Missione alle origini dell'Universo
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Missione alle origini dell'Universo

  1. 248 pagine
  2. Italian
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  4. Disponibile su iOS e Android
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Missione alle origini dell'Universo

Informazioni su questo libro

Un maiale nello spazio? E in quali pianeti potrebbe vivere? Se lo chiedono George e la sua migliore amica Annie, dopo aver constatato che Freddy, il porcellino regalato dai nonni al ragazzo, è cresciuto troppo per poter stare in giardino. Intanto, il padre di Annie sta lavorando a un esperimento per scoprire di cosa sia fatto l'Universo e per elaborare, insieme ai suoi colleghi, la Teoria del Tutto, in grado di spiegare ogni fenomeno conosciuto. Ma contro di lui e contro Terence, il padre di George, trama un'organizzazione segreta, legata alle grandi compagnie petrolifere e intenzionata a sabotare le ricerche sulle fonti di energia pulita. L'unico che può fare qualcosa è il dottor Viktor Ermin, ma George e Annie devono raggiungerlo… in un'altra galassia! Hawking ci racconta, con la voce sicura e semplice di un grande genio, un viaggio incredibile alle origini della materia, dove le stelle sembrano uguali, ma i sistemi solari distano milioni di anni luce; dove nubi di gas e di materia oscura si alternano a folle di pianeti e asteroidi; dove ogni cosa si è formata nello stesso modo e segue le stesse leggi; e dove, a causa di impercettibili fluttuazioni, ogni cosa è sempre diversa.

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Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2015
Print ISBN
9788804618324
eBook ISBN
9788852066900

ARCHIVIO FOTOGRAFICO

LA NOSTRA CASA NELLO SPAZIO. La nostra bella Terra, con la nostra unica Luna. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
LA NOSTRA CASA NELLO SPAZIO
La nostra bella Terra, con la nostra unica Luna. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Lo Space Shuttle pronto per il decollo proprio mentre una meteora attraversa il cielo sulla Terra, ricordandoci l’infinita grandezza dell’Universo che desideriamo esplorare. © Stephen Clark/Spaceflightnow.com.
Lo Space Shuttle pronto per il decollo proprio mentre una meteora attraversa il cielo sulla Terra, ricordandoci l’infinita grandezza dell’Universo che desideriamo esplorare. © Stephen Clark/Spaceflightnow.com.
Un tramonto dell’ultimo quarto di Luna crescente e la sottile linea dell’atmosfera terrestre. Foto scattata dalla Stazione Spaziale Internazionale. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Un tramonto dell’ultimo quarto di Luna crescente e la sottile linea dell’atmosfera terrestre. Foto scattata dalla Stazione Spaziale Internazionale. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Esplorando la superficie della Luna su un Rover lunare. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Esplorando la superficie della Luna su un Rover lunare. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Il nostro Sole. © ESA/NASA/SOHO.
Il nostro Sole
© ESA/NASA/SOHO.
Sonde gemelle ci trasmettono le due viste simultanee sul nostro Sole: sia davanti che dietro! Questa straordinaria immagine doppia è stata creata nel febbraio del 2011. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Sonde gemelle ci trasmettono le due viste simultanee sul nostro Sole: sia davanti che dietro! Questa straordinaria immagine doppia è stata creata nel febbraio del 2011. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
La nostra Terra vista dallo spazio. I monti Simien in Etiopia, Africa. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
La nostra Terra vista dallo spazio
I monti Simien in Etiopia, Africa. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Il vulcano Cosiguina in Nicaragua, Sud America. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Il vulcano Cosiguina in Nicaragua, Sud America. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
L’uragano Danielle nell’agosto 2010. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
L’uragano Danielle nell’agosto 2010. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Il Great Sand Dunes National Park in Colorado, Usa. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Il Great Sand Dunes National Park in Colorado, Usa. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Le terribili conseguenze dello tsunami e del terremoto del marzo 2011 in Giappone. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Le terribili conseguenze dello tsunami e del terremoto del marzo 2011 in Giappone. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
PER CAPIRE L’UNIVERSO QUANDO ERA GIOVANE. Le immagini più profonde del cosmo, ottenute dal Telescopio Spaziale Hubble, suggeriscono che le prime stelle dopo il Big Bang abbiano illuminato i cieli come uno spettacolo di fuochi d’artificio. © Adolf Schaller for STScI.
PER CAPIRE L’UNIVERSO QUANDO ERA GIOVANE
Le immagini più profonde del cosmo, ottenute dal Telescopio Spaziale Hubble, suggeriscono che le prime stelle dopo il Big Bang abbiano illuminato i cieli come uno spettacolo di fuochi d’artificio. © Adolf Schaller for STScI.
Un giovane splendente gruppo di stelle – NGC3603 nella costellazione Carina, lontana 20.000 anni luce. © NASA, ESA, R. O’Connell (University of Virginia), F. Paresce (istituto nazionale di astrofisica, Bologna, italia), E. Young (Universities Space Research Association/Ames Research Center), the WFC3 Science Oversight Committee, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA).
Un giovane splendente gruppo di stelle – NGC3603 nella costellazione Carina, lontana 20.000 anni luce. © NASA, ESA, R. O’Connell (University of Virginia), F. Paresce (istituto nazionale di astrofisica, Bologna, italia), E. Young (Universities Space Research Association/Ames Research Center), the WFC3 Science Oversight Committee, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA).
Il campo profondo del telescopio spaziale Hubble è il ritratto più profondo dell’Universo visibile. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Il campo profondo del telescopio spaziale Hubble è il ritratto più profondo dell’Universo visibile. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
© NASA/COURTESY OF NASAIMAGES.ORG.
© NASA/COURTESY OF NASAIMAGES.ORG.
La macchia rossa appena visibile – nell’immagine a infrarossi – indica una delle più antiche galassie mai viste nel nostro Universo. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
La macchia rossa appena visibile – nell’immagine a infrarossi – indica una delle più antiche galassie mai viste nel nostro Universo. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Una piccola particella delle galassie giganti di oggi; questa galassia compatta esisteva già appena 480 milioni di anni dopo il Big Bang. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Una piccola particella delle galassie giganti di oggi; questa galassia compatta esisteva già appena 480 milioni di anni dopo il Big Bang. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Nel grande ammasso di galassie Abell 1689, gli astronomi hanno usato le tecnologie di ultima generazione per tracciare la mappa della materia oscura – la materia che non può essere vista direttamente. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Nel grande ammasso di galassie Abell 1689, gli astronomi hanno usato le tecnologie di ultima generazione per tracciare la mappa della materia oscura – la materia che non può essere vista direttamente. © NASA/courtesy of nasaimages.org.
Uno sguardo indietro, all’inizio del tempo, con l’LHC (Large Hadron Collider), un progetto internazionale con base in Europa. © CERN.
Uno sguardo indietro, all’inizio del tempo, con l’LHC (Large Hadron Collider), un progetto internazionale con base in Europa. © CERN.
© CERN.
© CERN.
© CERN.
© CERN.
© CERN.
© CERN.
GALASSIE. La galassia Girandola (M101), grande circa il doppio della Via Lattea. © NASA/CXC/JHU/K.Kuntz et al.
GALASSIE
La galassia Girandola (M101), grande circa il doppio della Via Lattea. © NASA/CXC/JHU/K.Kuntz et al.
Un paio di galassie che si stanno mescolando a circa 62 milioni di anni luce lontano dalla Terra. © X-ray: NASA/CXC/SAO/J.DePasquale; R: NASA/JPL-Caltech; Optical: NASA/STScI.
Un paio di galassie che si stanno mescolando a circa 62 milioni di anni luce lontano dalla Terra. © X-ray: NASA/CXC/SAO/J.DePasquale; R: NASA/JPL-Caltech; Optical: NASA/STScI.
La galassia Sombrero… sembra proprio un cappello! Si ritiene che al centro vi sia un buco nero. © NASA/Hubble Heritage Team.
La galassia Sombrero… sembra proprio un cappello! Si ritiene che al centro vi sia un buco nero. © NASA/Hubble Heritage Team.
La galassia Andromeda, lontana 2,5 milioni di anni luce. L’immagine a sinistra mostra i suoi due nuclei. © NASA/Swift/Stefan Immler (GSFC) and Erin Grand (UMCP). © NASA/STScl.
La galassia Andromeda, lontana 2,5 milioni di anni luce. L’immagine precedente mostra i suoi due nuclei. © NASA/Swift/Stefan Immler (GSFC) and Erin Grand (UMCP). © NASA/STScl.
La nostra Via Lattea in un’immagine artistica che mostra l’ammasso stellare Arches. © Artist’s Concept/NASA/ESA/STScI.
La nostra Via Lattea in un’immagine artistica che mostra l’ammasso stellare Arches. © Artist’s Concept/NASA/ESA/STScI.
Due immagini incredibilmente diverse della galassia Vortice. © NASA, ESA, M. Regan and B. Whitmore (STScI), and R. Chandar (University of Toledo). © NASA, ESA, S. Beckwith (STScI), and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA).
Due immagini incredibilmente diverse della galassia Vortice. © NASA, ESA, M. Regan and B. Whitmore (STScI), and R. Chandar (University of Toledo). © NASA, ESA, S. Beckwith (STScI), and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA).
Le dimensioni comparate fra la nostra Via Lattea (a sinistra) e una galassia ultracompatta (a destra) nell’Universo giovane. Eppure hanno lo stesso numero di stelle! © NASA, ESA, A. Feild (STScI), and P. van Dokkum (Yale University).
Le dimensioni comparate fra la nostra Via Lattea (a sinistra) e una galassia ultracompatta (a destra) nell’Universo giovane. Eppure hanno lo stesso numero di stelle! © NASA, ESA, A. Feild (STScI), and P. van Dokkum (Yale University).
Tempi di formazione delle galassie spirale; qui di seguito si vedono quattro galassie spirale barrate a diverse distanze dalla Terra.
Tempi di formazione delle galassie spirale; qui di seguito si vedono quattro galassie spirale barrate a diverse distanze dalla Terra.
6,4 miliardi di anni luce. © NASA, ESA, and Z. Levay (STScI).
6,4 miliardi di anni luce. © NASA, ESA, and Z. Levay (STScI).
5,3 miliardi di anni luce. © NASA, ESA, and Z. Levay (STScI).
5,3 miliardi di anni luce. © NASA, ESA, and Z. Levay (STScI).
3,8 miliardi di anni luce. © NASA, ESA, and Z. Levay (STScI).
3,8 miliardi di anni luce. © NASA, ESA, and Z. Levay (STScI).
2,1 miliardi di anni luce. © NASA, ESA, and Z. Levay (STScI).
2,1 miliardi di anni luce. © NASA, ESA, and Z. Levay (STScI).
Una curiosità spaziale! L’unica parte visibile di Hanny’s Voorwep, una nube di gas lunga 300 anni luce che si estende intorno a una galassia spirale. © NASA, ESA, W. Keel (University of Alabama) and the Galaxy Zoo Team.
Una curiosità spaziale! L’unica parte visibile di Hanny’s Voorwep, una nube di gas lunga 300 anni luce che si estende intorno a una galassia spirale. © NASA, ESA, W. Keel (University of Alabama) and the Galaxy Zoo Team.
IL NOSTRO MAGNIFICO UNIVERSO. Una colonna di gas interstellare e polveri all’interno della nebulosa della Carena. Un’immagine a colori, differenti a seconda dei vari gas. © NASA, ESA, and M. Livio and the Hubble 20th Anniversary Team (STScI).
IL NOSTRO MAGNIFICO UNIVERSO
Una colonna di gas interstellare e polveri all’interno della nebulosa della Carena. Un’immagine a colori, differenti a seconda dei vari gas. © NASA, ESA, and M. Livio and the Hubble 20th Anniversary Team (STScI).
Un’immagine ai raggi infrarossi, i cui colori segnalano diverse lunghezze d’onda. © NASA, ESA, and M. Livio and the Hubble 20th Anniversary Team (STScI).
Un’immagine ai raggi infrarossi, i cui colori segnalano diverse lunghezze d’onda. © NASA, ESA, and M. Livio and the Hubble 20th Anniversary Team (STScI).
Sculture cosmiche in ghiaccio nella nebulosa della Carena. © NASA, ESA, N. Smith (U. California, Berkeley) et al., and The Hubble Heritage Team (STScI/AURA).
Sculture cosmiche in ghiaccio nella nebulosa della Carena. © NASA, ESA, N. Smith (U. California, Berkeley) et al., and The Hubble Heritage Team (STScI/AURA).
La nebulosa dell’Aquila. © NASA, ESA, and The Hubble Heritage Team (STScI/AURA).
La nebulosa dell’Aquila. © NASA, ESA, and The Hubble Heritage Team (STScI/AURA).
La Nebulosa Crescente. © Daniel López, IAC.
La Nebulosa Crescente. © Daniel López, IAC.
“Baby” stelle, nella costellazione di Orione. © Rogelio Bernal Andreo.
“Baby” stelle, nella costellazione di Orione. © Rogelio Bernal Andreo.
Un fungo di gas interstellare, generato dalla dirompente esplosione di una supernova, che si espande nello spazio. © NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA).
Un fungo di gas interstellare, generato dalla dirompente esplosione di una supernova, che si espande nello spazio. © NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA).

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Capitolo uno
  4. Capitolo due
  5. Capitolo tre
  6. Capitolo quattro
  7. Capitolo cinque
  8. Capitolo sei
  9. Capitolo sette
  10. Capitolo otto
  11. Capitolo nove
  12. Capitolo dieci
  13. Capitolo undici
  14. Capitolo dodici
  15. Capitolo tredici
  16. Capitolo quattordici
  17. Capitolo quindici
  18. Capitolo sedici
  19. Capitolo diciassette
  20. Capitolo diciotto
  21. Capitolo diciannove
  22. RINGRAZIAMENTI
  23. ARCHIVIO FOTOGRAFICO
  24. Copyright