
- 308 pagine
- Italian
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eBook - ePub
Elena, Elena, amore mio
Informazioni su questo libro
Elena, Elena, amore mio narra la storia della guerra di Troia e della bella Elena rivissuta attraverso i caustici racconti che Tersite, guerriero storpio e maligno, fa al giovane Leonte appena arrivato negli accampamenti dei Greci, alla ricerca del padre disperso. Ulisse è un furfante, Agamennone uno sfruttatore, Achille un sanguinario. Suo malgrado Leonte impara che in tanta maldicenza c'è molta verità. Suo malgrado si lascia alle spalle i sogni della fanciullezza per diventare uomo. Finché si innamora di una donna bellissima. Bellissima come Elena... Passione e avventura, lezione di vita e di saggezza. Dai miti dell'Antica Grecia, uno splendido romanzo di Luciano De Crescenzo.
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Informazioni
Print ISBN
9788804371120eBook ISBN
9788852056345Dizionarietto mitologico
ABSIRTO: fratellino di Medea e figlio di Eeta, re della Colchide. La tremenda Medea e il suo amante Giasone lo squartarono e lo gettarono a mare solo per rallentare l’inseguimento del padre, costretto a raccoglierne i pezzi.ACADEMO: personaggio minore, noto solo per aver confidato a Castore e Polluce dove Teseo avesse nascosto Elena il giorno in cui la sequestrò. Gli Ateniesi gli dedicarono un boschetto. Molti anni dopo Platone istituì, proprio in questo bosco, la sua Accademia. Chi mai avrebbe potuto predire allo sconosciuto Academo che, solo per aver fatto una volta la spia, il suo nome poi sarebbe servito a indicare grandi istituzioni artistiche e scientifiche, come l’Accademia di Francia o l’Academy Hall!ACAMANTE: figlio di Teseo e di Fedra. Uno degli eroi greci nascosti nel cavallo. Era partito per Troia alla ricerca della nonna Etra, cameriera privata di Elena fuggita insieme alla padrona durante il rapimento.ACASTO: figlio di Pelia. Partecipò alla spedizione degli Argonauti (vedi) e alla caccia del Cinghiale Caledonio. Sua moglie Astidamia s’invaghì di Peleo e, non ricambiata, lo accusò di violenza carnale. Acasto allora cercò di eliminare l’amante presunto facendolo uccidere dai ferocissimi Centauri, ma Peleo fu tratto in salvo da Chirone, l’unico centauro di animo gentile.ACHILLE: figlio di Peleo e di Tetide; il più famoso degli eroi greci. La madre, per renderlo invulnerabile, lo immerse appena nato nel fiume Stige, ma il tallone del bambino rimase fuori dell’acqua. Fu allevato dal centauro Chirone che gli insegnò l’uso delle armi. Sapendolo destinato a morire in guerra, Tetide cercò di non farlo partire per Troia e lo nascose a Sciro tra le figlie del re Licomede, sennonché Ulisse lo smascherò con un trucco e lo costrinse a prendere le armi. Durante l’assedio di Troia Achille litigò con Agamennone a causa di una schiava, Briseide, e si ritirò sdegnato dai combattimenti. Riprese a combattere quando Ettore uccise Patroclo, il suo amico più caro. Per vendicarlo l’eroe uccise Ettore in duello, e fu a sua volta ucciso da Paride che lo colpì con una freccia nel tallone.ADE (Plutone per i Romani): Dio degli Inferi. Figlio di Crono e di Rea, fratello di Zeus e di Poseidone. Quando Crono fu deposto, il mondo venne tripartito: a Zeus toccò il Cielo, a Poseidone il Mare, ad Ade il regno dell’Oltretomba. Sposò Persefone contro il volere di Zeus e di Demetra. Gli antichi, per motivi scaramantici, non pronunziavano mai il suo nome e lo indicavano con i sinonimi più vari, come Agesilao, Dite o Polidegmone.ADMETO: sposò Alcesti ed ebbe da Artemide il dono di poter posporre la propria morte se avesse trovato qualcuno disposto a sostituirlo. Prossimo a morire si recò dai genitori con una coppa di veleno, ma questi si rifiutarono di morire in vece sua, pur essendo molto anziani. A sostituirlo sul letto di morte fu la moglie Alcesti (vedi). Partecipò all’impresa degli Argonauti.ADONE: nacque a Cipro da un tronco d’albero. Raccolto in fasce da Afrodite, venne affidato a Persefone e diventò un giovane bellissimo, conteso dalle due Dee. Zeus intervenne e stabilì che vivesse quattro mesi con Afrodite, quattro con Persefone e quattro con chi voleva lui. Senonché Adone consumò anche i quattro mesi «liberi» con Afrodite, e questo scatenò la gelosia di Ares che lo fece uccidere da un cinghiale. Afrodite pianse disperatamente la morte di Adone e le sue lacrime si trasformarono in anemoni.AFRODITE (Venere per i Romani): Dea dell’Amore. Nacque dalla spuma formatasi intorno al membro di Urano evirato: è pertanto più «anziana» degli altri Dei dell’Olimpo, Zeus compreso. Ebbe un solo marito, Efesto, e molti amanti tra i quali Ares, Adone, Bute l’Argonauta, Ermes, Poseidone e Anchise, con il quale concepì Enea. Venne dichiarata la più bella dell’Olimpo in seguito al famoso giudizio di Paride.AGAMENNONE: figlio di Atreo, re di Micene e fratello di Menelao. Capo dell’esercito acheo. Fu costretto a sacrificare la figlia Ifigenia per consentire alla flotta achea di partire verso Troia. Di ritorno in patria, venne ucciso da sua moglie Clitennestra e da Egisto nel corso di un banchetto.AGELAO: pastore che invece di uccidere Paride, secondo gli ordini ricevuti da Priamo, finì con l’adottarlo.AGENORE: guerriero troiano, figlio di Antenore. Le sue sembianze furono prese da Apollo per allontanare Achille e consentire ai Troiani di mettersi in salvo entro le mura.AGESILAO: altro nome di Ade.AGLAIA (l’Ornamento): chiamata anche Pasitea, la più giovane delle tre Cariti, sorella di Eufrosine e Talia. Era corteggiata da Morfeo.AGRIO: padre di Tersite.AIACE OILEO: re di Locri, al contrario di Aiace Telamonio era molto basso di statura; in compenso era il più bravo degli Achei nello scagliare la lancia e il secondo, dopo Achille, nella velocità . Di carattere aggressivo e arrogante, era solito portarsi dietro, come se fosse un cane, un serpente ammaestrato lungo due metri.AIACE TELAMONIO: figlio di Telamone, re di Salamina, e cugino di Achille. Famoso per la prestanza fisica, era di carattere mite. Appena nato venne avvolto da Eracle nella pelle del Leone Nemeo; questo rese il suo corpo invulnerabile fuorché nei punti che corrispondevano ai fori praticati nella pelliccia per far passare le cinghie della faretra. Impazzì e si uccise perché non gli furono assegnate le armi di Achille.ALCESTI: figlia di Pelia, re di Iolco. Per trovarle marito, il padre indisse una gara che fu vinta da Admeto, re di Fere. Sennonché Admeto si dimenticò di sacrificare ad Artemide e, quando andò per accoppiarsi alla sposa, trovò al suo posto un groviglio di orribili serpi. Placata Artemide con opportuni sacrifici, il giovane ottenne dalla Dea di poter rimandare la propria morte se avesse trovato qualcuno disposto a sostituirlo. Quando Ade venne a prenderlo, Admeto andò dagli anziani genitori con una coppa di veleno e chiese che uno dei due prendesse il suo posto; ma i genitori, malgrado l’età , non ne vollero sapere. Fu Alcesti allora a strappargli di mano il veleno e a sacrificarsi per lui.ALCIMO: compagno di Achille.ALCMENA: madre di Eracle (vedi) e di Ificle (vedi).ALESSANDRO: ovvero «colui che difende gli uomini». Nome che Paride si guadagnò quando ancora viveva sul monte Ida.ALETTO: Dea della Collera. È una delle tre Erinni, insieme a Tisifone, la Vendetta, e Megera, l’Odio.ALTEA: figlia di Testio, madre di Deianira e Meleagro (vedi). Quando ebbe Meleagro, le Moire le predissero che il bimbo sarebbe vissuto finché un tizzone, in quel momento nel camino, non si fosse consumato del tutto. Altea allora spense il tizzone e lo andò a nascondere in un posto sicuro. Ma quando il figlio s’innamorò di Atalanta e uccise tutti i suoi zii per una banale lite di caccia, Altea riprese il tizzone e lo lasciò ardere fino alla fine.AMAZZONI: vedi testo, cap. XIV.AMICO: figlio di Poseidone e della ninfa Melia, re dei Bebrici, inventore del pugilato. Era un gigante dalla forza smisurata: affrontò Polluce in un incontro la cui posta era la vita dello sconfitto. Polluce vinse, ma lo risparmiò.AMISODARO: padre di due guerrieri troiani, Atimnio e Maride.ANANKE: detta anche la Necessità , madre delle Moire. Rappresenta il Destino, e come tale è superiore alla stessa volontà degli Dei.ANCEO IL GRANDE: figlio di Attore. Partecipò alla spedizione degli Argonauti e alla caccia del Cinghiale Caledonio, durante la quale fu il primo a restare ucciso.ANCEO IL PICCOLO: cugino del precedente. Partecipò alla spedizione degli Argonauti.ANCHISE: figlio di Capi e di Temi, padre di Enea. Amò Afrodite, ma fu reso storpio da Zeus per essersene vantato. Secondo la leggenda, fu uno dei pochi a scampare alla distruzione di Troia, portato in spalla dal figlio Enea.ANDROMACA: figlia di Eezione, moglie di Ettore e madre di Astianatte. È, con Penelope, una delle mogli ideali dell’epoca omerica. Dopo la caduta di Troia venne fatta schiava da Neottolemo dal quale ebbe tre figli: Molosso, Pielo e Pergamo. Secondo alcuni, una volta morto Neottolemo, andò sposa a Eleno, il fratello di Ettore che aveva tradito i Troiani. Secondo altri, la bellissima Ermione, ex donna di Neottolemo, l’avrebbe uccisa per gelosia insieme al figlio Molosso.ANFIARAO: figlio di Oicle, partecipò sia all’impresa degli Argonauti che alla caccia del Cinghiale Caledonio.ANFICLO: guerriero troiano.ANFIMACO: figlio di Cteato, capo epeo, alleato degli Achei.ANFIMACO: figlio di Nomione, capo dei Carii, alleato dei Troiani.ANFITRIONE: figlio di Alceo, re di Tirinto. Zeus, invaghito di sua moglie, la fedelissima Alcmena, assunse le sembianze di Anfitrione dopo aver bloccato il tempo, fermando il corso del Sole, della Luna e delle Ore. Dall’unione di Zeus e Alcmena nacque Eracle.ANFITRITE: ninfa, figlia di Nereo, amante di Poseidone. Abitava in fondo al mare in una casa d’oro.ANTENORE: il più saggio dei Troiani, consigliere di Priamo. Cercò fin dal primo momento di convincere Paride a restituire Elena. Questo gli salvò la vita durante l’eccidio, facendolo però, nel contempo, apparire come un traditore della patria. Giunto in Italia. vi fondò la città di Padova.ANTIANARA: regina delle Amazzoni nota per aver dichiarato che gli zoppi sono più abili nei «giochi d’amore».ANTICLO: guerriero greco, tra quelli che si nascosero nella pancia del cavallo di legno. Fu il solo a credere che fosse sua moglie, e non Elena, a chiamarlo dall’esterno. Ulisse lo strangolò...
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Elena, Elena, amore mio
- Premessa
- I. In rotta per Ilio
- II. Il casus belli
- III. Alla più bella
- IV. Tersite
- V. Menelao contro Paride
- VI. Il tifo degli Dei
- VII. L’oracolo
- VIII. Evanio l’avvelenatore
- IX. Le zanne del cinghiale
- X. Alle Due Fontane
- XI. Polissena
- XII. L’urlo di Achille
- XIII. La morte di Ettore
- XIV. Le Amazzoni
- XV. Il tallone di Achille
- XVI. Il cavallo di legno
- Epilogo
- Dizionarietto mitologico
- Copyright