PowerBook
  1. 238 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Informazioni su questo libro

Un romanzo in cui Jeanette Winterson ci conduce nel mondo della comunicazione virtuale, trasformando la più straordinaria conquista dei nostri tempi in un alleato dei sentimenti. Ali, una scrittrice di storie via e-mail, inventa per chi si mette in contatto con lei la storia che si desidera, a comando. La cuce addosso, come una "costumista del linguaggio".
PowerBook è un libro che si reinventa a ogni pagina, una storia che si legge d'un fiato perché l'amore è il nostro comune linguaggio. Un romanzo in cui quella che è stata definita "la vestale dell'Amore" trova la via per riunire eros e spirito nel racconto di storie che si ripetono incessantemente, sempre uguali eppure sempre diverse, nella letteratura e nella vita. Perché "il tempo restituisce ogni cosa, ma niente è più uguale a se stesso".

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a PowerBook di Jeanette Winterson, Chiara Spallino Rocca in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2014
Print ISBN
9788804524038
eBook ISBN
9788852056086

NUOVO DOCUMENTO

Camminavamo sul viale acciottolato lungo la Senna. Dietro di noi, le auto del venerdì sera erano in coda, avvolte nella luce dei fari e nella foschia dei gas di scarico, il rosso venefico del rientro a casa.
Passeggiavamo – tu con il maglione annodato sulle spalle – mentre quelli che facevano jogging ci superavano, evitandoci con un rapido scarto, e innamorati dal passo lento si fermavano davanti a noi, per accendersi una sigaretta o per baciarsi.
Noi non eravamo innamorate.
Non ancora.
La sera si allungava e il giorno cominciava a rilassare i suoi muscoli. Una ragazza vestita di Lycra combinava un appuntamento per la serata parlando al telefonino mentre un uomo in impermeabile lasciava squillare il suo cellulare, sorridendo ai passanti che fissavano la sua borsa trasformata in sirena d’allarme.
Accanto ai moli, le coppie aspettavano di salire a bordo di uno di quei battelli illuminati al neon che promettevano cene e serate danzanti mentre, su una chiatta, un gatto si leccava il pelo vicino al fumaiolo e una donna con un foulard in testa gettava del caffè nell’acqua.
Quante vite, al pari delle nostre, s’intrecciavano a questa notte, a questi sconosciuti. Sconosciute noi stesse.
Gli eventi più insignificanti possono rivelare nuovi mondi.
Alloggiavamo entrambe allo stesso hotel. Eravamo arrivate il giorno prima e nella hall i nostri partner si erano subito riconosciuti, abbracciandosi come due vecchi amici. Nulla di strano, dato che erano davvero vecchi amici.
Noi, invece, stavamo in disparte, imbarazzate e anche un po’ seccate da quel cameratismo che non potevamo condividere. Poi loro due si erano messi d’accordo per cenare insieme la sera seguente, in un ristorante lì vicino. I due amiconi che si erano persi di vista, se la cosa non ci disturbava – ma no, sarebbe stato un piacere – ci avrebbero precedute al ristorante e tu e io li avremmo raggiunti a piedi, facendo conoscenza durante il breve tragitto.
Semplice. Facile.
Sì.
Non conoscendoti e sapendo che le chiacchiere futili non sono il mio forte, ti raccontai la storia di George Mallory, lo scalatore dell’Everest. Ne parlo in un libro che sto scrivendo, e alla gente di solito interessa sapere come gli autori lavorano ai loro libri, così possono risparmiarsi la seccatura di leggerli.
«Allora sei una scrittrice?»
«Sì.»
«Non ho mai sentito parlare di te.»
«No.»
«Hai già pubblicato qualcosa?»
«Sì.»
«Si trova in libreria?»
«Sì.»
«Qui a Parigi?»
«Sì.»
«In francese?»
«Sì.»
«Anche in inglese?»
«Sì.»
«Davvero?»
(Ho già detto che le chiacchiere futili non sono il mio forte.)
«Allora sei una vera scrittrice?»
«Sì.»
«Che genere di libri scrivi?»
«Narrativa, più che altro.»
«Cose che inventi?»
«Sì.»
«Preferisco la realtà.»
«E perché?»
«Non riserva sorprese.»
«Non ti piacciono le sorprese?»
«Hanno smesso di piacermi dopo il mio quinto compleanno, quando mi regalarono una torta esplosiva.»
«Sei riuscita a mangiarla?»
«Le candeline erano bastoncini di dinamite e fecero volare crema e pandispagna per tutta la stanza.»
«E tu cos’hai fatto?»
«L’ho raschiata via dalle pareti. Ho cercato di comportarmi normalmente.»
«Difficile.»
«Eh, sì.»
(Fece una pausa, poi riprese…) «Per me la vita è una torta decorata da bastoncini di dinamite.»
«Non mi pare una vita senza sorprese.»
«Oh, invece lo è. Vedi, io so che prima o poi mi scoppierà in faccia.»
Camminando, la osservavo di sottecchi. Mi sembrava calma e sicura di sé, coi suoi morbidi jeans neri, la camicetta bianca, un filo di rossetto e una borsetta così piccola che poteva contenere solo la carta di credito e un pennello per stendere il trucco. Il maglione a girocollo, legato a sacco, era di cachemire a coste e le ondeggiava sulle spalle come un ballerino.
Semplice.
Costoso.
«Cosa ti porta a Parigi?» (Un bell’esempio di frase futile.)
«La Torre Eiffel.»
«Ti piacciono le torri?»
«Mi piacciono le strutture nude.»
«Okay, è un buon motto.»
«Cerco di fare in modo che le linee siano visibili. Non sul mio viso, naturalmente, ma altrove, nel mio lavoro, nella mia vita, nel mio corpo.»
(Mi invase un disperato desiderio di vedere il suo corpo ma scacciai quel pensiero.)
«Una vita limpida?» chiesi.
«Non proprio.»
«E allora cosa?»
«Uno spazio libero. La cosa più semplice al mondo è tappezzarsi dalla testa ai piedi e sistemare, dentro di sé, una poltrona.»
«Mi sembra scomodo.»
«Oh, no, al contrario. È per questo che la gente lo fa.»
«Ma non tu.»
(Mi prese la mano.) «È qui che sento le cose.»
(Mi guidò la mano sotto la cintura dei suoi jeans.) «Eccitazione, pericolo…»
(Premette la mano sul ventre.)
«Sesso. E per poter continuare a sentire ho bisogno di tenere un po’ di spazio libero.»
(D’un tratto mi lasciò la mano, che io guardai con tristezza.)
Disse: «E tu? Cosa ti porta a Parigi?».
«Una storia che sto scrivendo.»
«Su Parigi?»
«No, ma c’è dentro Parigi.»
«Di cosa parla?»
«Limiti. Desiderio.»
«Di cosa parlano gli altri tuoi libri?»
«Limiti. Desiderio.»
«Non sai scrivere d’altro?»
«No.»
«Perché venire a Parigi, allora?»
«Una città nuova. Un nuovo travestimento.»
Salimmo su un ponticello di legno, sostando appoggiate alla ringhiera metallica. L’ampia vista del fiume era come un filmino del week-end girato da un dilettante: gli innamorati che si tengono per mano, i cani, i lampioni e il solito incerto andirivieni di gente che attraversa il ponte in un senso o nell’altro, cambiando direzione, fermandosi, uscendo di campo o incombendo sull’obiettivo. La pellicola era il fluire del fiume che scorrendo si srotolava e si proiettava sul fondale del cielo aperto e sull’ostacolo dell’Île de la Cité.
Fotogramma per fotogramma, quel venerdì sera veniva ripreso, esposto e gettato, trascinato via dal fiume e dal tempo, fissato solo nella memoria ma in sé...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. costumista del linguaggio
  4. APRI IL DISCO FISSO
  5. che cosa orribile da fare a un fiore
  6. NUOVO DOCUMENTO
  7. strada virtuale
  8. CERCA
  9. grandi amanti perduti
  10. apri
  11. MOSTRA
  12. schermo notturno
  13. MOSTRA COME ICONA
  14. colpa dei miei genitori
  15. VUOTA IL CESTINO
  16. SPECIALE
  17. eroi di noi stessi
  18. spazio reale
  19. spitalfields
  20. AIUTO
  21. MOSTRA AIUTI VELOCI
  22. OPZIONI
  23. strano
  24. ESCI
  25. CONFERMI DI VOLER USCIRE?
  26. Il mondo è specchio della ricchezza della mente.
  27. RIAVVIA
  28. SALVA
  29. Copyright