
- 182 pagine
- Italian
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Informazioni su questo libro
Un antico proverbio orientale dice che quando il saggio indica la luna, lo sciocco guarda il dito. Ma luna e dito appartengono a due dimensioni diverse, a due mondi differenti: è questo il cuore dell'insegnamento del buddhismo zen del maestro Ejo Takata che nei tardi anni Cinquanta ha fondato in Messico una scuola frequentata, tra gli altri, dal grande psicoanalista Erich Fromm. Nel 1961 anche Alejandro Jodorowsky ha seguito le lezioni di Takata e ha pazientemente annotato nei suoi taccuini gli aneddoti e le storielle che il maestro raccontava.
In queste pagine Jodorowsky raccoglie sessanta di quei racconti, li commenta e svela il significato nascosto in ciascuno di essi, apparentemente insensati e così lontani dalla nostra tradizione filosofica basata sulla logica e il ragionamento. Si tratta di haiku e koan della più classica tradizione zen che sorprendono e provocano il lettore. E, soprattutto, quando si riesce a coglierne lo spirito più profondo, rendono il discepolo capace di guardare oltre il dito per ammirare direttamente la bellezza della luna.
Domande frequenti
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Informazioni
Koan
A PROPOSITO DEL MAESTRO E DEL DISCEPOLO NEL KOAN
Una persona venne a fargli visita per la prima volta. Il visitatore vide, in fondo al giardino, un bellissimo anziano assorto in profonda meditazione. Chiese al giardiniere, che era lì accanto, se quell’anziano fosse Joshu. E il giardiniere gli rispose: «No, assolutamente, Joshu sono io. Quello è il mio discepolo migliore».
IL BUDDHA DI LEGNO NEL TEMPIO IN FIAMME
Un monaco medita in un tempio, ma a un certo punto si addormenta. Addormentandosi, fa cadere una piccola candela che dà fuoco ai rivestimenti di legno che decorano il luogo. Quando il monaco si risveglia, l’incendio divampa. Interamente costruito in pietra dal soffitto al pavimento, il tempio resiste all’incendio, che non si spegnerà fino alla completa distruzione di tutti i rivestimenti in legno. Prima di sfuggire alle fiamme, il monaco decide di salvare un grande buddha di legno. Anche se debole, trova la forza miracolosa di alzare la statua che pesa più di cento chili. Arriva davanti alla porta e si rende conto che il buddha di legno è due volte più alto e più largo della sua apertura. Impossibile passare di lì, e le pareti sono troppo solide per cedere. Il monaco non vuole che il suo adorato buddha vada in pasto alle fiamme. Che cosa può fare per uscire indenne con il suo tesoro?
Immaginate di essere completamente intrappolati in un blocco di pietra. Come farete a uscirne? Facilissimo: si esce dal blocco facendo un passo avanti oppure di lato.
Un’oca depone un uovo in una bottiglia. Più tardi, l’uovo si rompe e ne esce un’altra oca. «Come farà questa seconda oca a uscire dalla bottiglia?» chiede il maestro al suo discepolo.Il monaco si ritira a meditare. Vent’anni dopo, chiede un colloquio con il maestro e gli annuncia di aver risolto il koan.«Come l’hai risolto?» chiede il maestro.«L’oca è uscita» risponde il discepolo.
«Aiutatemi a uscire, sono prigioniero!»«Esci!»«Non riesco a concentrarmi. Che ci posso fare?»«Concentrati!»«Sono un vigliacco.»«Sii coraggioso!»«Sono debole.»«Sii forte!»«Non ho fede.»«Credi! Mettiti alla ricerca, un passo dopo l’altro, e abbi fede!»
L’ACQUA
Il maestro U-Tsu, assorto in meditazione, si vide interrotto da un suo discepolo avido di ascoltare i suoi insegnamenti. U-Tsu non distolse lo sguardo dal discepolo, e quindi tracciò lentamente un cerchio per terra in cui disegnò l’ideogramma che significa “acqua”. Rivolse allora uno sguardo interrogativo al discepolo per vedere se per caso avesse compreso il significato del suo gesto, ma il suo volto non rifletteva altro che un’assoluta incapacità di comprendere.
CHE COS’È IL BUDDHA?
Un bonzo chiese al suo maestro:«Che cos’è il buddha?»«E tu chi sei?» fu la risposta del maestro.«Io?… Io sono io!»«Conosci questo io, sì o no?»«Ma certo che lo conosco!»Alzando uno scacciamosche in faccia al bonzo, il maestro aggiunse:«Lo vedi questo?»«Evidentemente sì.»Allora il maestro si alzò e, lasciando la stanza, concluse:«Non ho niente da dire.»1
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Il dito e la luna. Racconti zen, haiku, koan
- Prologo
- Esperienza con Ejo Takata. (Città del Messico, 1961)
- Il suono essenziale del vuoto
- STORIE ZEN E GIAPPONESI
- KOAN
- HAIKU
- Copyright