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Donne che attraversano la scena teatrale
Informazioni su questo libro
Sette pièce di Donatella Massara, andate in scena in questi anni con la compagnia teatrale Donne di parola. Un teatro dove prende corpo ora la storia delle donne ora la parola, la politica e l'ironia femminista. Le biografie e l'opera di artiste e scrittrici hanno ispirato la sua drammaturgia, maturata con la passione per la differenza sessuale. L'autrice diventa così una cantora che raccoglie vite ed esperienze del nostro tempo.
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Informazioni
Argomento
LiteratureCategoria
European DramaLa Brigata delle attrici 2019
Tre attrici non più giovani sono sostituite dalla regista - loro coetanea - con altre più giovani.
La sfida che lanciano è riportare in scena le anziane. Non c’è teatro se non ci sono in scena donne di ogni età.
Personagge:
Costanza, un’attrice
Didi, un’attrice
Samantha, un’attrice
La Giovane, un’attrice
Tre spettatrici, tre donne storiche
Le donne storiche sono:
Marie Baschkirtseff, Rosa Luxemburg, Rosalie Montmasson che parlano attraverso i tre monologhi scritti da Cinzia Bertozzi, Marisa Guarneri, Pinuccia Barbieri
Video “La Brigata delle attrici”Proiezione dei Titoli
Scena 1
In scena un separè, dietro c’è Costanza
SAMANTHA: Ma Costanza quanto tempo ci vuole per provare un costume
COSTANZA: Anna Kuliscioff richiede tempo, era il personaggio più complesso della sinistra di inizio secolo
SAMANTHA: Lo sai che sei una bella donna, te lo devo dire io? Era bella e intelligente oltre che coraggiosa. Puoi essere te stessa
Costanza indossa una gonna lunga, una camicetta d’epoca e stivaletti, esce dal separè, ha in mano un cappellino.
COSTANZA: Samantha guardami, sono Anna Kuliscioff
SAMANTHA: Sì mi piace, ma io come mi vesto?
COSTANZA: Guarda, ho trovato un cappellino originale degli anni ’30 per la tua Maria Montessori
Costanza aggiusta il cappellino in testa a Samantha
SAMANTHA: Didi sei arrivata?
DIDI: Sì
Entra in scena Didi
SAMANTHA: Stiamo provando i costumi. Mi chiedo tu come farai a diventare obesa come Alessandrina Ravizza
Didi si siede
DIDI: Altro che costumi! Care le mie vecchie: la regista ci ha sostituite - immaginate? - con delle attrici più giovani
COSTANZA: Ma si è bevuta qualcosa
DIDI: No è astemia
COSTANZA: Non riesco a crederci
DIDI: Credimi. Mi ha comunicato (con accento inglese), “ho destinato le vostre parti a nuove attrici, sono giovani molto promettenti, non volevo affaticarvi” (con accento normale) E quindi ha tagliato il copione
SAMANTHA: È convinta che siamo troppo vecchie. Come se lei non fosse un vecchio rudere! Certo sarebbe piaciuto, anche a me, avere una giovane regista del Greenwich Village
DIDI: Il teatro non ha età. Ce l’ha insegnato lei. È una scelta di espressione, che nasce dalla sincerità di chi vuole comunicare qualcosa. Il problema è che qui non c’è sincerità, forse non c’è proprio niente da comunicare, se non la sua perfidia
COSTANZA: Mi dispiace più per lei, c’era un’alleanza fra noi e in questo modo la distrugge
DIDI: A me invece dispiace. Proprio per me stessa. Mi sento tradita
COSTANZA: A me lascia indifferente, ho altre possibilità per recitare
SAMANTHA: Io vorrei fargliela pagare
DIDI: È lei che la sta facendo pagare a noi, vorrei capire perché
COSTANZA: È una mossa preventiva, è gelosa, per non essere sostituita, ci sostituisce
DIDI: Per me è una traditora, e noi siamo le sue vittime, le sue Desdemone
SAMANTHA: È tutta colpa di Shakespeare
COSTANZA: È colpa nostra che non abbiamo fatto dei patti scritti
DIDI: I patti ci sono sempre stati, sono quelli stretti fra donne non più giovani, per questo mi fidavo di lei e invece siamo state tradite, dalla sua mancanza di sincerità
COSTANZA: Didi, quei patti te li sei sognati tu. Fra noi non c’era un vero patto. Quindi non c’è stato neppure tradimento
DIDI: I patti fra donne sono simbolici
COSTANZA: E una li scioglie, quando vuole
DIDI: Io so che le siamo andate bene per anni, adesso improvvisamente non le andiamo più. È una bugiarda. Ma io so ballare
Improvvisa una danza
COSTANZA: “Io so cantare”
Improvvisa una canzone
SAMANTHA: Io so torcere il naso a chi è ingiusta con me
COSTANZA: Noi siamo brave, ma io credo che la regista abbia seguito le preferenze di un certo tipo di pubblico
DIDI: Quindi?
COSTANZA: Cara mia il pubblico è terribile, è geloso come Otello, si mette di mezzo per dividere i soggetti dello spettacolo, vuole essere il vero protagonista
DIDI: Questa è una spiegazione che non mi basta
SAMANTHA: E quindi che altra spiegazione dai?
DIDI: Credo che ci sia un conflitto, sul piacere, dentro di lei che la regista non osa mai prendere del tutto, la spaventa e così si arrocca sul gusto di dire NO
SAMANTHA: Lasciamo perdere la psicoanalisi. Diciamo che la regista ha preferito delle donne più giovani a noi. Come fanno gli uomini
COSTANZA: Ecco ha fatto una bella scelta di potere!
SAMANTHA: Avrà cambiato il copione. Ecco perché non ci vuole più, me n’ero accorta durante l’ultima prova: aveva maturato l’intenzione di tagliare le parti, ma non osava farlo con noi presenti
COSTANZA: Avrà tolto tutta la parte storica, il racconto delle vite passate di Maria Montessori, Alessandrina Ravizza e di Anna Kuliscioff
DIDI: La solita spilorcia
COSTANZA: Non ha voluto badare a spese per l’attrezzatura tecnica e adesso non ha più soldi per pagare tutte le attrici e coprire tutte le parti
SAMANTHA: Più che una scelta economica, c’è quella politica, ha fatto i tagli perché della storia delle donne non gliene importa niente. Tutto parte dai contenuti. Sono quelli che la infastidiscono. Tagliando le parti azzittisce noi e le donne del passato
COSTANZA: Quello che le interessa è solo la relazione madre e figlia, quella attuale, farebbe diventare madre anche la piccola fiammiferaia
DIDI: All’origine ci sono sempre ragioni economiche
SAMANTHA: Ma no voleva fare sparire tutta la parte che raccontava Maria Montessori, come donna libera, Anna Kuliscioff, come femminista, Alessandrina Ravizza, come scrittrice, tutti gli aspetti meno conosciuti di queste biografie ma che sono anche i più innovativi, interessanti, coinvolgenti
DIDI: A me importa che in scena ci siano le vecchie, la novità sarebbe che non facessero sempre la parte delle madri!!! Che siano donne famose o che non lo siano, non mi importa. Però mi interessa molto che ci siano le donne storiche che sono il nostro riferimento. Voglio vedere lo scambio fra donne giovani e anziane. Voglio vedere un intenso conflitto fatto di amore, passione, magari anche odio, e per fare questo ci vogliono anche molte attrici. Non c’è teatro se non ci sono donne giovani e meno giovani in scena
SAMANTHA: Ma io pensavo che il teatro fosse il dramma d’amore, come in Giulietta e Romeo
DIDI: Ma pensa alla balia di Giulietta come quella scena ci riporta subito dentro alla realtà, mentre i due amanti sono così strazianti da essere fuori dal tempo, La balia ci fa pensare alla tenerezza carnale che ha cresciuto la bambina. Oppure pensate in Sarah Kane il triangolo di Fedra, con sua figlia e Ippolito, come non vedere il suo corpo più vecchio, senza questo diaframma il dramma si consumerebbe fra i due giovani cretini annullandosi, Fedra che si uccide è la tragedia di tutti. La madre di Sei personaggi in cerca d’autore, è il perno attorno a cui ruotano tutti i personaggi più giovani e senza di lei il marito e patrigno non cadrebbe così nel ridicolo
COSTANZA: Va bene basta mi hai convinta. Non mi subissare di figure teatrali. Forse hai ragione
SAMANTHA: Una bella sfida perché non sappiamo dove porti questo incontro-scontro fra generazioni. Tu citi ma sono tutte madri e figlie quelle che riconosci, non vedo due generazioni oltre la relazione madre e figlia
DIDI: E noi ci daremo questo impegno
COSTANZA: Prima di tutto andremo - domani - a vedere il nostro ex spettacolo, nel pomeriggio
DIDI E SAMANTHA: D’accordo
Buio in sala
1° Proiezione di intervallo video “La Brigata delle attrici” Immagini d’archivio delle attrici italiane di teatro dal XVIII agli inizi del XX secolo:
Rosa Benazzi, Silvia Balletti, Carolina Gabussi Malfatti, Carlotta Marchionni, Rosa Taddei, Maddalena Pelzet, Amalia Bettini, Carolina Internari, Carlotta Polvaro, Laura Bon, Clementina Cazzola, Graziosa Glech, Adelaide Ristori, Amelia Fumagalli, Virginia Marini, Emilia Aliprandi Pieri, Lina Diligenti, Celeste Paladini Andò, Antonietta Robotti, Adelaide Tessero, Elisa Severi, Elettra Brunini Privato, Maria Melato, Italia Vitaliani, Teresa Mariani, Annetta Campi Piatti, Teresa Boetti Valvassura, Angelica Cappelletto Duse, Tina Di Lorenzo, Virginia Reiter, Giacinta Pezzana, Ester Sainati Gelich, Emilia Saporetti Sichel, Antonietta Vidotti, Virginia Ghelli, Dora Posdomici Baldanello, Piera Ferioli, Zaira Pieri Tiozzo, Annetta Vestri, Adalgisa Zoncada, Annetta Mezzetti, Maria Gorrieri Pasquali, Bice Piccinini, Celeste Aida Zanchi, Pia Marchi Maggi, Lorenza Papà, Amalia Borisi
Rosa Benazzi, Silvia Balletti, Carolina Gabussi Malfatti, Carlotta Marchionni, Rosa Taddei, Maddalena Pelzet, Amalia Bettini, Carolina Internari, Carlotta Polvaro, Laura Bon, Clementina Cazzola, Graziosa Glech, Adelaide Ristori, Amelia Fumagalli, Virginia Marini, Emilia Aliprandi Pieri, Lina Diligenti, Celeste Paladini Andò, Antonietta Robotti, Adelaide Tessero, Elisa Severi, Elettra Brunini Privato, Maria Melato, Italia Vitaliani, Teresa Mariani, Annetta Campi Piatti, Teresa Boetti Valvassura, Angelica Cappelletto Duse, Tina Di Lorenzo, Virginia Reiter, Giacinta Pezzana, Ester Sainati Gelich, Emilia Saporetti Sichel, Antonietta Vidotti, Virginia Ghelli, Dora Posdomici Baldanello, Piera Ferioli, Zaira Pieri Tiozzo, Annetta Vestri, Adalgisa Zoncada, Annetta Mezzetti, Maria Gorrieri Pasquali, Bice Piccinini, Celeste Aida Zanchi, Pia Marchi Maggi, Lorenza Papà, Amalia Borisi
Cambio d’abiti.
Scena 2
In scena Costanza Didi Samantha
COSTANZA: Che belle ragazze
DIDI: Sono state brave
SAMANTHA: Io non sentivo molto bene
DIDI: Non riuscivo a capire tutte le parole
COSTANZA: Ci sarebbero voluti i microfoni!
DIDI: Però che concentrazione, non mi sono mai distratta, ero tesa verso le loro storie, le stesse che sarebbero toccate a noi
COSTANZA: Ah sì non si può non guardarle
SAMANTHA: Sono magnetiche come dei serpenti
DIDI: Che formidabile potere di attrazione, la giovinezza!
SAMANTHA: Hanno il potere dell’essere belle, brave e giovani
DIDI: Ah sì. Fanno tutte le parti: delle giovani e delle anziane. Purtroppo non mi trasmettono emozione
COSTANZA: Certo i loro corpi non sono emozionanti, anche perché la storia che raccontano le esclude
DIDI: Con un buon lavoro, fatto di stratificazioni da smuovere sarebbe uscito il sentimento. Il bene più prezioso. Ma ci vuole una miscela di giusti ingredienti, come la presenza di veri corpi giovani e meno giovani
SAMANTHA: Ma la regista voleva solo che il suo pubblico non si addormentasse. E poi che si complimentasse con lei e il suo testo. Dal minimo di esibizione vuole ottenere il massimo di autorità. La sua
DIDI: Senza incontro o scontro fra le generazioni non può esserci teatro
Entra in scena La Giovane, è nervosa e non vede le altre
COSTANZA: Salve
DIDI: Complimenti
LA GIOVANE: Grazie
SAMANTHA: Volevamo parlare con te
LA GIOVANE: Ma voi chi siete?
COSTANZA: Siamo le vecchie attrici
La Giovane fa il gesto istintivo di voltarsi e andarsene ma poi si trattiene
SAMANTHA: Tranquilla, siamo disarmate
COSTANZA: Non sono il fantasma del palcoscenico
DIDI: Vengo in pace
LA GIOVANE: Buonasera signore
SAMANTHA: Buo...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Presentazione
- L'autrice
- Frontespizio
- Copyright
- Dedica
- Prefazione
- Introduzione
- Djuna Barnes: Vita e teatro
- Reading da “Risotto al veleno”
- Alla ricerca di Camille Claudel
- La lezione di storia
- Non avevo mai visto ‘Casa di bambola’
- La Brigata delle attrici
- La filosofa - Monologando
- Bibliografia
- Indice