Che non si muore per amore
eBook - ePub

Che non si muore per amore

Consigli dalla letteratura di tutti i tempi. Come reagire alle delusioni d'amore

  1. 144 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Che non si muore per amore

Consigli dalla letteratura di tutti i tempi. Come reagire alle delusioni d'amore

Informazioni su questo libro

PRESENTAZIONE DI BARBARA ALBERTI - E da qui, ci siamo passati tutti... La delusione d'amore è una di quelle esperienze che, ahi noi, capita a chiunque, in ogni epoca e latitudine.Come si reagisce? Come si affrontano l'abbandono, il tradimento, l'amore non corrisposto?Con un arcobaleno variopinto di risposte, dalle tonalità nere della disperazione al rosa confetto del "morto un papa se ne fa un altro", fino ai rimedi delle fattucchiere e alla shopping terapia. Oppure ascoltando i consigli dei grandi scrittori e pensatori che, pure loro, ci son passati...Questo è un manuale di sopravvivenza, un'antologia che partendo dalla letteratura antica e arrivando ai giorni nostri suggerisce tecniche, pratiche e regole per vincere lacrime e autocommiserazione.L'importante, a quanto dice Ovidio, magister remediorum amoris, è distrarsi, con il lavoro, lo sport, lo studio; circondarsi di amici e non restare mai soli; richiamare alla memoria i momenti brutti trascorsi con l'amato e enfatizzarne i difetti; fare sparire i suoi regali; evitare qualunque sconvolgimento emotivo, compreso quello della poesia e del teatro; e male che vada, ricorrere alle pozioni magiche.Posto che un rimedio ci sia: "Io mi sono talmente trasfuso nell'altro che, quando esso mi viene a mancare, non riesco più a riprendermi, a ricuperarmi: sono perduto per sempre", scrive Roland Barthes.Ma noi siamo più ottimisti: "In questo percorso il dolore irrompe in tutta la sua vitalità, dinamico come la gioia, lento come le lacrime, e sempre alla ricerca del sorriso", dice Barbara Alberti nella Presentazione.- TESTI DI Omero, Saffo, Euripide, Meleagro, Catullo, Virgilio, Ovidio, Dante, François Villon, Pietro Bembo, Gaspara Stampa, Pierre Ronsard, Tommaso Campanella, Pietro Metastasio, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, George Sand, Charles Baudelaire, Georges Bizet, Pietro Mascagni, Guillaume Apollinaire, Guido Gozzano, Corrado Govoni, Piero Jahier, Sergio Corazzini, Pascual Contursi, Camillo Sbarbaro, Giuseppe Ungaretti, Federico Garcia Lorca, Anna Achmatova, Pablo Neruda, Frida Kahlo e Diego Rivera, Roland Barthes, Renato Carosone, Elio Pagliarani, Lucio Battisti, Chico Buarque, Bobby Solo, Fabrizio De André, Riccardo Cocciante, Michele Mari, Aldo Nove, Luciano Ligabue, Vinicio Capossela, e un'appendice popolare di canti pellerossa, dal Salento e dalla Sicilia.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Che non si muore per amore di AA.VV. in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Letteratura e Collezioni letterarie. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Manni
Anno
2016
Print ISBN
9788862667340

Canzuna 1

In questa canzone siciliana l’innamorato cerca di riconquistare la donna amata, invocando la tenuità della ragione dell’abbandono (“pi na parora”) e chiedendo “pirduni”.
Rritorna, anima mia, se mmi voi bbeni,
lassàrimi accussì non è raggiuni,
apprimma mi vurevi tantu bbeni,
e ora pi na parora mi bbannuni?
Doppu chi t’àjiu fattu tantu bbeni,
ti li scurdasti li bbaci d’amuri?
Pènzaci, bella a li senzi sireni,
se mancanza t’ha’ ffattu, mi pirduni.
Ritorna, anima mia, se mi vuoi bene,
di lasciarmi così non c’è ragione,
dapprima mi volevi tanto bene.
e ora per una parola mi abbandoni?
Dopo che ti ho fatto tanto bene,
ti sei scordata i baci d’amore?
Pensaci, bella con mente serena,
se qualche offesa t’ho fatto, perdonami.

Canzuna 2

Qui l’onere del ricordo è rovesciato, l’amante abbandonato ne fa carico all’amata.
Un jornu di Palermu mi partivi,
la strata di Missina ju pigghiai,
lu suri mi spuntau alli uri sei,
bbella, d’amari a ttia mi rrigurdài,
fici na littra cu li mani mei,
cu rriguardu d’amuri la rriguardai,
di sutta scrittu cci misi pi llei:
“Rricordati di mia, quantu t’amai.”
Un giorno da Palermo mi partii,
la strada di Messina pigliai,
il sole mi spuntò alle ore sei,
bella, d’amarti mi ricordai,
scrissi una lettera con le mani mie,
e con riguardo d’amore la riguardai,
sotto ci misi uno scritto per lei:
“Ricordati di me, quanto ti amai.”

Canto salentino 1

C’è una inversione cronologica nel Canto: solo nella seconda parte l’innamorato tradito racconta l’abbandono e la speranza fino all’ultimo, mentre la prima parte è riservata al risentimento e alla rabbia talmente sentiti da portare alle offese e alla volgarità.
Puttana le perdisti le carizze
no mangi no cappuni e no puddrasce.
T’aggia fa na curuna a pizzi a pizzi
e ’ntornisciata te capu te cazzi.
Veni ca te la mintu alla scuperta
sutta ’llu limbitare te la porta.
Quant’ave ca nu passu te sta strata
de ce se maritau la beddhra mia.
Quandu alla chiesa madre la purtàra
comu nu cagnulino de retu scìa.
Quandu l’acqua santa li minara
ancora le speranze le tinìa.
Quandu l’anellu a manu li calara
’ncora la ucca a risu me facìa.
Quandu la ucca soa li disse sine
chiangiti occhi mei non è chiù mia.
Puttana, le hai perdute le carezze,
non mangerai né capponi né gallinelle.
Ti voglio fare una corona tutta di spine
e circondata da teste di peni.
Vieni che ti chiavo all’aperto
vicino alla soglia della porta.
Da quanto non passo per questa strada
da quando si maritò la mia bella.
Quando la portarono alla chiesa madre
seguiva rassegnata come un cagnolino.
Quando l’aspersero con l’acqua santa
ancora nutrivo la speranza.
Quando le infilarono l’anello al dito
ancora mi sorrideva.
Quando dalla bocca le uscì il sì:
piangete occhi miei, non è più mia.

Canto salentino 2

Il brano fa forse parte d’una serenata, suggerita dal richiamo alla fenesta vascia.
Fenesta vascia e patrona crudele
quanti suspiri m’ai fattu iettare.
M’arde stu core comu doi candele
more quandu te sentu mentovare.
E tie ca me vidi patruna crudele
mortu me vidi e nu me voi iutare.
Finestra bassa e padrona crudele
quanti sospiri m’hai fatti fare.
Mi arde questo cuore come due candele
muore quando ti sento nominare.
E tu padrona crudele che mi vedi
morto mi vedi, e non mi vuoi aiutare.

Canto salentino 3

La feroce, sanguinaria invettiva è rivolta a qualcuno che ha provocato la separazione dall’amata: un altro uomo? Una “fattura” dettata dall’invidia? Questa seconda ipotesi è autorizzata dal fatto che i malanni augurati son tutti d’origine sovrannaturale, non operati da mano umana.
Tronu te marzu li pozza catire
ci foi ca me scucchiàu te la mia amore.
Terra cu nnu lu pozza mantinire
sule cu nnu lu pozza cchiu scarfare.
Lu liettu a du se curca sia te spine
lu capitale te petra ’nfernale.
A mienzu a mienzu cu sse troa nnu stile
cu ni trapassa l’anima e lu core!
Un fulmine di marzo lo possa colpire
chi fu che mi separò dal mio amore.
La Terra non lo possa contenere
il sole non possa più scaldarlo.
Il letto dove si corica sia di spine
il capezzale sia di pietra infernale.
E proprio al centro ci sia un pugnale
che gli trapassi l’anima e il cuore.
E da qui, ci siamo passati tutti… La delusione d’amore è una di quelle esperienze che, ahi noi, capita a chiunque, in ogni epoca e latitudine.
Come si reagisce? Come si affrontano l’abbandono, il tradimento, l’amore non corrisposto?
Con un arcobaleno variopinto di risposte, dalle tonalità nere della disperazione al rosa confetto del “morto un papa se ne fa un altro”, fino ai rimedi delle fattucchiere e alla shopping terapia. Oppure ascoltando i consigli dei grandi scrittori e pensatori che, pure loro, ci son passati…
Questo è un manuale di sopravvivenza, un’antologia che partendo dalla letteratura antica e arrivando ai giorni nostri suggerisce tecniche, pratiche e regole per vincere lacrime e autocommiserazione.
L’importante, a quanto dice Ovidio, magister remediorum amoris, è distrarsi, con il lavoro, lo sport, lo studio; circondarsi di amici e non restare mai soli; richiamare alla memoria i momenti brutti trascorsi con l’amato e enfatizzarne i difetti; fare sparire i suoi regali; evitare qualunque sconvolgimento emotivo, compreso quello della poesia e del teatro; e male che vada, ricorrere alle pozioni magiche.
Posto che un rimedio ci sia: “Io mi sono talmente trasfuso nell’altro che, quando esso mi viene a mancare, non riesco più a riprendermi, a ricuperarmi: sono perduto per sempre”, scrive Roland Barthes.
Ma noi siamo più ottimisti: “In questo percorso il dolore irrompe in tutta la sua vitalità, dinamico come la gioia, lento come le lacrime, e sempre alla ricerca del sorriso”, dice Barbara Alberti nella Presentazione.
Testi di Omero, Saffo, Euripide, Meleagro, Catullo, Virgilio, Ovidio, Dante, François Villon, Pietro Bembo, Gaspara Stampa, Pierre Ronsard, Tommaso Campanel...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Presentazione di Barbara Alberti
  3. Introduzione di Piero Manni
  4. CHE NON SI MUORE PER AMORE
  5. OMERO: Paride, seduttore codardo
  6. SAFFO: Vorrei veramente essere morta
  7. EURIPIDE: Il destino delle donne
  8. MELEAGRO DI GADARA: Te notte sacra, e te lucerna
  9. MELEAGRO DI GADARA: Bevi vino forte, amante infelice, e Dioniso
  10. GAIO VALERIO CATULLO: Quando una cosa è finita, è finita
  11. PUBLIO VIRGILIO MARONE: Disperazione e morte
  12. PUBLIO VIRGILIO MARONE: Morte della regina Didone
  13. PUBLIO OVIDIO NASONE: Didone a Enea
  14. PUBLIO OVIDIO NASONE: Rimedi per il mal d’amore
  15. DANTE ALIGHIERI: Paolo e Francesca
  16. FRANÇOIS VILLON: Ballata all’amica
  17. PIETRO BEMBO: Vivo in un dolce, e sì cocente foco
  18. GASPARA STAMPA: Poi che m’hai resa, Amor, la libertade
  19. GASPARA STAMPA: Amor m’ha fatto tal ch’io vivo in foco
  20. PIERRE RONSARD: Per Cassandra
  21. FABRIZIO DE ANDRÉ: Valzer per un amore
  22. PIERRE RONSARD: Per Elena
  23. TOMMASO CAMPANELLA: Sonetto di sdegno
  24. TOMMASO CAMPANELLA: Sdegno amoroso
  25. PIETRO METASTASIO: La libertà
  26. UGO FOSCOLO: Perché taccia il rumor di mia catena
  27. GIACOMO LEOPARDI: Aspasia
  28. GEORGE SAND: Ama più che puoi
  29. CHARLES BAUDELAIRE: Il vampiro
  30. GEORGES BIZET: Carmen
  31. PIETRO MASCAGNI: Cavalleria rusticana
  32. GUILLAUME APOLLINAIRE: Quando l’amore muore
  33. GUIDO GOZZANO: Un rimorso
  34. CORRADO GOVONI: Siepe
  35. PIERO JAHIER: Tornata
  36. SERGIO CORAZZINI: Asfodeli
  37. PASCUAL CONTURSI: La mia notte triste
  38. CAMILLO SBARBARO: La trama delle lucciole ricordi
  39. GIUSEPPE UNGARETTI: Canto
  40. FEDERICO GARCÍA LORCA: Come son pesanti i giorni
  41. FEDERICO GARCÍA LORCA: Non posso più essere contento
  42. FEDERICO GARCÍA LORCA: Giaccio da solo nella casa silenziosa
  43. ANNA ACHMATOVA: La porta è socchiusa
  44. PABLO NERUDA: Tradimento
  45. PABLO NERUDA: Posso scrivere i versi più tristi stanotte
  46. FRIDA KAHLO e DIEGO RIVERA: Ma l’infedeltà, cosa è?
  47. ROLAND BARTHES: Idee per cavarsela
  48. RENATO CAROSONE: Chella llà
  49. ELIO PAGLIARANI: Inventario privato
  50. LUCIO BATTISTI: Io vivrò senza te
  51. CHICO BUARQUE: Gli occhi negli occhi
  52. BOBBY SOLO: Non c’è più niente da fare
  53. RICCARDO COCCIANTE: Quando finisce un amore
  54. MICHELE MARI: Cento poesie d’amore a Ladyhawke
  55. ALDO NOVE: La fine dell’amore
  56. LUCIANO LIGABUE: Cosa vuoi che sia
  57. VINICIO CAPOSSELA: Ultimo amore
  58. Appendice popolare CANTI DI TRADIMENTO E MALEDIZIONE
  59. PELLEROSSA: Lo scongiuro
  60. Canzuna 1
  61. Canzuna 2
  62. Canto salentino 1
  63. Canto salentino 2
  64. Canto salentino 3