Le tre isole - 2. Albion
eBook - ePub

Le tre isole - 2. Albion

  1. 280 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Le tre isole - 2. Albion

Informazioni su questo libro

All'Accademia di Magia di Stormwall la giovane Ysall studia per diventare la prima Maga nella storia. La vita all'Accademia non è facile per lei, una ragazza sola in mezzo a tanti Apprendisti Maghi maschi, soprattutto quando scopre di possedere un potere unico e straordinario: la capacità di controllare il solo elemento in natura ritenuto ingovernabile dagli uomini, il fuoco.

D'altra parte il Venerabile Ansel, il Veggente di Stormwall che da oltre cinquant'anni vive come un eremita nella Torre del Corno, ha predetto per Ysall un destino speciale; così, quando un giorno ricompare nei corridoi della scuola, tutti pensano che sia venuto per lei.

Nessuno sospetta che dietro il ritorno di Ansel si nascondano invece terribili presagi: il destino di Caledonya è in pericolo, minacciato dai piani oscuri di Albion, e tra le mura di Stormwall qualcuno sta tramando per sconfiggere la magia che da secoli veglia sulla pace.

Respirò forte e strinse i denti.

Avrebbe vendicato Gyor.

Avrebbe vendicato Wyrman.

Avrebbe ritrovato Loran, perché era certa che fosse vivo.

Ysall avrebbe lottato.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a Le tre isole - 2. Albion di Alessandro Gatti,Mark Menozzi in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2015
Print ISBN
9788804650898
eBook ISBN
9788852067495

16

La nave approdò nel piccolo porto in un giorno in cui il cielo era nuvoloso e carico di promesse di pioggia.
«Che bel posticino!» ironizzò Stynn, osservando la tetra fortezza che incombeva sul mare.
Il viaggio verso Longfyrth era durato cinque giorni, ed era stato movimentato dal maltempo e dal mare grosso.
Loran fissò la costa boscosa della Caledonya settentrionale e vide in lontananza le cime delle Terre Alte, casa sua.
“Ti voglio bene.”
Le parole di Ysall gli erano risuonate in testa per tutto il viaggio. Cosa aveva voluto dire? Loran non credeva che fosse innamorata di lui. Eppure...
“E io cosa provo per lei?” si chiese per l’ennesima volta, prima di prendere il suo fagotto e sbarcare dalla nave.
Ysall era solamente un’amica? E allora perché il cuore gli batteva così forte, quando pensava a lei?
Era intelligente, dolce, di buon cuore. Ed era carina. Anzi, molto più che carina, dovette ammettere con se stesso.
«Ah, Loran, maledizione! Piantala!» si disse, scuotendo la testa. Ysall era poco più di una bambina, non doveva dimenticarlo!
Gli Apprendisti appena sbarcati sul molo stavano aspettando che qualcuno desse loro istruzioni. Loran buttò la sua roba per terra e ci si sedette sopra, cercando di pensare ad altro.
«Ehi, tu! Non sei in vacanza» disse una voce sgradevolmente acuta alle sue spalle.
Loran vide una testa fare capolino sopra di lui. Indossava un elmo argentato con una vistosa celata. Anzi, a ben guardare, vestiva un’armatura completa. Un cavaliere armato di tutto punto. Con tanto di fregi in argento e corazza smaltata di verde, la spada con un’elsa in avorio a foggia di drago.
“Un nobile” pensò con fastidio.
«Rispondi» lo incalzò quel tale.
Non si poteva certo dire che fosse una persona dai modi piacevoli; la voce, mascherata dall’eco metallica dell’elmo, aveva qualcosa di inusuale.
«Mi stavo solo riposando» disse Loran, stringendosi nelle spalle. «Nessuno ci ha ancora dato ordini.»
«Te li do io ora!» sbottò il cavaliere. «In piedi! Si parte fra pochi minuti.»
«Agli ordini» borbottò Loran mentre si alzava sbuffando.
«Si dice agli ordini, signore» lo corresse il cavaliere, che poi si allontanò a grandi falcate lungo il molo.
Loran lo fissò con sguardo infuocato.
«Ti sei scelto il nemico sbagliato, ragazzo» sogghignò Harald.
Harald era il capo dei Maghi delle Tempeste che li avrebbero addestrati e sottoposti all’esame finale.
«Quello è il comandante e prende il suo ruolo alla lettera... è lui che comanda, qui!» concluse Harald, sottolineando le ultime parole con un sorrisino che Loran non comprese.
«Bell’inizio, non c’è che dire» sbottò lui, masticando amaro.
In ogni caso, i nuovi arrivati furono caricati su un carro scoperto e condotti fino al campo di addestramento, che distava un paio di miglia dalla fortezza principale.
Longfyrth si trovava nel Nord-ovest di Caledonya e da secoli era il luogo dove i Maghi delle Tempeste si addestravano per il loro obiettivo ultimo, ovvero proteggere l’isola.
Più che un villaggio, era un vero e proprio campo militare. Era recintato da una palizzata e formato da diversi baraccamenti in legno dall’aspetto austero.
I sedici Apprendisti Maghi furono sistemati in uno di questi baraccamenti. Dentro c’erano solo sedici letti di legno grezzo, ognuno con un comodino e una cassa appoggiata accanto. Un grosso camino garantiva un po’ di tepore.
«Hai ragione, Stynn... gran bel posto» sbottò Loran, buttando la sua roba su uno dei letti.
Chiamarlo letto era un esercizio di ottimismo. Si trattava di una sorta di tavolaccio con sopra un rozzo pagliericcio umido.
«Ehi, che c’è? Vuoi tornare a Stormwall? Magari dalla tua maghetta?» lo derise Reel.
Loran lo fissò con astio.
«Chiudi quella boccaccia, Reel! Vediamo chi sarà il primo che si metterà a piagnucolare per tornare a casa» lo sfidò lui.
«Una scommessa?» rilanciò Reel. «L’ultima non ti è andata bene... anche se poi hai barato!»
Loran si ricordò della Pietra della Tempesta. Se non fosse stato per Ysall, sarebbe finito davvero in un bel guaio.
Ysall...
I suoi pensieri, per una ragione o per l’altra, sembravano tornare sempre a lei!
La vita a Longfyrth si dimostrò dura fin dal primo giorno.
I giovani Apprendisti vivevano come soldati. E con i soldati si addestravano.
Infatti, ciò che si apprendeva nel campo di addestramento era come usare la magia delle tempeste in battaglia.
Quel tipo di magia poteva essere considerata come la somma di tutte le arti magiche che venivano insegnate a Stormwall, unite in un’unica, grande disciplina di combattimento. Costituiva l’arma invisibile che aveva sempre reso Caledonya fieramente invincibile.
Loran conosceva tutto ciò che serviva per praticarla, come tutti coloro che si trovavano lì, ma usarla in battaglia era ben altra cosa. Era necessario coordinare la magia con i movimenti delle proprie truppe. In battaglia, i Maghi delle Tempeste dovevano levare venti che strappassero le vele delle navi nemiche ma che favorissero il movimento di quelle alleate; dovevano generare scrosci di grandine che si abbattessero sui nemici ma non sui propri soldati, e far cadere fulmini con estrema precisione.
Era un compito difficile.
Loran e i suoi compagni si allenarono duramente e quasi senza concedersi pause, cercando di raggiungere un controllo perfetto della loro arte. Si esercitavano a colpire con i fulmini bersagli grandi come botti e poi passavano agli oggetti in movimento.
Si allenarono anche per irrobustire il fisico. Dormirono spesso all’addiaccio, e quando giunse la prima neve marciarono nei boschi gelidi per alcune miglia. Si addestrarono durante le tempeste, le nevicate e nelle condizioni climatiche più dure.
Molti furono vicini a cedere.
Percy si ammalò di polmonite e per poco non morì. Calyann, l’amico di Reel, si beccò una freccia in una coscia. Stynn si fratturò una mano.
Ma nessuno si arrese.
Fin dai primi giorni, Loran e Reel si dimostrarono i migliori, sfidandosi di continuo. Ma dopo quasi un mese, anche Loran arrivò al limite.
Per lui il problema non era la difficoltà dell’addestramento: la sua indole libera lo rese insofferente alla vita militare, troppo rigida.
Poiché le esercitazioni procedevano a spron battuto, ma nessuno aveva ancora neppure parlato di guerra, Loran decise che una piccola visita al villaggio più vicino non sarebbe stata un’infrazione troppo grave.
Naturalmente il regolamento del campo lo vietava e così una sera il giovane Mago attese la fine della cena per scivolare non visto verso la palizzata, invece di tornare al baraccamento. Poi, una volta fuori, si sarebbe nascosto usando la magia.
La prima parte del piano andò bene e nessuno lo vide. Ma non appena fu uscito dal campo, Loran si imbatté in una figura in armatura che osservava immobile l’orizzonte.
Si acquattò dietro un nascondiglio.
«Chi va là!» disse la figura voltandosi.
“Porca...” imprecò Loran fra sé.
«So che sei lì, fatti vedere!» continuò l’altro, avanzando ed estraendo la spada.
Era il comandante.
In quelle settimane lui e i suoi cavalieri si erano addestrati altrove e Loran non lo aveva più incrociato – cosa che non gli era affatto dispiaciuta.
«Sono io» disse, uscendo allo scoperto.
Il comandante abbassò la spada.
«Ah, sei tu! Quello che ama la disciplina» ironizzò. «Non puoi stare qui, lo sai?»
«Volevo solo prendere una boccata d’aria» rispose Loran, tra i denti.
«Fallo fuori dai baraccamenti! Anzi, vai a riposare, domani sarà una giornata dura. Ora fila dentro! O dovrò punirti...»
«Non mi va di parlare con un pezzo di acciaio!» sbottò lui. «Perché non vi fate vedere in faccia, comandante? È troppo facile rifugiarsi dietro un elmo.»
Appena ebbe pronunciato quelle parole, capì di avere esagerato.
Ma Loran non era mai stato un tipo docile e non intendeva farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
Il comandante rinfoderò la spada e si tolse l’elmo.
«Così va meglio?» gli chiese.
Loran strabuzz...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Prologo
  4. Capitolo uno
  5. Capitolo due
  6. Capitolo tre
  7. Capitolo quattro
  8. Capitolo cinque
  9. Capitolo sei
  10. Capitolo sette
  11. Capitolo otto
  12. Capitolo nove
  13. Capitolo dieci
  14. Capitolo undici
  15. Capitolo dodici
  16. Capitolo tredici
  17. Capitolo quattordici
  18. Capitolo quindici
  19. Capitolo sedici
  20. Capitolo diciassette
  21. Capitolo diciotto
  22. Capitolo diciannove
  23. Capitolo venti
  24. Capitolo ventuno
  25. Capitolo ventidue
  26. Capitolo ventitré
  27. Capitolo ventiquattro
  28. Capitolo venticinque
  29. Copyright