Camael, 75 Gabriel ADC 6 / 08.49 – Valle dei Pionieri, Midland
Nell’aria fresca e limpida del mattino, la valle appariva ricoperta da quindici centimetri di neve, lasciata dalla bufera notturna. Una folata di vento fece cadere dai rami qualche fiocco che scintillò al sole, come fosse polvere di fata. La neve smorzava ogni rumore, trasformando la valle in una silenziosa cattedrale d’inverno. Non si muoveva nulla, al di là dei blocchi di ghiaccio lungo il torrente mezzo gelato che serpeggiava tra le montagne.
Sull’acqua gelida del torrente prese a ondeggiare una sagoma marrone simile a un turacciolo gigante. Lo sguardo di Carlos colse la luce che si rifletteva sul vetro. Puntò il binocolo sulla massa galleggiante, cercando l’autofocus con l’indice destro; l’immagine divenne più definita. Anche a un centinaio di metri di altezza, sapeva esattamente che cosa stava vedendo: uno skimmer delle guardie dell’Unione, un hovercraft a fondo piatto con una mitragliatrice di trenta millimetri montata sull’emisfero di vetro della cabina di pilotaggio. Il portello tra le due eliche era aperto. Un soldato ne uscì, si guardò intorno e poi scomparve di nuovo nel veicolo.
— Li vedi? — chiese Marie in un sussurro. Era distesa a pancia in giù accanto a lui, nascosta dietro un grosso masso. — Quanti sono?
— Aspetta. Sto ancora guardando. — Lo skimmer fluttuava vicino alla sponda; Carlos sentiva le loro voci, indecifrabili ma distinte. Osservò la rampa che era stata calata, ma c’erano troppi alberi in mezzo per distinguere le figure.
Abbassò il binocolo, si sollevò in ginocchio ed emise un suono basso simile a un cinguettio: il verso dell’accoppiamento dei ladri d’erba, assolutamente innocuo, se non fosse per il fatto che quegli uccellini in inverno andavano in letargo. Ma la maggior parte delle guardie erano su Coyote da troppo poco tempo per sapere queste cose.
Il segnale catturò l’attenzione di Barry. Una decina di metri a sinistra rispetto a Carlos, sollevò la testa dal tronco di un albero abbattuto dietro il quale si erano accovacciati lui e Lars. Carlos indicò i suoi occhi, quindi il torrente, e tracciò un punto interrogativo in aria: “Quanti ne vedi?”.
Senza esitazioni, Barry alzò una mano aperta, poi aggiunse due dita.
— Merda. — Carlos si riposizionò dietro le rocce e si voltò verso la sorella. — Sono in sette... contando solo quelli che vede Barry. Chissà quanti altri ce ne sono a bordo.
— Sette? Non credo proprio. — L’aria gelata si mosse attorno alla bocca di Marie. — Dammelo — mormorò, e Carlos le passò il binocolo. La ragazza si sollevò sui gomiti, diede uno sguardo veloce allo skimmer e si riabbassò. — Sbagliato. Sono solo sei.
— E come lo...?
— È un Armadillo AC-IIb — disse, come se stesse ripetendo la tavola degli elementi in una lezione di scienze di Bernie Cayle. — Pilota, mitragliere e quattro soldati di fanteria sul retro. Non può trasportarne di più. — Notò lo sguardo del fratello. — È sicuro, sicurissimo. Le so queste cose.
— Ti credo. — Era preoccupante. Fino a poco tempo prima era una bambina che giocava con le bambole; ora la sua idea di divertimento era riuscire a ricaricare carabine in meno di dieci secondi a occhi chiusi. Questo lo allarmava; non doveva essere un gioco...
Ma non era il momento per riflettere su queste cose. Era la prima pattuglia dell’Unione mai vista nella valle.
Un altro cinguettio, questa volta alle sue spalle. Voltò la testa e vide Garth accovacciato dietro una finta betulla a tre metri di distanza, con un fucile in mano. Accidenti, aveva detto al ragazzino di restare con gli shag, più su. L’avrebbe dovuto immaginare, però. I fratelli Thompson erano ancora nuovi nel gruppo, e ovunque andasse Lars, Garth lo seguiva. E nessuno dei due era bravo ad ascoltare.
— Rimani qui — mormorò, poi si allontanò a gattoni, facendo attenzione a tenere basso il fondoschiena e il fucile lontano dalla neve, mentre si avvicinava a Barry e Lars.
— Ho sbagliato — mormorò Barry, quando Carlos li ebbe raggiunti. — Sono in sei... cinque sulla sponda e uno nello skimmer.
— Lo so. — Carlos diede un colpetto al braccio di Lars. — Di’ a tuo fratello che quando gli do un ordine, deve obbedire — disse in anglo in modo che Lars potesse capire. — Chiaro? — Lars annuì e fece per sollevare la mano verso la mandibola. — Non ora! Potrebbero essere sulla tua frequenza!
— Scusa, l’avevo dimenticato. — Paonazzo in volto, Lars riabbassò la mano. I fratelli Thompson avevano degli impianti sottocutanei che gli permettevano di comunicare tra loro. Un pezzo di tecnologia del ventitreesimo secolo che i ragazzi del ventunesimo non avevano. Ma i soldati laggiù sì; i versi e i segnali manuali magari non erano altrettanto efficaci, ma c’erano meno probabilità che venissero intercettati.
— Pensi che possiamo batterli? — chiese Barry, parlando in anglo anche lui.
Bella domanda. Cinque contro sei. Avevano il vantaggio della sorpresa, oltre a una migliore conoscenza del territorio; lui e Barry avevano percorso ogni metro quadro della valle da quando vi si erano trasferiti, tre anni di Coyote prima, e Marie li aveva accompagnati quando era diventata abbastanza grande da uscire con Rigil Kent. Eppure questa sarebbe stata la prima volta che avevano a che fare con le guardie dell’Unione, almeno di giorno. Fino ad allora, erano sempre state incursioni notturne, toccata e fuga su Liberty e Shuttlefield, con l’oscurità a nasconderli. Questa volta sarebbe stato alla luce del sole. E la mitragliatrice sullo skimmer lo preoccupava...
— Possiamo farcela. — Lars indicò il lieve pendio più in basso.
Anche senza usare il binocolo, Carlos ora riusciva a distinguere i soldati. Cinque figure in cerchio sulla riva, e un paio di valigie aperte in mezzo a loro; due sagome erano in ginocchio, intente a fare qualcosa che non riusciva a vedere.
— Noi tre ci piazziamo da un lato — continuò Lars — e gli altri due dall’altro. Li chiudiamo, li abbattiamo...
— Il piano lo decido io, va bene? — Ma Carlos doveva ammettere che era una buona idea. Accerchiandoli, potevano coglierli di sorpresa.
E poi? Dovevano ucciderli? Carlos sentì un nodo allo stomaco. Per quanto detestasse l’Unione, l’idea di uccidere sei uomini non gli piaceva per nulla. Era diverso per Lars e Garth, certo: il ricordo della battaglia a Thompson’s Ferry era ancora fresco, e volevano fargliela pagare. Carlos lanciò un’occhiata a Barry e vide la riluttanza nello sguardo dell’amico. Anche loro avevano visto la morte un paio di volte, ma al contrario dei due fratelli non erano così desiderosi di ripetere l’esperienza.
— Bene — mormorò. — Tu e Barry arrivate da destra. Io, Garth e Marie facciamo il giro da sinistra. Quando siamo in posizione, Garth si metterà in comunicazione con te. — Era rischioso, ma da vicino i cinguettii potevano insospettire i soldati. — Un’ultima cosa — aggiunse. — Non sparate finché non vi do il segnale. Voglio prenderli vivi, se possibile.
— Sei pazzo. — Lars era incredulo. — Sono in sei. Pensi che stiano solo...?
— Non sto scherzando. Gli daremo la possibilità di arrendersi. — Carlos lo guardò dritto negli occhi. — Non si discute.
Per alcuni, lunghi istanti i due si fissarono, finché Lars non scosse le spalle e distolse lo sguardo. — Sei tu il capo — borbottò, infastidito. — Ma se cominciano a sparare...
— Se cominciano a sparare, rispondiamo al fuoco. Ma non prima. — Carlos esitò. — Quello skimmer sarà un problema, però. Se il pilota aziona la mitragliatrice...
— Ci penso io allo skimmer — sussurrò Barry. — Faccio il giro largo, dalla spiaggia. Se cerca di fare qualcosa, lo elimino. — Fece un ampio sorriso. — E mi piacerebbe mettere le mani sullo skimmer, a voi no?
Barry era un tiratore infallibile, ed era bravissimo a intrufolarsi in mezzo agli alberi senza farsi sentire. E poi, bisognava ammetterlo, portare a casa uno skimmer delle guardie dell’Unione sarebbe stato un colpaccio.
— Va bene. Ci siamo? — domandò Carlos. Barry alzò il pollice; Lars sollevò di nuovo le spalle, con lo sguardo sui soldati raccolti vicino al fiume. — Benissimo. Partiamo al mio segnale.
Carlos tornò strisciando al masso, e perse qualche istante a spiegare il piano a Marie e Garth. Come si aspettava, Garth era restio tanto quanto il fratello all’idea di dare alla pattuglia la possibilità di arrendersi; insistette per unirsi a Lars, finché Carlos non gli fece notare che dovevano rimanere separati per facilitare le comunicazioni tra i due gruppi.
— Vado io con Lars. — Marie fece per dirigersi verso i due che erano in attesa.
— No, no! — Carlos acchiappò la sorella per il cappuccio del parka, che lasciò intravedere i capelli castano scuro legati in uno chignon dietro la nuca. — Tu starai attaccata a me.
La ragazza si divincolò con stizza. — Se Barry si occupa dello skimmer, allora Lars avrà bisogno di qualcuno che lo copra. O tu o io.
Marie aveva ragione: Lars non poteva certo andare da solo. L’idea a Carlos non piaceva per nulla, ma un altro motivo per cui voleva tenere separati i fratelli Thompson era che erano assetati di sangue. Thompson’s Ferry era stato un massacro; nessuno dei soldati dell’Unione ne era uscito vivo. Magari se l’erano meritato, ma tant’era...
— Va bene. Ma non sparate finché non ve lo dico io.
Marie fece un largo sorriso, poi strisciò via. Carlos la guardò che si allontanava e pregò di non aver fatto un errore.
Un altro scambio di versi, quindi lui e Garth cominciarono a discendere il pendio, muovendosi chini in fila indiana, e cercando riparo dietro gli alberi e le grandi rocce. Ancora una volta Carlos fu stupito da come se la cavava Garth: il ragazzino aveva solo quindici anni, ma era come se facesse queste cose da una vita. E forse era così; suo zio era un ex colonnello dell’Unione, in fondo, prima di dimettersi e portare i nipoti su Coyote alla ricerca di una nuova vita.
Quando era arrivato su Coyote con la sua famiglia, Carlos aveva l’età di Garth, e viveva ancora nella fase adolescenziale in cui pensava che quella fosse una grande avventura. L’infanzia era finita due giorni dopo lo sbarco dell’Alabama su New Florida, quando i suoi erano stati uccisi da un boide. Erano passati tredici anni terrestri, e da allora era cambiato tutto. Di sicuro nemmeno Garth stava ancora vivendo la fanciullezza: su Coyote nessuno poteva godersela a lungo.
Le voci divennero man mano più alte. Sentendo qualche risata, Carlos si bloccò, temendo di essere stato scoperto. Ma guardando attraverso il sottobosco, si rese conto che i soldati gli davano ancora le spalle. Il gruppo era solo a qualche decina di metri di distanza, raccolto attorno ai due uomini in ginocchio che montavano qualche sorta di strumento su un cavalletto. I tre uomini in piedi portavano dei fucili a tracolla; i due a terra, notò, non indossavano i parka dell’Unione, ma delle giacche di pelle di gatto. Civili? Che cosa facevano con una pattuglia dell’Unione?
Carlos si guardò indietro per assicurarsi che Garth fosse ancora lì, poi si mosse verso il boschetto di clingberry, alla base del pendio, non tanto lontano dal gruppo. Garth annuì e Carlos cominciò ad avvicinarsi. Dovevano rimanere nascosti per qualche secondo, in attesa che Marie, Lars e Barry fossero in posizione...
Ci fu un urlo dallo skimmer. Credendo di nuovo di essere stato visto, Carlos si stese completamente a terra. Sentendo dei passi sul metallo, sollevò gli occhi; il pilota dello skimmer scendeva la rampa, facendo oscillare una borsa di tela dalla cinghia. Stava per saltare sulla sponda, quando ci fu un secco bang, come un pallo...