PACE
PAPA
PAURA
PERCHÉ
PRIMAVERA
PULIZIA
ALESSIO, 12 anni, di Roma: «La pace nel mondo deve essere affidata alle parole dei bambini. E gli adulti li devono ascoltare perché i bambini sono il futuro e non vogliono un futuro di guerre».
| baris¸ | (turco) |
| camātāa | (tamil) |
| damai | (indonesiano) |
| fred | (svedese) |
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| mir | (russo, serbo-croato) |
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| paz | (portoghese, brasiliano) |
| paz | (spagnolo) |
| peace | (inglese) |
| pyeonghwa | (coreano) |
| salàam | (arabo) |
| santphap | (khmer) |
| shalom | (ebraico) |
| shanti | (indiano) |
| shide | (tibetano) |
| svit | (ucraino) |
| vrede | (olandese, sudafricano) |
AUGUSTO, 9 anni, di Livorno: «Il papa si chiama Francesco, è simpatico e buono e, poi, va in mezzo alla gente e non ha paura di bere il matè quando glielo offrono. È sempre in visita sia in Italia che nel mondo. E ama tanto i bambini. Li carezza sulla testa, ride con loro. È contro la guerra e contro la povertà. È un papa diretto».
ALFONSO, 12 anni, di Firenze: «Questo papa ha una santità allegra. Ride, ma poi, se deve arrabbiarsi contro i mafiosi, i camorristi, i terroristi e contro i preti pedofili, lo fa. Parla come deve parlare un papa coraggioso e chiede sempre di pregare per lui perché ha bisogno delle preghiere di tutti. Questo papa telefona alle persone direttamente lui e stupisce tutti perché nessuno si aspetta che un papa sia così semplice. Però non deve cambiare, anzi continuare così per dare un esempio. Questo è un papa da imitare».
CHIARA, 13 anni, di Milano: «Papa Francesco è per la pace nel mondo perché deve sapere che la pace è minacciata veramente ed è possibile che scoppi la terza guerra mondiale. Mia nonna dice che il terzo mistero di Fatima è la terza guerra mondiale e che Lui lo sa e perciò dopo la visita alla Corea del Sud ha detto che ormai è scoppiata, anche se a pezzi, in tante parti del mondo. E ha ragione!».
SARAH, 8 anni, di Roma: «Caro papa Francesco, avrei una domanda da farti. Cosa provi quando ti rivedi in televisione? Tu ci sei sempre alla televisione perché fai la Messa, poi l’Angelus, poi le visite a città e paesi dove ti aspetta un sacco di gente. Cosa si prova a stare con tanta gente intorno e poi che ti riprendono ogni momento?».
VALENTINA, 10 anni, di Salerno: «Caro papa Francesco, tu abbracci e baci sempre i malati o i disabili. Io ho una sorella così che è tutte e due le cose. Sono sicura che abbracceresti pure lei!».
La paura, per i bambini, è anche e soprattutto una tappa necessaria per la crescita e lo sviluppo. La paura ha a che fare con il cambiamento e, quindi, con l’angoscia della separazione: il bambino che prova paura esprime, assai spesso, la difficoltà nel prendere le distanze da vecchie modalità e abitudini per abbracciarne di nuove. Ogni età ha le sue paure e, insieme, i suoi oggetti e le sue situazioni attraverso cui esprimersi: i temporali, il buio, i ladri, i mostri, gli animali fino ad arrivare, tra gli otto e i nove anni, anche alla paura della morte e della solitudine. Ogni bambino esorcizza le proprie paure a suo modo: chi parlandone, chi disegnandole, chi inventando storie su di esse. L’importante è saperle “drammatizzare”, saperle, cioè, “mettere in scena” stabilendo, anche con l’aiuto dei grandi, ruoli e personaggi da impersonificare, come in un gioco.
CARLO, 9 anni, di Cuneo: «Io ho paura di avere paura perché quando ho paura di avere paura in mezzo al petto mi viene un nodo buio che cresce, cresce e mi arriva fino a dentro gli occhi. E me li spegne. Così resto al buio!».
CHIARA, 8 anni, di Vigevano: «Io ho paura di restare sola a casa. Una volta, a sei anni, sono rimasta a casa da sola perché mia nonna che mi teneva ogni pomeriggio si è sentita male e l’hanno portata all’ospedale. La vicina di casa mi ha detto: “Tu, Chiara, resta qui ferma che noi portiamo la nonna dal dottore”. E, invece, non tornava proprio nessuno. Alla fine, mi sono messa a piangere e a urlare ma solo dopo tanto tempo ancora è arrivata mia madre dal lavoro e mi ha consolata. Io, però, da allora a casa da sola non resto più! Perché se escono e non tornano, io che faccio?».
GIULIO, 6 anni, di Como: «Io ho paura dei treni perché portano via lontano le persone! Mio padre li prende sempre perché lavora in Svizzera».
ENRICA, 7 anni, di Mazara del Vallo: «Io ho paura che possano venire i ladri. Mia madre dice che questa paura l’ho cominciata ad avere quando è nato mio fratello. Magari è così. Però, che c’entra? Lui non è mica un ladro!».
SHAADY, 10 anni, di Vittorio Veneto: «Io ho paura che i cani mi mordano. Mi è successo, da piccolo, a cinque anni e mio padre ha detto: “Così adesso imparerai a non toccarli!”. Questa brutta esperienza del cane che mi ha morso la mano mi ha reso prudente. Però, io amo i cani e vorrei sempre giocare con loro. Sempre. Allora mio padre mi ha detto che devo superare questa paura e capire come fare a stare con gli animali. Bisogna che io faccia un po’ di esperienza. Gli animali sentono se hai paura?».
UGO, 8 anni, di San Vito Romano: «Io ho paura dei fulmini perché mi hanno raccontato la storia di un contadino che è diventato cenere per un fulmine. Lui era in un campo proprio vicino a casa mia e pioveva. Un fulmine l’ha colpito ed è morto fulminato. Dato che tutti lo ricordano sempre, io ho paura dei temporali e anche quando i miei genitori o i miei fratelli sono fuori e c’è il temporale io mi preoccupo tanto che rimangono fulminati. Io se c’è il temporale non esco e tutti mi dicono: “Sei un fifone!”. Io, però, me ne frego perché la paura è tanta!».
IVANA, 8 anni, di Milano: «Io, di notte, sognavo sempre i mostri, avevo gli incubi e non facevo dormire nessuno. Allora mia mamma e mio papà mi hanno detto di fare una cosa che mi poteva aiutare e che gli aveva suggerito una psicologa: disegnare le facce degli antimostri, ovvero di fate e di eroi buoni che sconfiggono i mostri, e appenderle tutte intorno al mio letto così quando arrivano i mostri del sogno le facce li fermano. Io ho disegnato gli antimostri e pure i mostri che mi vengono in sogno. Poi, i mostri li ho fatti a pezzettini tagliandoli con le forbici e gli antimostri li ho attaccati tutti intorno al letto. Ci credi che non ho più sognato i mostri?».
MARIA GIULIA, 10 anni, di Roma: «La maestra, in classe, ci ha fatto scrivere un tema lungo sulle nostre paure. Io ho fatto il tema più bello e più lungo e ho scritto che, per me, avere paura è un modo per imparare ad avere coraggio. E, poi, ho elencato tutte le paure che ho avuto e che ho. Per esempio, da molto piccola avevo paura delle formiche e degli insetti. Poi ho cominciato ad avere paura del cielo senza luna e senza stelle perché credevo che le stelle si fossero spente e che la luna fosse sparita per sempre. Poi ho avuto paura dei mostri dei film, che sognavo pure di notte, e ancora dei draghi, degli orchi assassini, dei maghi come Valdemort di Harry Potter che vogliono solo dare morte. Poi, degli scheletri. Poi, della morte degli animali cari come il mio gatto e della morte gravissima come perdere i nonni o rimanere orfani. Io mi commuovo sempre quando leggo una fiaba o un romanzo dove c’è un bambino orfano come Harry Potter. Di solito, nelle fiabe o nei romanzi classici per bambini ci sono sempre orfani: penso, per esempio, al Piccolo Lord o a Heidi che non hanno i genitori. Ecco, io credo che la più grande paura sia poter essere degli orfani perché ti senti veramente solo e senza una famiglia tua».
Perché esistiamo?
Perché Dio c’è ma non si vede?
Perché gli angeli non fanno la cacca?
Perché c’è il sole?
Perché c’è la luna?
P...