Leonardo Da Vinci
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Leonardo Da Vinci

Artista, scienziato, filosofo

  1. 408 pagine
  2. Italian
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  4. Disponibile su iOS e Android
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Leonardo Da Vinci

Artista, scienziato, filosofo

Informazioni su questo libro

Figlio illegittimo di un notaio e per questo costretto a dedicarsi alle arti "minori", Leonardo da Vinci è stato pittore, architetto, scultore, ingegnere, studioso di scienze naturali, anatomista... Con la sua straripante varietà di interessi e di studi si sottrae a ogni cliché, per rappresentare al meglio lo spirito del Rinascimento, lo sguardo di un'epoca sull'uomo, il mondo, la natura. Ma chi era davvero Leonardo? Schiacciata da un lato della dispersione disordinata delle sue molteplici attività, dall'altro dalla sbrigativa definizione di "genio", la sua vicenda umana è passata troppo spesso in secondo piano. Serge Bramly ha dedicato più di sei anni a studiare le settemila pagine di manoscritti lasciate da Leonardo per poter, finalmente, fornire quel ritratto che mancava. Seguendo passo passo le sue controverse vicende personali e artistiche in un universo rinascimentale quanto mai sorprendente, nel suo ormai esemplare studio Bramly è riuscito contemporaneamente a oltrepassare il mito e a sottrarsi all'ambiguo fascino del genio, per restituirci l'infinita e ricca complessità dell'uomo.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2014
Print ISBN
9788804544142

Note

Capitolo I

1. Ms. 2038 B.N. 29 v.
2. Oggi gli esperti sono perlopiù d’accordo nel riconoscere nella sanguigna di Torino un autoritratto di Leonardo. Ma ci sono ancora alcuni scettici per i quali questo disegno mostrerebbe soltanto un anonimo vecchio; su ciò io non sono d’accordo. Dobbiamo tuttavia riconoscere che quasi tutto, in Leonardo, fa nascere dei dubbi. Per il Richter, l’iscrizione a sanguigna (pressoché illeggibile, dunque) andrebbe così decifrata: «Lionardo it… lm [o “lai”] fatto da lui stesso assai vecchio». Nel testo ho riportato la trascrizione del Popham, The Drawings of Leonardo da Vinci, London 1946.
3. C.A. 71 r. a.
4. Secondo il Clark, le linee del naso sembrerebbero riprese da un’altra mano. «Ritocchi» del genere sono abbastanza frequenti nei disegni di Leonardo.
5. Sull’incisione della Gioconda effettuata dal Calamatta, cfr. la «Gazette des Beaux-Arts», I, 1859, p. 1633.
6. Intorno al 1490 Leonardo disegna (per qualche festa?) una specie di cabina a pianta ottagonale tappezzata di specchi circa i quali egli stesso dice: «Se farai 8 fochi [specchi] piani e ciascuno sia largo braccia 2 e alto 3 e sieno messi in circulo in modo compongino uno 8 faccie [ottaedro] che girerà 16 braccia e il diamitro fia braccia 5, e quell’omo che si troverà potrassi vedere per ogni verso infinite volte». (B. 28 r.). Un simile gioco di specchi permette benissimo di vedersi di tre quarti senza incontrare il proprio sguardo, proprio come nell’autoritratto di Torino.
7. K. Clark, Leonardo da Vinci, Harmondsworth 1967.
8. Capelli lunghi e grandi barbe non mancano nella Firenze del Quattro-Cinquecento. Giovanni Pico della Mirandola e Piero de’ Medici, detto lo Sfortunato, portano i capelli fino alle spalle; Paolo Uccello, Donatello, Michelangelo, il Castiglione, Cesare Borgia hanno la barba. E tuttavia nessuno, come Leonardo, associa la barba ai capelli lunghi bianchi come la neve, né li cura con tanta arte.
9. Anonimo Gaddiano, in Codice Magliabechiano, a c. di Carl Frey, Berlin 1892.
10. G.P. Lomazzo, Idea del Tempio della Pittura, a c. di R. Klein, Firenze 1974.
11. In L. Beltrami, Documenti e memorie riguardanti la Vita e le Opere di Leonardo da Vinci, Milano 1919.
12. V. A. Chastel, Marsile Ficin et l’art, Genève 1975, e Ph. Monnier, Le Quattrocento, Paris 1931.
13. Ritroviamo il particolare dell’indice puntato verso il cielo sia nel Cenacolo sia nel cartone di Sant’Anna, nel San Giovanni Battista, nell’Adorazione dei Magi e nel Bacco di Leonardo. Quando dipinge la Scuola d’Atene, Raffaello ha sicuramente visto il cartone di Sant’Anna, l’Adorazione e forse qualche riproduzione del Cenacolo.
14. Nel disegno preparatorio della Scuola d’Atene conservato all’Ambrosiana di Milano, l’Eraclito-Michelangelo in primo piano non c’è neppure. Niente e nessuno, davanti a Platone-Leonardo; ai suoi piedi si stende uno spazio vuoto, come se nessuno meritasse di esser posto sulla sua strada; tutte le linee della composizione convergono liberamente verso il cranio del filosofo.
15. B. Cellini, Opere, Firenze 1843.
16. B. Castiglione, Il Libro del Cortegiano, Torino 1964.
17. W. 12726.
18. Biblioteca Ambrosiana, Milano, F 263 inf., n. 1 bis.
19. G. Vasari, Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a’ tempi nostri, a c. di P. Della Pergola, L. Grassi e G. Previtali, Novara 1967.
20. R. Marcel, Marsile Ficin, Paris 1958.
21. P. Giovio, Elogia virorum illustrium, in Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, IX, 1781.
22. Queste righe, manoscritte, sono precedute dalla nota «Dal. Gav.» o «Dal. Cav.»: sono possibili entrambe le letture e dunque tutte e due le interpretazioni.
23. P. Giovio, Elogia, cit.
24. Itinerario del viaggio del cardinale Luigi d’Aragona steso da Antonio de Beatis, in A. Chastel, Luigi d’Aragona. Un cardinale del Rinascimento in viaggio per l’Europa, tr. it., Bari 1987.
25. Per Joséphin Péladan, soltanto l’etereo profilo di Windsor (oltre alla sua copia dell’Ambrosiana) può essere quello di Leonardo; per lui, è l’unico che gli si addica. Il Péladan non riesce a capire come il maestro possa avere la bocca «triste e astiosa» – come dice nella sua antologia degli scritti dell’artista – della sanguigna di Torino.
26. Così nell’album I, Leonardo, scritto e illustrato da R. Steadman, London 1983, o nel Leonardo da Vinci (per bambini) di A. e M. Provensen, London 1984.
27. Pur presentando un Leonardo di profilo, l’incisione del Coriolano non riproduce affatto i lineamenti dolci e fluidi del disegno di Windsor. L’espressione è molto più simile a quella dell’autoritratto di Torino; le folte sopracciglia arcuate, ad esempio, sembrano proprio riprese da quest’ultimo; ma il Coriolano s’ispirò forse a un te...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Ringraziamenti
  4. LEONARDO DA VINCI
  5. I. Un cerchio di specchi
  6. II. Amabile come un figlio dell’amore
  7. III. Artium mater
  8. IV. La paura e il desiderio
  9. V. Dispero
  10. VI. La penna e il temperatoio
  11. VII. I pensieri si voltano alla speranza
  12. VIII. L’uomo assoluto
  13. IX. Allori e tempeste
  14. X. Siccome una giornata bene spesa
  15. XI. L’orma
  16. Note
  17. Riferimenti cronologici
  18. Bibliografia
  19. Inserto fotografico
  20. Copyright