Viene qui presentata una selezione dei quarantacinque documenti consultabili per intero nell’archivio della Fondazione Craxi. I documenti, provenienti dall’archivio del Dipartimento di Stato USA, sono stati declassificati nel 2012 e pubblicati nell’archivio americano nel 2013. Vengono pubblicati qui per la prima volta.a
Lost in Traslation
Il documento, frutto di una comunicazione dell’ambasciatore americano a Roma, M. Rabb, al Dipartimento di Stato, sottolinea quanto l’«understanding», l’intesa, tra Reagan e Craxi durante le tre telefonate intercorse nella notte del dirottamento, sia stata piuttosto inizialmente un «misunderstanding», un fraintendimento, delle intenzioni dei due Paesi. La questione dei «quattro e dei due» emerge qui con grande enfasi, assieme alla necessità della loro identificazione.
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Data di creazione: 11/10/1985
Data di declassificazione: 08/07/2012
Da: Ambasciata di Roma
A: Dipartimento di Stato USA
Oggetto: Intesa Reagan-Craxi sui terroristi dell’Achille Lauro
1. Omissis
2. Nonostante le richieste urgenti, solo ora abbiamo ottenuto un appuntamento per l’ambasciatore con il primo ministro Craxi alle 11.00.
3. Nel frattempo, l’ambasciatore ha parlato con il ministro dell’Interno Scalfaro e abbiamo parlato con il consigliere diplomatico di Craxi Badini, affermando che è vitale e parte di un accordo tra Reagan e Craxi che tutti e sei i palestinesi vengano tenuti in custodia.
4. Parlando con Badini, è emerso un fatto inquietante. I quattro dirottatori sono stati presi in custodia dai carabinieri e presi da Sigonella. Tuttavia, le due persone dell’OLP sono ancora a Sigonella, «bloccate» lì, per dirla con Badini.
5. Abbiamo ricevuto segnalazioni che in qualche modo i due palestinesi potrebbero essere partiti da lì; c’è una segnalazione da parte di Tunisi. Badini ha negato che ciò fosse possibile.
6. Secondo il comandante della base di Sigonella, tutto il gruppo che è arrivato sull’aereo egiziano è nell’aereo, con l’eccezione dei quattro dirottatori.
7. Il problema dell’identificazione sollevato dalla task force è nuovo per noi. Gli italiani credono di aver identificato le persone a bordo dell’aereo. Se è necessaria l’identificazione e si ritiene che sia necessario che la forniscano le persone ora in Egitto, possiamo e avvicineremo il ministro degli Esteri italiano affinché agisca come intermediario per proporre che, se gli egiziani vogliono il ritorno dell’aereo, debbono consentire che si effettui l’identificazione delle persone presenti a Sigonella. Tuttavia, come noto, gli italiani pensano di sapere chi è chi. Ci chiediamo anche se gli Stati Uniti hanno già avuto questo approccio direttamente con il Governo egiziano. Si prega di dare lumi su questo aspetto con un messaggio flash.
8. Una cosa che vi sconsigliamo, alla luce dell’esperienza di ieri sera, è un tentativo unilaterale di procedere a un’ispezione dei passeggeri sul velivolo. D’altro canto, uno sforzo congiunto sembrerebbe opportuno.
9. Abbiamo appena appreso che i due palestinesi hanno rifiutato di lasciare l’aereo; che il generale Steiner è sottobordo e sta parlando con Washington.
Rabb
«Non dobbiamo permettere agli altri del Consiglio di aggravare la situazione»
L’11 ottobre il segretario di Stato G. Shultz invia questa comunicazione a Vernon Walters, allora ambasciatore americano presso le Nazioni Unite, orientando quelle che dovevano essere le strategie diplomatiche da mettere in campo nel Consiglio al fine di evitare il più possibile ripercussioni politiche a seguito del dirottamento.
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Data di creazione: 11/10/1985
Data di declassificazione: 08/07/2012
Da: Segreteria di Stato
A: Ambasciate di Roma, Tel Aviv, Cairo
Oggetto: Posizioni ONU sulla nostra intercettazione dei quattro dirottatori palestinesi
1. Omissis
2. Dovresti cercare di dare ragguagli orali al segretario generale delle Nazioni Unite Pérez de Cuéllar sugli eventi della sera scorsa riguardo l’intercettazione USA dell’aereo egiziano con a bordo i quattro terroristi palestinesi e il fondamento logico del Governo USA per questa azione. Per questo scopo, ti stiamo mandando per telegramma e per datafax informazioni supplementari, dichiarazioni ufficiali e altri materiali. Per il momento abbiamo deciso di non presentare una comunicazione scritta sulla nostra azione al segretario generale o al Consiglio.
3. Dovresti inoltre coordinarti nella maniera migliore possibile con gli egiziani, nello sforzo di armonizzare i nostri approcci a tale questione nel Consiglio di Sicurezza. È nel nostro reciproco interesse avere lo stesso approccio a questa questione, al massimo grado possibile. Le istruzioni operative in un telegramma Nodis separato per il Cairo sono state mandate a te.
– Questo incidente aperto ha causato serie tensioni nei nostri rapporti. Noi ora stiamo lavorando affinché si ristabilisca la giusta prospettiva nella nostra relazione. Non dovremmo permettere agli altri nel Consiglio di utilizzare strategie ONU per aggravare la situazione e rendere il nostro lavoro più difficile.
– Tu e io possiamo contribuire a mettere questo incidente nella giusta prospettiva lavorando insieme per impedire un’agitazione del Consiglio di Sicurezza su questa questione. Portiamo avanti un approccio congiunto: nella misura in cui noi diciamo agli altri che è un problema bilaterale tra noi, noi riduciamo il rischio di un dibattito disordinato nel Consiglio, che può essere sfruttato dai nostri nemici.
4. Noi sappiamo che ti consulterai da vicino anche con i rappresentanti italiani e gli altri che potrebbero esserci utili per evitare un contenzioso nel dibattito al Consiglio di Sicurezza su questa questione.
5. Abbiamo preparato i seguenti elementi per essere usati da te in una dichiarazione, da essere scelti o meno a tua discrezione e a tua scelta, nell’incontro del Consiglio di oggi:
– Alcuni giorni fa una nave battente bandiera italiana, l’Achille Lauro, è stata presa da terroristi che hanno tratto i passeggeri e l’equipaggio in ostaggio. Durante questo incidente i terroristi hanno assassinato uno degli ostaggi, un anziano cittadino americano costretto su di una sedia a rotelle.
– Il segretario generale, il presidente dell’Assemblea generale, e questo Consiglio collettivamente hanno rilasciato dichiarazioni esprimenti sdegno e preoccupazione riguardo l’incidente dell’Achille Lauro.
– Ieri, venendo a sapere che i terroristi sarebbero volati via liberi, il Governo degli USA ha dato ordine al suo aereo militare di intercettare il volo e scortarlo verso un luogo dove essi avrebbero potuto essere arrestati da loro con adeguata giurisdizione. Tutto questo è stato fatto.
– Gli aerei F-14 dalla portaerei USA Saratoga hanno rilevato il velivolo nello spazio aereo internazionale sopra il Mar Mediterraneo e lo hanno scortato alla base aerea militare di Sigonella, Italia, dove è atterrato ieri sera con il consenso del Governo italiano.
– I quattro terroristi a bordo sono stati presi in custodia dalle autorità italiane.
– L’aereo egiziano con l’equipaggio e il resto del personale sta tornando in Egitto.
– Il Governo italiano ci ha assicurato che i terroristi saranno sottoposti a un processo equo e completo. Da parte sua, il Governo degli USA ha ufficialmente informato il Governo italiano della sua intenzione di chiedere l’estradizione di quelle persone responsabili di atti criminali contro i cittadini americani.
– Il Governo degli USA ha agito perché era chiaro che i quattro terroristi stavano per sottrarsi alla possibilità di un raggiungimento efficace da parte di un’autorità legislativa.
– Il Governo degli USA e i suoi cittadini sono stati le vittime dirette dei crimini perpetrati sull’Achille Lauro.
– Noi abbiamo ragione di credere che, una volta rilasciati, i quattro terroristi avrebbero ripreso le loro attività terroristiche, e ancora sarebbero stati capaci di mettere in pericolo le vite e la sicurezza dei cittadini americani.
– Le nostre misure non prevedono l’uso di misure letali e sono proporzionate allo scopo.
– Le nostre misure in nessuno modo sono state dirette contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Paese, o per ogni altro scopo incompatibile con la Carta delle Nazioni Unite.
– La nostra azione è stata coerente con i continui sforzi del mio Governo di cooperare con Paesi che la pensano allo stesso modo nel tentativo di far cessare la violenza terroristica che ha per troppo tempo afflitto l’umanità civilizzata.
– Desideriamo che tutti i membri del Consiglio apprezzino il bisogno prioritario di assicurare alla giustizia le persone che hanno dirottato l’Achille Lauro e ucciso a sangue freddo una persona innocente.
Shultz
«Siete sicuri che l’aereo arriverà a Roma?»
Rabb comunica alla Segreteria di Stato che è stato dato all’EgyptAir il permesso di decollare verso Ciampino. Segue il resoconto della telefonata tra il viceambasciatore a Sigonella e Giuliano Amato. Il viceambasciatore comunica ad Amato le preoccupazioni americane e chiede ragguagli.
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Data di creazione: 11/10/1985
Data di declassificazione: 08/07/2012
Da: Ambasciata di Roma
A: Segreteria di Stato
Cc: Ambasciata Cairo
Oggetto: Intenzione italiana di spostare l’aereo egiziano a Roma
1. Omissis
2. Il funzionario dell’ambasciata a Sigonella ci ha appena segnalato che un magistrato italiano e il consulente di Craxi, Badini, hanno appena incontrato il pilota e un «ambasciatore» a bordo dell’aereo egiziano. È stato dato l’ok all’aereo per decollare. Gli egiziani continuano a rivendicare che non ci sono palestinesi a bordo.
3. Il generale Steiner a Sigonella dice che l’aereo ha presentato il piano di volo per la partenza entro un’ora.
4. Il viceambasciatore ha chiamato Amato, il sottosegretario di Craxi, per dirgli che il piano gli dava grande preoccupazione. Come poteva il Governo Italiano essere sicuro che l’aereo sarebbe arrivato a Roma? Perché non si potevano effettuare gli interrogatori con le persone a bordo a Sigonella? Era quello che Ruggiero ha definito un allontanamento dagli impegni italiani in riferimento ai due del Fronte di Liberazione della Palestina? Amato ha detto, in risposta alle prime due domande, che questa procedura era stata concordata con il Governo egiziano, che ha rifiutato di cooperare a Sigonella, forse perché è una base NATO, e non territorio italiano. Ha ne...