Le parole sono importanti, anzi la comunicazione in generale lo è: quello che dici e il modo in cui lo dici esercitano un’influenza enorme sulla qualità delle tue relazioni. In particolare quando si tratta del rapporto tra te e il tuo partner.
Al tempo stesso, le parole non sono tutte uguali: esiste un’ampia gamma di frasi, espressioni e abitudini linguistiche tra cui puoi scegliere ogni volta che ti rivolgi alla persona che ami. Alcune di queste favoriscono la SALUTE del vostro rapporto, altre rischiano di DANNEGGIARLO; alcune hanno il potere quasi magico di avvicinarti al partner, altre, se usate troppo spesso, finiranno per allontanarvi.
Date queste premesse, credo che valga davvero la pena imparare a scegliere le parole migliori per comunicare all’interno della coppia, per rivolgersi all’altro con consapevolezza e sensibilità. Grazie a questo impegno, le modalità che applicherete nelle vostre conversazioni quotidiane avranno effetti positivi su entrambi e vi faranno sentire ancora più intimi, gratificati e complici.
Da dove partire per imparare a comunicare meglio con il partner? Può essere utile iniziare a ragionare su qualcosa che entrambi fate tutti i giorni, molte volte al giorno, ovvero rispondere a una richiesta che arriva dall’altra persona.
Una “richiesta” è l’espressione di un bisogno e di un desiderio: è una proposta di comunicazione emotiva.
Può essere un invito, e talvolta è una preghiera, una sorta di SOS che, come vedremo più avanti, il partner ci lancia in modo più o meno esplicito.
Come puoi reagire alle richieste del tuo partner?
Quando ti mostrerà di voler stabilire una comunicazione/connessione emotiva con te, avrai a disposizione almeno tre modi differenti per rispondere alle sue richieste:
- 1. Andare VERSO
- 2. Andare CONTRO
- 3. Andare VIA
SCEGLIERE un tipo di risposta invece che un altro si rivelerà determinante per la serenità del rapporto, sia a breve termine che nel lungo periodo. La relazione che giorno dopo giorno costruisci con il tuo partner è fatta soprattutto di parole, e quelle che usi per rispondere alle sue richieste sono tra le più rilevanti per stabilire tra voi una “connessione”.
Ecco un esempio che illustra chiaramente la differenza tra i modi di comunicare “verso”, “contro” o “via”.
Se mia moglie, rientrata dal lavoro, mi dicesse:
“Alessio, oggi è stata una giornata pesante”
potrei risponderle in tre modi:
1. “È stata una giornata pesante? Vuoi rilassarti un po’ sul divano e cucino io?”
Questa è la risposta del tipo ANDARE VERSO.
2. “Ti lamenti sempre, pensi che sia bello tornare a casa dopo aver lavorato tutto il giorno e sentire che ti lamenti? Anch’io ho giornate pesanti, ma lascio i miei problemi di lavoro fuori da casa!”
Questa è la risposta del tipo ANDARE CONTRO.
3. “Oggi mi andrebbe una bella pizza!”
Questa è la risposta del tipo ANDARE VIA.
Nel primo caso (È stata una giornata pesante? Vuoi rilassarti un po’ sul divano e cucino io?) reagisco in modo positivo alla comunicazione di mia moglie (Alessio, oggi è stata una giornata pesante), dimostrando di aver compreso che la sua, più che una semplice constatazione di fine giornata, era una vera e propria richiesta.
Dicendole È stata una giornata pesante? Vuoi rilassarti un po’ sul divano e cucino io?, faccio due cose molto importanti: primo, ripeto le sue stesse parole (e questo significa Ti ho ascoltato); secondo, le vado incontro (e questo significa Capisco quello che mi stai dicendo e faccio qualcosa per te). Le mie parole vanno “verso” di lei, facendola sentire capita e rassicurata.
Nel secondo caso (Ti lamenti sempre, pensi che sia bello tornare a casa dopo aver lavorato tutto il giorno e sentire che ti lamenti? Anch’io ho giornate pesanti, ma lascio i miei problemi di lavoro fuori da casa!) la mia risposta è aggressiva: invece di andare nella direzione verso la quale mia moglie mi sta chiamando, rimango fermo dove sono e, anzi, ne approfitto per sferrare un attacco. Se uso parole come Ti lamenti sempre, pensi che sia bello tornare a casa dopo aver lavorato tutto il giorno e sentire che ti lamenti?, trasmetto un messaggio di chiusura nei confronti di mia moglie e sfrutto la posizione di vulnerabilità in cui lei si trova dopo avermi lanciato il suo SOS.
Nel terzo caso (Oggi mi andrebbe una bella pizza!) le mie parole trasmettono un messaggio molto chiaro: “Voglio allontanarmi in fretta da questa comunicazione, non mi interessa portare avanti questa conversazione”.
Tutte le volte che rispondiamo ignorando la richiesta del nostro partner, il messaggio che arriva è: “Non ho voglia di ascoltarti, per me non è importante ciò che dici e quello di cui hai bisogno”.
Hai appena visto come una stessa frase (Alessio, oggi è stata una giornata pesante) possa ottenere almeno tre risposte differenti. E, di conseguenza, avere tre diversi effetti sullo stato d’animo del partner e sul rapporto che costruisci giorno dopo giorno.
Ora che abbiamo evidenziato il ruolo determinante del nostro modo di comunicare sulla qualità della relazione, approfondiamo ulteriormente l’analisi delle modalità “verso”, “contro” e “via”, arricchendola di alcune interessanti deduzioni dello psicologo John Gottman.
>>> ANDARE VERSO: SCEGLIERE DI RISPONDERE IN MODO POSITIVO ALLE RICHIESTE DEL PARTNER
Tra tutte le possibili risposte, il mostrare attenzione e interesse nei confronti dell’altra persona è ovviamente quella che produce gli effetti migliori, tanto sui singoli partner quanto sulla coppia.
Secondo le ricerche di John Gottman e dei suoi colleghi, le relazioni nelle quali le persone vanno più spesso “verso” la richiesta di comunicazione del partner sono più stabili e durature, perché sono continuamente rafforzate dall’espressione di sentimenti positivi. Le coppie che hanno l’abitudine di andarsi incontro riescono, anche durante un conflitto, a dimostrare affetto e interesse reciproci e, più spesso di altre, sanno usare l’umorismo e le battute scherzose per abbassare il livello della tensione.
Il gioco, per esempio, è uno splendido modo di andare l’uno verso l’altro, di portare gioia e leggerezza nel rapporto e di condividere un momento felice. L’IRONIA, quando è rispettosa e amorevole, è un benefico BALSAMO capace di rasserenare anche le conversazioni più tese e di sprigionare un piacevole senso di empatia che agisce come forte collante nella relazione d’amore.
Ogni volta che scegli di “andare verso” la richiesta del tuo partner, trasmetti almeno uno di questi messaggi:
- Ti ascolto
- Sono interessato a te
- Ti capisco (o desidero farlo)
- Sono qui, sono con te, sono dalla tua parte
- Vorrei aiutarti (che io sia in grado o meno)
- Vorrei essere con te (che io sia in grado o meno).
Quando il tuo partner riceve uno di questi messaggi si sente bene con se stesso e con te: si sente accolto nella vostra relazione.
Qual è il maggior vantaggio di andare il più spesso possibile “verso” le richieste del partner? Il regalo di questo tipo di comunicazione positiva è una delle sensazioni più preziose che una coppia possa desiderare, ovvero la percezione di essere EMOTIVAMENTE CONNESSI, intimamente legati l’uno all’altro: capaci di intuire stati d’animo, bisogni e desideri per soddisfarli meglio.
Per alcune coppie “essere connessi” significa riuscire a comunicare anche solo attraverso uno sguardo; per altre, è sentirsi vicini anche quando si è fisicamente lontani; per altre ancora, percepire i sentimenti che il partner sta provando e agire di conseguenza. Nel quotidiano,
LA CONNESSIONE EMOTIVA È QUELLA
FORZA CHE PERMETTE A UNA COPPIA DI
VIVERE SERENAMENTE E APPIANARE
IN MODO PIÙ SEMPLICE E VELOCE
LE PROPRIE DIVERGENZE.
Dunque è una risorsa preziosa, cui attingere quando le cose vanno bene, ma soprattutto a cui fare riferimento quando si presenta qualche problema da affrontare.
>>> ANDARE CONTRO: SCEGLIERE DI OPPORSI ALLE RICHIESTE DEL PARTNER
Le persone che vanno “contro” dimostrano con le loro parole di rifiutare la richiesta di comunicazione espressa dall’altro. In questi casi la connessione emotiva si interrompe e tra i membri della coppia si crea distanza. La sensazione di chi riceve una risposta “contro” è quella di non essere stato capito, o addirittura di essere stato respinto.
Ogni volta che si sceglie di “andare contro” una richiesta del partner, si trasmette almeno uno di questi messaggi:
- Il tuo bisogno di attenzione mi irrita
- Mi sento ostile nei tuoi confronti
- Non ti rispetto
- Non apprezzo il nostro rapporto
- Non ti apprezzo
- Voglio ferirti
- Voglio allontanarti.
Le ragioni per cui una persona comunica in questo modo possono essere molteplici:
- stress
- un modo di esprimersi piuttosto brusco
- frustrazione nei confronti del partner
- insoddisfazione per altri aspetti della propria vita, che nulla hanno a che vedere con la relazione.
In ogni caso una comunicazione “contro” è sintomo di un rapporto teso, dove è probabile che i cinque nemici della comunicazione (criticare, disprezzare, mettersi sulla difensiva, fare il muro e iniziare male) siano già parte della routine quotidiana.
Per spiegare cosa significa “andare contro”, Gottman riferisce un episodio che mi ha particolarmente colpito per la sua chiarezza. Nel racconto dello psicolog...