La Guerra fredda

Cinquant'anni di paura e di speranza

John Lewis Gaddis, Nicoletta Lamberti

• Editore: Mondadori
• Anno: 2017
• Print ISBN: 9788804678366
• eBook ISBN: 9788852081934
• Argomento: Politics & International Relations
• Categoria: Public Policy

A distanza di decenni dalla dissoluzione dell'URSS, John Lewis Gaddis propone una brillante sintesi sul periodo straordinariamente complesso della cosiddetta «guerra fredda», analizzando i fattori politici, economici e strategici delle scelte operate da Washington e Mosca e spiegando le ragioni delle fasi più critiche del loro scontro a distanza: il braccio di ferro per il controllo di Berlino, l'invasione sovietica dell'Ungheria, la crisi dei missili a Cuba, le guerre di Corea e del Vietnam, l'installazione di armi nucleari in Europa. Alla rigorosa ricostruzione degli eventi Gaddis affianca l'esame di alcuni aspetti della psicologia dei protagonisti, offrendo al lettore una sicura bussola per orientarsi in quel mondo di apparenze e di specchi deformanti che permise alla logica dei due blocchi di autoalimentarsi.

Note

Prologo. Uno sguardo sul futuro

1. Michael Shelden, Orwell: The Authorized Biography, New York, Harper-Collins, 1991, p. 430. Il mio racconto degli ultimi anni di Orwell è basato sui capitoli finali di questo libro.

2. George Orwell, 1984, trad. it. Milano, Mondadori, 1980, p. 296.

3. Discorso radiotelevisivo, 16 gennaio 1984, in Public Papers of the Presidents of the United States: Ronald Reagan, 1984, Washington, Government Printing Office, 1985, p. 45.

I. Il ritorno della paura

1. Interviste, in Cold War, serie televisiva della CNN, episodio I: «Comrades, 1917-1945».

2. Alexander Werth, La Russia in guerra. 1941-1945, trad. it. Milano, Mondadori, 1966, p. 1003. I dati relativi alle perdite inglesi e americane sono quelli indicati da Britannica Online. Il dato sovietico è tratto da Vladimir O. Pechatnov e C. Earl Edmondson, «The Russian Perspective», in Ralph B. Levering, Vladimir O. Pechatnov, Verena Botzenhart-Viehe e C. Earl Edmondson, Debating the Origins of the Cold War: American and Russian Perspectives, New York, Rowman & Littlefield, 2002, p. 86.

3. Warren F. Kimball, The Juggler: Franklin Roosevelt as Wartime Statesman, Princeton, Princeton University Press, 1991, pp. 97-99.

4. George F. Kennan, Memoirs: 1925-1950, Boston, Atlantic-Little, Brown, 1967, p. 279.

5. Cfr., a questo proposito, Alan Bullock, Hitler e Stalin. Vite parallele, trad. it. Garzanti, 2004, p. 452.

6. V.O. Pechatnov e C.E. Edmondson, op. cit., p. 92.

7. Geoffrey Roberts, «Stalin and Soviet Foreign Policy», in Melvyn P. Leffler e David S. Painter (a cura di), Origins of the Cold War: An International History, 2^a ed., New York, Routledge, 2005, pp. 42-57.

8. Ivi, p. 51.

9. John Lewis Gaddis, The United States and the Origins of the Cold War, 1941-1947, New York, Columbia University Press, 1972, p. 190.

10. Iosif Stalin, Problemi economici del socialismo nell’URSS, trad. it. Roma, Rinascita, 1952, p. 16.

11. Resoconto della conversazione Stalin-Thorez, 18 novembre 1947, in R.B. Levering et al., op. cit., p. 174.

12. L’osservazione è tratta dal pamphlet di Paine del 1776, Common Sense, cit. in Dennis Merrill e Thomas G. Paterson (a cura di), Major Problems in American Foreign Policy, 6^a ed., New York, Houghton Mifflin, 2005, vol. I, p. 34.

13. John Quincy Adams, discorso del 4 luglio 1821, ivi, p. 132.

14. Messaggio al Congresso, 2 aprile 1917, ivi, p. 431.

15. Robert Dallek, Franklin D. Roosevelt and American Foreign Policy, 1932-1945, New York, Oxford University Press, 1979, p. 70.

16. Discorso alla International Student Assembly, 3 settembre 1942, in Samuel I. Rosenman (a cura di), The Public Papers and Addresses of Franklin D. Roosevelt, New York, Random House, 1941-50, vol. XI, p. 353.

17. Roy Jenkins, Churchill: A Biography, New York Farrar, Straus and Giroux, 2001, pp. 350-51.

18. Vojtech Mastny, Russia’s Road to the Cold War: Diplomacy, Warfare, and the Politics of Communism, 1941-1945, New York, Columbia University Press, 1979, pp. 156-62.

19. Nikolaj Novikov al ministero degli Esteri sovietico, 27 settembre 1946, in Kenneth M. Jensen (a cura di), Origins of the Cold War: The Novikov, Kennan, and Roberts «Long Telegrams» of 1946, ed. riv., Washington, United States Institute of Peace, 1993, pp. 3-4.

20. V. Mastny, Russia’s Road, cit., p. 270. Sull’accordo Stalin-Churchill, cfr. W.F. Kimball, op. cit., pp. 160-64.

21. V.O. Pechatnov e C.E. Edmondson, op. cit., p. 98.

22. W. Averell Harriman e Elie Abel, Special Envoy to Churchill and Stalin, 1941-1946, New York, Random House, 1975, p. 444.

23. V.O. Pechatnov e C.E. Edmondson, op. cit., p. 109.

24. Norman M. Naimark, The Russians in Germany: A History of the Soviet Zone of Occupation, 1945-1949, Cambridge (MA), Harvard University Press, 1995, pp. 69-140.

25. Tsuyoshi Hasegawa, Racing the Enemy: Stalin, Truman, and the Surrender of Japan, Cambridge (MA), Harvard University Press, ...

Indice dei contenuti

• Copertina
• Frontespizio
• La guerra fredda
• Prefazione
• Prologo. Uno sguardo sul futuro
• I. Il ritorno della paura
• II. Scialuppe di salvataggio e scialuppe di morte
• III. Dirigismo versus spontaneismo
• IV. L’alba dell’autonomia
• V. Il recupero della legalità
• VI. Attori
• VII. Il trionfo della speranza
• Epilogo. Uno sguardo sul passato
• Note
• Bibliografia
• Inserto fotografico
• Copyright