Le parole per migliorare la vita di chi ami... e la tua
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Le parole per migliorare la vita di chi ami... e la tua

  1. 154 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Le parole per migliorare la vita di chi ami... e la tua

Informazioni su questo libro

Le parole che scegli di utilizzare possono fare la differenza nella tua vita e in quella di chi ami: il loro utilizzo consapevole ti può aiutare a vivere rapporti personali più sereni e gratificanti, a sostenere chi ti sta vicino in modo più efficace, a ottenere risultati migliori nella vita sentimentale e lavorativa. Le parole possono distruggere una relazione o darle nuova forza. Possono rendere un bambino insicuro o sostenerlo nel rafforzare la sua autostima. Possono privarti della sicurezza in te stesso o aiutarti a ritrovare fiducia nelle tue capacità. Questo libro è stato scritto per chiunque desideri che le proprie parole diventino un dono straordinario e prezioso per se stesso e per gli altri.

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Informazioni

II

IL LINGUAGGIO DEI GENITORI CONSAPEVOLI

Datemi genitori migliori e vi darò un mondo migliore.
ALDOUS HUXLEY
Se ti mettessi a contare tutte le parole che hai sentito dal giorno in cui sei nato, scopriresti che si tratta di un numero pazzesco. Tra genitori, fratelli, insegnanti, amici, televisione, libri e, oggigiorno, Internet e telefonini, siamo inondati da un vero e proprio fiume di frasi ed espressioni che inevitabilmente ci condizionano e, soprattutto, condizionano la crescita dei nostri figli. Quando siamo bambini quello che pensiamo di noi stessi, delle nostre capacità, del nostro valore e del mondo che ci circonda è spesso determinato dalle parole che ci vengono rivolte dagli altri, parole che noi interiorizziamo e facciamo nostre.
Oggi che siamo adulti – genitori, nonni, insegnanti o educatori – conoscere l’impatto del nostro linguaggio sui bambini e sul loro sviluppo è una competenza preziosa, che può metterci in grado di aiutarli a crescere più felici, a ottenere risultati migliori a scuola e a sviluppare maggiore fiducia in loro stessi.
In questo capitolo desidero approfondire alcuni aspetti del linguaggio che usiamo con i bambini, affinché il tuo modo di dialogare con loro sia pienamente consapevole e capace di sostenerli nel modo più adeguato in quel meraviglioso viaggio che è la crescita. Prima di tutto affronteremo il linguaggio delle emozioni e quello dell’autostima, per poi passare a esaminare i differenti effetti prodotti dall’uso di un linguaggio positivo anziché negativo. Ti mostrerò il modo più efficace per rinforzare i comportamenti positivi e generare comportamenti diversi, attraverso il linguaggio delle alternative e quello del rimprovero.
Infine, con il linguaggio dell’identità e delle convinzioni ci soffermeremo sulla forza delle etichette che di solito vengono affibbiate ai bambini.

>>> IL LINGUAGGIO DELLE EMOZIONI

Perché è così importante parlare di emozioni?
Perché è così importante che tu capisca le emozioni di tuo figlio e riesca ad aiutarlo ad affrontarle?
Molte ricerche indicano che i bambini che imparano a vivere e a manifestare in modo costruttivo le proprie emozioni e i propri sentimenti crescono più sereni e dotati di un livello di autostima più elevato, rispetto a chi dimostra poca confidenza con gli stati d’animo.
Inoltre, i bambini cresciuti in famiglie in cui si parla e si discute dei propri sentimenti diventano adulti dotati di maggiore empatia e più consapevoli di se stessi e degli altri.
Questi benefici sono fondamentali e come genitori siamo tenuti a offrirli ai nostri figli, insegnando loro come comprendere e gestire le emozioni in modo utile.
Grazie all’esperienza, la maggior parte degli adulti è almeno teoricamente meglio preparata a gestire le proprie emozioni, mentre per i bambini si tratta di un universo nuovo, tutto da scoprire e nei confronti del quale possono sentirsi vulnerabili: il nostro compito di genitori è dunque quello di proteggerli e di aiutarli.
In che modo?
Innanzitutto attraverso il rispetto.
Per quanto possa sembrare esagerata o incomprensibile, l’emozione di nostro figlio, soprattutto se è piccolo, va accolta e rispettata. Il bambino deve sentirsi libero di poterla esprimere e in nessun caso deve vedersi costretto a soffocarla. Con il tempo, soprattutto se gli mostreremo come fare, imparerà a modulare la propria emotività. Ma il primo passo è farlo sentire rispettato, ascoltato e compreso. Evita quindi di sminuire o ridicolizzare le emozioni di un bambino: ogni suo stato d’animo è legittimo e va rispettato.
Anche il sostegno è un aspetto fondamentale del tuo ruolo di genitore. Il nostro rapporto con le emozioni dipende in gran parte da come si sono comportati gli adulti che si sono presi cura di noi durante l’infanzia. A nostra volta, possiamo sostenere i figli nel loro percorso di scoperta delle emozioni.
Insegna a tuo figlio ad approfondire il suo rapporto con le emozioni, prima di tutto parlandone. Incoraggialo con delicatezza a esprimere quello prova e, se gli mancano ancora le parole per descrivere i suoi sentimenti, suggeriscigliele tu, con frasi del tipo: “In questa situazione, mi sentirei così…”, oppure: “Immagino che tu ti senta così…”.
Insegnagli anche che un’emozione “negativa” può essere utile. Se è arrabbiato, lascialo sfogare e ascoltalo, poi ragiona con lui su una possibile soluzione, aiutandolo a trasformare la rabbia in un altro stato d’animo, ad esempio la determinazione.
Se tuo figlio vive un momento di difficoltà, quando le emozioni sembrano sopraffarlo, puoi ricordargli le volte che ha già affrontato con successo una situazione simile attraverso l’incoraggiamento.
Ad esempio, sostienilo attraverso queste domande:
  • Quante altre situazioni difficili sei già riuscito a superare?
  • Quali paure hai già affrontato?
  • In che modo?
  • Come puoi farlo ancora?
Così lo stimolerai a riconoscere le sue risorse interiori e a utilizzarle nuovamente in modo utile.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la comunicazione. Per aiutare i nostri bambini a gestire le emozioni è necessario insegnare loro non solo a riconoscerle, ma anche a trovare le parole giuste per comunicarle e, inoltre, a gestirle mettendo in relazione sentimenti e realtà oggettiva.
Cerca di aiutare tuo figlio a comunicare le proprie emozioni. Potrebbe iniziare a farlo in modo naturale e spontaneo intorno ai due anni, quando la maggior parte dei bambini mostra le prime forme di vocabolario emotivo, come le espressioni di gioia, dolore e rabbia.
In ogni caso, con la comparsa del linguaggio, per lui sarà più facile riflettere sui suoi stati emotivi, ed è proprio in questa fase che dovrà sentirsi libero di condividere con gli altri ciò che prova.
Infine, l’ultimo aspetto da tenere in considerazione è la tua consapevolezza, intesa come la conoscenza che tu stesso hai delle tue emozioni.
Per aiutare i figli nella scoperta delle emozioni, devi essere in grado tu per primo di riconoscere e comunicare con grande onestà i tuoi stati d’animo.
Più approfondirai il tema della comunicazione tra genitori e figli, più ti accorgerai che il percorso di crescita dei figli va di pari passo con la nostra crescita di persone adulte. Un lavoro interiore molto complesso e al tempo stesso stimolante, che ci porta a confrontarci anche con la nostra storia personale.

ESERCIZIO SUL LINGUAGGIO DELLE EMOZIONI

Compila insieme a tuo figlio una lista di emozioni positive e una di emozioni negative. Fatti suggerire da lui quante più emozioni conosce e sa descrivere. Aiutalo integrando la lista con sentimenti che ancora non sa definire.

>>> IL LINGUAGGIO DELL’AUTOSTIMA

L’autostima di bambini e ragazzi è strettamente correlata al mondo delle loro emozioni.
Ti sei mai chiesto, guardando tuo figlio mentre si pone in relazione con altre persone o affronta piccole sfide quotidiane, qual è il suo livello di autostima? Quanto si sente sicuro di sé? E quali emozioni prova rispetto a se stesso e al suo rapporto con gli altri?
Sono domande piuttosto naturali per un genitore, e osservare il comportamento di tuo figlio ti può aiutare a trovare la risposta.
Così come ti può aiutare interrogarti sul tuo modo di comunicare con lui.
Le parole che gli rivolgi hanno un potere enorme su tuo figlio: sono in grado di condizionare, in positivo o in negativo, la sua autostima, la fiducia in se stesso e l’immagine che ha di sé.
Ti sei già interrogato sulla relazione che esiste fra il linguaggio che utilizzi con tuo figlio e il suo livello di autostima?
Probabilmente sì, e al tempo stesso ti sarà comunque successo di pronunciare qualche frase fuori luogo.
Si tratta spesso di espressioni comuni, che appartengono al linguaggio familiare, che potresti aver sentito da piccolo così tante volte che ti sono entrate in testa e, quando sei stanco o nervoso, scappano anche a te.
C’è un modo per liberarsene?
Sì, e il primo passo per farlo è acquisire maggiore consapevolezza della qualità della tua comunicazione.
Passiamo in rassegna le frasi da evitare se desideri proteggere e rafforzare l’autostima di tuo figlio. Le chiameremo “frasi nemiche dell’autostima”; una volta che avrai compreso quanto sono pericolose, ti sarà molto più facile cancellarle dal tuo vocabolario.
A seguire ci dedicheremo al concetto vero e proprio di autostima: cos’è, come si costruisce, come puoi influenzarla positivamente e quali segnali devi tenere sotto controllo per valutare il livello di autostima di tuo figlio.
Infine, ti darò alcuni consigli pratici per aiutare il più possibile tuo figlio a crescere sereno e sicuro di sé.

LE FRASI NEMICHE DELL’AUTOSTIMA

Ecco le frasi nemiche dell’autostima, che ci capita talvolta di utilizzare:

1. NON SEI CAPACE, LASCIA FARE A ME

Se pronunciata molto spesso, questa frase potrebbe avere effetti negativi sull’autostima di qualsiasi persona, e ancora di più su quella di un bambin...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. LE PAROLE PER MIGLIORARE LA VITA DI CHI AMI… E LA TUA
  4. Introduzione
  5. I. IL LINGUAGGIO DELLA COPPIA CONSAPEVOLE
  6. II. IL LINGUAGGIO DEI GENITORI CONSAPEVOLI
  7. III. IL LINGUAGGIO INTERIORE, L’AUTOSTIMA, LA SICUREZZA E LA FIDUCIA
  8. Conclusione
  9. Appendice
  10. Ringraziamenti
  11. Bibliografia
  12. Copyright