L'estate dei segreti
eBook - ePub

L'estate dei segreti

  1. 182 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

L'estate dei segreti

Informazioni su questo libro

«Se a una ragazza le avventure non capitano nel proprio paese, deve andare a cercarle all'estero.» Jane Austen Quando accetta l'invito dell'amica Summer a passare una vacanza in Italia, Caitlin non sa ancora che le cambierà la vita. Anche perché la sua vita le sembra già cambiata, da quando pochi mesi prima è entrata nell'accademia d'arte dove finalmente ha potuto conoscere da vicino la trasgressione che aveva sempre cercato.

Ma si può fidare della sua nuova amica? Perché Summer è come l'estate, la stagione degli amori appassionati e dei segreti inconfessabili.

Domande frequenti

Sì, puoi annullare l'abbonamento in qualsiasi momento dalla sezione Abbonamento nelle impostazioni del tuo account sul sito web di Perlego. L'abbonamento rimarrà attivo fino alla fine del periodo di fatturazione in corso. Scopri come annullare l'abbonamento.
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Perlego offre due piani: Base e Completo
  • Base è ideale per studenti e professionisti che amano esplorare un’ampia varietà di argomenti. Accedi alla Biblioteca Base con oltre 800.000 titoli affidabili e best-seller in business, crescita personale e discipline umanistiche. Include tempo di lettura illimitato e voce Read Aloud standard.
  • Completo: Perfetto per studenti avanzati e ricercatori che necessitano di accesso completo e senza restrizioni. Sblocca oltre 1,4 milioni di libri in centinaia di argomenti, inclusi titoli accademici e specializzati. Il piano Completo include anche funzionalità avanzate come Premium Read Aloud e Research Assistant.
Entrambi i piani sono disponibili con cicli di fatturazione mensili, ogni 4 mesi o annuali.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì! Puoi usare l’app Perlego sia su dispositivi iOS che Android per leggere in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo — anche offline. Perfetta per i tragitti o quando sei in movimento.
Nota che non possiamo supportare dispositivi con iOS 13 o Android 7 o versioni precedenti. Scopri di più sull’utilizzo dell’app.
Sì, puoi accedere a L'estate dei segreti di Rosie Rushton, Laura Grassi in formato PDF e/o ePub. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Mondadori
Anno
2015
Print ISBN
9788804654773
eBook ISBN
9788852065798

Capitolo 1

Nessuno avrebbe mai immaginato che fosse destinata a diventare un’eroina.
JANE AUSTEN, Northanger Abbey
«Dunque posso? Davvero sabato posso venire da te?» Izzy Thorpe fece un balzo verso Caitlin, stravaccata nell’enorme puf della sala di ritrovo, e la guardò con quei suoi occhi verde mare dall’espressione nostalgica, come fosse stata una specie di povera bambina senza casa bisognosa di un letto per la notte, invece che la figlia di un ministro e di una stilista la cui linea di maglieria spopolava tra la gente bene di tutto il mondo.
«Da me?» chiese Caitlin, alzando di malavoglia lo sguardo dall’ultimo numero di “Goss” e il tono di voce sopra il cicaleccio degli studenti che entravano per l’intervallo.
Non che non volesse passare il tempo con Izzy; a dire il vero era ansiosissima di cementare quella nuova amicizia. Solo che avrebbe preferito farlo da qualsiasi altra parte che non fosse casa sua. Aveva passato le ultime tre settimane a cercare di crearsi la giusta immagine, lì al Mulberry Court, e non aveva nessuna intenzione di rovinarsela.
Aver ottenuto la borsa di studio Hector Oliver per le materie artistiche era solo l’inizio, lo sapeva: la porta d’ingresso a quel tipo di vita a cui aveva sempre saputo di essere destinata. Nelle tre settimane di frequenza al corso di ammissione al secondo semestre del sesto anno aveva capito che fare amicizia con quella gente sarebbe stato il suo passaporto verso un futuro migliore.
«Caitlin!» Izzy la punzecchiò impaziente nelle costole. «Deciso? Non vedo l’ora di incontrare i tuoi!»
«Perché?» Conoscendo i suoi, Caitlin riteneva che quella fosse una domanda ragionevole.
«Perché?» fece eco Summer Tilney, passandole vicino e prendendo un bicchiere di carta dal distributore accanto all’erogatore d’acqua. «Usa la testa. Sono giorni che blatera sul venire da te.»
Caitlin sospirò e buttò via la rivista, rassegnata a dover aspettare per scoprire l’identità dell’amore segreto di Lisa Loretta, la protagonista dell’ultimo reality. Era chiaro che Izzy non aveva idea di cosa significasse abitare in una casa decrepita insieme a quattro tra fratelli e sorelle, due cani, un numero indefinito di gatti, criceti, topi e polli, e un paio di genitori che evidentemente, quando il Creatore aveva distribuito agli umani cose come lo stile e la classe, erano da tutt’altra parte. Suo padre guadagnava un sacco di soldi, ne era sicura; ma era così impegnato a metterli via per far fronte a quelli che chiamava i “giorni bui” che spendere per adeguarsi a uno stile di vita anche solo pallidamente “in” era l’ultimo dei suoi pensieri.
In confronto a tutti quelli che aveva conosciuto al MC, la sua vita era senza dubbio la più noiosa e meno sofisticata. Summer, che suonava tre strumenti e cantava come un usignolo, era la figlia di un magnate della marmellata, Sir Magnus Tilney; il padre di Isabella era un deputato, e lui e la moglie comparivano sui giornali almeno una volta al mese; e la mamma di Bianca Joseph era una diva rock in là con gli anni, con tanto di jet personale e case in tre continenti. Persino i ragazzi i cui genitori non avevano una biografia così altisonante sembravano vivere vite affascinanti, nelle quali ogni fine settimana era dedicato a scoprire quale fosse l’ultimo club in voga o a trasferirsi dall’uno all’altro genitore divorziato a spillargli soldi per nuovi vestiti o l’ultimo lettore MP3.
Questo rendeva ancora più ingiusto che una come lei – passionale, sensibile e profondamente affine alle cose più elevate della vita – dovesse essere afflitta da una famiglia degna dell’Oscar per la monotonia. A volte si chiedeva se sua madre, che quando andava bene aveva la testa nelle nuvole, non avesse preso la bambina sbagliata nel reparto maternità, e che in realtà lei venisse da una famiglia che trasudava classe ed eccentricità, nonché totalmente dedita a circondarsi di oggetti alla moda e divertimenti eccitanti.
Caitlin, pur adorando i suoi genitori, doveva ammettere che non erano granché in quanto a divertimenti eccitanti. Suo padre era il tipo d’uomo che in passato sarebbe stato definito “rispettabile”. Edward Morland, oltre a essere socio anziano del rinomato studio legale Morland, Croft e Isingworth, aveva incarichi di rilievo in numerosi comitati benefici, si batteva in favore delle isole pedonali e contro l’inquinamento, accompagnava le vecchie signore in chiesa – spesso quando loro nemmeno volevano andarci – e, nelle rare occasioni in cui faceva qualcosa per sé, giocava a scacchi. Non solo per proprio piacere, quando alla tele non c’era niente di interessante, ma anche per l’associazione locale, e persino per il fantomatico club Chess42morrow, che suonava molto trendy ma in realtà insegnava a insulsi bambinetti a giocare a scacchi e a crescere noiosi come lui.
Quanto a sua madre, Lynne Morland era la classica madre: dopo aver finalmente rinunciato a riprodursi dopo l’inaspettato arrivo del quinto figlio, passava il proprio tempo a cuocere pane, coltivare verdura biologica nel loro giardino di Ditchcombe – secondo classificato alla competizione per il Villaggio Più Bello del Sussex per tre anni consecutivi –, organizzare la locale esposizione floreale ed evitare qualsiasi attività che potesse trascinarla nel ventunesimo secolo. Caitlin le voleva un bene matto, ma non era pensabile presentare lei e la sua totale mancanza di gusto in fatto di abbigliamento alle sue nuove amiche.
«Caitlin!» Izzy la punzecchiò ancora nelle costole. «Stai di nuovo sognando a occhi aperti. Allora vengo, okay? Ho una voglia matta di organizzare la mia festa, e potremmo farlo insieme da te.»
«Ma siamo già d’accordo di vederci tutti sabato sera a Brighton, e per la festa sarebbe più comodo da te» replicò Caitlin. A quanto ne diceva Summer, i genitori di Izzy erano permissivi al massimo, e non gliene importava un accidente di quello che combinavano i loro figli. I suoi invece riuscivano a fiutare a un miglio di distanza una bottiglia di vodka nascosta, e non avevano nessun ritegno a piombare nella sua stanza ogni mezz’ora per controllare che non stesse facendo una qualsiasi cosa vagamente fantasiosa o interessante. Non si comportavano allo stesso modo con suo fratello, naturalmente, perché…
«Si tratta di Jamie, vero?» sbottò Caitlin, come se la ragione dell’insistenza di Izzy avesse finalmente fatto breccia nel suo cervello distratto. «È lui la ragione per cui vuoi venire. Avanti, ammettilo.»
Izzy arrossì ed evitò lo sguardo dell’amica. «Non essere stupida, certo che no. Perché… Jamie ci sarà il prossimo fine settimana?»
Caitlin sospirò. Che cosa avesse suo fratello non lo sapeva, ma riusciva sempre ad avere ai piedi un sacco di ragazze, anche se poi la storia della sua vita amorosa avrebbe potuto riempire il retro di un francobollo e lasciare ancora spazio.
«Ci sarà?» Izzy non riuscì a nascondere l’aspettativa nella voce.
Caitlin scrollò le spalle. «Che ne so? Lui fa quel che gli gira, come e quando vuole. Ma forse se gli dico che vieni…»
«Guai a te! Non ti azzardare!» strillò Izzy. «L’ultima cosa che voglio è che pensi che…»
«Gli stai sbavando dietro?» la interruppe Summer, inghiottendo l’ultimo sorso d’acqua e gettando il bicchiere nel bidone. «O forse era ieri? Si sa che ti innamori e ti disamori più spesso di quanto noi mettiamo mano al lucidalabbra.»
«Non è vero! E poi perché devi sempre ridurre ogni emozione al più basso denominatore comune? Io non gli sbavo dietro… Che gergo da adolescenti!»
Summer scosse la testa e sollevò due perfette sopracciglia ad arco, ma non disse nulla.
«Penso solo che è un tipo interessante» concluse Izzy in tono poco convincente, guardandosi disgustata un’unghia rotta.
«Quando Izzy dice che un tipo è interessante» sussurrò Summer all’orecchio di Caitlin «significa due cose. Uno, che ha una cotta per lui e, due, che ne farà polpette. Alla sua festa assicurati solo che il tuo ragazzo non le si avvicini nemmeno, okay?»
Caitlin fece quello che sperava passasse per un sorriso enigmatico e si girò a raccogliere le sue riviste e i libri di scuola. Non aveva intenzione di confessare che adesso come adesso non aveva un ragazzo, o addirittura nemmeno un amico di sesso maschile. Se fosse stata affascinante come Izzy, che con quella pelle perfetta e i capelli color liquirizia sembrava una principessa gitana, o delicata come Summer, con la pelle così diafana da sembrare trasparente, forse avrebbe avuto più fortuna sul fronte ragazzi. Invece lei era quello che sua madre chiamava “ben messa”, aveva capelli ramati che ogni mattina sfidavano la piastra e puntualmente vincevano, e una carnagione sana e piena di lentiggini, tanto che nessuno credeva fosse malata anche quando sentiva di essere prossima alla morte.
Nonostante questi difetti, comunque, era fondamentalmente un’ottimista, e poneva tutte le proprie speranze sul prossimo semestre. Al Mulberry Court, un edificio in pietra grigia acquattato in un crepaccio delle South Downs del Sussex e pubblicizzato come “il principale istituto privato di Arti Espressive del paese”, avevano cominciato ad accettare al sesto anno i ragazzi, e lei sperava di poter arrivare a… esprimere qualcosa di concreto con i due su cui aveva messo gli occhi: Fergus Walker e Charlie Ditton. Aveva dedicato le vacanze estive a perdere peso, farsi i contrasti scuri ai capelli e diventare sofisticata; e pensava che forse avrebbe anche potuto chiedere consiglio a Izzy su come fare colpo. A quanto pareva con Jamie le tecniche dell’amica sembravano proprio funzionare.
Sospirò tra sé, ricordando quella prima mattina di tre settimane prima, quando Jamie aveva accettato di accompagnarla a scuola. Non in nome dell’amore fraterno o del dovere, ma solo perché era appena tornato dall’Australia dopo tre mesi e voleva muovere un po’ la sua scassata MG Midget. Caitlin stava lottando per aprire la portiera – Jamie non trovava mai il tempo di sistemare qualcosa che non fosse sotto il cofano – quando Izzy era apparsa al suo fianco.
«Ciao, mi chiamo Izzy» si era presentata in tono brillante, gli occhi fissi non su Caitlin ma sulle cosce abbronzate di Jamie, messe in bella mostra dai pantaloncini di cotone. «Caitlin e io siamo grandi amiche.»
Questa dichiarazione aveva in un certo qual modo sorpreso Caitlin, dato che aveva incontrato Izzy soltanto il giorno del colloquio per la borsa di studio.
Jamie, di solito più propenso ai grugniti che non alle frasi complete, le aveva elargito un sorriso sbilenco e aveva detto: «Ciao Izzy, piacere di conoscerti». Aveva ingranato la marcia ed era sgommato via, partenza da macho solo leggermente rovinata dalla necessità di fermarsi dopo dieci metri per evitare un autobus a due piani.
«Dove diavolo lo hai trovato?» aveva boccheggiato Izzy, afferrando Caitlin per un polso. «Quello sì che è un tipo divino.»
«Divino? Jamie? Fammi il piacere!» aveva risposto Caitlin ridendo.
«Vuoi dire che… non è il tuo ragazzo?»
«Assolutamente no. È mio fratello.»
«Santo cielo!» Izzy si era coperta la bocca con una mano perfettamente curata, aveva fatto scivolare il proprio braccio sotto quello di Caitlin e l’aveva trascinata verso l’imponente entrata del Mulberry Court. «Che cosa penserai di me? Cioè, credevo fosse il tuo tipo, e stavo solo cercando di… be’, sai… essere cordiale e compagnia bella.»
Aveva aperto la porta con una pedata.
«A proposito, carina, la collana» aveva osservato, indicando il girocollo di Caitlin. «Vorrei avere più cose da sballata. Le mie sono così autentiche, e portare robe del genere sarebbe così provocatorio, capisci cosa intendo, no? Bene, allora, questa è la sala di ritrovo. Sistema là le tue cose. Tanto per sapere, tuo fratello… ha una ragazza fissa?»
Caitlin aveva scrollato la testa. «Niente di serio; la maggior parte del suo tempo lo passa a trafficare con le auto» aveva sospirato. «Perché?»
«Così, nessun motivo particolare» le aveva as...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. L’estate dei segreti
  4. Capitolo 1
  5. Capitolo 2
  6. Capitolo 3
  7. Capitolo 4
  8. Capitolo 5
  9. Capitolo 6
  10. Capitolo 7
  11. Capitolo 8
  12. Capitolo 9
  13. Ringraziamenti
  14. Copyright