mantenere invariato il loro stile di vita, legato alla natura e al culto del sole.
Sara ascoltava affascinata quella storia.
– È un popolo fiero e orgoglioso, – continuò Ramon. – Dopo la morte di papà, mia madre ha voluto tornare qui.
Troppi ricordi dolorosi, diceva. Ci siamo ripresi la spiaggia delle alghe, che è rimasta in affitto in questi ultimi anni. Se tu fossi venuta, due, o tre anni fa, avresti trovato uno stabilimento balneare, qui, e uno stabilimento balneare ...