L'amore che ti meriti
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L'amore che ti meriti

  1. 252 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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L'amore che ti meriti

Informazioni su questo libro

Al suo quarto libro, Daria Bignardi ci consegna una storia segreta. Come può l'amore essere insieme la forza più creatrice e più distruttrice? Cosa siamo disposti a perdere per l'amore, cosa siamo disposti a mettere in gioco? È possibile che la completa felicità si riveli solo nella assoluta infelicità? A Ferrara, Alma e Maio, due fratelli adolescenti, vivono in una sorta di reciproca, incantata dipendenza. La loro famiglia è molto unita. La scuola è finita, l'estate inizia. Alma e Maio non lo sanno, di essere felici. Per Alma è un gioco quando propone al fratello di provare l'eroina. Una sola volta, l'ultima sera di libertà prima di raggiungere i genitori per le vacanze. Ma mentre lei passa indenne attraverso il veleno, Maio resta segnato. E un giorno scompare. Bologna, trent'anni dopo. Antonia, che tutti chiamano Toni, è l'unica figlia di Alma. Vive con Leo, commissario di polizia conosciuto durante uno dei sopralluoghi per i gialli che scrive. Ignora tutto di Maio, la madre non le ha mai raccontato nulla: forse per proteggerla, o forse troppo grande è il senso di colpa. Ma quando viene a sapere che Antonia aspetta il suo primo figlio, Alma non riesce più a mantenere il silenzio di cui si è fatta scudo. Toni si misura con una vertigine improvvisa: che cosa può fare di fronte a un segreto che ha cancellato ogni traccia del passato di sua madre, e quindi anche del proprio? Toni torna a Ferrara per cercare Maio. In quella città troppo silenziosa, ovattata, impermeabile, attraverso un vortice di incontri che fanno trapelare di volta in volta uno spiraglio di verità subito richiuso, un'occasione di vita, inizia una ricerca che pensa di condurre in nome della madre, ma che sempre più prenderà possesso della sua anima, fino a diventare rivelazione e ricognizione di sé. Nell'inchiesta su Maio si riflette il gioco delle generazioni, la cifra nascosta di quegli anni bui a cavallo tra Settanta e Ottanta, fino al destino stesso di Antonia. Mentre il figlio le cresce dentro, Toni dovrà assumere su di sé, in una discesa di madre in figlia, le mille domande emerse cercando Maio e la storia di una famiglia: come si fa a meritarsi l'amore?

Domande frequenti

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2014
Print ISBN
9788804634799
È scritta a macchina su due fogli pieni di parole cancellate con delle file di X e riscritte di seguito.
Non ci sono date.
Cara Michi,
ricordi il verso di Tomorrow Never Knows di John Lennon, quello che ti cantavo sempre? È quel che mi è successo: ho spento la mente e mi sono fatto portare dalla corrente.
Mi ero svegliato dentro la nebbia accanto a due ragazzi appena
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conosciuti: Sandro e Renato. Ci eravamo fatti in macchina, vicino al Po, e anche se la mia roba era poca era stato un bellissimo flash.
L’ultima cosa che ricordo di loro è la voce di Sandro: diceva di sentire il rumore del treno sul ponte vicino al nostro. Poi mi ero addormentato e quando
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mi sono risvegliato li ho visti che dormivano.
Era buio, non sapevo che ora fosse, ho toccato Renato e gli è caduta la testa in avanti, mi sono voltato e ho
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scosso Sandro, l’ho chiamato, ma era immobile e pesante. Ho capito che erano morti e ho pensato che avrebbero dato la colpa a me. Ho avuto paura.
Sono uscito dalla macchina e mi sono incamminato sulla strada, non c’era nessuno, solo nebbia, ma ho sentito il rumore del treno che passava sull’altro ponte, come aveva detto Sandro.
Facevamo un gioco con Alma,
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su quel ponte, prima di conoscerti. Una sfida a chi scappava per ultimo dai binari prima che arrivasse il treno. L’aveva letta in non so che libro di bande di ragazzi e aveva voluto provare. Era divertente. Poi aveva detto che basta, non dovevamo più farlo,
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era pericoloso.
Mi sono incamminato sul ponte grande e ho guardato sotto. Non si vedeva il fiume, solo un buco nero che attirava giù. E il rumore, come un
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risucchio freddo.
Ho pensato che se scavalcavo e mi lasciavo andare sarebbe finita subito ma sono rimasto appoggiato al parapetto. Aveva ragione Alma, ero un coglione.
Poi ho visto una luce, improvvisamente, vicina, e sentito un
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rombo di motore. Stava arrivando un camion: se mi buttavo sotto il guidatore non mi avrebbe visto. Ora che Alma aveva detto al babbo che mi facevo non potevo tornare a casa, non volevo andare in carcere o in comunità, te lo vedi Maio rinchiuso, Michi?
Ho pensato a mia madre quando ci chiamava: Almaa-Maioo.
Testo cancellato
Sembrava un canto.
Ho pensato ad Alma che diceva: Da cosa stai scappando?
Poi ho pensato a te, quando ridi.
Ho alzato le mani, fatto un passo verso il camion. Non mi ha investito, anzi, si è fermato.
Il guidatore si
Testo cancellato
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è sporto sul sedile, ha aperto lo sportello, mi ha osservato inclinando la testa come se volesse capire cos’ero, se un uomo, un ragazzo o un animale.
Poi ha detto: «Come».
Come.
Vieni.
In tedesco, o in inglese, non so.
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Ma ho capito. Vieni.
Sono salito.
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Continuava a guardarmi. Era giovane, con tanti capelli scuri.
Ho chiuso lo sportello e non ha chiesto nulla, né dove vai, né chi sei. Si è girato ed è ripartito.
Ora mi chiamo Osman, Osman Kaya, e sono turco: rinato sul camion di mio fratello Asil Kaya. Abito a Madrid, ma ho vissuto due mesi a Berlino con
Testo cancellato
la famiglia di Asil.
Asil mi ha raccontato che...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. L’amore che ti meriti
  4. Alma
  5. Antonia
  6. Alma
  7. Antonia
  8. Alma
  9. Antonia
  10. Alma
  11. Antonia
  12. Alma
  13. Antonia
  14. Michela Valenti mi ha dato appuntamento di fronte…
  15. Alma
  16. Antonia
  17. “Almeno un caffè?” …
  18. Alma
  19. Antonia
  20. Alma
  21. Antonia
  22. Alma
  23. Antonia
  24. «Potresti chiamarlo Ariosto, se fosse maschio.» …
  25. Alma
  26. Antonia
  27. “Ne hanno ammazzato un altro, un casino grosso. …
  28. Alma
  29. Antonia
  30. Alma
  31. Antonia
  32. Alma
  33. Antonia
  34. Alma
  35. Antonia
  36. Alma
  37. Antonia
  38. Alma
  39. Antonia
  40. Alma
  41. Antonia
  42. Seduta con Leo sul sedile posteriore dell’auto di…
  43. «Puoi bere?» …
  44. Alma
  45. Antonia
  46. È uscita dalla sala operatoria poco prima dell’una…
  47. Ci metto qualche secondo a capire dove sono…
  48. Se parto col Regionale veloce arrivo a Ferrara…
  49. Ho messo il computer nello zaino e ho salutato…
  50. «Sai perché in questa strada non ci sono porte…
  51. Sono seduta da un’ora nel corridoio dalle pareti…
  52. Alma
  53. Antonia
  54. È scritta a macchina su due fogli pieni di parole…
  55. Mi accarezza il ginocchio da sopra il lenzuolo e…
  56. Alma
  57. UN ANNO DOPO
  58. Alma
  59. Antonia
  60. Ringraziamenti
  61. Anteprima: «Storia della mia ansia»
  62. Copyright